ECCO CHI FINANZIA IL BUSINESS TRANSGENDER! Inchiesta Esclusiva sul Mercato Big Pharma dietro l’Imposizione dell’Identità di Genere
«Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi lascerò dominare da nulla«I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Sacra Bibbia – Lettere di San Paolo – Prima Lettera ai Corinzi 6,12-20
Il Peccato nel Sesso per il Denaro.
di Ciro Scognamiglio
Dopo il messianico lavaggio di cervello da ring, mi viene spesso chiesto qual è la ragione per cui l’ideologia dell’identità di genere ha preso il sopravvento a livello culturale in così poco tempo, leggi sul Self ID – autodeterminazione di genere, che consentono agli uomini che si identificano come donne di accedere agli spazi privati e agli sport femminili, leggi contro la discriminazione che di fatto impongono l’uso di un linguaggio che non corrisponde alla realtà oggettiva, prestigiose istituzioni mediche che difendono l’uso dei bloccanti della pubertà per minori disforici, accademia per l’allattamento che parlano di allattamento al petto per essere più inclusivi
Siamo molti a chiederci come sia possibile che in così poco tempo una minuscola minoranza di persone che soffre di disforia di genere, minoranza che ancora oggi si descrive come oppressa e perseguitata, abbia ottenuto una visibilità è un potere tale da modificare addirittura la definizione di donna sul Cambridge dictionary, “woman: «una persona adulta che vive e si identifica come femmina anche se alla nascita potrebbe esserle stato attribuito un sesso diverso», e analogamente per uomo – man”, definizione quindi, che ora include anche gli uomini che si identificano come donne.
Questa faccenda del transgenderismo è soltanto una questione di lotta di diritti civili di una minoranza, oppure sono in ballo interessi più ampi. A questa domanda, Vi propongo di trovare una possibile risposta applicando il metodo Falcone “Segui i soldi, trovi la Mafia”.
Rifugio fiscale perfetto, per l’ideologia gender e campagne politiche. Tides foundation.
Il transgenderismo viene propagandato e finanziato da ricche élite, legate ai settori del Biotech e dell’intelligenza artificiale, al fine di normalizzare a livello culturale la modificazione della biologia umana e così facendo allargare il mercato dell’industria tecnomedica.
L’ideologia dell’identità di genere, infatti decostruisce il sesso biologico a livello sociale culturale e legale, e al contempo spinge le persone confuse, soprattutto le più giovani a distruggere il proprio corpo sessuato, il proprio apparato riproduttivo e la propria fertilità, rendendosi consumatori a vita di farmaci e assidui frequentatori di sale operatorie. L’istituzionalizzazione dell’ideologia gender, normalizza di fatto l’alterazione della biologia umana innanzitutto attraverso l’uso del linguaggio, infatti, abbiamo assistito al cambiamento delle definizioni di uomo e donna, di maschio e femmina, e ora si afferma anche che il sesso è una categoria astratta assegnata alla nascita e che tutti gli esseri umani possiedono un’identità di genere che può o meno conformarsi con quello che è il corpo sessuato.
IL PAPA CONTRO LA “PERICOLOSA COLONIZZAZIONE TRANSGENDER”. Ma i Media Occidentali lo Censurano
Questa dissociazione tra mente e corpo viene promossa con specifico fine di espandere il complesso tecno medico dell’industria sanitaria globale, che è un’industria da 10 trilioni di dollari e come tutte le industrie per crescere ha bisogno di creare nuovi mercati.
Il solo mercato delle chirurgie transessuali nel 2022 valeva più di 623 milioni di dollari e si stima che il suo valore nel 2032 raggiungerà quasi i 2 miliardi, tra le cause ovviamente ce l’aumento esponenziale delle persone che si identificano come trans, soprattutto in età infantile e adolescenziale.
Negli ultimi 10, 15 anni, c’è stata una vera e propria proliferazione di infrastrutture mediche transgender, soprattutto negli Stati Uniti, la prima gender clinic per bambini è stata infatti aperta a Boston nel 2007, oggi tra cliniche private e pubbliche ce n’è sono più di 100, questo non è un caso, ma è la diretta conseguenza dell’istituzionalizzazione dell’ideologia dell’identità di genere e questo avviene grazie a cospicui investimenti di persone, i cui interessi sono proprio vendere la soluzione, ovvero la modificazione del corpo attraverso le biotecnologie dopo aver alimentato il problema.
Attualmente la spesa globale LGBT supera i 400 milioni di dollari, sono molti soldi in grado di cambiare leggi, di stravolgere il linguaggio, di censurare le opinioni divergenti e soprattutto di plasmare le menti delle masse. Vi ricorda qualcosa di recente? Ah, l’evento della psicopandemia da covid.19.
Se investighiamo sui finanziamenti, la maggioranza dei fondi destinati alla causa transgender proviene da un manipolo di miliardari molto influenti legati all’industria medica e tecnologica. Questi miliardari finanziano le organizzazioni LGBT, tramite le loro organizzazioni, società, aziende e fondazioni filantropiche; un esempio è la Tides Foundation, fondata da Drummond Pike, filantropo e attivista progressista.
Chiunque, dai singoli filantropi, alle grandi aziende e organizzazioni può donare ingenti somme a questa fondazione, specificando la destinazione dei fondi e rimanere anche anonimo. La Tides, in pratica crea un rifugio fiscale per le fondazioni e inoltre finanzia le campagne politiche. Finanziare il transgenderismo attraverso le grandi fondazioni filantropiche è prassi comune, soprattutto tra le grandi famiglie legate all’industria tecno medica, come la famiglia Pritzker e la famiglia Striker.
La famiglia Pritzker di Chicago è una delle più ricche d’America, ha fatto fortuna con la catena di alberghi Hyatt Hotel, ma oggi dedica i suoi investimenti principali al settore tecno medico. La famiglia Pritzker, esercita un enorme influenza nell’istituzionalizzazione del transgenderismo, il protagonista indiscusso e Jennifer Pritzker, nato James, padre di famiglia ed ex membro delle forze armate statunitensi, che oggi si identifica come donna transgender.
Jennifer Pritzker, finanzia l’attivismo trans attraverso la sua fondazione filantropica, la Tawani Foundation, tra le altre cose, attraverso questa fondazione finanzia un centro medico per bambini “gender non conforming”, il Lurie Children’s Hospital of Chicago, ancora, un corso di studi transgender all’università di Victoria e un centro di studi di diversità sessuale all’Università di Toronto.
Pritzker è inoltre nel consiglio di un programma per la sessualità umana all’Università del Minnesota, a cui negli ultimi 10 anni ha donato più di 6 milioni di dollari. È importante sapere che Pritzker finanzia anche la ACLU – American Civili Liberties Union, una delle più influenti ONG per i diritti civili al mondo, che d’anni è in prima linea nella causa trans attivista.
La famiglia Pritzker, nello specifico Jennifer elargisce fondi in particolare a quelle università che propagandano l’ideologia gender. Jon e Elisa Pritzker, zii di Jennifer, hanno donato ben 25 milioni di dollari all’Università della California San Francisco, soldi destinati ad un centro di psichiatria infantile.
Da parte sua Jennifer Pritzker finanzia ospedali e scuole di medicina, i cui alunni poi si specializzano in chirurgia trans, nella creazione di centri medici transgender e in attività di attivismo LGBT, uno di questi alunni Mark Hyman, direttore della Cleveland clinic for fonctional medicine, centro che nel 2016 ha condotto il primo trapianto di utero negli Stati Uniti. A proposito di trapianto di utero, la Pritzker school of medicine dell’Università di Chicago, finanzia il Baylor college of medicine, dove nel 2017 è nato il primo bambino con trapianto di utero.
La diffusione del transgenderismo a livello socioculturale espande di fatto il mercato dell’industria tecno-medica anche sul fronte riproduttivo, non solo con trattamenti ormonali bloccanti della pubertà e chirurgie specializzate, ma anche con trattamenti per la riproduzione artificiale, per la crioconservazione dei gameti ed esperimenti con trapianti di organi, soprattutto appunto i trapianti di utero per gli uomini che si identificano come donne e che desiderano soddisfare in un futuro prossimo di portare avanti una gravidanza, dopo tutto come sostiene l’imprenditore transumanista Martin Rothblatt, “la biogenetica è l’investimento del futuro”.
La ricerca su nuove tecnologie per la riproduzione artificiale e non solo, viene finanziata anche da JB. Pritzker, governatore dell’Illinois, nonché imprenditore e filantropo. JB è il cofondatore del Pritzker Group, una società di investimenti privati che investe in tecnologie digitali e aziende mediche, infatti, tramite la Pritzker Group, JB ha contribuito a finanziare la start-up Matter, che si occupa di tecnologia medica, inoltre siede nel consiglio direttivo del Duchi University, nota per le sue ricerche nella criopreservazione delle ovaie femminili.
Oltre che nel settore della tecnologia medica, JB. Pritzker investe massicci fondi anche nell’istruzione, soprattutto quella della prima infanzia, attraverso la fondazione che possiede insieme a sua moglie Mary Kathryn Muenster, dona anche svariati milioni a programmi per la giustizia sociale nelle università, ovvero finanziamenti atti ad influenzare il campo dell’istruzione.
Come abbiamo accennato, la famiglia Pritzker ha anche importanti influenze politiche. Penny Pritzker cugina di Jennifer e sorella di JB, è stata per anni un membro molto influente delle campagne elettorali di Barack Obama, costei è stata il segretario al commercio del governo di Obama, governo che è stato il primo a fare del transgenderismo un cavallo di battaglia. Obama, infatti ha convocato il primo meeting ufficiale alla casa bianca sul transgenderismo e ha reso più facile il cambio di nome e sesso sui documenti per le persone trans e l’accesso a bagni e sport riservati al sesso opposto nelle scuole.
Soros finanziatore della campagna elettorale Obama-Biden per l’ideologia gender
Alle campagne di Obama hanno contribuito con milioni di dollari anche George Soros, Tim Gill e Jon Stryker. Importante notare che sotto Obama e prima di lui, sotto George W. Bush, il governo federale statunitense ha finanziato la Tides Foundation di Drummond Pike, con più di 80 milioni, quasi 50 dei quali sono stati donati a cause LGBTQ negli ultimi anni. Tra gli altri investimenti interessanti della famiglia Pritzker, troviamo il Palm center, un think tank LGBTQ, attivo dal 1998 al 2022 all’Università della California, think tank dedito alla promozione del transgenderismo nell’esercito statunitense.
Un altro destinatario dei fondi dei Pritzker è la Planned Parenthood Federation of America, celebre per le cliniche che praticano aborti e che ora forniscono anche percorsi di terapia ormonale su richiesta. Politica, università, istruzione per l’infanzia, istituzioni mediche, Esercito, organizzazioni LGBT, sembrerebbe che non ci sia più alcuna sfera di influenza rimasta immune dal denaro della famiglia Pritzker, ma come abbiamo accennato prima la famiglia Pritzker non è l’unica famiglia di miliardari filantropi coinvolta nella promozione a livello globale del transgenderismo, infatti, Jon Striker erede dell’enorme fortuna della Striker corporation, grande azienda produttrice di apparecchiature e dispositivi medicali, nel 2000 dopo aver fatto cumming out come omosessuale, Jon Striker, dà vita all’Arcus foundation, la più grande ONG LGBTQ al mondo, che ad oggi è uno dei maggiori finanziatori del trans attivismo, solo tra 2007 e 2010, la Arcus ha donato quasi 60 milioni dollari ad organizzazioni LGBTQ, 30 dei quali provenienti dallo stesso Striker.
Nel 2008 viene fondata l’Arcus Operating Foundation, braccio esecutivo della fondazione, dedita all’organizzazione di conferenze ricerche e programmi di leadership, dove in sostanza i futuri leader vengono addestrati all’attivismo politico progressista e alla causa transgenderista, travestita come sappiamo da causa per i diritti civili.
Soldi USA per attività lobbying trasgenderismo in Europa
Tra le organizzazioni pro trans finanziate da Arcus troviamo: il Transgender Law Center, il Trans Justice Funding Project, il GLSEN with PRIDE, celebre organizzazione LGBT dedicata ad influenzare i programmi scolastici statunitensi, la Human Right Watch, la ACLU – American Civili Liberties Union, il Council for Global Equality, che si dedica nello specifico all’inclusione LGBTQ nella politica estera americana, l’Amnesty International e persino l’ONU.
Per fare un esempio nel 2021 l’ACLU, ha intentato una causa legale contro lo Stato dell’Arkansas, primo Stato americano ad aver reso illegali i cosiddetti trattamenti di cura per l’affermazione di genere per i minorenni.
Ecco, dunque che Jon Striker e suo marito Slobodan Randjelovic, hanno donato ben 15 milioni di dollari alla ACLU per la causa pro transizioni minorili. La fondazione Arcus, finanzia anche grandi organizzazioni LGBTQ, come ILGA, TGEU- Transgender Europe e Stonewall, a quest’ultima la più grande associazione LGBT in Europa, la Arcus aveva donato 142.000 $ appena prima che la T, venisse aggiunta LGB ampliandosi dunque alla questione transgender.
In passato la Arcus ha anche finanziato con 650.000 $, l’American Psychological Association, che con la sua autorità stabilisce le linee guida per le pratiche trans affermative, con i finanziamenti nel 2001 l’APA, ha istituito l’IPsyNet – International psychology network for LGBTQ, in acronimo IpsyNet.
Con la nascita di IpsyNet, i psicologi sono stati incoraggiati a modificare la loro comprensione del genere ampliando la gamma di variazioni viste come sane e normative. Nel 2005 la Arcus crea inoltre la task force sull’identità di genere e la varianza di genere, nel 2015 la IpsyNet ha ricevuto 300.000 $ da Arcus, usati per sviluppare le nuove linee guida per l’approccio affermativo al genere. Dunque, la fondazione Arcus viene usata come una facciata filantropica per i profitti della Striker medical, che ricordiamo vende proprio dispositivi medicali e chirurgici.
Big tech e Trangenderismo
Per allargare il mercato dei consumatori in un mix sfrenato e letale tra capitalismo e transumanesimo è necessario creare nuove identità sessuali umane, identità che per essere soddisfatte avranno bisogno di sempre più farmaci e chirurgie, pensiamo al crescente mercato per le chirurgie non binarie, ovvero persone che sentendosi né maschio e né femmina o un mix di entrambi, desiderano alterare il proprio corpo per riflettere l’identificazione in entrambi sessi.
Alcune chirurgie forniscono infatti l’opzione di mantenere il proprio pene creando al contempo una cavità per la penetrazione e di mantenere la propria vagina attaccando sul pube un fallo artificiale. Dunque un vero e proprio doppio set artificiale di genitali.
Possiamo dunque affermare che le identità transessuali tradizionali, se vogliamo le cosiddette identità transessuali binarie, non erano più abbastanza per soddisfare la volontà di ampliare il mercato dei corpi, in fin dei conti la transessualità è sempre stato un fenomeno molto raro riguardante una minuscola parte della popolazione maschile.
Con il transgenderismo invece le possibilità di identificazione sono infinite, nello spettro delle identità di genere una persona può voler modificare il proprio corpo in 1000 modi diversi.
Infatti, se ci pensate dal disturbo dell’identità di genere, siamo passati alla disforia di genere, che poi si è trasformata in incongruenza o varianza di genere, in questo modo chiunque senta che la propria identità di genere, anima sessuata o come la volete chiamare non sia perfettamente congruente con gli stereotipi associati al sesso biologico, può alterare il proprio corpo a piacimento con ormoni e chirurgia ed è così che si espande il Bio mercato dei corpi umani.
Più si finanzia la promozione della confusione identitaria fra le persone, più crescerà la domanda per il complesso tecno medico. Le grandi famiglie dei miliardari filantropi, questo lo sanno molto bene e non sono nemmeno gli unici ad averlo compreso, la famiglia Striker nella persona di Jon, ma anche di sua sorella Pat, è molto vicina ad un altro grande finanziatore della causa transgender l’imprenditore e filantropo Tim Gill. Tim Gill, uomo gay, è a capo della seconda più grande ONG LGBT in America la Gill Foundation, la prima come abbiamo detto è proprio la fondazione Arcus di Jon Striker
Tim Gill, come abbiamo detto è un imprenditore molto ricco e molto attivo nel settore high-tech, attualmente in quello dell’intelligenza artificiale. A tal proposito i grandi colossi del bigtech, come Google, Intel, Microsoft, Facebook, Salesforce, Dell, HP, Amazon, IBM e altri, siano coinvolti nel finanziamento dell’industria tecno medical transgender e non sarebbe solo il Bigtech a finanziare in modo cospicuo la causa transgender, ma anche i big Farma, tra i finanziatori troviamo infatti, la Janssen, la Pfizer, la Abbott, la Bristol Myers Squibb e altri colossi dell’industria farmaceutica.
Oltre a big tech e big Farma, tra i finanziatori del movimento LGBTQAI+, troviamo anche grandi fondi di investimento speculativi, il più conosciuto e senz’altro Blackrock, di cui CEO Larry Fink e copresidente dei fiduciari della NYU Langone Health, un centro medico che tra le altre cose gestisce il transgender Youth Health Program, dedicato agli interventi medici per l’affermazione del genere, inclusi i bloccanti della pubertà. Dunque, non ci sorprende apprendere che Blackrock possiede il 4,7% delle azioni della multinazionale Bio farmaceutica Abbvie che produce il bloccante della pubertà lucron.
Anche Vanguard, finanzia la causa LGBT e infatti è il maggiore azionista di Marqeta Inc., piattaforma globale di emissione di carte di credito che supporta Daylight, una nuova carta di credito e piattaforma digital banking. La Daylight commercialista questa carta per vendere procedure di riproduzione artificiale alla comunità LGBT, ci sono anche altri nomi noti a finanziare il transgenderismo come la Open Society Foundation di George Soros, che tra 2011 e il 2013 è stato il primo finanziatore della causa transgender, seguito dall’Arcus Striker.
Per capire l’impostazione ideologica della fondazione di Soros, vi invito a consultare il rapporto pubblicato dall’open society nel 2015 dal titolo “Trans Children and Youth” , in italiano “Licenza di essere te stesso, bambini e giovani trans”.
Diritti civili: maschera perfetta per Transgenderismo
La fondazione di Soros, sostiene l’idea che il sesso biologico debba essere sostituito dall’identità di genere per includere opzioni al di fuori delle categorie binarie di maschio e femmina, sostiene inoltre che l’identità di genere non debba essere governata da limiti di età e pertanto caldeggia l’accesso alla transizione ormonale chirurgica su richiesta per bambini e adolescenti, inclusi bloccanti della pubertà e qui si capisce che l’ideologia gender deve essere per forza propagandata a persone molto giovani, quanto più giovani possibile, meglio ancora se bambini molto piccoli.
La revisione da transessuale a transgender è stata di fatto eseguita a scopo di marketing per bambini e ragazzini, per questi è molto affascinante l’idea di poter essere tutto ciò che si vuole e quindi di poter sperimentare con migliaia di identità, vendute con tanto di bandiera colorata e di mese del Pride.
Queste identità sessuali, vengono vendute alle masse di giovani e giovanissimi come progressiste, ribelli e rivoluzionarie, questa nuova prospettiva sulle identità sessuali astratte ha il preciso scopo di dissociare l’umanità da quelle che sono le sue radici fondative, ovvero la riproduzione sessuata, cioè la divisione in maschio e femmina, dunque, se anche il sesso biologico presente in ogni cellula del nostro corpo diventa una categoria astratta, un fardello che ci viene assegnato alla nascita, allora l’umanità è definitivamente pronta a staccarsi dal mondo del reale per vivere nell’immaginazione soggettiva.
Pensiamo al transumanista miliardario Martin Rothblatt, che afferma, che siamo tutti trans umani, che esistono tante identità di genere tanti quanti sono gli abitanti sulla terra e che possiamo modificare i nostri corpi a piacimento per adeguarli alla percezione di noi stessi che abbiamo nella testa. Rothblatt, che si identifica come transgender, paragona ormoni e chirurgia e transgender a trucco, tinta per capelli e tatuaggi. Rothblatt e CEO di United terapeutics corporatione, una multinazionale farmaceutica e Biotech, dedita allo sviluppo di nuove tecnologie biomediche e xenotrapianti, ovvero trapianti di organi provenienti da specie diverse.
Particolarmente significativa è la fondazione di Rothblatt, la Terasem Movement Foundation, altra grande finanziatrice del movimento LGBTQ+, questa fondazione investe in progetti di ricerca sul nano e biotecnologie, cyborg coscienza, criogenica e intelligenza artificiale e lo fa promuovendo l’ideologia transumanista, secondo cui la vita umana può essere estesa oltre i confini della natura. Rothblatt, ha fondato addirittura una pseudo religione transumanista, la Terasem Faith, una trans religione, secondo cui l’essere umano può vivere per sempre costruendo dei file mentali in cui caricare le proprie coscienze, che sopravviveranno così al corpo.
Secondo questa religione, infatti la morte è opzionale, e questo è uno dei principi cardine della filosofia transumanista di Rothblatt, il quale addirittura ha sperimentato il caricamento della coscienza, costruendo un robot con le sembianze di sua moglie Bina.
La genialità di questa nuova industria dei corpi è stata nel mascherarsi da movimento per i diritti civili,
e questo i finanziatori dei movimenti LGBT lo sanno molto bene, Rothblatt in primis, l’imprenditore ha infatti dichiarato che in futuro i techno trans umanisti utilizzeranno le stesse tecniche di lobbyng utilizzate dai techno transgender, ovvero travestirsi da movimento che lotta per i diritti umani di una minoranza oppressa.
Quindi, non bisogna fermarsi alla facciata superficiale dei diritti umani, ma bisogna invece seguire i soldi, e qui che si conferma che la diffusione dell’ideologia dell’identità di genere è un fenomeno che arriva dall’alto. Non c’è nessun transgender, non c’è nessuna identità di genere. È una finzione aziendale coltivata per vendere modificazioni corporali che ci sradichino dalla nostra realtà sessuata.
Sono certo che non mancheranno i soliti che mi accuseranno di complottismo, così come è accaduto per la psicopandemia da covid.19, ricordo a questi che le fonti sono a disposizione di tutti e che in ogni caso “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Ciro Scognamiglio
Membro del Consiglio Direttivo di Constitutio Italia
FONTI PRINCIPALI
TUTTI GLI ARTICOLI DI CIRO SCOGNAMIGLIO
GOSPA NEWS – DOSSIER GENDER & PEDOFILIA
https://www.gospanews.net/2021/01/27/biden-catto-democratico-amante-dei-transgender-il-presidente-usa-li-vuole-al-governo-nellesercito-e-negli-sport-femminili/
