di Carlo Domenico Cristofori
Dopo l’ultimo pesante articolo in cui abbiamo evidenziato perché Papa Francesco, per ossequio verso le altre culture e per grossolano progressismo teologico, ha rinnegato per tre volte Cristo Crocifisso, Gospa News si era presa un periodo di temperanza (virtù cardinale) esercitando la carità nella speranza (virtù teologale) di attendersi maggiore prudenza del Vaticano del Tucho*, ormai vero deux ex machina dei salti in avanti (o nel vuoto) del Clero cattolico.
Lo abbiamo fatto proprio per non infierire sul volto umano della Santa Sede, ovvero un Vescovo di Roma come Jorge Mario Bergoglio che sembra essere stato ormai calato nel goffo ruolo di “orso da Luna Park per il tiro mediatico al bersaglio”, proprio dai suoi collaboratori cardinali…
Alcuni dei quali sono più devoti alla Massoneria che a Gesù e al Vangelo.
Il Pontefice scelto da Cardinali Massoni ma anche dallo Spirito Santo
Ma quanto accaduto non può tollerare indugi…
Anche oggi ribadiamo la linea interpretativa “teleologica” (sui fini delle azioni dell’uomo e di Dio) di Gospa News secondo cui l’attuale pontefice non è stato scelto per i suoi meriti ma per le sue miserie umane, ovvero le sue lacune teologiche, intellettive e caratteriali: sia dai diabolici porporati che volevano un ingenuo e confuso prelato sulla cattedra di San Pietro, sia dallo Spirito Santo che vuole mettere alla prova gli autentici cristiani – sempre umili e rispettosi dell’autoriotà istituzionale del Vicario di Cristo sulla terra anche quando compie azioni “incomprensibili” – in modo che i superbi caproni complottisti si perdano sulla via illusoria di posizionis scismatiche come voluto dal “falsario cornuto”…
Cornuto, purtroppo, come il bastone della pellegrina LEGO-tipata dell’emblema scelto dal Vaticano per il Giubileo 2025 che non assomiglia nemmeno lontanamente al classico pastorale ricurvo…
La decisione di scegliere come Mascotte “Luce” per questo rilevante evento religioso non una figura angelica – magari coi tratti somatici di uno dei tanti bimbi palestinesi trucidati nel demoniaco genocidio di matrice massonico-sionista a Gaza e in Libano – bensì una rievocazione di Greta Thunberg è roba tale da indurci a pronunciare una frase rimodulata sulla china della liturgia domenicale.
“La Messa è finita andate in pace” diventa oggi “Il Vaticano è finito c’è poco da giubilare…”
Criticare gli Errori del Papa è Lecito, Offendere la sua Legittima Autorità NO
Vogliamo essere ben chiari su questo punto. Rispondendo con due concetti semplici anche a chi ci contesta che anche noi critichiamo occasionalmente il Papa:
1 non contestiamo la legittima elezione o autorità del Pontefice, nè tantomeno crediamo nella sua complottistica affiliazione al Nuovo Ordine Mondiale ma ci limitiamo a censurare gli occasionali, singoli e specifici errori in un fraterno ammonimento evangelico
2 l’infallibilità papale esiste solo quando si pronuncia su questioni Dogmatiche o Morali con la modalità rituale “ex Cathedra” che Francesco I, forse temendo qualche saetta dal cielo, non ci risulta abbia mai utilizzato
Proprio come lo Stato Pontificio fu destinato a essere perseguitato per emendarsi dal sangue versato nelle sue stesse persecuzioni (dalla caccia agli eretici a quella della Santa Inquisizione e fino alle benedizioni delle crociate di cui solo la prima era forse giustificabile) l’attuale Stato Vaticano sembra destinato a implodere.
La Deriva del Vaticano per i Cardinali seguaci dei Massoni
A causa delle tane esplosive scavate in seno al Concistoro e ai Sinodi dai suoi stessi cardinali abbacinati dalla sete del potere mondano e temporale, dalle seduzioni serpeggianti della già scomunicata Massoneria, e dalle velleità di rinnovamento evangelico ereticamente proiettate a una visione a volte palesemente contrastante con esso e con la Sacra Bibbia giudaico-cristian…
Come testimonia inequivocabilmente la benedizione delle coppie omosessuali e, ancor più grave, la legittimazione dei padrini gay o trans.
Perchè stupirci dunque se oggi a vestire il simulacro del Giubileo – lapalissianamente laico – viene individuata l’eroina di una lotta climatica che è il minore dei problemi mentre stanno per esplodere le bombe atomiche?
Ma è ancora opportuno scandalizzarsi se viene chiamato viene chiamato a farlo un disegnatore PRO-LGBTQ come Simone Legno, molto attivo con il suo brand “Tokidoki”.
Nel suo carnet ha prodotto la gadgettistica dei Gay pride e una linea di vibratori. Possibile che il Dicastero per l’Evangelizzazione di monsignor Fisichella non lo sapesse?
Si domanda giustamente Andrea Zambrano nell’articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana. Proprio per evitare di scivolare su parole illuviose nell’articolare ulteriori riflessioni ci limitiamo a riproporre la sua doviziosa ma sobria riflessione…
Ricordiamo ai lettori che la deriva del Clero non corrisponde alla disfatta della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, su cui le porte degli inferi non prevarranno, in quanto essa è il Corpo Mistico di Gesù Cristo di cui tutti i fedeli sono parte integrante.
Il Nuovo Rinascimento Cristiano
E proprio da essi, sull’esempio del laico San Francesco d’Assisi che fondò un suo ordine monastico senza contestare i vizi di uno Stato Pontificio forse più corrotto di quello di oggi (ricordate le simonie, le vendite di indulgenze), deve ripartire quell’autentico Rinascimento Cristiano che, nel suo piccolo, Gospa Edizioni, ha già lanciato con il nuovo sito del suo network.
Con la Mascotte “Luce” il Vaticano ha proprio mancato l’occasione giusta per trasmettere proprio ai giovani un anelito di richiamo ai valori evangelici. Boutade finale…
Oggi Nasce RINASCIMENTO CRISTIANO.it – Storie Bibliche, Vite di Santi e Testimonianze di Miracoli
La Gretina non va assolutamente bene per un evento solenne come il Giubileo ma, per reagire all’amarezza delle stonate “note” del Tucho* , come insegnava Claudio Baglioni, sarebbe ottima per mostrare «una faccia allegra per il prossimo carnevale!».
Carlo Domenico Cristofori
* Tucho – soprannome diel cardinale PRO-LGBTQ Víctor Manuel Fernández, imperfetto Prefetto del Dicastero della Dottrina della Fede
Giubileo, il Vaticano si affida al creativo di Gay pride e sex toys
di Andrea Zambrano – pubblicato in origine su La Nuova Bussola Quotidiana
Tutti i link a precedenti articoli di Gospa News sono stati ovviamente aggiunti a posteriori
Le inevitabili polemiche e battutine sulla mascotte del Giubileo 2025 scelta dal Dicastero per l’Evangelizzazione vaticano sono destinate ad acuirsi. E non solo per la straordinaria somiglianza di “Luce” con Greta Thunberg e il suo immancabile impermeabile giallo. La mascotte, infatti, è frutto della produzione artistica di un disegnatore che in passato si è occupato di molte cose, ma tra queste ci sono anche alcuni Gay pride e persino una linea di sex toys.
La mascotte è stata mostrata lunedì nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi culturali in programma a Roma prima dell’apertura ufficiale del Giubileo e del Padiglione della Santa Sede a Expo Osaka ed è stata condotta da mons. Rino Fisichella, che ha concluso il suo intervento presentando “Luce“, mascotte di entrambi gli eventi:
«Dulcis in fundo, mi fa piacere presentare la mascotte del Giubileo e di Osaka; si tratta di Luce, creata dal desiderio di vivere anche all’interno della cultura pop, tanto amata dai nostri giovani», ha spiegato Fisichella. «Nata dalla creatività di Simone Legno, Luce è la mascotte che ci accompagnerà. Come si vede, è una pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k-way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della Speranza del cuore».
Però. Possibile che il Vaticano, nel commissionargli il lavoro, non sapesse che si stava affidando ad un creativo del settore del merchandising applicato a marchi commerciali che nel suo carnet di tutto rispetto aveva anche prodotti che difficilmente potrebbero essere associati alla Chiesa come vibratori a forma di diavolo e unicorni arcobaleno?
Eppure, basta fare qualche ricerca per scoprire che Simone Legno, questo il nome del disegnatore, si occupa davvero di tante produzioni e stringe partnership commerciali per pubblicizzare con i suoi “personaggi” i prodotti più disparati.
È la legge del commercio, si dirà, ma in tutto il globo terraqueo cattolico non c’erano artisti capaci di disegnare una mascotte per il Giubileo e che magari non avessero fatto successo anche in settori decisamente sconvenienti per la Chiesa?
Tutto si chiarisce nel leggere la pagina Instagram di Simone Legno che ieri ha annunciato con grande onore di aver partecipato ad uno storico progetto per il Vaticano: la nascita della prima mascotte dedicata ad un Giubileo. Come si evince dalla foto pubblicata da Legno, in basso a sinistra si può leggere “Designed by Tokidoki” con relativo logo dell’azienda di cui Legno appare co-fondatore e front man.
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Che cos’è Tokidoki? La parola deriva dal giapponese e significa “a volte”. Ma Tokidoki è il marchio creato da Simone Legno, che oggi collabora con alcuni tra i marchi globali più importanti: da Karl Lagerfeld al Guggenheim Museum, da Sephora a Hello Kitty. E ancora: Marvel, Barbie e Canon.
Insomma, un disegnatore che crea immagini influenzate dalla cultura giapponese (Luce infatti è stata riconosciuta subito come un prodotto tipico dei cartoni del Sol levante). Disegnatore che è molto apprezzato e riconosciuto nel mondo dei comics e che a livello internazionale è sempre più quotato. É lui, ad esempio, il creatore di “Italia Chan”, la mascotte ufficiale del Padiglione Italia a Expo 2025 di Osaka che è stata presentata alla scorsa Milano Design Week. Non c’è che dire, al prossimo Expo giapponese l’Italia e la Santa Sede saranno rappresentate dallo stesso creativo. Proprio un bel colpo!
Il Vaticano, dunque, sembra essersi affidato ad un “nome” del genere fumettistico. «Questo personaggio, disegnato dall’illustratore Simone Legno, è stato concepito con l’intento di riflettere la cultura pop, particolarmente apprezzata dai giovani e porta con sé un messaggio di speranza e accoglienza», ha detto Fisichella.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Nel suo ricco parco di collaborazioni, troviamo infatti il marchio Tokidoki associato al mese del pride. In un apposito post su Instagram, Legno augura “Buon pride a tutti” e lo fa con una grafica apposita di personaggi dai denti aguzzi e arcobaleno con la scritta “love”.
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L’impegno nel merchandising a favore dei Gay pride, che risale al 2021 e lo ha portato a San Francisco, si concretizza anche nella creazione di un apposito merchandising fatto di pupazzetti e unicorni, che sembrano essere la sua specialità. Sul sito di Tokidoki e su E-bay sono in vendita gadget come Pride Lulu Unicorno, Prisma Unicorno, e cappellini col logo di Tokidoki chiamati New Era Toki pride. Articoli da vendere, dunque, perché sia ben chiaro non siamo nel campo della beneficenza, ma del merchandising applicato a qualunque tipo di evento.
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di Andrea Zambrano – pubblicato in origine su La Nuova Bussola Quotidiana
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