Nell’immagine di copertina i Quantum Dots innestati sul SARS-Cov-2 (foto NIH-USA) e il brevetto di Moderna sulle Nanoparticelle Lipidiche vettori dell’RNA messaggero in cui si parla anche di quelle nanometalliche inorganiche e dell’ossido di grafene
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio – direttore di Gospa News
Articolo pubblicato in origine il 29 settembre 2024
«La nuova pandemia di Covid-Sars2 ha indotto le industrie a sviluppare nuovi farmaci che hanno chiamato vaccini. Il meccanismo d’azione di questi nuovi farmaci dichiarato dalle industrie farmaceutiche unito a quanto riportato nelle schede tecniche dei prodotti era sufficientemente chiaro da far capire agli scienziati che quei prodotti non sono vaccini ma farmaci nanotecnologici che funzionano come terapia genetica».
E’ quanto ha scritto una ricerca pubblicata da The Scientist Club alcuni mesi fa a cui non abbiamo mai dato rilevanza fino ad ora.
La Pericolosità dei Sieri Genici mRNA Ignorata dall’Italia
In primo luogo perché non è stata pubblicata su riviste mediche internazionali come ad esempio gli studi del professor Jean-Claude Perez effettuati per la Fondazione Luc Montagnier in memoria del compianto biologo misteriosamente scomparso dopo la sua denuncia sul SARS-Cov-2 costruito in laboratorio e sui Prioni-killer dei vaccini Covid.
O come le tre ricerche pubblicate dal biochimico italiano Gabriele Segalla che hanno annunciato – mesi prima di altri studi internazionali – la tossicità delle nanoparticelle mRNA del siero genico Comirnaty prodotto da Pfizer-Biontech grazie anche ai finanziamenti di Bill Gates.
Essendo Gates intrigato mani e piedi con il Governo Meloni, il Ministro della Salute Orazio Schillaci e la Regione Piemonte del governatore Alberto Cirio è facilissimo capire perché la pericolosità dei vaccini Covid da lui sponsorizzati attraverso varie ONG non sia mai venuta a galla.
Soprattutto perchè Bill III, imperatore mondiale dei vaccini, ha piazzato un suo pupazzo, l’ex ministro etiope di un regime terrorista Tedros Adhanom Ghebreyesus, quale direttore (riconfermato) dell’OMS da lui copiosamente finanziata ed è stato uno dei megadonor dell’amministrazione Obama-Biden con cui ha collaborato anche attraverso il Pentagono (Diparimento della Difesa).
Che Dio abbia pietà delle anime di molti suoi complici che si dicono cristiani ma pensano solo ai loro affari politici internazionali…
Ebbene la denuncia pubblicata mesi fa da Scientist Club (source 1) accreditata dalle scoperte della medica Ana Maria Mihalceam (source 2) viene oggi confermata dai contenuti scoperti da Gospa News all’interno degli stessi brevetti della casa farmaceutica Moderna di Cambridge (Massachusetts, USA).
Rammentiamo che Moderna è stata finanziata non solo da Gates ma anche dall’agenzia militare DARPA del Pentagono, è stata capace di brevettare il vaccino Covid 9 mesi che apparisse l’epidemia e – finora – di evitare le inchieste dei procuratori generali filo-Trumpiani che hanno invece avviato azioni legali contro Pfizer per la dubbia efficacia e sicurezza dei sieri genici mRNA.
Le Nanotecnologie con l’Ossido di Grafene nei Vaccini Covid
Ma partiamo dalle affermazioni di Scientist Cliub e della dottoressa Mihalceam prima di svelare la “pistola fumante”
«Mi chiedo quanti casi di “morti improvvise” potremmo ridurre se eliminassimo l’idrogel autoassemblante che causa la produzione di questi coaguli gommosi nel corpo. Questa visione non mi sembra difficile da realizzare, se solo le persone riconoscessero la presenza della biologia sintetica dell’idrogel e della nanotecnologia dell’intelligenza artificiale con nanotubi di carbonio, ovvero il grafene»
E’ quanto scrisse Mihalceam nel suo Substack in una delle tante analisi di sangue di persone vaccinate che trovò presenza di grumi di sangue con corpi estranei come confermato di recente da un’esplosiva ricerca mondiale pubblicata dalla dottoressa coreana Young Mi Lee sull’International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research (IJVTPR con sede a Dallas, USA) e sintetizzata in anteprima da Gospa News.
Ci occuperemo in una prossima inchiesta dell’Idrogel. Per ora concentriamoci sui Quantum Dots.
«Il nome “vaccino” rischia di essere un escamotage utilizzato per ragioni burocratiche per ottenere un’approvazione urgente, dribblando così tutte le normali regole necessarie per i nuovi farmaci, soprattutto per quelli che coinvolgono meccanismi nanotecnologici innovativi, mai sperimentati prima» ha scritto giustamente Scientist Club
«Tutti questi “vaccini” sono brevettati e il loro contenuto effettivo è tenuto segreto anche agli acquirenti, che, ovviamente, usano il denaro dei contribuenti. Pertanto, i consumatori (i contribuenti) non hanno informazioni su ciò che ricevono nel loro corpo. Vengono tenuti all’oscuro per quanto riguarda i processi nanotecnologici coinvolti, sugli effetti collaterali sull’organismo ma soprattutto sulle possibili nano-bio-interazioni che possono avvenire. Il presente studio attraverso analisi dirette su alcuni “vaccini” mediante strumentazione nanotecnologica fornisce informazioni sul loro effettivo contenuto». ha aggiunto il gruppo di scienziati nel suo paper.
Lo studio Lee ha poi confermato nei dettagli la presenza di una nanotecnologia autoassemblante esaminando gli ingredienti delle fiale del COVID-19 e le loro reazioni nel sangue umano grazie al microscopio elettronico e altri sofisticati strumenti.
Le Prove dei Quantum Dots nei Brevetti di Moderna per SpikeVax
Ora queste scoperte sulle sperimentazioni transumaniste nei sieri genici mRNA vengono di fatto asseverate dai documenti ufficiali della Big Pharma di Cambridge trovati da un esperto d’informatica (Paolo V.) che occasionalmente ci segnala le scoperte più sorprendenti sui vaccini (tra cui gli studi sulla “molecola diabolica” metil-3′-pseudouridina …) e aveva già identificato il brevetto di Moderna in cui si faceva riferimento all’uso del famigerato ossido di grafene (in seguito abbreviato GO, sperimentato in precedenza dalle ricerche finanziate dalla Commissione Europea e condotte anche da scienziate italiane).
«I punti quantici e altre nanotecnologie sono termini estranei alla maggior parte di noi. Sono concetti alieni difficili da comprendere per molte persone, persino da far esistere. Sebbene non siano molto note, le nanotecnologie come i punti quantici, gli idrogel, l’ossido di grafene e i nanotubi di carbonio a parete singola (SWCNT) sono state utilizzate in dispositivi elettronici di consumo, prodotti sanitari, alimenti e bevande, armi neurologiche militari e ricerca e applicazioni di dispositivi medici per oltre un decennio. I punti quantici sono inferiori a 1/100 delle dimensioni di un micron. (La maggior parte dei virus è di diversi micron)» ha scritto il blog medico World Freedom Alliance (source 3) giungendo alle nostre stesse conferme.
L’articolo cita molteplici brevetti e studi scientifici che renderebbero ardua la lettura a un pubblico inesperto. Riservandoci di affrontare la questione nella prossima inchiesta sull’Idrogel ci limitiamo ad evidenziare una condivisibile conclusione:
«Per poter essere introdotti nel corpo umano, i punti quantici devono essere incapsulati in nanotubi di carbonio a parete singola (SWCNT) utilizzando la tecnologia delle nanoparticelle lipidiche di mRNA (LNP)».
Vedremo dopo qual è il grado di pericolosità di queste sostanze che nel caso dell’GO abbiamo evidenziato in varie inchieste del ciclo “Vaccini & Grafene”. Per ora limitiamoci a leggere nel dettaglio gli esaustivi brevetti di Moderna del siero genico mRNA-1273 Spikevax (source 4) che di fatto confermano l’enunciato appena menzionato.
Tra i tanti brevetti registrati il 5o dell’elenco US 1070 3789 B2 (source 5) è quello fondamentale poichè riferito ai vettori dell’RNA messaggero LNP, le nanoparticelle lipidiche che in realtà contengono anche materiali inorganici come si può leggere appena prima e all’interno del paragrafo “Nanoparticelle semiconduttive e metalliche” che è sintesi delle pagine 219/220 dell’allegato di riferimento US 1070 3789.
«I polinucleotidi, i costrutti primari e/o gli mmRNA della presente invenzione possono essere formulati in nanoparticelle inorganiche (brevetto statunitense n. 8.257.745, qui incorporato valutato per riferimento nella sua interezza)»
«In una forma di realizzazione, le nanoparticelle inorganiche possono comprendere un nucleo degli acidi nucleici modificati divulgati qui e un guscio polimerico. Il guscio polimerico può essere uno qualsiasi dei polimeri descritti qui e noti nell’arte. In un’ulteriore forma di realizzazione, il guscio polimerico può essere utilizzato per proteggere gli acidi nucleici modificati nel nucleo».
«I polinucleotidi, i costrutti primari e/o gli mmRNA della presente invenzione possono essere formulati in nanoparticelle disperdibili in acqua comprendenti un materiale semiconduttore o metallico (U.S. Pub. No. 20120228565; qui incorporato per riferimento nella sua interezza) o formati in una nanoparticella magnetica (U.S. Pub. No. 20120265001 e 20120283503; ciascuna delle quali è qui incorporata per riferimento nella sua interezza). Le nanoparticelle disperdibili in acqua possono essere nanoparticelle idrofobiche o nanoparticelle idrofile»
Se si va a leggere con pazienza – come ha fatto il nostro valente informatore – il brevetto U.S. Pub. No. 20120228565 (source 6) nel riferimento allegato0032 si spiega il “Metodo per la preparazione di nanoparticelle metalliche e semiconduttive modificate in superficie”
«I termini “nanocristallo semiconduttore”, “punto quantico” e “nanocristallo Qdot®” sono usati in modo intercambiabile nel presente documento per fare riferimento a nanoparticelle semiconduttrici composte da un materiale cristallino inorganico che è luminescente (vale a dire, sono in grado di emettere radiazioni elettromagnetiche all’eccitazione) e includono un nucleo interno di uno o più primi materiali semiconduttori che è facoltativamente contenuto all’interno di un rivestimento o “guscio” di un secondo materiale semiconduttore. Un nucleo di nanocristallo semiconduttore circondato da un guscio semiconduttore è definito nanocristallo semiconduttore “nucleo/guscio”».
«Il materiale del guscio circostante avrà preferibilmente un’energia di bandgap maggiore dell’energia di bandgap del materiale del nucleo e può essere scelto per avere una spaziatura atomica vicina a quella del substrato del nucleo. I materiali semiconduttori adatti per il nucleo e/o il guscio includono, ma non sono limitati a, quanto segue: materiali composti da un primo elemento selezionato dai gruppi 2 e 12 della tavola periodica degli elementi e da un secondo elemento selezionato dal gruppo 16 (ad esempio, ZnS, ZnSe, ZnTe, CDs, CdSe, CdTe, HgS, HgSe, HgTe, MgS, MgSe, MgTe, CaS, CaSe, CaTe, SrS, SrSe, SrTe, BaS, BaSe, BaTe e simili)».
Gli Studi della Commissione Europea sui Punti Quantici per Uso Biomedico
Torniamo allora alle affermazioni di Scientist Club:
“Molti corpi estranei sono stati identificati con una morfologia sferica con alcune cavità a forma di bolla. Sono composti da SilicioPiombo-Cadmio-Selenio. Questa composizione altamente tossica ricorda quella dei punti quantici (seleniuro di cadmio).”
Si tratta proprio del componente CdSe citato da Moderna nel brevetto funzionale al suo vacicno Covid.
Ma ciò non deve stupirci perchè un progetto della Commissione Europea finanziato con 225 mila euro e realizzato tra il 2008 e il 2011 in Spagna già annunciava l’uso biomedico di tali nanomateriali.
«I QD sono nanoparticelle di semiconduttori composti da seleniuro di cadmio (Cd/Se) o tellururo di cadmio (Cd/Te), con un guscio di solfuro di zinco (ZnS). Le loro eccellenti proprietà spettroscopiche hanno spalancato nuove applicazioni dei QD nel settore biomedico. Qualsiasi miglioramento nelle proprietà di solubilità dei QD richiede però metodi chemoselettivi di bioconiugazione efficaci» si legge nell’archivio UE Cordis (source 7).
L’articolo su NIH del Complice di Fauci per i Vaccini Covid con Quantum Dots
Il Blog ufficiale dell’Istituto Nazionale della Salute del Governo USA, tra i finanziatori delle ricerche di Moderna tramite la supervisione del virologo Anthony Fauci, è andato ben oltre…
Già nel novembre 2020 riportava un articolo firmato dal dottor Francis Collins, famoso genetista americano e direttore del NIH fino al 2021, quando fu travolto insieme a Fauci dalla bufera dell’inchiesta del Congresso USA per il loro tentativo di occultare l’origine da laboratorio del SARS-Cov-2.
Tentativo ritentato dallo stesso istituto americano con l’ultimo studio che ripropone la teoria dell’origine naturale ma di cui 21 scienziati di fama mondiale hanno già chiesto la ritrattazione.
L’articolo di Collins si intitola: “Speeding COVID-19 Drug Discovery with Quantum Dots – Accelerare la scoperta di farmaci per il COVID-19 con i punti quantici” (source 8).
Si tratta praticamente della legittimazione ufficiale dell’uso della nanotecnologia metallica nei sieri genici mRNA che Moderna stava già sperimentando.
«Queste sfere rotonde e multicolori nell’illustrazione sopra possono assomigliare al SARS-CoV-2, il coronavirus responsabile del COVID-19. Ma in realtà sono nanocristalli realizzati in laboratorio chiamati punti quantici. Sono stati appositamente progettati per apparire e, in un certo senso, agire come il coronavirus, contribuendo nel contempo a risolvere una vera sfida per molti laboratori che vorrebbero studiare il SARS-CoV-2» scrisse Collins.
«I punti quantici, che esistono dalla metà degli anni ’80, sono progettati con speciali proprietà ottiche che consentono loro di fluorescere quando esposti alla luce ultravioletta. I due raffigurati qui hanno un diametro di circa 10 nanometri, circa 3.000 volte inferiore alla larghezza di un capello umano. Il punto quantico è costituito da un nucleo interno in seleniuro di cadmio semiconduttivo (arancione) circondato da un guscio esterno in solfuro di zinco (verde acqua). Le molecole sulla sua superficie (giallo) consentono ai ricercatori di attaccare la proteina spike virale (viola), da cui il SARS-CoV-2 dipende per infettare le cellule umane. A sinistra c’è una cellula umana (grigia) costellata di recettori ACE2 (blu) a cui si legano le proteine spike virali prima che il SARS-CoV-2 entri e infetti le nostre cellule. Sullo sfondo, vedi un altro punto quantico costellato di proteine spike. Ma gli anticorpi neutralizzanti umani (rosa) impediscono che raggiungano la cellula umana».
Poichè non ci interessa evidenziare qui il funzionamento di questa nuova sperimentale nanotecnologia riportiamo in calce la traduzione integrale di cortesia dell’articolo dell’ex direttore NIH.
I Rischiosi Campi Elettromagnetici generati dai QD nel Corpo umano
Ci preme invece rimarcare che non esistono prove sulla sicurezza dell’impiego dei Quantum Dots nella biomedicina mentre già ci sono molteplici studi che ne comprovano la pericolosità sulle nanoparticelle di ossido di grafene che possono essere combinate ad essi come nei vaccini Moderna.
E ci è doveroso anche spiegare perchè i media di mainstream continuano a ignorare l’ormai acclarata sperimentazione di questi QD nei sieri genici mRNA.
Il sito World Freedom Alliance è molto esaustivo e sintetico nell’evidenziare i rischi:
«I campi elettromagnetici e le frequenze emesse dai punti quantici possono causare malattie e disfunzioni emotive, psicologiche e fisiche nei nostri corpi. I punti quantici possono essere usati come armi neurologiche e possono causare gravi interruzioni alle tue emozioni, energia, capacità fisiche e alla tua capacità di pensare in modo lucido (nebbia cerebrale)».
«È evidente che le iniezioni di COVID-19 contengono nanotecnologia in grado di ospitare campi elettromagnetici e ricevere segnali. Le persone sono magnetiche e soffrono di un rapido insorgere di disturbi neurologici e allucinazioni, che a volte portano alla morte. Scienziati e ricercatori hanno osservato la nanotecnologia autoassemblante esaminando gli ingredienti delle fiale di COVID-19 al microscopio elettronico» ha aggiunto il sito di fatto evidenziando quel fenomeno rilevato in uno studio sui vaccinati che sarebbero diventati dei recettori di campi elettrromagnetici capaci di rispondere a connessioni “Bluetooth”.
I risultati della ricerca furono pubblicati dal ricercatore Daniel Broudy, docente di Linguistica dell’Okinawa Christian University (Giappone) ma esperto anche nell’ambito elettromagnetico.
E’ lo stesso professore che ha firmato il monumentale studio della coreana Young Mi Lee sulle orrende e pericolosissime nanoparticelle autoassemblanti nei sieri genici mRNA che conferma una sperimentazione di massa sui vaccini Covid per proiettare la sanità mondiale verso l’eresia transumanista voluta da Gates & co.
Come conferma anche il fatto che proprio la Big Pharma Moderna già nel 2019 avesse la piena consapevolezza che la nuove biotencologia mRNA potesse rivelarsi cancerogena come purtroppo è avvenuto e sta ancora avvenendo…
I Media di Mainstream Finanziati dai Progetti UE Transumanisti sul Grafene
Perché quindi dinnanzi a questi enormi pericoli i giornali continuano a ignorare la gravità del problema e a censurare ogni notizia in merito come ha fatto Reuters su uno studio giapponese riferito alla correlazione tra turbo-cancro e vaccini Covid??
Semplicissimo! Per soldi!
Perchè i più importanti media mondiali di mainstream sono partner delle Big Pharma (Reuters), sponsorizzati da esse (Repubblica) o finanziati come Fact-Checker dal piano Horizon 2020 della Commissione Europea: lo stesso che, attraverso il progetto Graphene Flagship, ha finanziato decine di studi sull’uso del grafene nel campio biomedico e transumanista.
Finalizzato cioé a costruire un sistema immunitario “sintetico” da progettare in laboratorio. Dove, però, sono tutti i topi sottoposti a questi esperimenti folli: ovviamente di turbo-cancro come sta accadendo a troppi vaccinati coi sieri genici mRNA.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
giornalista investigativo dal 1991
direttore di Gospa News
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FONTI PRINCIPALI
Source 3 – WORLD FREEDOM ALLIANCE
Source 4 – BREVETTO MODERNA mRNA 1273 – Spikevax
Source 5 – BREVETTO MODERNA US 1070 3789 B2
Source 6 – BREVETTO MODERNA US 20120228565
Source 8 – NIH US GOV – Speeding COVID-19 Drug Discovery with Quantum Dots
Tutti gli allegati mancanti o difficili da trovare nei brevetti sopracitati possono essere richiesti alla redazione di Gospa News scrivendo a redazione@gospanews.net dopo essersin iscritti alla nostra Newsletter
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Accelerare la scoperta di farmaci per il COVID-19 con i punti quantici
Pubblicato il 5 novembre 2020 dal Dott. Francis Collins
Traduzione automatica. Tutti i link ai precedenti articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori.
Queste sfere rotonde e multicolori nell’illustrazione sopra possono assomigliare al SARS-CoV-2, il coronavirus responsabile del COVID-19. Ma in realtà sono nanocristalli realizzati in laboratorio chiamati punti quantici. Sono stati appositamente progettati per apparire e, in un certo senso, agire come il coronavirus, contribuendo nel contempo a risolvere una vera sfida per molti laboratori che vorrebbero studiare il SARS-CoV-2.
I punti quantici, che esistono dalla metà degli anni ’80, sono progettati con speciali proprietà ottiche che consentono loro di fluorescere quando esposti alla luce ultravioletta. I due raffigurati qui hanno un diametro di circa 10 nanometri, circa 3.000 volte inferiore alla larghezza di un capello umano. Il punto quantico è costituito da un nucleo interno in seleniuro di cadmio semiconduttivo (arancione) circondato da un guscio esterno in solfuro di zinco (verde acqua). Le molecole sulla sua superficie (giallo) consentono ai ricercatori di attaccare la proteina spike virale (viola), da cui il SARS-CoV-2 dipende per infettare le cellule umane. A sinistra c’è una cellula umana (grigia) costellata di recettori ACE2 (blu) a cui si legano le proteine spike virali prima che il SARS-CoV-2 entri e infetti le nostre cellule. Sullo sfondo, vedi un altro punto quantico costellato di proteine spike.
Ma gli anticorpi neutralizzanti umani (rosa) impediscono a quello di raggiungere la cellula umana. Poiché il SARS-CoV-2 è così altamente contagioso, i ricercatori di base senza accesso a strutture di biosicurezza appositamente progettate potrebbero essere limitati nella loro capacità di studiare il virus. Ma questi innocui punti quantici offrono una soluzione alternativa sicura.
Mentre i punti quantici possono legarsi ed entrare nelle cellule umane proprio come il virus, non possono causare un’infezione. Offrono un modo rapido e informativo per valutare il potenziale degli anticorpi o di altri composti per impedire al coronavirus di legarsi alle nostre cellule.
In un lavoro pubblicato sulla rivista ACS Nano, un team che includeva Kirill Gorshkov, National Center for Advancing Translational Sciences (NCATS) del NIH, Rockville, MD, insieme a Eunkeu Oh e Mason Wolak, Naval Research Laboratory, Washington, D.C., ha dimostrato come questi punti quantici possano fungere da nuovo strumento utile per accelerare la ricerca di nuovi trattamenti per il COVID-19. La luce fluorescente dei punti ha permesso ai ricercatori di usare un microscopio per osservare come questi imitatori virali si legano ad ACE2 in tempo reale, mostrando come il SARS-CoV-2 potrebbe attaccarsi ed entrare nelle nostre cellule e suggerendo modi per intervenire.
Immaginate infatti migliaia di minuscoli pozzetti in cui crescono cellule umane. Immaginate di aggiungere un farmaco candidato diverso a ogni pozzetto; quindi immaginate di aggiungere i punti quantici caricati a ogni pozzetto e di usare la visione artificiale per identificare i pozzetti in cui i punti non potevano entrare nella cellula. Questa non è fantascienza.
Questo è il presente. Con versioni leggermente diverse dei loro punti quantici, i ricercatori del NCATS e i loro colleghi del Naval Research Laboratory esploreranno ora come altre proteine virali siano importanti per il coronavirus per infettare le nostre cellule. Possono anche testare come piccole variazioni nella proteina spike possano influenzare il comportamento del SARS-CoV-2. Questo lavoro fornisce un altro esempio sorprendente di come scienziati con competenze molto diverse si siano uniti, utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione, per andare avanti e trovare soluzioni al COVID-19.