CONDANNATI DUE “TALEBANI PRO-VAX”. Von Der Leyen per “Troppi Segreti sui Vaccini” (non PfizerGate). L’Infettivologo Galli per Falso in Concorso
di Redazione Gospa News
AGGIORNAMENTO DEL 18 LUGLIO 2024
Come ampiamente previsto il Parlamento europeo ha rieletto Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. Sette le schede nulle.
E’ stata rieletta nonostante la ccondanna di censura del Tribunale Europeo per l’eccessiva segretezza sui vacicni Covid. E nonostante una denuncia nei suoi confronti per complicità nel genocidio perpewtrato da Israele a Gaza.
ARTICOLO DEL 17 LUGLIO 2024
Dalle news dei quotidiani di mainstream ogni tanto giungono buone notizie anche per i NO-VAX!
Due talebani delle restrizioni sull’emergenza Covid, rivelatesi inutili col protocollo-assassino “Tachipirina e vigile attesa”, e dei sieri genici mRNA sperimentali, che hanno causato reazioni avverse anche gravi e letali, sono stati condannati per due vicende connesse alla loro attività professionale.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, è stata condannata dalla Corte distrettuale dell’Ue per mancata trasparenza sui vaccini anti-Covid.
L’infettivologo Massimo Galli, primario ora in pensione, si è beccato una condanna per falso in un concorso pubblico.
Nessuno dei due è stato chiamato a rispondere pernalmente per i vaccini killer immessi sul mercato senza i doverosi trials clinici sulla loro cancerogenicità, ma queste vicende sono eloquenti per descrivere l’affidabilità di due “guru” che hanno pilotato l’emegenza pandemica sul virus SARS-Cov-2 creato in laboratorio.
Come potersi fidare di due personaggi simili e, soprattutto, della Von der Leyen che sta per essere riconfermata alla guida della Commissione UE proprio mentre l’azienda farmaceutica BionTech (tedesca come lei) prevede un boom di vendite di vaccini Covid Comirnaty (prodotto con Pfizer) per l’autunno?
La domanda la giriamo ai magistrati onesti se ne esistono ancora in Italia e in Europa…
La Sentenza del Tribunbale dell’Unione Europea
La Presidente della Commissione europea, secondo la sentenza, non sarebbe stata sufficientemente trasparente con l’opinione pubblica in merito ai contratti per i vaccini. Il Tribunale dell’Unione si è pronunciato contro la decisione della Commissione di censurare ampie parti dei contratti prima di renderli pubblici.
La sentenza è arrivata poco più di 24 ore prima che il futuro politico di von der Leyen venga deciso dai membri del Parlamento: domani a Strasburgo Ursula si gioca la rielezione e una buona parte della sua credibilità internazionale
La Commissione Europea, nella causa intentata da Fabien Courtois e altri cittadini contro gli estesi omissis apposti dall’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen ai contratti di acquisto dei vaccini anti Covid siglati con diverse case farmaceutiche nel 2020-2021, ha perso, per quanto riguarda la parte «essenziale» del procedimento.
Lo si legge nel testo integrale della sentenza del Tribunale dell’Ue, che condanna la commissione di Ursula von der Leyen, come nell’altra causa intentata da eurodeputati, al pagamento delle spese processuali. «Poiché la Commissione Europea è rimasta soccombente per l’essenziale, deve essere condannata alle spese, secondo le conclusioni delle ricorrenti», riporta il testo della sentenza.
La Commissione Europea ha reagito alle sentenze con una lunga dichiarazione in cui si sostiene che «il Tribunale segue la Commissione nella maggior parte delle argomentazioni» e che avrebbe «accolto solo parzialmente l’azione legale» su «due punti»
Lo Scandalo PfizerGate
Come spiega il quotidiano Messaggero non si tratta del cosiddetto Pfizergate, che riguardava i messaggini che von der Leyen si scambiò con il Ceo di Pfizer Albert Bourla all’epoca della trattativa sul contratto
(è pendente una causa in Corte di Giustizia intentata dal New York Times e da un politico belga), ma di una censura alla scarsissima trasparenza con cui la Commissione ha gestito tutto il capitolo vaccini anti Covid. Non ha censurato solo i contratti, ma anche i verbali del comitato direttivo sui vaccini, in modo assai esteso.
Resta quindi pendente davanti alal Procura Europea (EPPO) il procedimento giudiziario per gli SMS cancellati.
Nel 2023, Federic Baldan, un lobbista belga di 36 anni con legami con il gruppo no vax Bon Sens, aveva presentato una denuncia in Belgio in relazione al ruolo avuto da von der Leyen nelle trattative sui vaccini con Pfizer per quelli che sostiene fossero atti di «interferenza in funzioni pubbliche, distruzione di Sms, corruzione e conflitto di interessi», secondo le informazioni fornite dal suo avvocato. Ciò riferito a un’affare da 20 miliardi di euro per vaccini pericolosi e inutili…
L’eurodeputata olandese Kim van Sparrentak, dei Verdi, tra le promotrici di una delle due cause contro gli omissis, ha sottolineato l’importanza della trasparenza, “fondamentale nella lotta allo scetticismo sui vaccini”.
Galli condannato per falso, assolto dalla turbativa d’asta
Assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di turbativa d’asta o in alternativa dall’abuso di ufficio e condannato a 1 anno e 4 mesi,
con pena sospesa e non menzione, per falso a causa di un verbale che sostanzialmente è risultato con un orario non rettificato.
Si è chiuso così il processo di primo grado – in un filone dell’inchiesta sui presunti concorsi pilotati alla Facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano – nei confronti di Massimo Galli, l’infettivologo che fu in prima linea Ccon posizioni estremiste PRO-VAX durante le fasi più drammatiche della pandemia di Covid ed ex primario, ora in pensione, dell’ospedale Sacco.
Lo ha deciso la decima sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta da Antonella Bertoja, che ha invece assolto da entrambe le accuse Agostino Riva, ai tempi stretto collaboratore dell’infettivologo e che, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe vinto il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente, in quanto ‘pilotato’.
“Sono stato condannato per essermi dimenticato di correggere un orario – ha commentato Galli subito dopo la lettura del dispositivo – e se per chiudere la questione bisognava avere una condanna per qualcosa, evidentemente restava solo la possibilità del falso”. Il professore, che ha detto di essere “sereno” e che ricorrerà in appello, ha aggiunto: “La mia massima soddisfazione oggi è che l’onore del professor Riva è stato completamente ripulito. Quello che veramente mi importa è di aver avuto la possibilità di lasciare alle mie spalle persone valide che continuassero il lavoro che ho fatto per 40 anni”.
FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
GOSPA NEWS – RICERCHE SU TURBO-CANCRO & VACCINI
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER