Un missile balistico Bulava lanciato sul campo di addestramento di Kura dall’incrociatore sottomarino Yury Dolgoruky nel Mar Bianco. Uno screenshot di un video pubblicato dal Ministero della Difesa russo sul suo canale YouTube ufficiale.
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«La Russia dovrebbe considerare la possibilità di effettuare un’esplosione nucleare dimostrativa come una delle misure per evitare che le ostilità in Ucraina si trasformino in un conflitto diretto con l’Occidente. Ne scrive Dmitry Suslov, vicedirettore dei programmi di ricerca del Consiglio per la politica estera e di difesa, docente HSE» è quanto riporta il sito russo specializzato in strategie militari Avia.Pro.
Vicedirettore del Consiglio di Difesa Russo: “Serve un’Esplosione Nucleare Dimostrativa”
Nella sua pubblicazione Suslov sostiene che la situazione è tale che i paesi occidentali potrebbero consentire all’Ucraina di colpire il territorio russo con armi a lungo raggio. Crede che questo “porterà il conflitto a un livello fondamentalmente diverso”.
“C’è solo un modo per impedire uno sviluppo così catastrofico degli eventi: un forte rafforzamento della politica russa di contenimento e intimidazione”, scrive Suslov.
Secondo lui, l’esecuzione di un’esplosione nucleare dimostrativa potrebbe essere un passo che mostrerebbe all’Occidente la serietà delle intenzioni della Russia e lo costringerebbe a riconsiderare la propria posizione.
11 Sommergibili della Flotta di Mosca nell’Atlantico
Già nel mese di marzo, dopo le continue escalation del conflitto in Ucraina supportate dalle forniture di armi dai paesi NATO con cui viene GIA’ sterminata la popolazione civile russa (denuncia dell’ambasciatore Russo al Consiglio di Sicurezza ONU), la Russia aveva lanciato un chiaro segnale ai principali sostenitori di Kiev, Regno Unito e USA, inviando 11 sommergibili nucleari nell’Oceano Atlantico.
La notizia era stata riportata solo dal sito bulgaro Obektivno.bg ma è stata rilanciata da vari media nei giorni scorsi dopo l’attacco cibernetico dell’esercito ucraino con armi elettroniche NATO al centro tecnico militare chiamato “Lupi dello Zar” che ha preso di mira un sistema di allarme nucleare nella regione meridionale di Krasnodar nell’ambito della guerra elettromagnetica in corso da mesi tra Mosca e Kiev.
«La Russia sta facendo sentire la sua presenza nell’Atlantico con il crescente dispiegamento di sottomarini nucleari. L’aumento del numero di sottomarini nucleari russi in manovra nell’Oceano Atlantico è un chiaro segnale alla NATO. Diversi analisti ipotizzano che la Russia abbia designato undici sottomarini nucleari per operare in questa particolare regione, secondo un’analisi di BulgarianMilitary.com» aveva scritto Obektivno.bg .
Il generale Chris Cavoli, che guida il comando militare americano in Europa, ha dichiarato: “C’è stato un insolito aumento dell’attività militare russa negli ultimi anni”. Secondo lui, gli eventi in corso nell’Europa orientale hanno catalizzato la Russia ad espandere le sue strategie marittime. “Tutto ciò è causato dal coinvolgimento della Russia nel conflitto ucraino”. Queste manovre segnano un’escalation senza precedenti da parte della Russia dall’inizio del conflitto con l’Ucraina.
I media statunitensi in precedenza hanno citato alti funzionari della Marina americana che hanno espresso la loro “preoccupazione” per la crescente “presenza” di sottomarini nucleari russi vicino alle acque territoriali statunitensi. Hanno notato che tali manovre da parte dei sottomarini russi sono recentemente aumentate.
I Missili Nucleari Bulava con 10 Testate Nucleari e Gittata di quasi 10mila km
Ognuno di quei sottomarini può trasportare uno o più missili nucleari Bulava.
«Il missile lanciato da sottomarini Bulava è stato adottato in servizio dall’esercito russo, lo ha confermato il leggendario sviluppatore russo di razzi e missili e il progettista generale dell’Istituto di tecnologia termica di Mosca (MITT), Yuri Solomonov. “Il 7 maggio di quest’anno è stato firmato un decreto sull’adozione del sistema missilistico Bulava”, ha detto martedì Solomonov ai media russi» riportava pochi giorni fa il giornale online Sputnik International (finanziato dal Cremlino).
«Il Bulava è un missile a combustibile solido a tre stadi da 36,8 tonnellate con una gittata di almeno 9.300 km che può trasportare da 6 a 10 vettori di rientro multiplo indipendenti (MIRV) con capacità nucleare e con una potenza esplosiva compresa tra 100 e 150 kilotoni. ogni. In alternativa, i missili possono schierare fino a 40 esche per saturare le difese missilistiche nemiche. I MIRV del missile accelerano a velocità ipersoniche durante il volo e hanno la capacità di manovrare, il che li rende estremamente difficili da intercettare».
Ciò significa che anche dall’Oceano Atlantico un sommergibile russo potrebbe colpire Parigi, Roma o Berlino…
Ad aggravare i rischi per il potenziale nemico è il fatto che i Bulava viaggiano via mare, con i loro portaerei sottomarini di missili balistici a propulsione nucleare di classe Borei e Borei-A che si nascondono nelle profondità in luoghi di pattugliamento segreti e lanciano i missili da sott’acqua, rendendolo quasi impossibile. attaccarli preventivamente e distruggerli con un’aggressione a sorpresa, garantendo così la capacità della Russia di reagire. Ogni sottomarino trasporta 16 Bulava SLBM.
«L’avvertimento del presidente Putin non potrebbe essere più duro: “In caso di utilizzo di armi a lungo raggio, le forze armate russe dovranno nuovamente prendere decisioni sull’ulteriore espansione della zona di tutela (…) Vogliono un conflitto globale? Sembrava che volessero negoziare [con noi], ma non vediamo molta voglia di farlo”» è quanto ha scritto oggi il famoso giornalista investigativo Pepe Escobar, esperto di strategie militari.
Escobar (nato nel 1954) è un giornalista brasiliano e analista geopolitico. La sua rubrica “The Roving Eye” per l’Asia Times discute regolarmente della “competizione multinazionale per il dominio sul Medio Oriente e sull’Asia centrale”
Nei mesi scorsi il presidente russo aveva risposo alla fornitura di munizioni all’uranio impoverito inviando missili nucleari mobili in Bielorussia. Tra cui un nuovissimo razzo dalle potenzialità mantenute coperte dal massimo segreto.
«Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha quindi inventato la metafora appropriata per designare le crescenti esplosioni militari della NATO: non solo la NATO sta aumentando il grado di escalation, ma sta immergendosi in una “estasi” bellicosa» si legge ancora nell’articolo.
Non c’è niente di più serio di così. “Loro”, come alludeva Putin, sembrano volere un “conflitto globale”. Questo è il cuore della nuova strategia suicida dell’“estasi” della NATO.
«Nonostante tutte le loro circonlocuzioni, il segretario della NATO Jens Stoltenberg, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno effettivamente dato il via libera a Kiev utilizzando armi occidentali per attacchi all’interno della Federazione Russa. Il presunto dibattito, ancora in corso, è solo una “cortina fumogena” per il vero obiettivo: un pretesto che potrebbe portare alla Terza Guerra Mondiale» ha aggiunto Escobar.
Mentre a parole la premier Giorgia Meloni e i suoi Ministri (Guido Crosetto della Difesa e Antonio Tajani degli Esteri) fanno finta di contrastare la strategia aggressiva di Jens Stoltenberg, pupazzo del Nuovo Ordine Mondiale di Bill Gates e Lobby delle Armi, nei fatti avrebbero fornito i potenti missili britannici Storm Shadow all’Uncraina come il Regno Unito e altri paesi dell’Alleanza Atlantica.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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INCUBI NUCLEARI IN EUROPA. Operativo Missile Sarmat Russo. Munizioni all’Uranio dagli Usa a Kiev
https://www.gospanews.net/2023/09/10/due-mosse-dei-paesi-nato-verso-la-terza-guerra-mondiale-e-prima-atomica-caccia-britannici-sul-mar-nero-missili-usa-a-kiev-capaci-di-colpire-mosca/