DALLA FINE DEL FASCISMO ALLA DITTATURA NAZI-SIONISTA NWO. Genocidi. Fosse Comuni. Deportati. Atenei Blindati. Milizie pro-SS nell’UE
Nell’immagine di copertina la fossa comune di Khan Yunis nella Striscia di Gaza, i sionisti Netanyahu e Zelensky, e le milizie ucraine neonaziste Centuria operative anche in alcuni paesi UE
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
La mia ultima apparizione sulla tv locale Canale Italia risale a un intervento sul 25 aprile di un anno fa.
Senza evitare di contestare le vergognose leggi razziali applicate dal Regime Fascista di Benito Mussolini in Italia e l’Evitabile Asse con la Germania di Adolf Hitler (dal titolo di un libro su Dino Grandi oggetto della monografia di un mio esame di storia contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore), menzionai due delle importanti battaglie condotte dal Duce: quella contro la mafia del “prefetto di ferro” Cesare Mori e quella contro la Massoneria con il divieto delle società segrete.
Da quel giorno non sono stato più invitato come opinionista…
Proprio perché ho evidenziato la lungimiranza di Mussolini nell’aver colto la diade pericolosa che, con sangue e cospirazioni rivoluzionarie, contribuì a rendere l’Italia unita nel Risorgimento ma al tempo stesso schiava di questi poteri e, dal luglio 1943, dopo lo Sbarco degli Alleati in Sicilia, la consegnò nelle mani della cuspide della Triade maledetta.
Ovvero l’intelligence anglo-americana che usò proprio il boss dei due mondi Lucky Luciano per radicarsi in Meridione degenerando poi nell’occulto progetto militare Stay Behind (Gladio) con la scusa di prevenire infiltrazioni dell’ideologia massonica comunista che, attraverso il defunto ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è invece diventato uno degli artefici dell’evoluzione della NATO nel Nuovo Ordine Mondiale teorizzato per iscritto da George Soros nel 1993.
Sarebbe alquanto legittimo per una Repubblica Italiana liberata dal nazi-fascismo il 25 aprile 1945 celebrare questa data se essa non fosse soltanto l’emblema di una farsa politica sul trionfo della democrazia che nei mesi successivi fu persino incapace di evitare tremende vendette dei partigiani vittoriosi non solo contro i militanti fascisti catturati ma persino contro inermi donne e bambine, stuprate, umiliate ed uccise in modi orrendi.
ATTENTATO AL GIUDICE BORSELLINO: 30 anni d’Ingiustizia Mafiosa nei Depistaggi di Stato e Massoneria
Dai Femminicidi Partigiani Impuniti ai Massacri del Nuovo Ordine Mondiale
Proprio nel 1945 in Italia nacque la piaga deI FEMMINICIDI non per cultura patriarcale cristiana che predica il rispetto della donna ma per la vergognosa impunità di padri, zii, nonni che fondarono la Repubblica vincendo il fascismo e sentendosi il privilegio diabolico di poter violentare le persone più fragili.
Di questa aberrazione colse l’importanza storica il grande giornalista e saggista di sinistra Gian Paolo Pansa che col suo libro di revisionismo storico “Sangue dei Vinti” mi forni gli argomenti per la mia inchiesta sui “Femmicidi Partigiani” che mi indusse a far nascere Gospa News perché risultava troppo cruda persino ai quotidiani di destra con cui avevo collaborato…
Ebbene le paure di Mussolini sulla pericolosità di Mafia e Massoneria, cementata dalla Spedizione dei Mille di quel guerrigliero massone Giuseppe Garibaldi, si sono rivelate fondate con la graduale ascesa del potere del Movimento Politico Sionista, supportato dai Rothschild che furono i punti di riferimento dei rivoluzionari Illuminati di Baviera e delle Logge internazionali nelle guerre rivoluzionarie contro le monarchie Cristiane Cattoliche (Francia, Italia, impero Austro-Ungarico) o Ortodosse (Impero Russo).
ONORI A PANSA, IL GIORNALISTA CHE SVELO’ I FEMMINICIDI PARTIGIANI. E fu rinnegato dalla sinistra…
Alla luce delle cronache degli ultimi giorni che giungono da Washington, Bruxelles, Roma ma soprattutto dalla Palestina e dall’Ucraina possiamo candidamente affermare che la Dittatura del Nuovo Ordine Mondiale teorizzato da Soros come evoluzione della NATO si sta compiendo appieno grazie a governanti nazionali e internazionali accecati proprio dall’idolatria della cultura laicista massonica in chiave anti-cristiana, tronfi nella difesa del Sionismo quale necessaria repressione di ogni forma di antisemitismo e sedotti nel cuore dalla Lobby delle Armi oltre ogni umana decenza…
Genocidi NATO in Donbass, Rojava e Palestina
L’antisemitismo sarebbe sparito da decenni se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non si fosse macchiato di crimini razziali ben peggiori di quelli di Hitler, proprioin Terra Santa
contro quelle popolazioni musulmane e cristiane che vivevano abbastanza pacificamente in Palestina prima degli insediamenti sionisti nelle colonie britanniche.
Il genocidio, come evidenziato in una precedente inchiesta, è diventato la nuova arma dell’Alleanza Atlantica per raggiungere con maggiore rapidità gli obiettivi di controllo geopolitico delle aree dell’Europa,, del Mar Mediterraneo e del Medio Oriente.
E’ sconcertante che padri di famiglia come Joseph Biden e Sergio Mattarella, madri come Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni, che per giunta si dichiarano cattolici trasgredendo peraltro molteplici comandamenti, siano diventati ciechi e sordi spettatori del massacro di Gaza quando non persino complici con la fornitura di armi.
L’ipocrisia diabolica del presidente americano Biden che con una mano dà nuovi ingenti aiuti militari all’esercito israeliano e con l’altra qualche contributo ai moribondi palestinesi assediati è degna della definizione di AntiCristo che gli avevamo già attribuito proprio perché è stato l’unico degli statisti sopracitati a essere stato costretto dalla Costituzione USA a giurare sulla Sacra Bibbia!
Fosse Comuni a Gaza dopo la Difesa di Hitler da parte di Netanyahu
«L’esercito israeliano nega ogni coinvolgimento nelle fosse comuni che contengono centinaia di corpi nel complesso dell’ospedale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza» scrive RAI News riportando senza vergogna una palese menzogna visto che l’Israeli Defense Forces ha causato oltre 34mila morti tra cui circa 14mila bambini nella Striscia di Gaza dopo l’inizio della più spietata operazione militare legittimata dalla NATO nella tua storia. Non è infatti la prima fossa comune scoperta in Palestina negli ultimi mesi…
Secondo l’Onu, alcuni dei corpi sono stati “trovati con le mani legate e spogliati dei vestiti”. Israele sostiene che durante l’attacco al’area dell’ospedale Nasser sono stati esaminati i cadaveri sepolti dai palestinesi “come parte di uno sforzo per localizzare gli ostaggi”.
È salito a 324 il bilancio dei cadaveri recuperati finora dalle squadre della Protezione civile palestinese. Lo ha dichiarato l’Ufficio per gli affari umanitari (Ocha) dell’Onu, in un aggiornamento citato dai media arabi.
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani( Unhchr) ha chiesto martedì un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali dell’enclave palestinese, lo Shifa di Gaza e il Nasser di Khan Yunis.
Il sedicente sionista Netanyahu ha dato quindi prova di usare il suo esercito come le SS del Terzo Reich. E la sua vicinanza all’ideologia Nazista è comprovata non solo dagli affari delle industrie israeliane delle armi con i neonazisti ucraini del Battaglione Azov, denunciate da Gospa News fin dal 2019.
Ma anche dal celeberrimo discorso che fece nel 2015 al XXXVI Congresso sionista a Gerusalemme: «Hitler non voleva sterminare gli ebrei all’epoca, li voleva espellere» ma nell’incontro a Berlino alla fine del 1941 «il mufti di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini, obiettò “verranno tutti qui” e quando Hilter gli chiese “cosa devo fare con loro?”, il mufti “rispose di bruciarli”».
Ecco un bizzarro tentativo di apologia del Fuhrer che può sconcertare solo che rifiuta di considerare le probabili origini Aschenazite di Hitler e pertanto la sua complicità col Sionismo per muna Shoah finalizzata proprio a legittimare la nascita dello Stato di Israele…
UE e Onu hanno chiesto inchieste indipendenti che finiranno nel nulla come quelle sul disastro aereo in cui perse la vita l’ex segretario generale dell’ONU Dag Hammarskjold, o verranno comunque ignorate da Israele come quella più recente sui presunti legami tra i terroristi di Hamas e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa).
La Germania ha annunciato che riprenderà i finanziamenti interrotti dopo le conclusioni di un’inchiesta indipendente che l’Onu ha richiesto a tre istituti di ricerca dell’Europa del nord e coordinata dall’ex ministra degli Esteri francese Cathrine Colonna: il “Report Colonna” mette in luce il fatto che le autorità israeliane non hanno comunicato né le prove a sostegno delle loro accuse, né i nomi dei presunti responsabili, togliendo così all’Unrwa la possibilità di avviare un’indagine interna.
Tuttavia, era bastata l’accusa unilaterale di Israele a indurre altri 15 Paesi oltre alla Germania, tra cui l’Italia, a sospendere le donazioni, per un ammontare di 450 milioni di dollari.
Deportati da Palestina. Regno Unito e Italia
L’esempio delle deportazioni naziste nei campi di concentramentoè stato emulato da Netanyahu nel suo premeditato piano di genocidio e depopolamento della Striscia di Gaza
per interessi geopolitici legati al miraggio della “Grande Israele” ma anche finanziari per le speculazioni sul Marine Gas di Gaza.
Ciò è avvenuto nella totale indifferenza dei paesi NATO che legittima l’azione militare israeliana nei fatti pur condannandola a parole. Gli Stati Uniti restano contrari ad una operazione su vasta scala a Rafah e “continuano le conversazioni con Israele” per illustrare il punto di vista della Casa Bianca, convinta che ci siano “altri modi per colpire Hamas”: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Nel frattempo il Congresso e Biden avevano però deliberato uno stanziamento di 14 miliardi per nuove forniture di armi a Netanyahu.
A Rafah, l’ultima grande città della Striscia di Gaza che Israele non ha ancora attaccato via terra, e nei suoi dintorni sono attualmente ospitati circa 1,4 milioni di palestinesi, che in questi mesi si sono rifugiati nell’estremità meridionale della Striscia di Gaza in seguito alle progressive evacuazioni del resto del territorio, in corrispondenza delle operazioni militari israeliane.
Quella israeliana non è altro che “una politica sistematica di sfollamento da parte israeliana” degli abitanti di Gaza. Ne è convinto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri secondo cui “non si può andare avanti con misure il cui esito è respinto”, ha detto il ministro nel corso di una conferenza stampa nella Capitale egiziana.
Ma queste logica di sgombero con deportazioni rievoca due iniziative che alcuni paesi della NATO come il Regno Unito e l’Italia stanno mettendo in atto contro l’immigrazione incontrollata innescata proprio dalle guerre dell’Alleanza Atlantica in Medio Oriente fin dall’attacco in Libia del 2011 e l’uccisione del colonnello Muhaammar Gheddafi.
Scrive Avvenire:
«Entro tre mesi il governo conservatore britannico di Rishi Sunak inizierà le deportazioni in Ruanda dei richiedenti asilo arrivati illegalmente nel Regno Unito dopo il 2022. I cargo sono pronti a lavorare tutta l’estate per “trasferire” 2.220 persone nel cuore dell’Africa. La notizia, arrivata dopo l’ennesimo naufragio nella Manica sulle coste francesi costata la vita a cinque persone, svela la versione 2024 del famoso piano Ruanda, più volte presentato in Parlamento e bocciato lo scorso novembre dalla Suprema corte per gli sfregi al diritto internazionale. Perché i profughi verranno espulsi nei Grandi Laghi in pratica prima che vengano esaminate le richieste d’asilo. Infatti, avranno solo una settimana di preavviso sulla deportazione e cinque giorni per presentare eventuale ricorso, tempi troppo stretti».
Scrive invece OpenPolis sulle prossime deportazioni di migranti decise dall’Italia:
«Il 6 novembre 2023 è stato firmato a Roma il protocollo Italia-Albania per il “rafforzamento della collaborazione in materia migratoria“, poi ratificato dal parlamento italiano lo scorso febbraio. L’accordo prevede l’istituzione di due centri in Albania, uno per la primissima accoglienza (nella località di Shengjin) e l’altro con funzioni di Hotspot e centro di permanenza e rimpatrio (Cpr), a Gjader. I centri si trovano a circa 20 km l’uno dall’altro, nel nord del paese. Nelle intenzioni del governo queste strutture dovrebbero iniziare ad essere operative a partire dal prossimo 20 maggio, anche se inizialmente con una capienza ridotta».
Poi vengono evidenziate le questioni tecniche:
«Una relazione tecnica ricostruisce le spese a preventivo ipotizzando un costo di circa 650 milioni di euro in 5 anni, di cui solo una piccola parte riguarda però la gestione dei centri. È evidente che si tratti di una spesa considerevole che tuttavia non sembra utile né per favorire i rimpatri, né per migliorare la logistica dell’accoglienza o l’integrazione di coloro che vedranno riconosciuta la loro richiesta di protezione internazionale».
«Dai termini dell’accordo tuttavia non è chiaro come la creazione di due centri in Albania possa contrastare il traffico di esseri umani e prevenire i flussi migratori illegali. Quanto ad accogliere solamente chi ha davvero diritto alla protezione internazionale la questione si porrebbe negli stessi termini anche se i centri fossero costruiti in Italia».
Atenei Blindati negli USA in difesa di Israele
Aumentano gli scontri tra le forze dell’ordine e gli studenti di Texas e California: nuovi accampamenti sorgono ad Harvard e in altre Università mentre le autorità cercano di disinnescare un’ondata crescente di proteste pacifiste e filo-palestinesi.
In fondo si sta solo rivivendo la dittatura di stati polizia imposta in vari paesi occidentali per la pandemia da Covid-19, con un virus costruito in laboratorio, e il colossale business dei vaccini…
Centinaia di persone sono state fermate – e subito rilasciate – in alcune delle più prestigiose università americane durante le manifestazioni di attivisti filo-palestinesi. In 45 sono stati fermati dalla polizia nell’ateneo di Yale, nel Connecticut, oltre 130 alla New York University e un centinaio alla Columbia di New York dove è stato addirittura deciso di passare alle lezioni online fino alla fine del semestre. Il campus di Harvard è stato chiuso e le attività sospese.
Il campus dell’Università californiana Usc, dove le manifestazioni contro la guerra a Gaza sono finite con 93 arresti, resterà chiuso “fino a nuovo avviso”. La polizia ha riferito su X che non “c’è stato alcun ferito” e che le “pattuglie della polizia continueranno a sorvegliare la zona”.
Il leader della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, il repubblicano Mike Johnson, è stato criticato durante una tesa visita alla Columbia University, mentre nei campus statunitensi dilagano le proteste contro la guerra a Gaza.
Ieri, la polizia ha fatto irruzione tra gli studenti che manifestavano in un’università del Texas, arrestando 34 persone, tra cui un fotografo di una testata locale, sullo sfondo dell’aumento di sit-in e accampamenti studenteschi nei college come parte di una crescente ondata di manifestazioni pro-Palestina. Johnson ha denunciato che i funzionari della Columbia hanno perso il controllo della situazione e ha invitato la rettrice dell’università, Nemat Shafik, a dimettersi.
Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha sottolineato che “gli arresti continueranno fino a quando non sarà dispersa la folla”. “Questi manifestanti devono andare in prigione. L’antisemitismo non sarà tollerato in Texas. Punto. Gli studenti che partecipano a proteste piene di odio e antisemite in qualsiasi college o università pubblica del Texas dovrebbero essere espulsi”, ha aggiunto il governatore repubblicano.
Nessuna parola dal politico in riferimento ai 15mila bambini massacrati a Gaza e al diritto di libertà di espressione con una pubblica manifestazione di condanna di un vero e proprio genocidio infantile.
Milizie Neo-Naziste di Kiev operative nell’UE
Abbiamo dedicato molteplici articoli alla proliferazione degli ultra-nazionalisti ucraini di destra che, come nel caso dei paramilitari del Battaglione Azov, sono apertamente nostalgici delle SS di cui si tatuano i simboli al pari di alcune effigi sataniste.
I Neo-Nazisti seguaci di Stephan Bandera da decenni vengono utilizzati dall’intelligence USA fin dai tempi della Guerra Fredda e addestrati dal Ground Branch del controspionaggio americano CIA.
Ma oggi c’è persino un sottogretario del Governo Meloni come Giovanbattista Fazzolari che è capace di chiamarli “eroi”, nonostante le denunce per crimini di guerra e genocidi nel Donbass rimaste insabbiate presso la Corte Penale Internazionale (ICC in inglese), in quanto funzionali alla guerra in Ucraina innescata dal sanguinario golpe di Soros e paesi NATO del 2014 e proseguita solo per la residenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a ogni proposta di pace dignitosa.
Ora un’inchiesta di GrayZone riportata nei dettagli da Gospa News International svela un aspetto ancor più inquietante…
«In tutta Europa si sta diffondendo un ceppo di neonazismo tipicamente ucraino, che sostiene apertamente la violenza contro le minoranze mentre cerca nuove reclute. Con l’esercito di Kiev al collasso e la narrazione del tradimento occidentale che guadagna terreno, l’orrore inflitto ai residenti del Donbass per un decennio potrebbe presto raggiungere una città vicina a voi».
E’ quanto scrive il giornalista investigativo Kit Klarenberg, uno dei massimi esperti internazionali di organizzazioni terroristiche.
Centuria, Ukraine’s Western-trained neo-Nazi army Based even in cities across an EU Country
«Centuria, una fazione neonazista ucraina ultraviolenta, si è consolidata in sei città in tutta la Germania e sta cercando di espandere la sua presenza locale. Secondo Junge Welt, un quotidiano marxista con sede a Berlino, la crescita dell’organizzazione nazista “non è stata ostacolata dai servizi di sicurezza locali”».
«Junge Welt fa risalire le origini di Centuria a un vertice neonazista dell’agosto 2020 “ai margini di una foresta vicino a Kiev”. Lì, un ultranazionalista di nome Igor “Tcherkas” Mikhailenko ha chiesto alle “centinaia di vigilantes presenti, per lo più mascherati”, che erano membri della fascista milizia nazionale di Kiev, “di fare sacrifici per l’idea della “Grande Ucraina”».
La Dittatura Nazi-Sionista del Nuovo Ordine Mondiale di Soros e NATO
Il fatto che nei mesi scorsi Germania, Italia e Usa abbiano votato contro una risoluzione ONU contro l’apologia e propaganda del Nazismo
alla stessa stregua con cui la diplomazia americana ha votato contro per mesi ai pronunciamenti delle Nazioni Unite contro i massacri i civili di Israele e di recente contro la legittimazione di uno Stato Palestinese rappresentano due indizi macroscopici nella nostra analisi.
Il Nuovo Ordine Mondiale della NATO è già tra noi attraverso forme occulte o esplicite di totalitarismo della nuova dittatura NAZI-SIONISTA che per brutalità e potere già evidenziati durante la pandemia da virus costruito in laboratorio fa impallidire persino il Fascismo di Mussolini.
Proprio perché il Duce, per quanto peccatore come tutti noi umani, aveva comunque un’anima proiettata verso il Dio dei Cristiani mentre Zelensky e Netanyahu, aguzzini sionisti con licenza di genocidio, sono servi di Satana, che i Massoni chiamano Grande Architetto dell’Universo.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – NWO, MASSONERIA & COSPIRAZIONI
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
https://www.gospanews.net/2018/11/07/lolocausto-comunista-creato-dai-massoni/
Un pensiero su “DALLA FINE DEL FASCISMO ALLA DITTATURA NAZI-SIONISTA NWO. Genocidi. Fosse Comuni. Deportati. Atenei Blindati. Milizie pro-SS nell’UE”