di Carlo Domenico Cristofori
«La vaccinazione contro il COVID-19 ha aumentato i rischi di depressione, ansia, disturbi dissociativi, correlati allo stress e somatoformi e disturbi del sonno, riducendo al contempo il rischio di schizofrenia e disturbo bipolare. Pertanto, è necessario adottare particolari precauzioni quando si somministrano ulteriori vaccini anti-COVID-19 alle popolazioni vulnerabili agli eventi avversi psichiatrici».
E’ questa la conclusione di una ricerca pubblicata nel giugno scorso da medici sudcoreani sull’inserto Molecular Psychiatry della prestigiosa rivista scientifica mondiale Nature.
Il Precedente Studio Croato sui Casi di Psicosi tra Vaccinati
Esso avvalora con analisi statistiche inquientanti l’allarme lanciato nel maggio del 2002 dalla dottoressa croata Tonika Borovia (et al) sul rischio di gravissime psicosi dopo i sieri genici mRNA
Ma accredita anche la nostra inchiesta esclusiva sulla crescita di comportamenti violenti inspiegabili in Occidente dopo la massiva campagna di vaccinazione Covid e la sua possibile correlazione con gravi danni neurocerebrali di cui molteplici studi autorevoli hanno accertato il nesso di causalità coi vaccini.
Se infatti esiste ormai la certezza che i sieri mRNA possono causare molteplici danni neurocerebrali (come ameba mangia-cervello e prioni killer) e siano correlati con fenomeni di disturbi cognitivi da “brain fog“ in tutto simili al misterioso Long-Covid, lo ha confermato anche la rivista Science, manca ancora la perfetta consapevolezza dell’entità delle reazione avverse di natura psicotica o psichiatrica conseguenti proprio a tali sindromi neurologiche nel cervello…
«Le prove hanno suggerito un rischio aumentato di manifestazioni psichiatriche a seguito di infezioni virali, tra cui la malattia da coronavirus-2019 (COVID-19). Tuttavia, gli eventi avversi psichiatrici (AE) dopo la vaccinazione COVID-19, che sono stati documentati in segnalazioni di casi e serie di casi, rimangono poco chiari. Questo studio ha lo scopo di indagare gli AE psichiatrici dopo la vaccinazione COVID-19 da un’ampia coorte basata sulla popolazione a Seoul, Corea del Sud».
Scrivono nel sommario della nuova ricerca Hong Jin Kim (Department of Orthopedic Surgery, Inje University Sanggye Paik Hospital, College of Medicine, Inje University, Seoul) Min-Ho Kim (Informatization Department, Ewha Womans University Seoul Hospital), Myeong Geun Choi e Eun Mi Chun (Division of Pulmonology and Critical Care Medicine, Department of Internal Medicine, School of Medicine, Ewha Womans University, Seoul).
Il loro lavoro di analisi e ricerca può essere ritenuto ciclopico e pertanto inconstestabile sotto il profilo epistemologico.
«Abbiamo reclutato il 50% della popolazione residente a Seoul selezionata casualmente dal database dei reclami del Korean National Health Insurance Service (KNHIS) il 1° gennaio 2021. I partecipanti inclusi (n = 2.027.353) dal database dei reclami del Korean National Health Insurance Service sono stati divisi in due gruppi in base alla vaccinazione COVID-19. Le incidenze cumulative per 10.000 di AE psichiatrici sono state valutate una settimana, due settimane, un mese e tre mesi dopo la vaccinazione COVID-19. Sono stati misurati gli hazard ratio (HR) e l’intervallo di confidenza al 95% (IC) degli AE psichiatrici per la popolazione vaccinata»
«L’incidenza cumulativa di depressione, ansia, disturbi dissociativi, correlati allo stress e somatoformi, disturbi del sonno e disturbi sessuali a tre mesi dalla vaccinazione contro il COVID-19 era più alta nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo senza vaccinazione. Tuttavia, la schizofrenia e i disturbi bipolari hanno mostrato un’incidenza cumulativa inferiore nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo non vaccinato. Depressione (HR [95% CI] = 1,683 [1,520–1,863]), ansia, disturbi dissociativi, correlati allo stress e somatoformi (HR [95% CI] = 1,439 [1,322–1,568]) e disturbi del sonno (HR [95% CI] = 1,934 [1,738–2,152]) hanno mostrato rischi aumentati dopo la vaccinazione contro il COVID-19, mentre i rischi di schizofrenia (HR [95% CI] = 0,231 [0,164–0,326]) e disturbo bipolare (HR [95% CI] = 0,672 [0,470–0,962])».
L’Impatto Psichiatrico dei Differenti Vaccini e il Pericoloso MIX di Booster mDNA – cDNA
«I nostri dati sono stati anche stratificati per tipo di vaccino, inclusa la vaccinazione con solo vaccino a base di mRNA (solo vaccino a mRNA), la vaccinazione con solo vaccino a base di cDNA (solo vaccino a cDNA) e la vaccinazione eterologa, che sono state confrontate per gruppo non vaccinato» spiegano i medici sudcoreani che hanno sollevato implicitamente anche un altro allarme.
Si tratta della temuta pericolosità della somministrazione di differenti tipologie di vaccini Covid tra le prime dosi e nei successivi booster, essendo ognuno testato singolarmente (peraltro in modo poi risultato controverso per assenza di dati di genotossicità o cancerogenicità, e di trials clinici su persone fragili o immunodepresse) ma non per un’eventuale MIX nei vari “richiami” vaccinali successivi.
«Per la riduzione dell’incidenza di schizofrenia e disturbo bipolare a seguito della vaccinazione contro il COVID-19, la schizofrenia ha mostrato l’incidenza cumulativa più bassa a tre mesi nel caso della vaccinazione eterologa (0,42; IC al 95%, 0,05-0,79) rispetto ad altri tipi di vaccino con significatività statistica (p < 0,001). L’incidenza cumulativa più bassa di disturbo bipolare a tre mesi è stata osservata nel caso della vaccinazione con solo vaccino a cDNA (0,39; IC al 95%, 0,23-0,55) con una differenza statistica (p < 0,001)».
Per vaccinazione “eterologa” si intende proprio un “miscuglio” tra quattro tipologie di sieri genici menzionati nello studio:
Vaccini basati su mRNA (BNT162b2 ovverro Comirnaty di Pfizer-Biontech, mRNA-1273 ovvero Spikevax di Moderna) a vaccini a vettore virale basati su cDNA; AZD1222 ovvero Vaxzevria di AstraZeneca JNJ-78436735 ovvero Janssen di Johnson&Jonson),
«Per l’aumento dell’incidenza di depressione, ansia, disturbi dissociativi, legati allo stress e somatoformi, disturbi del sonno e disturbi sessuali a seguito della vaccinazione contro il COVID-19, l’incidenza cumulativa più elevata di depressione a tre mesi è stata osservata in modo significativo nella vaccinazione eterologa (23,31; IC al 95%, 20,56-26,05) rispetto ad altri tipi di vaccino (p < 0,001). Tuttavia, l’incidenza cumulativa di depressione a tre mesi è stata inferiore nel caso della vaccinazione con solo vaccino cDNA (12,26; IC al 95%, 11,37-13,15) rispetto al gruppo non vaccinato (14,24; IC al 95%, 12,91-15,57) con differenze statistiche (p = 0,014)».
«L’incidenza di disturbi d’ansia, dissociativi, correlati allo stress e somatoformi è stata significativamente più alta nel caso della vaccinazione eterologa (31,75; IC al 95%, 28,55-34,95), seguita solo dalla vaccinazione con mRNA (29,13; IC al 95%, 28,08-30,18) e solo dalla vaccinazione con cDNA (26,53; IC al 95%, 25,22-27,83) (p < 0,001). L’incidenza di disturbi del sonno a tre mesi è stata osservata in modo significativo come elevata in entrambi i casi di vaccinazione con solo cDNA (34,78; IC al 95%, 33,28-36,28) e vaccinazione eterologa (32,09; IC al 95%, 28,87-35,31), seguita da vaccinazione con solo mRNA (24,98; IC al 95%, 24,00-25,96) (p < 0,001). Le incidenze cumulative di disturbi sessuali non hanno mostrato differenze statistiche fino a un mese (p > 0,05). A tre mesi, il disturbo sessuale ha mostrato differenze nell’incidenza cumulativa in base ai tipi di vaccino (p = 0,04). Non c’era alcuna differenza statistica nell’incidenza cumulativa di disturbi alimentari a tre mesi (p = 0,785) in base ai tipi di vaccino».
Amara la conclusione: “Sottovalutato Impatto Vaccini Covid sulla Salute Mentale”
Ecco quindi la tragica conferma che la vaccinazione eterologa, ovvero un MIX di vaccini Covid testati singolarmente ma non per essere somministrati in combinazione con altri, ha fatto registrare i più elevati tassi di Reazioni Avverse Psichiatriche.
Amara la conclusione dello studio:
«In conclusione, questo studio di coorte basato sulla popolazione ha rivelato che la vaccinazione contro il COVID-19 influisce in modo differenziale sulle occorrenze di disturbi psichiatrici. Ha aumentato i rischi di depressione, ansia, disturbi dissociativi, legati allo stress e somatoformi e disturbi del sonno, riducendo al contempo l’incidenza e il rischio di schizofrenia e disturbo bipolare».
«I nostri risultati hanno suggerito che la relazione tra vaccinazione contro il COVID-19 e malattia mentale potrebbe essere sottovalutata insieme alla complessità del suo impatto sulla salute mentale. Pertanto, sono necessarie un’attenta osservazione e una particolare cautela per somministrare ulteriori vaccinazioni contro il COVID-19 a popolazioni vulnerabili agli AE psichiatrici.
Carlo Domenico Cristofori
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FONTI PRINCIPALI LINK
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
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COME I VACCINI COVID AMMAZZANO BIMBI, DONNE E ADULTI. Sintesi di 100 Studi Medici Mondiali
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