di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Vi sono prove che l’aggiunta del 100% di N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) al vaccino mRNA in un modello di melanoma ha stimolato la crescita e la metastasi del cancro, mentre i vaccini mRNA non modificati hanno indotto risultati opposti, suggerendo così che i vaccini mRNA COVID-19 potrebbero aiutare lo sviluppo del cancro».
Queste le conclusioni a cui sono giunti 5 scienziati medici che lavorano in quattro continenti diversi: America (Canada e Messico), Europa (Regno Unito e Russia), Asia (Arabia Saudita) e Africa (Egitto).
Anche per ricercatori famosi il condizionale è d’obbligo se vogliono ottenere la pubblicazione a livello mondiale di uno studio esplosivo! La loro ricerca conferma la pericolosità di quella che Gospa News ha definito “molecola diabolica di Frankenstein” in quanto manipolata ben 2 volte in laboratorio.
E contiene anche un’affermazione assai perentoria: «Vi sono prove che l’aggiunta del 100% di N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) al vaccino mRNA in un modello di melanoma ha stimolato la crescita e la metastasi del cancro»
Sono già stati pubblicati diversi studi che associano sieri genici mRNA a nuove terribili forme di turbo-cancro ma questo è il primo – recensito su una rivista di fama mondiale come Science Direct – a spiegare il meccanismo biochimico legato a m1Ψ.
Uno Studio con Revisione Paritaria di ScienceDirect
Nelle nostre 3 inchieste sulla N1-methyl-pseudouridine (m1Ψ) avevamo evidenziato la pericolosità di questa nuova sostanza
, valsa il Nobel per la Medicina alla biochimica Katalyn Karikò che ne inventò il prototipoi “pseudouridina” proprio perché funzionale ai sieri genici mRNA, in quanto è capace di ingannare le cellule dendritiche del sangue impedendo loro di riconoscere ed eliminare il corpo estraneo consentendo alle nanoparticelle lipidiche dei vaccini Covid di veicolare l’RNA messaggero nel sangue senza che questo venga eliminato dal sistema di protezione immunitario umano e permettendogli così di innescare la produzione di proteina tossica Spike finalizzata a suscitare gli anticorpi necessari all’effetto immunizzante.
Come hanno svelato molti studi, però, in particolare l’ultimo di medici di Harvard, tale protezione non solo risulta di scarsa efficacia ma l’aggiunta di un’altra manipolazione di bioingegneria nei vaccini, ovvero l’inserimento della Doppia prolina, provoca una persistenza temporale eccessiva della proteina Spike causando così quei disturbi lievi cronici da Spike-Demia (simili a Long Covid) o da Spike-Patia, reazioni avverse gravi e letali.
I danni potenziali ed effettivi della “molecola diabolica“ sono stati ben evidenziati dagli studi della biofisica americana Stephanie Seneff (scienziata del MIT di Cambridge), della bioimmunologa canadese Jessica Rose e ancod più nel dettaglio dal biomatematico Jean-Claude Perez (Fondazione Luc Montagnier) che ha messo in correlazione la N1-methyl-pseudouridine (m1Ψ) ai decessi di vaccinati per prioni killer e all’ameba mangiacervello.
Ebbene il nuovo “paper” di questi cinque scienziati intercontinentali non solo ribadisce la pericolosità di tale componente ingegnerizzata die vacicni per il sistema immunitario spiegando così il motivo biochimico per cui i vaccinati sono esposti al rischio di contrarre più facilmente infezioni virali e pertanto di essere più esposti al rischio di frome gravi di Covid-19, ma associa direttamente la “molecola diabolica” al cancro.
Si tratta quindi di una rivelazione di vitale importanza perché consente di individuare con precisione la dinamica biochimica che sospettata di essere responsabile dela recente epidemia di tumori a livello mondiale e delle anomale forme di turbo-cancro che possono svilupparsi anche poche ore dopo l’inoculazione dei sieri genici mRNA, come scoperto dalla prestigiosa oncologa italiana Patrizia Gentilini.
Questo studio è stato pubblicato sullla porestigiosa rivista Science Direct nel Journal of Biological Macromolecules dopo una prudentissima e lunghissima revisione paritaria: ricevuto nel lontano 19 dicembre 2023 è stato revisionato il 9 febbraio, accettato il 4 aprile e infine inserito online il 10 aprile per la pubblicazione nei volumi di maggio della rivista.
La ricerca: “I vaccini mRNA inibiscono le Vie Immunologiche Essenziali”
«A causa dell’emergenza sanitaria creata dal SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia COVID-19, si è resa necessaria la rapida implementazione di una nuova tecnologia vaccinale. I vaccini a mRNA, essendo una delle nuove tecnologie all’avanguardia, hanno suscitato un notevole interesse e hanno offerto molte speranze. Il potenziale di questi vaccini nel prevenire il ricovero in ospedale e malattie gravi in persone con comorbidità è stato recentemente messo in discussione a causa del rapido declino dell’immunità dei vaccini».
Comincia con queste frasi l’Abstract della ricerca che è stata per ora pubblicata in consultazione gratuita solo parzialmente, in attesa che venga stampata sulla versione cartacea del giornale.
Vista l’importanza ci pare doveroso elencare nel dettaglio le qualifiche degli autori:
- Autlan Regional Hospital, Health Secretariat, Autlan 48900, Jalisco, Mexico
- Biology Laboratory, Autlan Regional Preparatory School, University of Guadalajara, Autlan 48900, Jalisco, Mexico
- University of Lincoln, Brayford Pool, Lincoln, Lincolnshire LN6 7TS, United Kingdom
- Merogenomics (Genomic Sequencing Consulting), Edmonton, AB T5J 3R8, Canada
- Department of Molecular Medicine and USF Health Byrd Alzheimer’s Research Institute, Morsani College of Medicine, University of South Florida, Tampa, FL 33612, USA
- Laboratory of New Methods in Biology, Institute for Biological Instrumentation of the Russian Academy of Sciences, Federal Research Center “Pushchino Scientific Center for Biological Research of the Russian Academy of Sciences”, Pushchino, Russia
- Biological Science Department, Faculty of Science, King Abdulaziz University, P.O. Box 80203, Jeddah 21589, Saudi Arabia
Therapeutic and Protective Proteins Laboratory, Protein Research Department, Genetic Engineering and Biotechnology Research Institute, City for Scientific Research and Technology Applications, New Borg EL-Arab, Alexandria 21934, Egypt
«Prove crescenti indicano che questi vaccini, come molti altri, non generano un’immunità sterilizzante, lasciando le persone vulnerabili a infezioni ricorrenti. Inoltre, è stato scoperto che i vaccini mRNA inibiscono le vie immunologiche essenziali, compromettendo così la segnalazione precoce dell’interferone. Nell’ambito della vaccinazione contro il COVID-19, questa inibizione garantisce un’adeguata sintesi proteica della Spike e una ridotta attivazione immunitaria» si legge nello studio
«Vi sono prove che l’aggiunta del 100% di N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) al vaccino mRNA in un modello di melanoma ha stimolato la crescita e la metastasi del cancro, mentre i vaccini mRNA non modificati hanno indotto risultati opposti, suggerendo così che i vaccini mRNA COVID-19 potrebbero aiutare lo sviluppo del cancro. Sulla base di queste prove convincenti, suggeriamo che i futuri studi clinici per tumori o malattie infettive non dovrebbero utilizzare vaccini mRNA con una modificazione m1Ψ al 100%, ma piuttosto quelli con la percentuale inferiore di modificazione m1Ψ per evitare la soppressione immunitaria».
Una pietra miliare verso lo stop definitivo dei vaccini?
Questa è la conclusione che dovrebbe/potrebbe dare stop alla campagna di vaccinazione contro l’mRNA come richiesto dal Chirurgo Generale della Florida proprio per il pericolo di reazioni oncogene!
Un appello analogo era stato lanciato in Italia dalla dottoressa Loredana Frasca, ricerca in immunologia e biologia cellulare dell’Istituto Superiore della Sanità di Roma che dipende dal Ministero della Salute
Ma siccome il Governo Italiano è in affari con le Big Pharma dei vaccini come con Bill Gates che le finanzia, sia per i Biotecnopoli per lo sviluppo di vaccini mRNA con la consulenza del famigerato Anthony Fauci sia per i conflitti d’interessi del Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha investito personalemente sulle case produttrici, tuti hanno ignorato quella ricerca.
E migliaia di cittadini si sono inoculati con i nuovi booster che nella Regione Piemonte del governatore Alberto Cirio, dove si è arrivati già alla settima dose.
Non a caso in Piemonte si stanno portando avanti progetti di Intelligenza Arrtificiale applicata alle tecnoclogie militari con Microsoft e la Nato, di cui è segretario Jens Stoltenberg, già direttore dell’ONG Gavi Alliance promossa da Gates e Rockefeller per l’immunizzazione globale fin dal 1999 in Italia.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER
https://www.gospanews.net/2023/04/24/siena-gates-1-biotecnopolo-nella-rete-di-bill-iii-big-pharma-fauci-nei-guai-negli-usa-per-il-sars-cov-2-artificiale-fara-esperimenti-sugli-italiani/