Update. AURORE MULTICOLOR PER PERICOLOSI TEST HAARP. Depistaggio sulla Tempesta Solare per Celare Esperimenti USA in Alaska
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
ENGLISH VERSION… DEBUNKING CNN
«La National Oceanic and Atmospheric Administration ha emesso un raro e grave avviso in occasione dell’arrivo della tempesta geomagnetica, provocata da un’intensa un’esplosione solare i cui effetti hanno raggiunto la Terra venerdì pomeriggio, ore prima del previsto. Le conseguenze potrebbero durare per tutto il fine settimana e forse anche la prossima settimana».
E’ quanto scrive il quotidiano IL SOLE 24 Ore che, come tutti i quotidiani e le TV nazionali, sembra ignorare l’origine artificiale del fenomeno terrestre determinato da un esperimento su scala mondiale dell’HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program), l’ormai famigerata stazione in Alaska, nei pressi di Gakona, a ovest del Parco nazionale Wrangell-Santo Elias, in una ex base della United States Air Force.
Un tempo controllato dal Pentagono, il Progetto HAARP, come vedremo nelle prossime inchieste (iscrivetevi alla newsletter), ha ricevuto decine di milioni di dollari dall’agenzia federale americana NSF (National Science Foundation), che rappresenta nel campo delle scienze una struttura potente quanto il National Instiute of Health (NIH), l’ente medico che finanziò indirettamente gi sperimenti di Anthony Fauci sui virus SARS in Cina e negli Usa…
L’Esperimento HAARP annunciato dall’8 al 10 maggio
«Il Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP) ha sede in Alaska ed è un trasmettitore ad alta potenza e alta frequenza (HF) per lo studio della ionosfera. Lo strumento principale è un array a fasi di 180 antenne a dipolo incrociato HF in grado di irradiare 3,6 megawatt nell’atmosfera superiore e nella ionosfera. Le frequenze di trasmissione sono selezionabili nell’intervallo da 2,7 a 10 MHz. Il gruppo di ricerca ha annunciato che effettuerà i test dall’8 al 10 maggio 2024».
E’ quanto riportava da una settimana un blog di studiosi dello spazio (link tra le fonti) pubblicando anche la locandina sulla campagna di sperimentazione lacniata da HAARP. Da ore la connessione al sitoweb della stazione dell’Alaska non è accessibile.
L’importanza della ionosfera spiegata da Pietro Dominici sull’Enciclopedia Treccani:
«Uno degli effetti delle radiazioni, sia elettromagnetiche sia corpuscolari (cosiddetto vento solare), con cui il Sole investe la Terra, è di ionizzare le molecole dei gas atmosferici, producendo popolazioni di particelle elettricamente cariche, e precisamente elettroni liberi e ioni dei due segni (anche a seguito di processi secondari derivanti dalla ionizzazione); a quest’azione ionizzante del Sole si aggiunge, ma in misura assai minore, quella di agenti ionizzanti di origine extraterrestre ma non solare (i cosiddetti raggi cosmici), e, ancora meno, di origine terrestre, prevalentemente radiazioni da isotopi radioattivi presenti in rocce e acque».
Ecco perchè è facile arguire la pericolosità di esperimenti con onde elettromagnetiche prodotte artificialmente contro la ionosfera…
La notizia diffusa dal sito di radioamatori appare assolutamente fondata visto che si sta ripetendo, in modo ancor più massivo, quanto accaduto con la precedente Aurora Rossa del novembre 2023, quando abbiamo spiegato nei dettagli la natura degli inquietanti esperimenti.
«Da mercoledì il sole ha prodotto forti eruzioni solari, provocando almeno sette esplosioni di plasma. Ogni eruzione, nota come espulsione di massa coronale, può contenere miliardi di tonnellate di plasma e campo magnetico provenienti dall’atmosfera esterna del sole, o corona – insiste invece il Sole 24 ORE ignorando l’esperimento HAARP – Secondo la Noaa, i brillamenti sembrano essere associati a una macchia solare che è 16 volte il diametro della Terra. Fa tutto parte dell’attività solare che aumenta man mano che il sole si avvicina al picco del suo ciclo di 11 anni».
Una Tempesta Geomagnetica Artificiale molto Pericolosa
«La chiamano “Aurora globale”, in quanto ammirata a varie latitudini. Boreale o australe, a seconda degli emisferi, anche l’Italia, insieme al nord Europa, e dagli Stati Uniti alla Tasmania, ha avuto la sua finestra di meraviglia. Nel cielo davanti alla costa di Portonovo, ad Ancona, il rosso il rosa il fucsia si sono intrecciati con delle sfumature di verde e viola. È il risultato della tempesta solare o geomagnetica che ha interessato la Terra regalando magiche colorazioni dei cieli, visibili dalla riviera del Conero e in altre zone della costa, e problemi legati al disturbo della magnetosfera terrestre» fa eco anche RAI News che si aggiunge a tutti i media nel non rilevare l’esistenza dell’esperimento HAARP anche se rimarca la pericolosità del fenomeno…
«Ovviamente le conseguenze imperversano e oltre a colorare i cieli creano disturbi. “La tempesta solare ha reso inutilizzabili per ore i segnali per la navigazione satellitare”, rende noto la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa). Le comunicazioni radio ad alta frequenza risultano “sporadiche o interrotte”, ha aggiunto l’agenzia governativa del Dipartimento del commercio degli Stati Uniti d’America. Ricadute inevitabili riguardano l’atmosfera, gli Oceani e perfino l’orientamento degli uccelli» aggiunge il sito della TV nazionale italiana.
«L’aurora, spiega Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti), “è un fenomeno naturale che si verifica quando particelle cariche elettricamente, principalmente protoni ed elettroni, provenienti dal vento solare interagiscono con il campo magnetico della Terra”» fa eco il quotidiano ForlìToday citando pure l’esperto.
«Quella accaduta nella nottata tra venerdì e sabato, spiega Randi, è stata “la tempesta geomagnetica più potente da quasi 21 anni. I dati ora disponibili mostrano come alle 00:54 di sabato l’indice di disturbo del campo magnetico planetario (Kp index) abbia raggiunto quota 9, la più alta possibile. Questo configura una “tempesta geomagnetica estrema” (grado G5), detta anche cannibale. Non succedeva dal lontano novembre 2003. La causa di quanto sta avvenendo è una serie di eruzioni di massa coronale (CME) prodotte dalla regione attiva AR 3664 negli scorsi giorni. La tempesta “cannibale” ha iniziato a interessare il nostro pianeta alle 19:20 di venerdì. Erano 20 anni che il vento solare non raggiungeva i valori osservati in queste ore”» prosegue il giornale online senza fare il minimo riferimento al Test dell’Università dell’Alaska…
Alcuni amici esperti di astrofisica sostengono che i due fenomeni si potrebbero essersi accavallati. Ma è ovvio che non si può conoscere quale portata avrebbero potuto avere sulla ionosfera le conseguenze delle presunte eruzioni solari senza la contemporanea interconnessione del fenomeno artificiale causato dall’HAARP in tutto il mondo come evidenzia il grafico sottostante.
Anzi. Non è da escludere che le tempeste solari sarebbero potute essere del tutto ininfluenti senza il bombardamento elettromagnetico deciso organizzato dall’Università dell’Alaska con l’agenzia americana NSF (National Science Foundation).
Alte Frequenze ElettroMagnetiche con la Complicità dell’agenzia USA NSF
Non dobbiamo infatti scordare la vicenda del SARS-Cov-2 costruito in laboratorio e poi spacciato per virus naturale della pandemia dalle censure della comunità scientifica mondiale coordinate dalla Casa Bianca…
E anche in questo caso c’è lo zampino di una agenzia governativa USA: la National Science Foundation, partner del test geomagnetico.
«Questa campagna è condotta a sostegno delle proposte di ricerca dell’Università dell’Alaska Fairbanks e sta studiando meccanismi per il rilevamento di detriti spaziali in orbita. I detriti spaziali rappresentano un grave rischio per tutte le operazioni spaziali, compresi i veicoli spaziali con equipaggio e i satelliti per le comunicazioni. Gli esperimenti condotti presso HAARP aiuteranno a identificare modi per migliorare il rilevamento delle collisioni sui satelliti» aggiunge il blog di esperti spaziali che dettaglia anche il raggio di diffusione e le frequenze utilizzate.
«Il Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP) condurrà una campagna di ricerca dall’8 al 10 maggio UTC, con orari operativi specificati nella tabella seguente. Le frequenze operative varieranno, ma tutte le trasmissioni HAARP saranno comprese tra 2,8 MHz e 10 MHz. I giorni e gli orari di trasmissione effettivi sono molto variabili in base alle condizioni ionosferiche e/o geomagnetiche in tempo reale. Tutte le informazioni sono soggette a modifiche» annunciava il sito già il 3 maggio scorso…
«Si noti che questi esperimenti funzioneranno a frequenze basate sulla frequenza f0F2 degli ionogrammi Gakona. In generale, le trasmissioni saranno molto vicine alla frequenza f0F2. Non ci sono richieste specifiche di raccolta dati da parte degli investigatori finanziati, ma i rapporti di ricezione sono apprezzati e possono essere inviati a uaf-gi-haarp AT alaska DOT edu o a: HAARP, PO Box 271, Gakona, AK 99586».
Esperti di Radiofrequenze spiegano il Mistero dei Colori Cangianti delle Suore Boreali
«Gli scienziati dell’HAARP utilizzano trasmettitori radio HF per riscaldare piccole regioni della ionosfera e osservarne gli effetti. Per la ricerca spaziale tradizionale che utilizza osservazioni da terra o esperimenti su razzi sonda, può essere necessario un tempo estremamente lungo (giorni, settimane, anni) per ottenere le condizioni naturali desiderate. I satelliti possono accumulare database molto più grandi ma è difficile coordinare il satellite con i fenomeni desiderati. Con una struttura come HAARP, è possibile eseguire un esperimento a piacimento per creare strutture e irregolarità del plasma, utilizzare la ionosfera come un’antenna per eccitare onde a bassa frequenza, creare deboli bagliori luminosi simili a aurore e una varietà di altri esperimenti».
E’ quanto viene spiegato sul sito ufficiale nella pagina dedicata alle “Campagne di Ricerca”.
L’immagine sopra è uno ionogramma annotato di HAARP che descrive le funzionalità che potrebbero essere di interesse in riferimento all’esperimento dei giorni scorsi.
«Si noti che f0F2 viene calcolato in alto a sinistra. f0F2 è la frequenza critica dello strato F2 della ionosfera terrestre. Questa è la frequenza alla quale i segnali radio smettono di rifrangersi dalla ionosfera e iniziano a passare verso lo spazio. Per alcuni esperimenti HAARP che trattano le interazioni nella ionosfera, sono desiderabili frequenze di trasmissione inferiori a f0F2, mentre per altri esperimenti (come quelli che coinvolgono satelliti ad alta quota), è necessario rimanere al di sopra di f0F2» si legge ancora nel sito degli esperti di radiofrequenze sull’esperimento HAARP condotto dall’Università dell’Alaska tra l’8 e il 10 maggio.
Secondo gli esperti, oltre alle spettacoli aurore, si possono verificare alcuni effetti negativi, come malfunzionamenti dei satelliti per le comunicazioni e criticità alle reti elettriche.
Per maggiori informazioni i quotidiani di mainstream possono rivolgersi alla National Science Foundation, l’agenzia governativa degli Stati Uniti che ha sponsorizzato l’evento o alla NASA (NASA Orbital Debris Program Office’s FAQ at https://orbitaldebris.jsc.nasa.gov/faq/).
Aurora Boreale in Canada durante un altro Test HAARP a Febbraio
The #aurora came out early!
Nice to see the #northernlights on third time in a row.This was taken at 7:35 PM CT
South Indian Lake, Manitoba#auroraborealis #spaceweather #solarstorm #CME #unsettled pic.twitter.com/CdgtZ0J5HK— Rj Roldan ™ 🔅 (@rjayroldan) February 27, 2024
«A volte l’aurora boreale è troppo bella per perdersela, come è successo a un uomo della provincia di Manitoba, nel Canada centrale, che nelle prime ore di lunedì 26 febbraio si è “dovuto alzare dal letto per scattare qualche foto”, come ha raccontato all’agenzia Storyful. RJ Roldan, questo il nome dell’uomo, ha pubblicato una serie di video su X domenica sera, tra cui uno in cui si nota un baluginare di luce rossa nel cielo come se si trattasse di un’esplosione».
E’ quanto riportava il 27 febbraio scorso CorriereTV.
Proprio mentre Università dell’Alaska Fairbanks aveva appena iniziato un altro esperimento per una campagna di ricerca sulla ionosfera…
E’ anche questa solo un’altra incredibile coincidenza???
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Fabio Carisio su Twitter
e Gospa News su Telegram
MAIN SOURCES
HAARP ALASKA RESEARCH CAMPAIGNSGOSPA NEWS – DOSSIER VACCINI & GRAFENE
https://www.gospanews.net/2023/12/18/molti-vaccinati-mrna-emettono-segnali-bluetooth-studio-shock-di-ricercatori-francesi-fenomeno-elettromagnetico-pure-tra-testati-pcr/
Un pensiero su “Update. AURORE MULTICOLOR PER PERICOLOSI TEST HAARP. Depistaggio sulla Tempesta Solare per Celare Esperimenti USA in Alaska”