VENEZUELA: IL PRESIDENTE MADURO REAGISCE ALLE PROTESTE. “USA e MUSK vogliono un Golpe”. Il ruolo della CIA…
di Carlo Domenico Cristofori
AGGIORNAMENTO DEL 3 AGOSTO 2024
Gli Stati Uniti e l’imprenditore americano Elon Musk sono dietro il fallito tentativo di colpo di stato in Venezuela, ha detto il presidente della repubblica bolivariana Nicolas Maduro in una conferenza stampa.
“È un colpo di stato orchestrato dagli Stati Uniti e da [l’imprenditore] Elon Musk, [il presidente argentino Javier] Milei e altri <…> fascisti di destra”, ha detto Maduro.
“Stanno tentando di dirigere un sequel del film `Guaido'”, ha detto il leader venezuelano, riferendosi agli eventi del 2019 quando un gruppo di paesi guidato dagli Stati Uniti ha riconosciuto i poteri di Juan Guaido che si era dichiarato presidente del Venezuela. “Hanno usato la campagna elettorale nel tentativo di stabilire una nuova forza”, ha detto Maduro mentre invitava i venezuelani a non lasciarsi trascinare in un altro colpo di stato.
Maduro blames US, Musk for leading coup attempts in Venezuela. The CIA Coup’s Attempts
Su Gospa News International analizziamo nei dettagli una storia di attentati cominciati dalla CIA fin dal 2002 in un intrigo scandaloso con agenzie governative e media occidentali. Sotto una sintesi storica di queste rieptute azioni da golpe militare…
Il Presidente Maduro Riconfermato con il 51,20 % dei Voti
ARTICOLO DEL 29 LUGLIO 2024
Il presidente del Consiglio Elettorale Nazionale, Elvis Amoroso, ha riferito che il candidato Nicolás Maduro è stato rieletto alle elezioni presidenziali per il periodo 2025-2031. E’ quanto riporta il quotidiano venezuelano El Universal.
Secondo i dati forniti dalla massima autorità del Potere Elettorale, con una trasmissione dell’80% e una partecipazione del 59% degli elettori, il candidato Nicolás Maduro, sostenuto dal Grande Polo Patriottico Simón Bolívar, ha ottenuto 5.150.092 voti che rappresentano 51,20 % dei voti.
Da parte sua, il candidato dell’opposizione Edmundo González della Piattaforma Unitaria Democratica si è classificato al secondo posto con 4.445.978 voti, pari al 44,2% dei voti.Allo stesso modo, gli altri candidati hanno ottenuto un totale di 462.704 voti, pari al 4,6%. Nella prima newsletter, Amoroso sottolineava che i risultati segnano un trend “forte e irreversibile”.
Nel corso del suo discorso, il presidente del CNE ha anche ringraziato il mondo per l’attenzione riservata al processo elettorale in Venezuela, riconoscendo l’importanza della presenza di osservatori internazionali provenienti dai cinque continenti. “Grazie per essere presenti in quest’ora importante per la nostra nazione”, ha sottolineato.
Il Socialismo Bolivariano Cristiano e il Terrorismo Americano
Dopo una carriera da sindacalista, l’endorsement al presidente Hugo Chavez, e la morte di quest’ultimo avvenuta a Caracas il 5 marzo 2013, Maduro ha assunto la presidenza ad interim del Venezuela, fino alle nuove elezioni presidenziali di aprile.
Il 14 aprile 2013 batte Henrique Capriles Radonski di Primero Justicia, partito di opposizione, a seguito di elezioni da quest’ultimo contestate, ma il cui esito viene ratificato dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), che ufficializza la vittoria di Nicolás Maduro e la sua elezione alla Presidenza della Repubblica con il 50,78% dei voti contro il 48,95% dello sfidante.
Da lì in poi Maduro si troverà a confrontarsi con il principale nemico di Chavez: gli Stati Uniuti d’America che già nel 2002 avevano orchestrato un golpe (con sparatoria sulla folla a Caracas di cecchini in odore di CIA come avvenuto poi nel 2014 a Kiev) vanificato da un’insurrezione popolare e dal ritorno al potere del legittimo presidente grazie all’intervento dell’Arcivescovo di Caracas.
Come abbiamo spiegato più volte il regime autoritario di Maduro, in un paese fortemente minato dalle infiltrazioni dei Cartelli dei Narcos colombiani troppe volte usati dall’intelligence americana per sordidi scopi militari di controllo geopolitico del Sud America, si ispira al movimento socialista bolivariano ma pone al centro della propria etica il Cristuianesimo. Rappresdenta quindi il primo esempio di governo di un socialismo di matrice cristiana.
Proprio mentre il Venezuela era in una fase di enorme crescita economica e sociale grazie alle risorse di petrolio e oro, gli USA hanno cercato di conquistare il paese attraverso dei sobillatori di opposizione come Leopoldo Lopez prima e Juan Guaidò dopo, che con il supporto degli USA e dell’UE si autoproclamò presidente a interim del Venezuela in un palese tentativo di golpe. Personaggi cresciuti nelle università americane vicine alla CIA e poi finanziate dal Deep State e dai governi americani.
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Durante le loro azioni popolari portarono per strada le “guarimbas”, le barricate incendiarie così denominate da uno psicologo americano in mnemoria di un popolare gioco per bambini, ma siccome i servizi di sicurezza bolivariani e la polizia è sempre riuscita a tenere il controllo di questi attentati terroristici pianificati, nei quali poliziotti e civili furono bruciati vivi con bottiglie molotov, gli USA del presidente Donald Trump non solo inasprirono le sanzioni ma per vari mesi del 2019 bombardarono con letali attacchi elettromagnetici le infrastrutture del Venezuela.
Gospa News è stato uno dei pochi giornali d’Europa a documentare nel detagio tutte le aggressioni terroristiche perpetrate dall’esercito USA contro il paese sudamericano che hanno causato migliaia di morti per fame o blackout negli ospedali.
Nonostante questa spirale di violenza, paragobabile al periodo delle Brigate Rosse in Italia, i Vescovi venezuelani della Chiesa Cattolica si accodarono alla retorica americana e si aggiunsero ai contestatori politicizzati del regoime di Maduro tanto che negli ultimi anni il governo si è visto costretto a instaurare un dialoco più fecondo con la Chiesa Evangelista.
Grazie all’intervento della Cina, della Russia e dell’Iran (per gli scambi di petrolio nonostante l’embargo delle sanzioni USA) gli attacchi cibernetici al paese sono cessati. Nelle scorse settimane una flotta della Marina Russa ha fatto scalo prima a Cuba e poi in Venezuela a testimonianza della solidarietà col paese caraibico.
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E’ pertanto ovvio che questa sinergia geopolitica ed economica ha reso Maduro inviso all’Occidente come il presidente russo Vladimir Putin. Entrambi convinti cristiani – imperfetti come quasi tutti – in un mondo sempre più votato al satanismo anticristiano, come testimoniato dalla recente cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Carlo Domenico Cristofori
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