WUHAN-GATES – 83. UE, Istituto di Fauci, e ONG di Gates pagano Medici per NEGARE L’ORIGINE DA LABORATORIO DEL SARS COV-2
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ci riprovano!
All’alba di un nuovo allarme Covid, soprattutto in Europa, finalizzato a imporre il passaporto vaccinale che già 9 stati UE stanno sperimentando e quindi la conseguente dittatura sanitaria per una democrazia fondata su vaccini pericolosi, ecco che la Commissione Europea, l’Istituto Nazionale Allergie e Malattie Infettive americano già diretto da Anthony Fauci, e un ente di beneficenza partner delle ONG di Bill Gates hanno finanziato uno studio per negare l’origine da laboratorio del SARS-Cov-2 e accreditare l’origine naturale ormai confutata da decine di ricerche virologiche e persino dal Congresso USA e da varie agenzie federali d’intelligence.
Nel lontanissimo gennaio 2020, quando iniziò a mietere vittime il virus del Covid nel suo primo ceppo altamente letale di Wuhan che colpì non a caso soprattutto la Cina, l’Italia e l’Iran, cominciai a leggere Virology.org, un sito specializzato mondiale, e da lì imparai a decifrare il linguaggio degli studi scientifici che mi hanno consentito di scrivere le 82 inchieste del ciclo Wuhan-Gates parzialmente riassunte nel libro omonimo che a breve saranno sintetizzate in un altro saggio.
Dopo aver lette circa 300-400 sia sull’origine del SARS-Cov-23 bio-arma che sulla pericolosità dei sieri genici mRNA insita proprio nella proteina tossica Spike potenziata in laboratorio ho sviluppato la scaltrezza di valutare l’affidabilità di una ricerca sulla base dei suoi finanziatori per verificare i potenziali conflitti d’interessi.
La maggior parte degli studi che difendono efficacia e sicurezza dei vaccini Covid risultano con palesi vizi epistemologici proprio perchè sponsorizzate direttamente dalle Big Pharma produttrici o condotte da medici che ne sono stati o ne sono ancora i ricercatori, tra questi il caso eclatante è quello di un oncologo italiano divenuto consulente del Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Ecco perchè dopo aver letto come i media di mainstream hanno rilanciato il nuovo studio che ipotizza le specie sospettate della sua trasmissione all’uomo come prima cosa ho guardato chi fossero i finanziatori…
Si tratta proprio dei soggetti che hanno collaborato con il famigerato Wuhan Institute of Virology e altri laboratori americani, canadesi, inglesi ed europei che hanno modificato il visus SARS del 2003 (acronimo di Severe acute respiratory syndrome in inglese) infettandolo con plasmidi dell’HIV, l’agente patogeno dell’AIDS, di cui abbiamo pubblicato persino una foto di miscrospio attinta da una delle centinaia di ricerche finalizzate a trovare un vaccino contro questa malattia sessuale.
Lo studio che vede come primo firmatario Alexander Crits-Cristoph dell’Institut d’Écologie et des Sciences de l’Environnement (IEES-Paris, UMR 7618), CNRS, Sorbonne Université, UPEC, IRD, INRAE, Paris) è stato pubblicato il 13 settembre su CELL e Science Direct dopo revisione e s’intitola “Genetic tracing of market wildlife and viruses at the epicenter of the COVID-19 pandemic – Tracciamento genetico della fauna selvatica e dei virus del mercato all’epicentro della pandemia di COVID-19”.
Prima di scopire chi l’ha pagato segnaliamo che il sito The Defender dell’associazione Children’s Health Defense di Robert F. Kennedy jr. ha già pubblicato la notizia che 21 scienziati di fama mondiale hanno chiesto il ritiro dello studio alla rivista con una lettera che pubblichiamo in calce e sintetizzeremo più avanti.
Per brevità non possiamo analizzare tutti i molteplici conflitti d’interessi degli scienziati che l’hanno condotto e degli enti che hanno contribuito al progetto e ma soltanto quelli maggiormente sospettati di aver contribuito alla costruzione del SARS-COV-2 da laboratorio. Essi hanno quindi tutti gli interessi a negare l’origine artificiale a favore di quella naturale.
Alla voce “Acknowledgments (Ringraziamenti) delle note si legge (tra parentesi ci sono le iniziali dei nomi dei ricercatori destinatari dei contributi individuali):
«Questo progetto è stato finanziato in parte con fondi federali del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, National Institutes of Health (NIH), Department of Health and Human Services (contratto n. 75N93021C00015 a M.W.). Questo lavoro è stato parzialmente supportato tramite sovvenzioni del National Institutes of Health degli Stati Uniti U19 AI135995 (K.G.A., R.F.G. e M.A.S.), U01 AI151812 (K.G.A. e R.F.G.), R01 AI153044 (M.A.S., P.L. e A.R.), R01 AI135992 (J.O.W.) e 5T32AI007244-38 (J.I.L.); sovvenzione del programma H2020 della Commissione UE numero 874735 (M.P.G.K.); Fondazione per la scienza e la tecnologia (FCT) tramite MOSTMICRO-ITQB (UIDB/04612/2020 e UIDP/04612/2020, Z.H.) e LS4FUTURE (LA/P/0087/2020, Z.H.); Wellcome Trust (Collaborators Award 206298/Z/17/Z, rete ARTIC) (M.A.S., P.L. e A.R.); Consiglio europeo della ricerca (accordo di sovvenzione n. 725422 – ReservoirDOCS) (M.A.S., P.L. e A.R.); National Institutes of Health (T15LM011271; J.E.P.); UC San Diego Merkin Fellowship (J.E.P.); Consiglio nazionale per la salute e la ricerca medica, Australia (GNT2017197, E.C.H.); Consiglio per la ricerca medica del Regno Unito (MRC, MC_UU_12014/12, MC_UU_00034/5 e MR/V01157X/1, D.L.R.); AIR@InnoHK amministrato dalla Commissione per l’innovazione e la tecnologia, Regione amministrativa speciale di Hong Kong, Cina (E.C.H.); Unione europea Horizon 2020 (progetto MOOD, convenzione di sovvenzione n. 874850, P.L.); Fondazione per la ricerca – Fiandre (G0D5117N e G051322N, P.L.); Istituti canadesi di ricerca sanitaria come parte del Coronavirus Variants Rapid Response Network (CoVaRR-Net; CIHR FRN#175622; A.L.R. e R.S.); e la Fondazione canadese per l’innovazione – Major Science Initiatives Fund e il governo del Saskatchewan attraverso Innovation Saskatchewan e il Ministero dell’agricoltura (A.L.R., R.S. e M.B.R.)».
Il Ruolo nei Pericolosi Esperimenti SARS dei Finanziatori dello Studio
Analizziamo in modo schematico i ruoli avuti da questi enti nelle pericolose ricerche sui virus SARS infettati con HIV soprattutto nei laboratori del Wuhan Institute of Virology (di seguito anche WIV) e in quelli di Chapel Hill dell’University of North Carolina del professor Ralph Baric che grazie al virologo Anthony Fauci, direttore del NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) fino al dicembre 2022 e supervisore di tutti le ricerche sui coronavirus condotte dai 28 laboratori amwericani, e grazie ai finanziamenti dell’agenzia militare DARPA del Pentagono e di Moderna, la Big Pharma di Cambridge (Massachusetts) finanziata anche da Bill Gates che brevettò un vaccino contro il Covid 9 mesi prima che scoppiasse l’epidemia.
Fin dal 2000 il porofessor Baric, grazie ai contributi della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) NIAID di Fauci cominciò a giocare coi coronavirus tanto che sia l’esperto americano di brevetti David Martin che il comandante del settore batteriologico militare dell’Esercito Russo Igor Kirillov ritengono che pure il SARS del 2003 sia stato creato in laboratorio.
Una tesi che incrementa il mistero della prematura morte del microbiologo italiano Carlo Urbani che per primò isolò tale agente patogeno.
Nel 2004 la Commissione Europea presieduta da Romano Prodi e composta anche da Mario Monti finanziò col progetto EPISARS l’istituto WIV e i primi pericolosissimi esperimenti della dottoressa cinese Shi Zhengli, soprannominata “bat-woman” proprio per i suoi studi sui coronavirus dei pipistrelli a ferro di cavallo, in uno dei quali infettò con un plasmide di HIV (piccoli filamenti circolari di DNA) una molecola di SARS potenziando poi la virulenza dell’agente patogeno con la tecnica Gain of Function (GOF – guadagno di Funzione) per moltissimi anni.
A supervisioonare le ricerche fu inviato uno scienziato francese, Jean-Claude Manuguerra, che il direttore dell’OMS, pupazzo di Gates, ebbe poi l’ardire di nominare nell’inconcludente commissione sulle origini del SARS-COV-2.
Le ricerche di Wuhan, finanziate dal NIAID di Fauci e dalla Bill & Melinda Gates Foundation tramite la EchoHealhAlliance nell’ambito dei progetti Predict voluti dall’amministrazione Obama-Biden e supervisioonati all’estero anche dal controspionaggio della CIA (Central Intelligence Agency) come in Ucraina e Georgia, sono proseguite nonostante la moratoria di Obama del 2014 sulla pericolosa tecnica GOF, utilizzata dallo stesso Fauci anche negli ultimi anni come denunciato da alcuni senatori del Congresso USA proprio prima della comparsa della variante Omicron, anch’essa ritenuta di origini artificiali.
Il progetto Horizon della Commissione Europea è invece quello che sponsorizzata la ricerca sui nuovi vaccini mRNA anche con l’uso del grafene condotto da vari ricercatori italiani tra cui Ilaria Capua, già deputata del partito di Monti e precedentemente invischiata in una brutta inchiesta sul virus dell’aviaria da cui uscì completamente prosciolta dopo aver ricevuto il mandato parlamentare.
Nel gennaio 2022, invece Wellcome Trust e la Fondazione Bill & Melinda Gates hanno promesso ciascuna 150 milioni di dollari per un totale di 300 milioni di dollari alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), una partnership globale lanciata 7 anni fa questa settimana dai governi di Norvegia, Germania, Giappone e India, dalla Fondazione Gates, Wellcome e dal World Economic Forum.
Gli impegni arrivarono prima di una conferenza di rifinanziamento globale a marzo per supportare il visionario piano quinquennale del CEPI per prepararsi meglio, prevenire e rispondere equamente a future epidemie e pandemie.
Sia il Regno Unito che il Canada si sono a loro volta trovati al centro di gravissimi sospetti sulla manipolazione dei coronavirus per le segretissime ricerche condotte dal Pirbright Institute grazie ai finanziamenti della fondazione di Gates e dell’agenzia militare americana DARPA (dopo la bocciatura nel 2018 del progetto Defuse negli USA del prresidente Trump perchè troppo pericoloso), e al National Microbiology Laboratory (NML) di Winnipeg, Manitoba, di cui fu direttore Frank Plummer prima di morire improvvisamente e misteriosamente in Africa nel febbraio 2020 proprio quando scoppiò l’epidemia Covid.
Va anche rammentato che la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen è stata riconfermata nel suo incarico benché finita sotto inchiesta della Procura Europea EPPO per i loschi acquisti di vaccini Covid dalla Pfizer del suo amico Albert Bourla ma è stata invece premiata dalla fondazione di Gates per averli donati al progetto Covax portato avanti dalle sue ong Gavi Alliance e CEPI.
Gli Scienziati Firmatari scoperti dal Congresso USA ad Occultare il SARS-Cov-2 da Laboratorioi
Tra i ricercatori che hanno firmato il nuovo studio sulle origini naturali del SARS-Cov-2 ci sono due medici su cui avevamo già scritto perchè il loro nome finì all’attenzione del Congresso USA tra coloro che cercarono di occultare fin dal febbraio 2020 gli indizi che confermavano l’origine articiali: si tratta di Robert F. Garry, docente della Scuola di Medicina della Tulane University, e Christian G. Andersen,
Come abbiamo evidenizato nell’inchiesta Wuhan-Gates 78, una sintesi delle precedenti, dalle udienze del Congresso USA è emerso «che Anthony Fauci, Francis Collins, Jeremy Farrar – precedentemente al Wellcome Trust, ora capo scienziato presso l’W.H.O. – Kristian Andersen, PhD. alla Scripps, il dottor Edwin Holmes a Sydney, il dottor Peter Daszak alla EcoHealth Alliance, hanno tutti cospirato nel gennaio 2020 per nascondere ciò che sapevano. Vale a dire che il virus è stato progettato in una collaborazione congiunta USA-Cina nel laboratorio di Wuhan, in Cina».
Eclatante fu l’email scritta dal dottor Garry prima che cambiasse idea su pressioni di Fauci:
«Non riesco davvero a pensare a uno scenario naturale plausibile in cui si ottiene dal virus del pipistrello o uno molto simile ad esso a nCoV in cui si inseriscono esattamente 4 aminoacidi 12 nucleotidi che devono essere aggiunti tutti contemporaneamente per questo Guadagno di Funzione – Quello e non cambi nessun altro amminoacido in S2? Non riesco proprio a capire come questo venga realizzato in natura. Esegui l’allineamento delle Spikes a livello di aminoacidi: è sbalorditivo. Naturalmente, in laboratorio sarebbe facile generare l’inserto a 12 basi perfetto che volevi».
Le Conclusioni della Nuova Ricerca sugli Animali Sospettati
Ora che abbiamo svelato chi ha finanziato lo studio e chi sono alcuni dei firmatari possiamo riportare, per completezza d’informazione, il sommario dello stesso.
«Si sono verificati spillover zoonotici di virus attraverso il commercio di animali in tutto il mondo. L’inizio della pandemia di COVID-19 è stato ricondotto epidemiologicamente al mercato all’ingrosso di frutti di mare di Huanan. Qui, analizziamo i dati di qPCR e sequenziamento ambientali raccolti nel mercato di Huanan all’inizio del 2020».
«Dimostriamo che la diversità genetica del coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2) legata al mercato è coerente con l’emergenza del mercato e riscontriamo una maggiore positività al SARS-CoV-2 vicino e all’interno di una stalla per animali selvatici. Identifichiamo il DNA degli animali selvatici in tutti i campioni positivi al SARS-CoV-2 di questa stalla, comprese specie come zibetti, ratti del bambù e cani procioni, precedentemente identificati come possibili ospiti intermedi. Rileviamo anche virus animali che infettano cani procioni, zibetti e ratti del bambù. Combinando approcci metagenomici e filogenetici, recuperiamo i genotipi degli animali da mercato e li confrontiamo con quelli provenienti da fattorie e altri mercati. Questa analisi fornisce la base genetica per una rosa ristretta di potenziali ospiti intermedi del SARS-CoV-2 da privilegiare per il campionamento sierologico e virale».
Conclusioni completamente opposte a quelle di un gruppo di virologi, tra cui l’italiano Giorgio Palù, che scoprì l’affinita del genoma del SARS-Cov-2 con quella di un gene umano artificiale creato in laboratorio da Moderna e rittene che ci fosse una probabilità su 30 miliardi, ovvero praticamente nessuna, che si fosse verificata una mutazione naturale zoonotica del virus.
21 Scienziati Universitari contro le “Non valide” Conclusioni dello Studio
A distruggere la ricerca ci ha pensato una lettera firmata da 21 scienziati tra cui Richard Ebright, Ph.D., biologo molecolare della Rutgers University, un aperto critico della ricerca sul Guadagno di Funzione, che ha dichiarato al The Defender: “Il documento non presenta nuovi dati né nuove analisi e trae conclusioni non valide”.
E sottoscritta anche dal Professore di politica sanitaria presso la Stanford University Jay Bhattacharya, M.D., Ph.D.
Ecco la conclusione della missiva: «Crits-Christoph et al. 2024 ha premesse non valide, conclusioni non valide e potrebbe essere il prodotto di cattiva condotta scientifica. Invitiamo Cell a emettere un’espressione di preoccupazione editoriale per questo articolo e ad avviare un’indagine su questo articolo per una possibile ritrattazione».
Per brevità riportiamo una delle frasi più eloquenti invitando gli interessati a leggere il PDF allegat della versione originale in Inglese o la sottostante traduzione completa in Italiano di cortesia (non revisionata).
Nel testo c’è anche un ampio riferimento ai vili tentativi di rinnegare l’origine del SARS-Cov-2 da laboratorio degli scienziati finiti nell’occhio del ciclone insieme a Fauci che, proprio per non commettere spergiuro, in una delle ultime udienze è stato il primo ad ammettere la possibilità dell’origine artificiale del virus.
La pubblicazione di questo studio vuole delegittimare ogni precedente ricerca sull’origine da laboratorio che fu denunciata in anteprima dagli scienziati francesi Luc Montagnier, compianto virolo già Nobel per la Medicina, Jean-Claude Perez, ex biomatematico IBM, e Pierre Bricage, docente accademico di bio-ingegneria e consulente NATO, che per primi confermarono l’anomala presenza di quattro aminioacidi di HIV dentro al genoma SARS-COV-2.
Il tentativo della gang dell’immunizzazione globale di Gates può avere ancora spazio in Europa perchè ci sono ancora dei giornalisti e blogger ignoranti che negano l’esistenza del virus del Covid, la sua letalità e persino il suo isolamento.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI
CELL – Genetic tracing of market wildlife and viruses at the epicenter of the COVID-19 pandemic
LETTERA DI 21 SCIENZIATI PER IL RITIRO DELLO STUDIO
Traduzione di cortesia non revisionata linguisticamente e scientificamente. Il link ai precedenti articoli di Gospa News sono stati inseriti a posteriori
Oggetto: Richiesta di intervento editoriale su Crits-Christoph et al. 2024
Gentili redattori rivista CELL:
Vi scriviamo per segnalarvi gravi problemi con un articolo pubblicato su Cell il 19 settembre 2024: “Tracciamento genetico della fauna selvatica e dei virus del mercato all’epicentro della pandemia di COVID-19 (1).
Le premesse di Crits-Christoph et al. 2024 non sono solide.
Crits-Christoph et al. 2024 si basa su Worobey et al., 2022 (2) e Pekar et al. 2022 (3), entrambi non sono solidi e sono oggetto di una richiesta formale di azione editoriale e possibile ritrattazione per infondatezza scientifica e possibile cattiva condotta scientifica (4).
Worobey et al., 2022 presenta un’analisi geospaziale che presumibilmente suggerisce che SARS-CoV-2 sia entrato negli esseri umani nel mercato ittico di Huanan a Wuhan (2).
Le analisi in Worobey et al. non sono solide (5-7). Zhang et al. 2022 sottolineano differenze intra-mercato nelle posizioni delle gabbie per animali e nelle posizioni dei campioni ambientali positivi per SARS-CoV-2 che invalidano le conclusioni di Worobey et al. 2022 (5). Weissman 2024 sottolinea che il bias di accertamento invalida le conclusioni di Worobey et al. (6). Stoyan e Chiu, 2024 sottolineano che le analisi statistiche in Worobey et al. sono infondate (7).
Science ha pubblicato una correzione e un’errata corrige a Worobey et al. 2022 (8). Tuttavia, la correzione e l’errata corrige non affrontano le critiche dei riferimenti 5-7 (4).
Pekar et al. 2022, che è stato pubblicato insieme a Worobey et al. da un insieme sovrapposto di autori, presenta un’analisi filogenomica che presumibilmente suggerisce che SARS-CoV-2 sia entrato negli esseri umani al mercato ittico di Huanan a Wuhan (3).
Le analisi di Pekar et al. 2022 sono infondate (9-11). Massey et al. 2023 sottolineano che l’esclusione ingiustificata di sequenze intermedie invalida le conclusioni di Pekar et al. (9). Lv et al. 2024 segnalano nuove sequenze intermedie che invalidano le conclusioni di Pekar et al. (10). I commenti di PubPeer segnalano errori di calcolo che invalidano, in toto, le conclusioni di Pekar et al. (11).
Science ha pubblicato un’errata corrige a Pekar et al. 2022 (12). Tuttavia, l’errata corrige non affronta l’intera serie di critiche del rif. 11 e non affronta le critiche dei rif. 9-10 (4).
Le conclusioni di Crits-Christoph et al. 2024 sono infondate
Le prove filogenomiche, le prove epidemiologiche e le prove documentali indicano tutte che il SARS-CoV-2 è entrato negli esseri umani nel periodo luglio-novembre 2019 (13-28 [ingresso nel periodo luglio-novembre 2019 nel rif. 13; ingresso nell’agosto 2019 nei rif. 14-15; ingresso nel periodo settembre-ottobre 2019 nel rif. 16; ingresso nel periodo settembre-novembre 2019 nel rif. 17; ingresso nel periodo settembre 2019 nel rif. 18; ingresso nell’ottobre-novembre nel rif. 19; ed ingresso nel o prima di novembre 2019 nei rif. 20-28]).
Pertanto, le conclusioni basate sui dati del mercato ittico di Huanan risalenti a metà o fine dicembre 2019, come in Crits-Christoph et al. 2024, non possono, nemmeno in linea di principio, far luce sul contagio negli esseri umani verificatosi da uno a cinque mesi prima, tra luglio e novembre 2019 (4,29).
Crits-Christoph et al. 2024 potrebbe essere il prodotto di una cattiva condotta scientifica.
Sono state presentate prove convincenti che quattro degli autori di Crits-Christoph et al. 2024 (Kristian Andersen, Robert Garry, Edward Holmes e Andrew Rambaut), incluso uno degli autori corrispondenti (Kristian Andersen), hanno commesso una condotta scientifica scorretta, pubblicando conclusioni che sapevano essere non valide, su un precedente articolo sullo stesso argomento: Andersen et al. 2020 (30), un articolo che concludeva “Le nostre analisi mostrano chiaramente che SARS-CoV-2 non è un costrutto di laboratorio o un virus manipolato intenzionalmente” e “non crediamo che alcun tipo di scenario basato su laboratorio sia plausibile”.
Le e-mail private e le comunicazioni Slack degli autori Andersen, Garry, Holmes e Rambaut, rese pubbliche tramite un’inchiesta del Congresso, stabiliscono che Andersen, Garry, Holmes e Rambaut sapevano che le premesse e le conclusioni del loro articolo non erano valide al momento della stesura dell’articolo, al momento della presentazione dell’articolo per la pubblicazione e persino al momento della pubblicazione dell’articolo (31-32).
Ad esempio, nelle e-mail private e nelle comunicazioni Slack, Andersen ha scritto “la versione della fuga dal laboratorio è così dannatamente probabile che sia accaduta perché stavano già svolgendo questo tipo di lavoro e i dati molecolari sono pienamente coerenti con quello scenario” il giorno in cui è stata avviata la prima bozza dell’articolo; ha scritto “una fuga accidentale è infatti altamente probabile” e “non possiamo provare in un modo o nell’altro, ma non saremo mai in grado di farlo” il giorno successivo;
ha scritto “Da una prospettiva genomica, mi aspetto che le teorie esposte da Richard Ebright sembrino le stesse: non ci sarebbe modo di distinguerle” quattro giorni dopo;
ha scritto “Il collegamento con la furina continua a darmi fastidio” il giorno in cui è stata completata la prima bozza del documento; ha scritto “purtroppo non possiamo escludere una potenziale infezione accidentale dal laboratorio” il giorno in cui il documento è stato inviato per la pubblicazione; e ha scritto “non possiamo confutare completamente la coltura” e “non possiamo nemmeno escludere completamente l’ingegneria” un mese dopo la pubblicazione del documento (31-32).
Sono state presentate richieste formali di ritrattazione di Andersen et al. 2020 per infondatezza e cattiva condotta, fino a includere la frode scientifica (33-34).
I quattro autori di Crits-Christoph et al. 2024 che hanno commesso cattiva condotta in Andersen et al., 2020 sono anche tutti autori di Worobey et al. 2022 (2) e Pekar et al. 2022 (3), gli articoli su cui si basa Crits-Christoph et al. 2024 (vedi sopra) e per i quali è stata presentata una richiesta formale di ritrattazione per infondatezza e cattiva condotta (4).
Quando un articolo, come Crits-Christoph et al. 2024, ha premesse e conclusioni non valide e ha autori che hanno commesso cattiva condotta scientifica in un precedente articolo non valido sullo stesso argomento e potrebbero aver commesso cattiva condotta scientifica in articoli non validi successivi sullo stesso argomento, vi è una chiara base per dedurre che l’articolo potrebbe essere il prodotto di cattiva condotta scientifica.
Riepilogo e richiesta di azione editoriale.
Crits-Christoph et al. 2024 ha premesse non valide, conclusioni non valide e potrebbe essere il prodotto di cattiva condotta scientifica. Invitiamo Cell a emettere un’espressione di preoccupazione editoriale per questo articolo e ad avviare un’indagine su questo articolo per una possibile ritrattazione.