di Redazione Gospa News
Con un capolavoro di teatro-crazia, come l’avrebbe definita Platone che coniò questo termine per i politici bravi a farsi bravi attori di una sceneggiatura falsa e ipocrita, gli eurodeputati italiani hanno cercato di salvare la faccia cavillando su un distinguo burocratico ma si sono poi accodati agli altri Gruppi del Parlamento Europeo ECR, ESN, NI, PPE, RENEW, S&D, THE LEFT, VERTS-ALE che hanno approvato un documento che autorizza l’Ucraina ad usare le armi dei paesi NATO.
Quindi anche quelle acquistate e fornite direttamente dall’Unione Europea della presidente Ursula Von Der Leyen, riconfermata nel suo incarico nonostante sia sotto inchiesta da parte della Procura Europea EPPO per il losco affare degli acquisti dei vacicni Covid e sia stata denunciata da un’ONG di Ginevra alla Corte di Giustizia Internazionale per complicità nel genocidio sionista a Gaza.
La Reazione Russa: “Si rischia Guerra Nucleare”
“Ciò che chiede il Parlamento europeo conduce verso una guerra mondiale con armi nucleari”: lo ha dichiarato il presidente della Duma russa, Viaceslav Volodin, commentando l’approvazione da parte dell’Eurocamera del paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”.
Volodin ha dichiarato che in caso di attacchi ucraini in profondità in Russia con armi occidentali, la Russia darà “una risposta dura usando armi più potenti”. “Per vostra informazione: il tempo di volo di un missile Sarmat fino a Strasburgo è di tre minuti e 20 secondi”.
Non solo, come abbiamo evidenziato nel precedente articolo sull’ultimatum del presidente russo Vladimir Putin agli USA, all’UE e alla NATO, il Sarmat, denominato Satan-2 in Occidente, può portare fino a 10 testate atomiche che possono colpire cointemporaneamente obiettivi differenti come anche Bruxelles, Roma, Parigi, Berlino, Madrid ecc.
COMMENTI INTEGRALI DI MOSCA SU GOSPA NEWS INTERNATIONAL
Testo in Inglese leggibile in Italiano con traduzione automatica attivabile cliccando sulle bandierine
Gli Eurodeputati Italiani nascosti dietro un Cavillo Burocratico
Ma vediamo come gli Italiani di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Partito Democratico, ormai servi dei piani militari di Bill Gates in una sintonia bipartisan evidenziata dal progetto Roma Technopole in cui convergono gli interessi della Lobby delle Armi e delle Big Pharma, hanno cercato di salvare la faccia.
Scrive L’ANSA: «Forza Italia, Fdi, Lega, Pd, M5S, Verdi e Sinistra, pur con numerosi distinguo, hanno votato contro il paragrafo 8 della risoluzione, relativo proprio all’uso delle armi contro obiettivi in Russia. Un voto, quello degli europarlamentari, in linea con la posizione del governo, tanto che è stato lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani ad anticiparlo in mattinata. Sul testo finale di sostegno più generale all’Ucraina invece le delegazioni italiane si sono nettamente spaccate: i dem, gli azzurri e i meloniani si sono espressi a favore; mentre Lega, pentastellati e Verdi hanno nuovamente votato contro».
L’Eurocamera ha comunque approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”. Ed è stato votato perfino da una truppa di The Left, inclusa Carola Rackete.
Ma dove sta l’inganno? Eccolo spiegato dall’ANSA.
«Sul testo finale della risoluzione (che comprendeva anche l’articolo 8 ma manifestava nel complesso un sostegno più generale all’Ucraina) gli italiani sono invece tornati nei ranghi della maggioranza. Il Pd – con l’eccezione degli astenuti Cecilia Strada e Marco Tarquinio – Fi e Fdi hanno votato a favore del testo. Lega, M5s e Verdi hanno invece mantenuto una posizione fortemente anti-atlantista, votando contro. La risoluzione ha incassato 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, provocando l’ira di Mosca».
L’Ipocrisia dell’Italia in Guerra contro la Russia con Armi Secretate
La Russia aveva peraltro già denunciato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU il ripetuto uso in territorio russo di armi fornite dai paesi NATO all’Ucraina.
Come abbiamo evidenziato nelel precednti inchieste il Governo di Giorgia Meloni, in piena continuità con quello di Mario Draghi appena ricevuto dalla premier per discutere il suo piano guerrafondaio, ha secretato le forniture di armi a Kiev rendendo così impossibile verificare nel dettaglio quale e quanti siano state inviate (o vendute aggirando il Parlamento e il controllo del COPASIR) all’Ucraina.
Non si può quindi sapere quindi quanti siano i sistemi di difesa anti-missile tipo Skyguard-Aspide, prodotto da MBDA Italia e Rheinmetall, o quante armi offensive come i missili da crociera Storm Shadow, di fabbricazione anglo-francese, o i droni-kamikaze HERO prodotti in Sardegna dalla RWM società della tedesca Rheinmetall partner della multinazionale italiana Leonardo di cui fu consulente lautamente pagato proprio l’attuale Ministro della Difesa Guido Crosetto.
Grazie alla legittimazione alla guerra in violazione dell’art. 11 della Costituzione concessa dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, presidente del Consiglio Supremo di Difesa che controlla le Forze Armate in Italia e vero ambasciatore del Nuovo Oerdine Mondiale fin dal febbraio 2022 prima dell’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, i ministri Crosetto e Tajani, come la segretaria PD Elly Schlein possono continuare a prendere in giro gli Italiani come hanno fatto approvando un documento che contiene al suo interno anche l’articolo sull’uso delle armi UE e NATO in Russia.
Va reso merito agli USA e al Regno Unito che almeno hanno sempre espresso posizioni chiare di cui potranno essere chiamati a rispondere davanti ai loro lettori qualora un conflitto dovesse coinvolgere le loro nazioni.
Mentre l’Italia, dietro al paravento di un falso pacifismo, si sta rivelando una delle più influenti macchine verso la guerra nucleare, proprio perchè ospita centinaia di basi americane della NATO tra cui quella coi missili nucleari di Aviano, primo obiettivo in un’eventuale escalation dello scontro bellico, e quella NAS di Sigonella da cui partono i sofisticati e potenti droni-killer usati dagli USA nel Mar Nero e in Crimea.
In coda pubblichiamo i nomi dei 46 eurodeputati italiani tra i 425 firmatari del documento UE di sostegno all’Ucraina che per Mosca equivale a una dichiarazione di guerra, come aveva ben avvertito Putin.
Gli Eurodeputati Italiani che hanno votato per le Armi a Kiev
ECR
Fratelli d’Italia 22
Sergio Berlato
Stefano Cavedagna
Carlo Ciccioli
Alessandro Ciriani
Giovanni Crosetto
Elena Donazzan
Alberico Gambino
Chiara Gemma
Carlo Fidanza
Pietro Fiocchi
Paolo Inselvini
Lara Magoni
Mario Mantovani
Denis Nesci
Michele Picaro
Daniele Polato
Nicola Procaccini
Ruggero Razza
Antonella Sberna
Marco Squarta
Francesco Torselli
Francesco Ventola
Mariateresa Vivaldini
PPE
Forza Italia 6
Caterina Chinnici
Salvatore De Meo
Marco Falcone
Giuseppina Princi
Massimiliano Salini
Flavio Tosi
Südtiroler Volkspartei 1
Herbert Dorfmann
S&D
Partito Democratico 17
Lucia Annunziata
Brando Benifei
Stefano Bonaccini
Annalisa Corrado
Antonio Decaro
Elisabetta Gualmini
Camilla Laureti
Giuseppe Lupo
Pierfrancesco Maran
Alessandra Moretti
Pina Picierno
Matteo Ricci
Sandro Ruotolo
Irene Tinagli
Raffaele Topo
Alessandro Zan
Nicola Zingaretti
L’elenco di tutti i Votanti del Palamento UE