di Piero Angelo De Ruvo
Continuano incessantemente le ricerche e gli studi sulla pericolosità dei vaccini Covid-19 che provocano miocarditi e pericarditi nei bambini e negli adolescent, purtroppo in molti casi anche letali.
Prima è stato pubblicato su “The Lancet”, (Manifestazioni cardiache e risultati della miocardite associata al vaccino COVID-19 nei giovani negli USA: risultati longitudinali dello studio multicentrico – Cardiac manifestations and outcomes of COVID-19 vaccine-associated myocarditis in the young in the USA: longitudinal results from the Myocarditis After COVID Vaccination (MACiV) multicenter study”, che vede come prima firmataria la dottoressa Supriya S. Jain (medico della Divisione di Cardiologia Pediatrica, Dipartimento di Pediatria, New York Medical College) e Maria Fareri Children’s Hospital presso il Westchester Medical Center di NY), dove vengono riportati gli effetti avversi gravi soprattutto al cuore.
Un ulteriore allarme proviene da uno studio osservazionale in preprint dei dati utilizzati dal sistema sanitario del Regno Unito, rilanciato sul sito The Defender Children’s Health Defense, (OpenSAFELY: Efficacia della vaccinazione anti-COVID-19 nei bambini e negli adolescenti – OpenSAFELY: Effectiveness of COVID-19 vaccination in children and adolescents), del professore Colm D. Andrews del dipartimento di scienze sanitarie di assistenza primaria presso l’Università di Oxford. The Defender Children’s Health Defense, è una associazione senza scopo di lucro, in prima linea nella protezione della salute dei bambini, ed alla ricerca della giustizia, presieduta da Robert F. Kennedy Jr.
Il fatto che sia ormai stato coniato il termine MACiV per definire le miocarditi da vaccino aumenta le responsabilità delle Big Pharma che hanno occultato i risultati allarmanti nei trials clinici in merito e degli enti regolatori dei farmaci (FDA, EMA e AIFA)che hanno autorizzato i sieri genici mRNA anche nei bambini più piccoli nonostante la totale assenza di dati.
Bambini e adolescenti, futuri pazienti cardiaci
Lo studio del professore Andrews determina che la protezione del vaccino anti covid 19, iniettato nei bambini e negli adolescenti, ha fornito una protezione di cica 14-15 settimane contro i test positivi del virus» ha scritto la giornalista Brenda Baletti.
Uno studio che ha interessato oltre 1.7 milioni di bambini di età compresa tra i 5 ed i 15 anni, al fine di verificare la sicurezza e l’efficacia del vaccino di Pfizer. L’indagine è stata effettuata su gruppi di bambini e adolescenti con il ciclo vaccinale completo, parzialmente vaccinati e non vaccinati, al termine del quale si sono registrati casi di miocardite e pericardite solo nei bambini vaccinati.
“Questo studio dimostra chiaramente che il vaccino COVID di Pfizer non fornisce quasi nessun beneficio ai bambini e agli adolescenti, ma aumenta il rischio di miocardite e pericardite”, ha dichiarato Brian Hooker, Ph.D., Chief Scientific Officer di Children’s Health Defense.
Al contrario le agenzie di sanità pubblica del Regno Unito hanno concesso l’autorizzazione ai vaccini Pfizer sulla base di studi clinici che hanno misurato l’immunogenicità, ossia la risposta immunitaria nel corpo e l’efficacia, seppur temporanea, contro l’infezione, tralasciando volutamente, un particolare rilevante di sicurezza come la miocardite e la pericardite nei minori, seppur segnalate a livello globale.
I ricercatori hanno condotto la loro indagine utilizzando i dati del database OpenSAFELY-TPP del NHS, parte della piattaforma OpenSAFELY, una piattaforma, a cui collabora l’Università di Oxford e Harvard, sicura che ha consentito ai ricercatori di accedere ai dati del NHS de-identificati, concludendo che, seppur il vaccino ha ridotto temporaneamente il tasso di ospedalizzazione per covid dei bambini, ha aumentato l’incidenza di miocardite e pericardite.
Dei 1.262.784 bambini nella parte adolescenziale dello studio, vaccinati e non vaccinati, ci sono state solo 72 visite al pronto soccorso, 90 ricoveri ospedalieri per COVID-19, tre dei quali erano in terapia intensiva per bambini non vaccinati, e nessun decesso. Ci sono stati nove casi di pericardite e tre casi di miocardite, tutti nel gruppo vaccinato.
«Inizialmente, i test COVID-19 positivi erano più bassi nel gruppo vaccinato. Tuttavia, entro 15 settimane dalla vaccinazione, i tassi di test positivi in entrambi i gruppi erano simili. L’incidenza di necessità di cure di emergenza o di ospedalizzazione era leggermente inferiore nel gruppo vaccinato. Analogamente, nel confronto tra due dosi e una dose, l’incidenza di test positivi era inizialmente più bassa nel primo gruppo, ma entro 14 settimane dalla vaccinazione era più o meno la stessa in entrambi i gruppi» aggiunge il sito dell’associazione Children’s Defense Health.
Nella fascia di età compresa tra 5 e 12 anni, 177.360 che hanno ricevuto la prima dose sono stati abbinati a controlli non vaccinati e 66.231 bambini che hanno ricevuto due dosi sono stati abbinati a controlli con dose singola. Tra tutti i bambini nel gruppo vaccinato rispetto a quello non vaccinato, non ci sono state visite di emergenza, solo sei ricoveri ospedalieri e nessun decesso correlato al COVID-19. Ci sono stati tre casi di pericardite, tutti in bambini vaccinati.
Morti cardiache improvvise, lo studio di LANCET
Ormai sono centinaia gli studi e le ricerche che confermano la pericolosità dei così detti vaccini anti Covid, tra questi vi è anche lo studio, pubblicato il 6 settembre 2024 su un’editoriale della rivista scientifica Lancet.
La dottoressa Supriya S. Jain ha esaminato i dati dei casi di miocardite (infiammazione del cuore) e pericardite (infiammazione della membrana che circonda il cuore) dopo la vaccinazione con il vaccino COVID-19 a mRNA. La ricerca è stata effettuata da ben 63 tra medici, specialisti, e professori universitari provenienti dalla maggior parte degli stati Americani.
Obiettivo dello studio
L’obiettivo di questo studio è stato quello di esaminare i dati longitudinali sui casi di miocardite (infiammazione del cuore) associati alla vaccinazione contro il COVID-19 nei bambini, adolescenti ed adulti negli Stati Uniti.
Metodi In questo studio multicentrico di coorte osservazionale retrospettivo longitudinale condotto in 38 ospedali negli Stati Uniti, 333 pazienti con C-VAM (Coronavirus disease 2019 vaccination-associated myocarditis- Malattia da coronavirus 2019 miocardite associata alla vaccinazione) sono stati confrontati con 100 pazienti con sindrome infiammatoria multi-sistemica nei bambini (MIS-C).
Abbiamo incluso pazienti di età ≤30 anni con diagnosi clinica di miocardite acuta dopo vaccinazione COVID-19 in base alla presentazione clinica, biomarcatori anomali e/o riscontri di imaging cardiovascolare. Sono stati raccolti dati demografici, anamnesi medica remota, decorso ospedaliero, risultati biochimici, imaging cardiovascolare e informazioni di follow-up da aprile 2021 a novembre 2022. L’esito primario era la presenza di danno miocardico come evidenziato dal potenziamento tardivo del gadolinio (LGE)- valuta la presenza e la localizzazione di fibrosi miocardica- nell’imaging di risonanza magnetica cardiaca (CMR).
Risultati dello studio
I risultati dello studio hanno mostrato che il vaccino covid a mRNA, causa miocarditi nei giovani, e che a lungo andare si possono anche riscontrare insufficienze cardiache, cardiomiopatie dilatative, aritmie e morti cardiache improvvise. I pazienti con C-VAM erano prevalentemente maschi adolescenti bianchi (67%) (91%, 15,7 ± 2,8 anni). Il loro decorso clinico iniziale era più probabilmente lieve (80% contro 23%, p < 0,001) e la disfunzione cardiaca era meno comune (17% contro 68%, p < 0,0001), rispetto a MIS-C. Al contrario, LGE su CMR era più prevalente in C-VAM (82% contro 16%, p < 0,001).
La probabilità di LGE era più alta nei maschi (OR 3,28 [95% CI: 0,99, 10,6, p = 0,052]), nei pazienti più anziani (>15 anni, OR 2,74 [95% CI: 1,28, 5,83, p = 0,009]) e quando C-VAM si è verificato dopo la prima o la seconda dose rispetto alla terza dose di vaccino mRNA.
Gli esiti clinici a medio termine di C-VAM a un follow-up mediano di 178 giorni (IQR 114–285 giorni) sono stati rassicuranti. Non sono stati segnalati decessi cardiaci o trapianti di cuore fino al momento della presentazione di questo rapporto. LGE è persistita nel 60% dei pazienti al follow-up.
Conclusioni dello studio
I risultati di questo studio hanno implicazioni importanti per le politiche e le linee guida sulla sicurezza del vaccino COVID-19. Sottolineano l’importanza di monitorare attentamente i casi di miocardite associata alla vaccinazione contro il COVID-19, soprattutto nei giovani, e di fornire supporto e cure adeguati ai pazienti interessati.
Il danno miocardico alla presentazione iniziale e la sua persistenza al follow-up, nonostante un decorso iniziale lieve e un esito clinico favorevole a medio termine, giustificano una sorveglianza clinica continua e studi a lungo termine nei pazienti affetti da C-VAM. Le conseguenze cardiache associata alla vaccinazione contro il COVID-19 è un evento che può richiedere anche un intervento chirurgico e può avere conseguenze a lungo termine sulle funzioni cardiache.
In sintesi, lo studio della Dottoressa Supriya S. Jain ha fornito dati preziosi sulla frequenza e sulle conseguenze della miocardite associata alla vaccinazione contro il COVID-19 nei giovani negli Stati Uniti.
Considerazioni Finali sul boom Miocarditi
Purtroppo, ancora nessuno dà sufficiente peso a questi segnali di allarme, eppure tanti illustri medici e scienziati ci avevano avvisati di un futuro incerto per i coloro che si sottomettevano alla vaccinazione indiscriminata, senza riscontri sulla genotossicità e cancerogenicità. Ci avevano avvertiti che avremmo assistito passivamente a morti improvvise dovuti a letali coaguli di sangue, alle pericarditi e infiammazioni autoimmuni, confermate anche da quelle rare autopsie effettuate soprattutto all’estero.
AIFA, Ministero della Salute e Virostar, continuano incessantemente a promuovere questo medicinale come se fosse un bene di prima necessità, in barba al principio di precauzione, visti gli esiti di tutte le ricerche fatte nel mondo e che Gospa News le ha puntualmente pubblicate.
Sembrano invisibili, come invisibili sono tutti coloro che ad oggi hanno avuto e continuano a combattere con gli effetti avversi che rendono le loro giornate un vero e proprio purgatorio, pieno di sofferenza.
Una sofferenza fisica, ma anche emotiva, perché abbandonati dalle istituzioni, ignorati dagli stessi medici che li hanno convinti a farsi inoculare, dopo la firma di un consenso, un siero, sperimentale, chiamato “vaccino”
Mi auguro che i nostri figli, i nostri giovani, inizino a trovare la forza di documentarsi maggiorante, ma soprattutto di avere quel coraggio di non subire supinamente e di credere ed applicare la Costituzione che i nostri avi hanno scritto con il loro sangue.
Piero Angelo De Ruvo
Sottufficiale dell’Esercito Italiano in Congedo.. Ex sindacalista militare
Membro del direttivo dell’associazione Constitutio Italia
Ogni link a precedenti articoli di Gospa News è stato aggiunto a posteriori dalla Redazione
TUTTI GLI ARTICOLI DI PIERO ANGELO DE RUVO
FONTI PRINCIPALI
MEDRXIV – OpenSAFELY: Effectiveness of COVID-19 vaccination in children and ad
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
GOSPA NEWS – RICERCHE SU TURBO-CANCRO & VACCINI
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER