Morti di Maltempo in Europa – ALLUVIONI, BOMBE D’ACQUA E GRANDINE. Allarme Meteo da Lourdes all’Italia. Incubi da Manipolazione della GeoIngegneria Climatica…
“Maltempo e alluvioni stanno devastando l’Europa centrale e orientale. Morti e dispersi in Romania. Allarme rosso a Praga e in Germania, in Austria è già emergenza” titola a caratteri cubitali RAI News.
Situazione critica nel cuore dell’Europa a causa delle esondazioni. Si è estesa alla Polonia la grande onda d’acqua e di maltempo che ha toccato tutta l’Europa centro-orientale, dall’Austria alla Romania alla Repubblica Ceca. Si contano morti e dispersi.
L’ondata di maltempo è causata dal vortice ciclonico Boris
che dovrebbe entrare negli annali climatologici con 150-200 mm di pioggia in media su una vasta area Il Ciclone polaresi abbatterà anche sull’Italia con piogge, vento e anche neve con un crollo delle temperature che proseguirà domani.
“Con il cielo terso anche di notte, il termometro scenderà fino a valori bassissimi per il periodo: specie al Nord, non sono escluse minime di 5-6°C in Pianura Padana” annuncia Andrea Garbinato del sito iLMeteo.it, confermando l’arrivo di un ciclone “associato ad aria polare marittima, addirittura con lontane estrazioni artiche” con “un brusco raffreddamento con forti anomalie termiche negative per il mese di settembre”.
Tutti incolpano i cambiamenti climatici ma nessuno i terribili esperimenti nella ionosfera con il bombardamento geomagnetico…
ARTICOLO DEL 10 SETTEMBRE 2024
Il fatto che il Santuario di Lourdes e la Grotta di Massabielle abbiano subito l’esondazione del torrente Gave proprio la notte prima della Gesta della Natività Beata Vergine Maria può essere letto indubbiamente come un “segno apocalittico” per le politiche iper-massoniche del presidente francese Emmanuel Macron che sono conflagrate nell’abominio dell’inaugurazione con l’Ultima Cena delle Drag Queen alle recenti Olimpiadi di Parigi e con il successivo temporaneo arresto degli attiviti di CitizenGO perchè circolavano sul bus con scritto “Stop Attacks on Christian”.
Oggi torniamo coi piedi per terra guardando agli incubi celesti intesi come fenomeni atmosferici anomali di cui il primo indiziato è la geoingegneria climatica: ovvero interventi antropici che stanno scombussolando l’atmosfera.
Oltre alle scioccanti immagini dell’esondazione del Gave a Lourdes basta leggere il bollettino di ieri di RAI News (notizie in coda all’articolo) per cogliere la gravità del problema già segnalata in precedenti incheiste di Gospa News.
Che i media di mainstream continunio a rilanciare l’allarme per il surriscaldamento climatico dipingendo il 2024 come uno degli anni più caldi della storia e basandosi su rilevamenti della temperatura in Asia, Cina e in Medio Oriente serve a celare che la primavera-estate 2024 è stata una delle più tragicamente piovose in Italia e in Europa, tanto da tradire la memoria del buon clima Mediterraneo.
Che anche questo sia atrribuibile al surriscaldamento climatico è un’ipotesi tutta da dimostrare come le altre che sono state azzardate a spiegazione di questi disastrosi eventi atmosferici.
Tra questi ci sono il famoso Cloud Seeding (un modo elegante per chiamare le scie chimiche che vengono prodotte da appositi aerei in arre ben circostanziate come quelle aride del Texas), il più sofisticato “Marine Cloud Brightening” (MCB), ma soprattutto – come svelato da Gospa Nerws – il bombardamento elettromagnetico della ionosfera da parte della stazione dell’University of Alaska Fairbanks.
Se infatti i primi due hanno impatti utili a spiegare l’alluvione a Dubai o eventi atmosferici in California, il terzo, dalle conseguenze ignote agli stessi scienziati spaziali, è l’unico che potrebbe giustificare alluvioni dai Pirenei francesi fino alle Alpi e alle Coste Italiane.
Ma analizziamoli – per devozione alla vera scienza – tutti e tre partendo dal meno noto.
Lo Schiarimento delle Nubi Marine in California incide sul Clima Europeo?
«Una serie di esperimenti sulle nuvole per diminuire l’impatto dei cambiamenti climatici sulla California potrebbero creare delle ondate anomale di calore in Europa. Lo sostengono gli scienziati dello Scripps Institution of Oceanography di UC San Diego in uno studio pubblicato su Nature Climate Change in cui chiedono di regolamentare l’ingegneria climatica e in particolare di fermare l’uso dello schiarimento delle nuvole marine […]»
E’ quanto scriveva il giornale online Open (fonte 1) il 25 giugno in relazione al cambiamento climatico europeo dopo le alluvioni disastrose di maggio e giugno che le inchieste di Gospa News misero in ipotetica correlazione con gli esperimenti geomagnetici sulle aurore boreali dell’HAARP finanziati dal Governo USA.
La pubblicazione (fonte 2) è intitolata «Diminished efficacy of regional marine cloud brightening in a warmer world». A trattare l’argomento su IlMeteo (fonte 2)è Luca Lombroso, Meteorologo AMPRO, divulgatore ambientale, il quale riporta un chiaro avviso nel suo articolo: «La questione è complessa, controversa e da non confondere o prendere come prova di teorie complottistiche su scie chimiche o sulla polvere desertica, ma merita un approfondimento».
La ricerca effettuata dai ricercatori di San Diego è basata su dei modelli che tengono conto della tecnica nota come “Marine Cloud Brightening” (MCB): «schiarimento delle nuvole marine, è una tecnica di geoingegneria ipotizzata per raffreddare le temperature e ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici». La pubblicazione degli studiosi punta ad avvisare eventuali conseguenze nel caso venisse applicata tale tecnica, come spiegato da Lombroso:
«Gli autori dello studio hanno espresso forte preoccupazione sul futuro praticare tecniche geoingegneristiche per mitigare i cambiamenti climatici. […] In particolare lo schiarimento delle nubi sull’oceano Pacifico settentrionale causerebbe un forte raffreddamento locale, accelerando la circolazione oceanica globale. La risposta dell’atmosfera a scala globale potrebbe aumentare i rischi di ondate di calore in diverse zone, in particolare in Europa».
«Lombroso, infine, spiega come gli esperimenti pratici di questa tecnica si siano rivelati «scarsi e senza risultati dimostrati». Di fatto, questo dimostra come l’attuale situazione climatica non abbia nulla a che fare con una fantomatica operazione californiana. A confermare ulteriormente la smentita delle narrazioni fuorvianti è la stessa pubblicazione che tiene come periodo problematico di riferimento il 2050, come spiegato da James Woodford su NewScientist».
Conclude Open che dai Vaccini Covid pericolosi in poi sostiene posizioni esattamente opposte a una sana contro-informazione scientifica per adeguarsi al mainstream di cui è espressione il suo fondatore Enrico Mentana.
Il Bombardamento della Ionosfera della Stazione HAARP dell’Alaska
Ma torniamo alle parole del metereologo Lombroso: La risposta dell’atmosfera a scala globale potrebbe aumentare i rischi di ondate di calore in diverse zone, in particolare in Europa».
E leggiamole alla luce di quelle di altri scienziati europei.
«Il consorzio Co-CREATE esaminerà i principi di governance e le linee guida per la ricerca responsabile sulla modificazione della radiazione solare. Sebbene la ricerca sulla modificazione delle radiazioni solari abbia il potenziale per affrontare la crisi climatica, pone anche grandi rischi ed è altamente speculativa. Il CMCC, insieme ad altri partner europei, svilupperà strumenti di supporto alle decisioni e condurrà analisi di governance su questo controverso insieme di tecnologie» si legge nel sito ufficiale del nuovo ente denominato in Italia Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea ai sensi della convenzione di sovvenzione 10113764 e da UK Research and Innovation (UKRI) nell’ambito della garanzia di finanziamento Horizon European del governo britannico (n. 10123643).
«Mercoledì (28 giugno 2023) la Commissione Europea ha chiesto colloqui internazionali sui pericoli e sulla governance della geoingegneria, affermando che tali interventi per alterare il clima presentano rischi “inaccettabili”. La geoingegneria ha attirato un interesse crescente poiché i paesi non riescono a ridurre le emissioni di gas serra abbastanza velocemente da frenare il cambiamento climatico. Ma la questione della manipolazione dei sistemi planetari per combattere il riscaldamento globale rimane altamente controversa» scriveva Euractive.
“Nessuno dovrebbe condurre esperimenti da solo con il nostro pianeta condiviso”, ha detto in una conferenza stampa il capo della politica climatica dell’Unione europea Frans Timmermans. “Questo dovrebbe essere discusso nella sede giusta, al più alto livello internazionale”, ha affermato, suggerendo le Nazioni Unite come potenziale sede per i colloqui sui rischi e sul possibile utilizzo della geoingegneria
Ma la risposta che arriva dagli esperimenti finanziati dalla National Science Foundaiton (NSF), ente del Governo americano, è ben differente.
«I processi meteorologici spaziali, guidati in modi complicati dall’attività solare, possono influenzare negativamente le nostre infrastrutture nello spazio e sulla terra. Questo progetto finanzia l’uso della struttura HAARP in Alaska per esperimenti di scienza spaziale che possono aiutarci a comprendere le dinamiche meteorologiche spaziali. Nello specifico il progetto cerca di capire come alcune onde radio lanciate nello spazio ritornano più forti dopo essere state amplificate da particelle energetiche. La struttura HAARP in Alaska è una struttura di ricerca unica e l’unica al mondo a eseguire tali esperimenti».
Il Cloud Seeding dell’Alluvione a Dubai
«Il 16 aprile la città di Dubai, così come buona parte degli Emirati Arabi Uniti e dell’Oman, è stata colpita da forti piogge e alluvioni che hanno cin tilt aeroporti e strade. Le cause di questi rovesci sono multiple: da una parte nella Penisola Arabica era già presente un’area di bassa pressione (quindi di maltempo), dall’altra nei giorni precedenti erano state condotte 7 missioni di cloud seeding» ha scritto Stefano Gandelli su dettagliato blog GeoPop(fonte 4).
Si tratta di una discussa tecnica di geoingegneria che permette di favorire lo sviluppo di pioggia all’interno di nubi già esistenti per mezzo di sostanze chimiche con funzione igroscopica o di condensazione. Gli Emirati sperimentano il cloud seeding da diversi anni, ma le piogge record dei giorni scorsi hanno riacceso i riflettori su questa tecnologia.
Le speculazioni dei social fecero finire – ingiustamente – nel mirino delle teorie complottistiche persino l’aereo ufficiale utilizzato per le riprese video del Giro d’Italia…
«Gli Emirati Arabi Uniti sono forse il Paese che più sta investendo nella ricerca in questo campo e proprio per questo motivo vale la pena fare il punto della situazione, andando a vedere nello specifico come funzionano le tecniche usate dagli UAE, quante missioni fanno all’anno e se queste funzionano veramente oppure no» aggiunge GeoPop.
Tutto ciò che riguarda il cloud seeding negli Emirati Arabi Uniti viene gestito dall’UAE Research Program for Rain Enhancement Science (UAEREP) al quale è stato garantito un fondo di 1,5 milioni di dollari distribuito in 3 anni per realizzare tutte le ricerche necessarie allo studio e al miglioramento di questa tecnica che è fornita come servizio da varie società americane soprattutto in Texas.
«Chiudiamo con la domanda da un milione di dollari alla quale a oggi non esiste ancora risposta certa al 100%. Da una parte abbiamo alcune fonti – come vari enti e associazioni di settore – che sostengono l’efficacia del cloud seeding, con un aumento delle precipitazioni attorno al 20-30% circa – conclude Gandelli – Dall’altra parte però non solo viene fatto notare che dal punto di vista statistico non esistono prove inequivocabili, ma anche che il cloud seeding per funzionare necessita di nuvole già cariche di pioggia, che quindi avrebbero potuto portare a precipitazioni anche senza l’intervento umano».
Se il Cloud Seeding può essere oggettivamente responsbaile di episodi alluvionali nelle aree interessate difficilmente può giustificare fenomeni ben più estesi che riguardano l’intero Continente Europeo.
«Sull’Italia sta per abbattersi una perturbazione in arrivo dal Nord Europa, in particolare dalla Groenlandia e dall’Islanda, che porterà ad un importante abbassamento delle temperature e l’arrivo delle piogge. Una burrasca che segnerà probabilmente la fine dell’estate, sicuramente la conclusione del caldo afoso che per lunghe settimane ha contraddistinto le giornate da Nord a Sud» ha scritto Fanpage il 4 settembre (fonte 5), pochi giorni prima prima dell’Alluvione a Lourdes e delle bombe d’acqua in Italia.
Nubifragio nella notte a Roma. Protezione civile: allerta arancione in 8 regioni, gialla in 15
Nottata difficile per Roma, colpita da un violento nubifragio. La città, ancora prima dell’alba, si presenta con numerose strade e sottopassi allagati, comprese le rampe di immissione al Grande Raccordo Anulare. In una giornata che si preannuncia difficile anche a causa dello sciopero dei trasporti pubblici, si prevedono disagi alla circolazione resa ancora più difficoltosa dagli alberi caduti e allagamenti.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. Dalle prime ore di oggi, temporali su Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Previste anche grandinate e forti raffiche di vento. Oggi allerta arancione sull’intero territorio di Friuli Venezia Giulia, Toscana e su settori di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Molise. Allerta gialla in 15 regioni da Nord a Sud.
Pioggia, grandine e anche una piccola tromba d’aria in Versilia
Pioggia, grandine e anche una piccola tromba d’aria in Versilia ieri che ha provocato qualche danno in alcuni stabilimenti balneari di Marina di Pietrasanta. Sempre nel comune di Pietrasanta, si registra la caduta di piante: un albero, riferisce su Fb l’Amministrazione, ha comportato la chiusura della statale Aurelia all’altezza dei Giardini della Versilia: la Protezione civile comunale ha allertato la ditta incaricata per la rimozione e i vigili del fuoco.
A Capezzano Pianore e nel comune di Camaiore è caduta la grandine e si registrano in alcune strade allagamenti. I vigili del fuoco riferiscono che dalle prime ore della notte les quadre dei distaccamenti di Pietrasanta e di Viareggio sono all’opera per evadere le molte richieste di intervento causate dal maltempo che si sta abbattendo sulla costa lucchese. Qualche allagamento e molti alberi abbattuti hanno caratterizzato questa mattina di fine estate: 7 gli interventi conclusi e altrettanti in coda.
Allagamenti e smottamenti nel Lecchese a causa delle violente piogge. A Molteno le squadre pluviali dei Vigili del Fuoco hanno evacuato coi gommoni le persone bloccate nelle loro case circondate dall’acqua. In tutto sono stati un’ottantina gli interventi dei vigili.
Diversi allagamenti si sono verificati ieri nel Ponente ligure soprattutto nella zona di Sanremo,a causa di una bomba d’acqua che si è abbattuta in provincia di Imperia, dove è attiva l’allerta gialla.
Quattro scalatori sono dispersi sul Monte Bianco da venerdì: sono due italiani e due coreani. I primi, fa sapere il Soccorso Alpino, sono bloccati a causa del maltempo a oltre 4.500 metri di quota, mentre i coreani non sono ancora stati localizzati. Le operazioni dei soccorsi, tuttora in corso, sono rese difficili per le cattive condizioni del tempo.
Successivamente, si è appreso che i due alpinisti italiani dispersi sono due quarantenni, residenti nel nord-ovest. Si trovano a 4.600 metri di quota, nella zona del Dome du Gouter. A causa del maltempo le ricerche sono state interrotte e riprenderanno stamattina. I familiari sono giunti a Chamonix e sono in contatto con i gendarmi del Peloton d’haute montagne. I due alpinisti erano partiti nella notte tra venerdì e sabato dal rifugio des Cosmiques per seguire una delle vie “normali” che portano alla vetta. L’allarme è scattato sabato pomeriggio, quando hanno chiamato i soccorsi dopo essere rimasti bloccati in quota, durante la discesa dalla cima, a causa della nebbia e delle condizioni meteo proibitive. “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati” hanno detto ai soccorritori.
Sono stati fatti più tentativi di salire a piedi, sia dal versante italiano sia da quello francese, ma invano. Il Peloton d’haute montagne ieri mattina è riuscito a raggiungere quota 4.200 metri, ma poi ha dovuto desistere per il maltempo. I telefoni dei due scalatori risultano spenti, forse si sono scaricati.