di Carlo Domenico Cristofori
L’Invito del Papa a Indagare sul genocidio a Gaza
Non poteva non suscitare reazioni l’affermazione del Papa contenuta nel suo nuovo libro in vista del Giubileo
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“La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore”: “a detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio – osserva Francesco nel libro -. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali”, sostiene.
La settimana scorsa, il Comitato speciale dell’Onu ha sostenuto che i metodi impiegati da Tel Aviv «hanno le caratteristiche di un genocidio».
A pochi giorni da tale notizia la Camera preliminare della Corte penale internazionale dell’Aia ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Gallant nell’ambito di crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella Striscia di Gaza.
La Decisione della Corte Penale Internazionale
La Corte, accogliendo la richiesta inoltrata a maggio e sollecitata a settembre dal procuratore capo Karim Khan,
ha individuato anche un lasso di tempo in cui questi crimini sono stati commessi: almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le richieste di mandato di arresto. È quanto si legge in una nota della Cpi che parla anche di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.
Un mandato di cattura è stato spiccato anche per il capo militare di Hamas, Mohammed Deif che, però, ssecondo l’esercito israeliano, sarebbe rimasto ucciso il primo agosto scorso. Successivamente anche Hamas aveva dichiarato che Deif fu “colpito” nel complesso di Mawasi, a Khan Younis bombardato dall’esercito israeliano. Il suo corpo però non è stato mai ritrovato.
Il procuratore della Corte penale internazionale aveva chiesto un mandato anche per il leader politico di Hamas, Yahya Sinwar, di cui l’Esercito Israeliano ha comunicato l’uccisione in un’irruzione a Gaza avvenuta in circostanze assai misteriose. Il decesso è stato confermato dai leader di Hamas senza peraltro fugare tutti i dubbi sul giallo…
Al fine di rendere semplice al lettore avere un’immediata fotografia dei crimini di guerra commessi da Netanyahu in una palese strategia di genocidio per il depopolamento di Gaza riportiamo sotto alcuni degli articoli più agghiaccianti.
Agghiaccianti Crimini di Guerra di Netanyahu e Verbale dell’Udienza CPI
Va rammentato però che Israele, come Russia e USA, non ha mai firmato il Trattato di Roma che riconosce la giurisdizione internationale della Corte Penale Internazionale de L’Aja, pertanto la libertà del premier israeliano è a rischio solo nei paesi ostili al regime sionista: ovvero quelli in cui rischia soprattutto la vita…
Ma nella sua sentenza, la corte ha esplicitamente respinto le argomentazioni avanzate da Israele e dagli Stati Uniti secondo cui la CPI non ha giurisdizione su Israele.
“L’accettazione da parte di Israele della giurisdizione della Corte non è richiesta, poiché la Corte può esercitare la propria giurisdizione sulla base della giurisdizione territoriale della Palestina”, ha affermato la corte
I mandati di arresto sono classificati come “segreti”, al fine di proteggere i testimoni e salvaguardare lo svolgimento delle indagini.
Tuttavia, la Camera ha deciso di divulgare le informazioni di seguito poiché una condotta simile a quella affrontata nel mandato di arresto sembra essere in corso. Inoltre, la Camera ritiene che sia nell’interesse delle vittime e delle loro famiglie che siano informate dell’esistenza dei mandati.
Presunti crimini menzionati nella dichiarazione della CPI sul mandato di arresto
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