ITALIA SEMPRE PIU’ IN GUERRA COI SOLDI DEI POVERI. All’Ucraina “700 Carri Armati e oltre 1200 Mezzi Corazzati dai Magazzini Italiani”
di Carlo Domenico Cristofori
La notizia è da prendere con la dovuta cautela perchè giunge dal sito russo Avia.pro, pubblicato anche in Italiano, che non è certo tra i più affidabili nell’ambito della contro-informazione geopolitica. Ma ci è stata segnalata da un ex funzionario d’intelligence militare italiano sulla cui onestà e serietà non abbiamo dubbi.
L’articolo si intitola: “L’Ucraina potrebbe ricevere fino a 700 carri armati e oltre 1200 mezzi corazzati per il trasporto di truppe dai magazzini italiani”.
Poichè la fornitura di aiuti militari a Kiev è stata secretata
da quel vile servo della NATO e delle Big Pharma che fu il premier Mario Draghi, sostenuto anche dal centrodestra di Matteo Salvini e Antonio Tajani (è bene ricordarlo) ed è poi stata confermata dal Governo Meloni-Mattarella che ha reclutato il peggiore sgherro delle Big Pharma come Ministro della Salute (Orazio Schillaci) e il più losco mercante della Lobby delle Armi come Ministro della Difesa (Guido Crosetto), la notizia, per quanto non verificata, merita di essere segnalata.
«L’Ucraina ha espresso interesse nel ricevere ingenti scorte di equipaggiamento militare immagazzinato nei magazzini del Ministero della Difesa italiano. Si tratta di equipaggiamento dismesso che potrebbe essere utilizzato per rafforzare l’esercito ucraino».
E’ quanto scrive Avia.Pro. Segnalando un “dono” che cozza con la povertà dilagante tra i ceti più bassi degli Italiani…
«Secondo fonti, una delle più grandi basi di stoccaggio in Italia contiene fino a 3000 unità di vari equipaggiamenti militari. È difficile fornire cifre esatte a causa del gran numero di hangar e delle dimensioni dei magazzini, ma si presume che l’Ucraina conti su una parte significativa di questo arsenale».
Secondo stime approssimative, nelle basi di stoccaggio italiane sono immagazzinati:
- Da 300 a 700 carri armati Leopard 1;
- Fino a 200 unità di artiglieria semoventi (SAU) M-109;
- Oltre 100 veicoli corazzati trasporto truppe Centauro;
- Oltre 1200 veicoli corazzati trasporto truppe M-113.
«L’Italia non ha ancora commentato i negoziati con l’Ucraina, tuttavia, se consegnati, ciò rafforzerà seriamente le capacità delle Forze armate ucraine» conclude Avia.Pro.
Ciò spiegherebbe anche perchè l’Italia ha stipulato un contratto con le industrie belliche tedesche per la fornitura di carri armati Leopard in eccedenza rispetto alle necessità reali dell’Esercito Italiano.
Alla luce della fornitura occultata in Parlamento e ai contribuenti Italiani dei costosi droni-kamikaze Loitering Munitions HERO prodotti in Sardegna dalla RWM, controllata dalla tedesca Rheinmetall che è diventata partner della multinazionale italiana Leonardo proprio per la costruzione di nuovi carri armati europei, e dell’invio di missili da crociera di produzione britannica Storm Shadow non ci sarebbe da stupirsi sulla fondatezza della notizia.
Che non sarà ovviamente verificabile in quanto Crosetto, sotto inchiesta per i soldi presi da Leonardo tramite operazioni finanziarie sospette, ha confermato la “secretazione” di ogni fornitura di armi e mezzi militari.
Mentre il Piemonte, regione in cui lui ha fatto carriera come segretario regionale di Forza Italia prima di fondare Fratelli d’Italia, sta portando avanti una promozione delle industrie belliche grazie al progetto DIANA della NATO e alle tecnologie dell’intelligenza artificiale di Bill Gates.
Va anche rammentato che la Russia ha abbattuto dei giganteschi droni americani partiti dalla base NAS di Sigonella. Da dove cominciò la guerra contro la Libia, una delle prime in funzione delle Primavere Arabe volute dall’amministrazione USA Obama-Biden e dalla NATO.
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