Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi,non indugia nella via dei peccatorie non siede in compagnia degli stolti;ma si compiace della legge del Signore,la sua legge medita giorno e notte.
Sacra Bibbia – Salmo 1 (1-2)
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Nella millenaria storia della Chiesa Apostolica Romana fondata sul primato di San Pietro, denominata poii con enfasi Cattolica in risposta allo scisma Orotodosso e a quello Anglicano, ci sono state sempre state due contrapposte vie per la riforma del Cristianesimo Ecclesiastico quando fu ripetutamentre imbolsito dalla brama di potere dei vescovi e dei cardinali dello Stato Pontificio (oggi Vaticano), dalll’illanguidimento del verace messaggio etico evangelico e dalla farragine teologica e dottrinale.
La prima è stata quella di santi eroici come San Francesco d’Assisi e San Giovanni Bosco che facendo nascere i Francescani e i Salesiani hanno arricchito la Chiesa, Coirpo Mistico di Cristo, di due istituzioni umane e religiose munifiche di sante ed esemplari vite cristiane.
La seconda è stata quella di Martin Lutero e Jehan Cauvin, noto in italiano come Giovanni Calvino, che si sono appropriati di un’autorità inesistente compiendo strappi insanabili della Riforma Protestante che giunse a condizionare persino gli Anglicani tanto da trasformali da semplici cattolici scismatici in eretici.
Nel primo caso i due santi di fama mondiali poreceduti nei quali la magnanimità umana precedette quella religiosa, sull’esempio di Gesù e de dei suoi apostoli, non solo non misero mai in discussione l’autorità del Pontefice, in quanto Vicario di Cristo sulla terra, ma anzi ne impetrarono la benedizione nelle loro missioni riformatrici.
Nel secondo caso gli eretici protestanti si posero alla guida di movimenti autocefali che non solo giunsero a negare l’autorità papale ma produssero l’aberrazione, almeno tra gli anglicani inglesi, di conferire autorità al Vescovo di Canterbury, primus inter pares, anzichè a quello di Roma, benché forte del primato petrino sancito dal Vangelo:
«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Vangelo di San Matteo Apostolo 16, 18-19).
La Diabolica Sfida di Viganò al Papa
Fatta questa indispoensabile premessa storica ci sarebbe da ridere, per non piangere, dinnanzi ai plateali atti di ribellione dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò che ormai dal 2018 sta sfruttando la sua passata esperienza di Nunzio Apostolico della Santa Sede negli USA per mettere a frutto callide azioni geopolitiche più consone a uno 007 del Clero, ammaestrato dalle conoscenze coltivate all’interno dell’intelligence americana, che a un alto prelato in cerca di confronto dialettico.
VIGANO’ SCOMUNICATO PER SCISMA. La Decisione della Dottrina della Fede del Vaticano
Il 28 giugno, l’ex nunzio apostolico negli Usa, monsignor Carlo Maria Viganò, avrebbe dovuto presentarsi davanti all’ex Sant’Uffizio per difendersi dalla pesantissima accusa di delitto di scisma. Ma non si è presentato, e anziché scusarsi ha rincarato la dose: in una lunghissima nota che ha voluto rendere pubblica, è tornato a chiedere le dimissioni di Papa Francesco con parole durissime.
«Prego i Santi Apostoli Pietro e Paolo, che hanno consacrato la terra dell’Alma Urbe con il proprio sangue, di intercedere presso il trono della Maestà divina, affinché ottengano alla Santa Chiesa di essere finalmente liberata dall’assedio che la eclissa e dagli usurpatori che la umiliano, facendo della Domina gentium la serva del piano anticristico del Nuovo Ordine Mondiale», si legge ancora nella nota. Anche se in sua assenza, il processo avrà comunque luogo: Viganò, scrive Adnkronos, sarà giudicato con un avvocato di ufficio, e rischia le dimissioni dallo stato clericale.
A differenza dei cardinali firmatari dei Dubia sul magistero pastorale e teologico di Papa Francesco, falcidiato da recenti gravi errori in tema di Dottrina della Fede sulle quostioni gay dopo la nomina a prefetto del cardianle pro-LGBTQ Víctor Manuel Fernández, l’ex nunzio apostolico ha sferrato accuse personali pesantissime e in gran parte poco dimostrabili in qualsiasi tribunale.
Mentre gli estensori dei Dubia hanno lanciato un monito teologico perfettamente consono allo spirito di confronto dialettico della Chiesa Cattolica.
Pur criticando l’arcivescovo Viganò e le sue posizioni teologiche, il vescovo Athanasius Schneider ha sostenuto nei commenti rilasciati a Religion News Service che Papa Francesco “aumenterebbe le divisioni” nella Chiesa se scomunicasse l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti.
“Penso che il Papa sarebbe saggio e prudente se non scomunicasse l’arcivescovo Viganò”, ha osservato Schneider nell’intervista, affermando anche che Viganò “è in errore, perché sta esprimendo una nuova teoria della teoria probabilmente non valida dell’elezione illegittima di Francesco”.
Un Arcivescovo complice di Massoni e Sionisti
«Nel suo J’accuse l’ex nunzio apostolico disconosce l’autorità del Papa e quindi l’attuale gerarchia che (per quanto malmessa) è la sola esistente, trascinando centinaia di persone in uno scisma che egli stesso rivendica» ha giustamente osservato Luisella Scrosati su La Nuova Bussola Quotidiana.
A lui è riferito il Salmo 1 citato nell’incipit perchè ha tessuto un diabolico reticolato di offese all’autorità papale tramando proprio con gli ambienti massonici italiani del Nuovo Ordine Mondiale, di cui è figlio ed erede il direttore del quotidiano La Verrità Maurizio Belpietro, e quelli dei protestanti-evangelici americani devoti al Sionismo che appoggiano l’ex presidente Donald Trump, reo di aver creato il terreno fertile al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nell’Altopiano del Golan e in Cisgiordania che gli ha consentito di avere l’egemonia politica tirannica per compiere impune4mente – finora- il genocidio nella Striscia di Gaza.
Lo stesso Trump ha invitato i Sionisti americani a sostenerlo quando il suo rivela per le elezioni presidentziali del novembre 2024, il presidente in carica Joe Biden ha intimato al regime israeliano di fermare il massacro pur nell’ipocrisia tipica degli esponenti del Partito Democratico che avevano appena deliberato nuove forniture di armi per Netanyahu.
Come abbiamo evidenziato nella prima inchiesta dal titolo “Massoneria e Sionismo” proprio questi due poteri ormai sempre meno occulti e sempre più spudorati rappresentano i nemici storici della Chiesa Cattolica Cristiana e, pertanto, distruggendone il capo, ovvero Papa Francesco, avrebbero gioco facile nel delegittimarne il primato petrino in cui si fonde un’autorità istituzionale umana con quella spirtuale divina proprio per la facoltà attribuita dalla Chiesa allo Spirito Santo di ispirare i cardinali del Conclave nella scelta del Pontefice.
Oggi cercheremo di analizzare i molteplici punti cardine che uniscono l’ascosa tramna con cui potentati satanici stanno cercando di delegittimare Jorge Mario Bergoglio e che vedono, purtroppo, proprio in Viganò un probabile complice, alla luce dela sua intelligenza tale da non poterlo configurare come uno strumento inconsapevole…
Non credo che questa recrudescenza degli attacchi dell’ex nunzio apostolico non sia da collegare ai forti venti che giugnono dagli USA e hanno riportato in auge Trump nonostante la sua recente condanna e gli altri processi che pendono sul suo capo prima delle votazioni. Viganò è sempre stato vicino agli ambienti del movimento MAGA – Qanon dell’ex preisdente americano nonostante la forte impronta evangelica impressa dal suo vice Mike Pence a un Trump assai poco cattolico nella sua vita privata visto che, come Berlusconi, ama più le sinuosità femminili delle modelle rispetto alla purezza della Santissima Vergine Maria.
Sebbene il futuro geopolitico del mondo avviluppato da una spirale satanica sia più facile da interpretare attraverso i messaggi di Medjugorie, in attesa delle rivelazioni dei segreti, piuttosto che barcamenandosi tra le alleanze politiche…
Il Falso Profeta travestito da Eroe AntiSiostema
Quando nel febbraio 2022 Viganò pubblicò il suo dossier sulla storia della guerra in Ucraina, evidenziando i legami tra massoni NWO, neonazisti di Kiev e vertici della NATO, un amico dell’Interpol mi chiamò dalla Giordania per lo stupore di leggere un rapporto che pareva scritto da un analista dei servizi segreti.
Le sue posizioni di allora sulle responsabilità dell’Alleanza Atlantica nello scoppio del conflitto tra l’Ucraina e la Russia furono non solo lodevoli ma esemplari nel momento in cui Papa Francesco, aizzato dalla comunità cattolica di Kiev, aveva sposato la difesa dell’aggredito (nonostante le stragi compiute in precedenza nella guerra civile del Donbass) e la critica dell’aggressore.
Ancor più eloquenti e memorabili sono state le denunce contro i vaccini killer impoosti come obbligatori dallo Stato Vaticano con buonapace del più che mai inebetito Vescovo di Roma, divenuto strumento della propaganda Big Pharma di Bill Gates.
Viganò è stato anche il primo ad avvalorare la tesi della presenza del grafene nei sieri genici mRNA di Pfizer e Moderna, come ripetutamente segnalato dalle inchieste di Gospa News sull’argomento, per giungere al controllo cibernetico dell’essere umano.
Ma proprio questa sua militanza anti-sistema su tematiche di enorme impatto sociale in Italia quanto negli Usa gli ha consentito di vestire panni da eroe infiltrandosi nei cuori e nelle coscienze più condiziionate dai moti ventriloqui che dalla prudenza spirituale e dalla saggezza mentale.
Ecco perchè diviene propizio e pressochè obbligatorio citare nuovamente il Vangelo di San Matteo con uno dei più celebri moniti di Gesù Cristo per gli ultimi apocalittici tempi…
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere». (Mt. 7,15-20)
Il Complotto con Belpietro, Gatekeeper del Nuovo Ordine Mondiale
Vista la complessità dell’argomento non c’è spazio per analizzare con attenzione l’insolente e infondata insinuazione sulla mancata valenza delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, al secolo cardinale Joseph Ratzinger, che fu basata su presunti errori di gramamtica latina (segnalati dal latinista e storico comunista Luciano Canfora, noto per aver difeso Stalin e imoplicitamente le sue purghe di cristiani e per essere stato sbugiardato sul Papiro di Artemidoro, e dal cardinale Gianfranco Ravasi, ossequiso verso la cultura ateistico-massonica del veterocouminista Giorgio Napolitano).
Ma le contestazioni più gravi sulla validità delle dimensioni per problemi di salute, viavia aggravatisi fino alla sua morte nel 2022, giunsero da un giornalista del quotidiano laicista e massonico di destra per antonomasia: Libero, dal 2001 di proprietà di Tosinvest di Antonio Angelucci, parlamentare di Forza Italia e Lega noto per l’assentesimo e per le inchieste giudiziarie nella gestione delle sue cliniche.
Proprio Angelucci nel 2016 cacciò il direttore Maurizio Belpietro che, con l’aiuto di Silvio Berlusconi e professionisti del suo entoruage come svelato da Gospa News, fondò il quotidiano La Verità, da dove fu lanciato in esclusiva il Dossier Viganò contro Papa Francesco già nel 2018, al fine di accattivarsi quei cattolici di destra che maldigerivano un pontefice amico delle suore missionarie tra i trans…
Qualsia atteggiamento di clemenza veso la Lobby LGBTQ palesato da Papa Francesco è stato perpetrato in una convulsa e shizofrenica logica cerchiobottista tanto da essere poi attenuato dalla solenne condanna del transgenderismo come “pericolosa colonizzazione ideologica” e dalla reiterata denuncia della troppa “frociaggine” nei Seminari e in Vaticano.
Non siamo certi entusiasti di queste pastorali ondivaghe ma per contestare la legittimità del Vicario di Cristo in terra benedetto dallo Spirito Santo servono argomentazioni ben più evidenti rispetto alla benevolenza verso gli omosessuali in quanto esseri umani da riavvicanare alla Madre Chiesa e alla sudditanza psicologica figlia dell’ignoranza alla scienza vaccinale delle Big Pharma.
Come abbiamo detto all’inzio, ci basti ricordare San Pio da Pietrelcina, anche moltissimi Santi sono stati perseguitati dai vertici del Clero e il loro eroismo cristiano si è affinato esaltandosi proprio nell’umiltà dell’obbedienza. Anzi, il santo delle stigmate aveva persino profetizzato la deriva della patria cristiana…
Resta il fatto che il vescovo anti-sistema che vorrebbe le dimissioni di Papa Francesco ha sviluppato il suo attacco alla Chiesa Cattolica partendo proprio dal quotidiano di Belpietro che ha fatto campagna elettorale per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, anche dopo il suo ingresso nei think tank dei Rockefeller e il suo servilismo politico verso la Commissione Europea di Ursula Von der Leyen sugli affari della Lobby delle Armi del suo mentore Guido Crosetto, chiamato a diventare Ministro della Difesa nonostante i macroscopici conflitti d’interessi con le industrie belliche per il suo passato da presidente AIAD, e verso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ex deputato del Partito Democratico) che pare averle imposto come Ministro della Salute Orazio Schillaci, intrigato con le Big Pharma dei vaccini.
Sulle questioni etiche riguardanti il gender, che stanno a cuore ai cattolici conservatori, la premier Meloni, non pare aver dedicato attenzione. Ma nel frattempo il quotidiano La Verità ha gettato la maschera accogliendo con entusiasmo l’ingresso nella compagine editoriale di una componente di riferimento delle multinazionali come ENI che rappresentano il cuore finanziario del Nuiovo Ordine Mondiale, teorizzato da George Soros nel 1993 quale evoluzione della NATO.
Per comprendere meglio la battagklia strumentale della coppia Viganò-Belpietro bisogna tornare in estrema sintesi al suo dossier che denunciava i casi di pedofilia che a loro giudizio ebbero una copertura dal Vaticano e in particolare dal pontefice Bergoglio.
Il Caso McCarrick, Cavallo di Troia di Viganò
«Nel magma di clericalismi, lobby di potere e ansie scismatiche, non si può leggere quel che accade oggi nella Chiesa con lo schema amici-nemici di Francesco. Occorre andare in profondità. Non solo smascherare quali mezze verità, quali omissis mostrano la strumentalità di tante operazioni mediatiche costruite ad arte nel tentativo di attaccare il Papa» scrisse Stefania Falasca nel 2018 su Avvenire nel presentare il libro “Il giorno del giudizio” scritto da Andrea Tornielli e Gianni Valente.
Per gli autori il caso Viganò-McCarrick è il sintomo rivelatore di una condizione patologica per la quale in nome dell’ortodossia si attacca il successore di Pietro: «un’anomalia che mostra lo snaturamento degli apparati ecclesiali in apparati di lobbismo i quali, considerando la Chiesa proprietà privata, hanno bisogno di accreditamento da una certa ideologia, e anche la piaga degli abusi sessuali viene strumentalmente usata come grimaldello per mettere in stato di soggezione psicologica tutto l’episcopato del mondo».
La giornalista Falasca sintetizzò così la querelle ecclesiastica:
«Dalla lettura dei capitoli densi di dati, circostanze e testimonianze, emerge in modo chiaro e inequivocabile l’assoluta strumentalità dell’operazione Viganò: vengono descritti gli ambienti che l’hanno sostenuta e che oggi tendono a ridurre la Chiesa a una corporation, con vescovi assimilati ai manager. Una neo-Chiesa che confida non nella grazia di Gesù Cristo ma nelle best practices aziendaliste. Viganò e il circolo politico-mediatico che lo sostiene si sono spinti a chiedere le dimissioni di Francesco, cioè dell’unico Pontefice che ha duramente sanzionato McCarrick, non soltanto imponendogli una vita ritirata di preghiera e penitenza, ma anche togliendogli la porpora, dopo la segnalazione di un’accusa per abuso su un minore rivolta contro il cardinale».
«Allo stesso tempo, gli autori del libro evidenziano anche l’assurdità di voler trascinare oggi sul banco degli accusati i Papi del passato a partire da Giovanni Paolo II: McCarrick, nel 2000 seppe infatti difendersi con grande abilità dai dubbi sollevati su di lui. Se dalla vicenda emerge in modo chiaro che vennero commessi degli errori di valutazione, emerge al contempo anche il filo rosso che unisce l’atteggiamento di Benedetto XVI e di Francesco: di fronte agli scandali degli abusi non si sono presentati come angeli purificatori, ma hanno indicato la via della preghiera, della penitenza a tutta la Chiesa, perché essa, per sua natura, non si autoredime dai mali, non si salva da sola. La Chiesa può salvarsi proprio perché la sua salvezza non è ultimamente nelle mani di uomini di Chiesa».
L’Attacco Suicida al Vicario di Cristo in Terra
Ergo, il Cavallo di Troia dell’arcivescovo Viganò per assaltare il Vaticano è in realtà un cavallino a dondolo che rischia di gettare ombra anche sul cardinale Ratzinger smontando quindi sul nascere i dubbi sulle sue dimissioni e sulla successiva legittimità della nomina di Bergoglio rinvangata dall’ex nunzio apostolico per gettare benzina su un fuoco.. fatuo.
Nel quale rischia però di bruciare la sua credibilità di analista geopolitico sull’ara di una diabolica sfida al Vicario di Cristo, peggiore di tanti altri Pontefici elevati alla Sanittà come San Paolo VI e San Giovanni Paolo II; ma comunque migliore di tanti suoi predecessori che nei secoli più bui della Chiesa Cattolica si rivelarono lascivi e corrotti come mercanti nel tempio.
Che il Vaticano sia ormai popolato da cardinali cooptati dalla massoneria lo confermano le notre 4 documentate inchieste sull’argomento.
Che il Papa sia circondato da poteri occulti che tramano alle sue spalle e inducono la sua ormai probverbiale ingenuità ad abboccare ad ogni esca è una circostanza sostenuta pubblicamente dal Vescovo americano di Tilson (rimosso da Papa Francesco senza alcuna motivazione.
Ecco perché Gospa News si è sempre arrogata il diritto di criticare Bergoglio su ogni fatto circostanziato nel quale ha palesato una palese fallacia umana e pastorale. Ma ciò è ben diverso da sfidarne l’autorità per compiere la missione massonica-sionista di distruggere la Chiesa Cattolica screditando il Sovrano dello Stato Vaticano.
Se Vigsnò vuole sentirsi libero di farlo è giusto che lo faccia come noi dal nostro modesto pulpito: in uno stato laicale e non indossando lo zucchetto vescovile che lo ammanta di un’autorevolezza ormai sbiadita da tempo proprio per le sue pessime complicità politiche.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
AVVENIRE – Il libro. Caso McCarrick, le verità taciute dal dossier Viganò
GOSPA NEWS – NWO – COSPIRAZIONI – MASSONERIA
GOSPA NEWS – RELIGIONE CRISTIANA
GOSPA NEWS – PROFEZIE CRISTIANE E MARIANE
https://www.gospanews.net/2023/11/07/tim-a-sionisti-americani-kkr-partner-di-rockefeller-lobby-armi-ed-ex-direttore-cia-meloni-cede-la-societa-di-telecomunicazioni-attenti-ai-dati/