Nell’immagine di copertina il documento ritrattato dall’Università di Stoccolma pubblicato dalla ricercatrice Dr Ya-Fang Mei
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
La Svezia si era rivelata uno dei primi paesi a guardare con sospetto i nuovi sieri genici mDNA e mRNA ma ora proprio a causa di essi fa scoppiare uno scandalo internazionale che rischia di mettere ancor più in dubbio la serietà e sicurezza della sanità pubblica nell’Unione Europea.
Nonostante avesse promosso persino l’impianto di microchip sottopelle come alternativa al Green Pass europeo, il professore Markus Aldén con altri colleghi dell’Università di Lund (Malmò) era stato il primo a rivelare le possibili alterazioni permanenti del DNA negli organi umani causate dai vaccini Covid.
Inoltre proprio le autorità svedesi erano state le prime a mettere a sollevare dubbi sulla pericolosità dei vaccini mDNA di AstraZeneca di recente confermata dalla stessa Big Pharma londinese (nata con la fusione con un’azienda del paese scandinavo) che ha ritirato l’autorizzazione di emergenza nell’Unione Europea (dove peraltro il vaccino Vaxzevria non era più sul mercato, mantenendola però furbamente nel Regno Unito).
Oggi invece l’Università di Stoccolma ha censurato uno studio perché, sulla base degli studi sulla pericolosità dei sieri genici mRNA innescati proprio dai ricercatori accademici di Lund, mette in strettissima correlazione i rischi di cancro con i vaccini Covid.
La questione ha assunto la portata di uno scandalo internazionale nel momento in cui una reporter australiana indipendente ha dato spazio a uno dei firmatari della ricerca che si è fermamente opposta al ritiro del “paper”.
«Nell’ottobre 2021, un importante articolo scientifico è stato pubblicato sulla rivista peer-reviewed, MDPI Viruses,1 evidenziando che la proteina spike sia del virus SARS-Cov-2 che dei vaccini associati» danneggia i principali percorsi di riparazione del DNA» ha scritto la giornalista investigativa Rebekah Barnett sul suo Substack come riportato da Gospa News International.
«L’articolo, intitolato “SARS-CoV-2 Spike Impairs DNA Damage Repair and Inhibits V(D)J Recombination In Vitro” è stato scritto dal dottor Hui Jiang dell’Università di Stoccolma e dalla dottoressa Ya-Fang Mei dell’Università di Umeå. In uno scambio di e-mail, Mei mi ha informato che l’Università di Stoccolma ha fatto pressioni su Jiang affinché richiedesse il ritiro del documento e che lei non ha mai acconsentito al ritiro».
Lo studio ha generato molta pubblicità a causa delle sue implicazioni sulla soppressione immunitaria e sui tumori derivanti dall’esposizione ripetuta alle infezioni Covid e alla vaccinazione. Da allora le scoperte degli autori sono state confermate in altri studi scientifici sottoposti a revisione paritaria, ma nell’ambiente altamente politicizzato dell’epoca erano nuove e controverse.
«Lo studio è stato poi rapidamente ritirato in strane circostanze, con il primo autore che ha richiesto il ritiro del proprio articolo. Ancora più strano, lo stesso editore che ha approvato la pubblicazione del documento ha poi fatto un’inversione a 180 e ha approvato la sua ritrattazione. Alcuni hanno ipotizzato che Jiang fosse stato costretto a richiedere la ritrattazione in uno sforzo motivato politicamente per seppellire le prove dei danni del vaccino Covid. Ora, uno degli autori dello studio sostiene che proprio così era» aggiunge la giornalista australiana.
La questione è ormai venuta a galla molteplici volte in decine di studi internazionali tra cui l’ultimo pubblicato dopo accurata revisione dalla prestigiosa rivista Science Direct che ha fatto seguito a quello della famosa oncologa italiana Patrizia Gentilini e a un altro in cui i pericoli oncologici vengono correlati alla “molecola diabolica (Metilpesudoruridina)” dei sieri genici mRNA pubblicato dal professor Jean-Claude Perez della Fondazione Luc Montagnier, intitolata al celeberrimo e compianto virologo francese.
Ecco perché il forzoso ritiro dell’articolo scientifico appare ancora più sconcertante e scandaloso.
“Documento Ritirato con Violazione dell’Etica Accademica”
“L’Università di Stoccolma inizialmente ha deciso di ritirare lo studio senza il consenso degli autori, una chiara violazione dell’etica accademica.” dice la dottoressa Ya-Fang Mei.
“L’Università di Stoccolma inizialmente ha deciso di ritirare lo studio senza il consenso degli autori, una chiara violazione dell’etica accademica”, ha detto.
“L’Università di Stoccolma ha chiesto al primo autore, Hui Jiang, di ritrattarlo, e hanno iniziato a formalizzare il processo. Questa è una ritrattazione illegale. Ho segnalato alla redazione che il processo di ritrattazione non è corretto e sono assolutamente in disaccordo con esso.”
Le e-mail rilasciate alla Barnett in base alle richieste del Freedom of Information Act (FOIA) dell’Università di Stoccolma mostrano che Mei si è opposto molto chiaramente alla ritrattazione.
Ya-Fang Mei “Non accetto assolutamente (sic) questa ritrattazione”
“Non accetto assolutamente (sic) questa ritrattazione”, ha scritto in un’e-mail al suo coautore il 1° febbraio 2022, pochi giorni prima che Jiang presentasse formalmente la sua richiesta di ritrattazione alla rivista.
Come riporta la giornalista australiana nella sua inchiesta, Mei sostiene i risultati del suo studio e spera che possano essere utilizzati per produrre vaccini migliori e più sicuri. “Abbiamo dimostrato che la proteina spike del SARS-CoV-2 presenta alcuni svantaggi che devono essere risolti prima che diventi un vaccino”, ha affermato.
L’Integrazione della Spike nel Plasmide Cellulare
«Un avviso di ritiro pubblicato nel maggio 2022 citava preoccupazioni sulla costruzione del plasmide spike e sull’uso di un sistema reporter GFP, rendendo il documento inaffidabile per scienziati o commentatori che desiderano fare riferimento o basarsi sulle scoperte di Jiang e Mei. Tuttavia, Mei smentisce fermamente queste preoccupazioni, dicendomi che sono “infondate e la ritrattazione è ingiustificata”» spiega Barnett.
“Sono fortemente in disaccordo [con l’avviso di ritiro], perché gli esperimenti hanno un campione di controllo: Nucleoproteina contenente 6Histag e rapporto GFP, che si localizza nel plasmide cellulare piuttosto che nel nucleo. Pertanto l’avviso contiene informazioni errate.” Per questo motivo, ha detto Mei, “non ho mai firmato l’avviso di ritrattazione”.
Una integrazione della Spike tosssica nel DNA umano era già stato evidenziata da un’accurata ricerca biochimica condotta da una ricercatrice universitaria italo-albanese in uno studio privato del Trentino, Kristjana Dhuli.
E i rischi oncogeni dei frammenti di DNA (plasmidi) erano stati evidenziati anche dal chirurgo generale della Florida dottor Joseph Ladapo che aveva chiesto alla FDA, ente regolatore dei farmaci USA, l’immediato stop della campagna vaccinale nel suo stato.
Ma è evidente che il mainstream scientifico finanziato dalle Big Pharma per continuare a sperimentare sieri genici mRNA sulla popolazione umana senza alcun costo per le cavie ma con enormi guadagni derivanti dagli intrighi con le ONG di Bill Gates, OMS e Governi europei, deve ricorrere alla censura per evitare che la pericolosità dei vaccini Covid (e in generale a RNA messaggero) sia accreditata in ogni ambito della sanità pubblica.
Con questo scandalo, però, l’Università di Stoccolma rischia di amplificare la ricerca sulle correlazioni tra turbo-cancro e vaccinazioni sostenute di recente anche da uno studio giapponese.
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Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – RICERCHE SU TURBO-CANCRO & VACCINI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER
Scandal over Stockholm University for a “Banned” Study on Turbo-Cancer linked to Covid Vaccines
https://www.gospanews.net/2024/05/08/astrazeneca-farsa-sul-ritiro-del-vaccino-gia-invenduto-da-2-anni-in-ue-india-resta-ancora-autorizzato-nel-regno-unito/