Nell’immagine di copertina Obama, Soros e jihadisti reclutati dall’Ucraina col benestare della NATO
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Se volessimo fare un saggio storico tornando molto indietro nel tempo potremmo facilmente dimostrare che l’utilizzo degli spietati Barbari per controllare i confini cominciò con l’Impero Romano che cadde proprio per aver dato troppa fiducia e potere ai cosiddetti “foederati“.
Fu quello uno dei primi esempi dell’uso di crudeli mercenari da parte dell’Occidente che non perse il vizio nemmeno durante il Sacro Romano Impero, quando arruolò i famigerati Lanzichenecchi, o nell’epoca coloniale quando la Gran Bretagna nell’Impero delle Indie utilizzò la setta dei Thugs (da cui l’etimo anglosassone “criminale, teppista“), gli strangolatori adoratori della Dea Kalì, secondo le narrazioni para-storiche dello scrittore Emilio Salgari sul ciclo di Sandokan, personaggio realmente esistito come sostenuto dalla storica olandese Bianca Maria Gerlich (i cui lavori sono stati pubblicati da autorevoli riviste scientifiche quali Archipel nei Paesi Bassi e Oriente Moderno in Italia.
Terrorismo e Genocidi: Armi NATO come Pericolosi Boomerang
Per comprendere dunque a fondo le Jihad della NATO in Medio Oriente e in Siria con la recrudescenza di una guerra civile che pareva ormai sopita bisogna fare una breve cronistoria di avvenimenti che avevamo parzialmente già delineato nella nostra precedente inchiesta sull’uso dei GENOCIDI COME NUOVA ARMA DI CONTROLLO GEOPOLITICO.
La torva attività dell’intelligence Five-Eyes, l’alleanza USUKA dei servizi segreti anglosassoni divenuta oggi 14 Eyes con l’ingresso di altri paesi NATO, da alcuni decenni a questa parte si è servita di ogni movimento estremista nazionalista per produrre la Strategia del Terrore (o della Tensione) al fine di controllare equilibri politici non penetrabili dai tentacoli mafiosi della corruzione utilizzati dalla Massoneria – e dalla Lobby Sionista da lei generata – per ogni sanguinario golpe in Europa: dalla Rivoluzione Francese alla Spedizione dei Mille in Italia, dalla Rivoluzione Bolscevica a quella Arancione finanziata da George Soros nel 2014 a Kiev che oggi rischia di far deflagrare la Terza Guerra Mondiale e la Prima Atomica.
Di questo abbiamo scritto in ampie inchieste di revisionismo storico linkate ai vari argomenti (e in calce) perciò oggi ci limitiamo a ricostruire lo scellerato utilizzo dei jihadisti effettuato da varie intelligence dell’Alleanza Atlantica che rischia di diventare un boomerang contro l’Europa come denunciato dal portavoce del Parlamento Iraniano, Mohammad Baqer Qalibaf, questi giorni dopo la conquista di Aleppo da parte dei jihadisti Hay’at Tahrir al-Sham (HTS).
“Gli ideatori di queste misure (in Siria) devono tenere a mente che giocare con la carta nera del terrorismo un giorno si ritorcerà contro di loro, nella loro stessa terra” ha dichiarato Qalibaf.
WORLDWIDE real DEMOCRATS vs the NWO-NATO Plot in Syria. Here Why ASSAD will Defeat BIDEN’s Ghosts
Le Origini Massoniche dei Movimenti Jihadisti
HTS è un gruppo di musulmani sunniti dichiarato terroristo dall’ONU e dagli USA in quanto derivazione di Al Nusra, il fronte siriano di Al Qaeda finanziato dai loschi affari tra Regno Unito, Qatar e Turchia sviluppati in seno ai Fratelli Musulmani: ovvero l’organizzazione politico-religiosa di matrice Sunnita cresciuta in contrappoosizione agli Sciiti filo-Iraniani e filo-Iracheni nei paesi del Medio Oriente più vicini all’intelligence FIve-Eyes, proprio grazie a un significativo ruolo occulto delle Logge Massoniche come testimoniato da molteplici fonti storiche e OSINT (Open Source Intelligence) tra cui l’Archivio Digitale del prestigioso Wilson Center di Washington.
«Ho appreso da Antoine Catafago, capo della Loggia Nour Libnan (Luce del Libano), che fa parte della Loggia Grande Siriano-Libanese, che lo sceicco Ahmad Yousef Hamoud, che, come ho menzionato in un precedente rapporto, è un massone e membro di questa Loggia, ha suggerito di invitare un gran numero di Fratelli Musulmani a unirsi alla sua Loggia, perché una volta che si uniranno e assumeranno una posizione di comando, la sua influenza sarà rafforzata e le sue entrate aumenteranno; ma che lui ha rifiutato».
«Antoine Catafago mi ha spiegato la sua teoria in questo modo: “L’obiettivo dietro la proposta di Ahmad Hamoud è di usare la Massoneria per scopi politici, vale a dire per promuovere gli interessi dei Fratelli Musulmani. Lui, tuttavia, vuole farci credere che le sue azioni a questo scopo sono illegali e potrebbero portare al caos, come è successo in Egitto. Ecco perché ho rifiutato la sua proposta e ho deciso di creare ostacoli per impedirgli, cioè allo sceicco Ahmad Hamoud, di partecipare alle sessioni della nostra Loggia”».
Rammentiamo che il Woodrow Wilson International Center for Scholars (o Wilson Center) è uno United States Presidential Memorial, fondato a Washington DC come parte dello Smithsonian Institution per atto del Congresso del 1968. È uno dei più importanti think tank al mondo[senza fonte] e viene infatti riconosciuto fra i primi dieci.
La tematica delle relazioni tra Massoneria e Jihadismo è molto complessa e il materiale storico da noi raccolto così vasto che ancora non abbiamo potuto trasformarlo in un’inchiesta come già invece fatto sulle Radici diaboliche dell’alleanza tra Massoneria e Sionismo.
Proprio l’operazione di sterminio genocida avviata nella Striscia di Gaza dal premier israeliano sionista Benjamin Netanyahu, con tali crimini di guerra da comportargli un mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale, è tra le motivazioni della recrudescenza della Guerra Civile in Siria innescata dall’Occidente anche per distrarre la Russia dalla sua ormai imminente vittoria in Ucraina.
L’abbiamo anticipato in un articolo sulla strage di civili siriani da parte dell’Israeli Defense Forces pochi gioorni prima dell’offensiva dei jihadisti di Aleppo (su Gospa News International).
War Criminal Netanyahu starts GENOCIDE Even in Syria. To Give Peace to Trump in Lebanon
Ma prima di analizzare questa connessione facciamo una breve storia dell’uso dei mercenari islamici da parte dei paesi dell’Asse Atlantico come avvenuto in Italia con il tremendo fenomeno, ben nascosto nei libri di storia figli della cultura massonica, delle cosiddette Marocchinate.
Stupri di Massa di Donne, Bambine e Uomini delle Marocchinate Francesi in Italia
Facciamo una breve sintesi oggettiva del fenomeno grazie a Wikipedia:
«Con il termine marocchinate vengono generalmente definiti tutti gli episodi di violenza sessuale e violenza fisica di massa, ai danni di migliaia di individui di tutte le età (ma soprattutto di donne) effettuati dai goumier marocchini inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia (Corps expéditionnaire français en Italie – CEF) durante la campagna d’Italia della seconda guerra mondiale. Questi episodi di violenza sfociavano a volte anche in esecuzioni coatte degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza, e raggiunsero l’apice durante i giorni immediatamente successivi all’operazione Diadem e lo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati».
I soldati mercenari, composto al 60 % da reparti di origine nordafricana, soprattutto a seguito dello sfondamento della Linea Gustav da parte degli Alleati, dal 14 maggio 1944 compirono razzie in ogni territorio nel quale sono passati, proseguendo la loro avanzata. Donne, bambini, uomini sono tutti rimasti vittime delle azioni violente perpetuate dai militari sotto bandiera francese, che hanno compiuto stupri, esecuzioni, oltre a trasgredire ogni regola.
Il sindaco di Esperia (comune in provincia di Frosinone) affermò che nella sua città 700 donne su un totale di 2.500 abitanti furono stuprate, e alcune di esse, in seguito a ciò, morirono. Con l’avanzare degli Alleati lungo la penisola, eventi di questo tipo si verificarono altrove: nel Lazio settentrionale e nella Toscana meridionale.
Lo scrittore Norman Lewis, all’epoca ufficiale britannico sul fronte di Montecassino, narrò gli eventi:
«Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino, e Morolo sono state violentate… A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n’erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I marocchini di solito aggrediscono le donne in due – uno ha un rapporto normale, mentre l’altro la sodomizza.» (Norman Lewis nel libro Napoli ’44)
Diverse città laziali furono investite dalla furia dei goumier (truppe marocchine): si segnalano nella Provincia di Frosinone le cittadine di Esperia[6], Pontecorvo, Vallecorsa, Castro dei Volsci, Vallemaio, Sant’Apollinare, Ausonia, Giuliano di Roma, Patrica, Ceccano, Supino, San Giorgio a Liri, Coreno Ausonio, Morolo e Sgurgola, mentre nella Provincia di Latina si segnalano le cittadine di Lenola, Campodimele, Spigno Saturnia, Formia, Itri, Terracina, San Felice Circeo, Roccagorga, Priverno, Maenza e Sezze, in cui numerose ragazze e bambine furono ripetutamente violentate, talvolta anche alla presenza dei genitori.Numerosi uomini che tentarono di difendere le proprie congiunte furono uccisi o violentati a loro volta. Il parroco di Esperia don Alberto Terilli che cercò invano di salvare tre donne dalle violenze dei soldati, fu legato e sodomizzato tutta la notte, morendo due giorni dopo per le sevizie subite.
I Governi Europei smemorati su 60mila Italiani Violentati dalle Truppe Alleati
Il 18 maggio scorso, nel Comune di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, si è tenuta la prima conferenza a livello nazionale “in Memoria delle Vittime delle Marocchinate”. Il convegno è stato organizzato in occasione della Giornata Nazionale.
L’evento è stato istituito, dopo 80 anni, proprio in ricordo delle 60mila vittime, bambine, donne e uomini italiani, violentati dalle truppe coloniali francesi nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Come sull’evento dei Femminicidi Partigiani compiuti dopo la Liberazione d’Italia del 25 aprile 1945 anche su questo enorme crimine di guerra contro l’umanità è calato il silenzio come ha spiegato Il presidente dell’Associazione nazionale vittime delle Marocchinate, Emiliano Ciotti
«Dal 2002 i rappresentanti del popolo tedesco si scusano ufficialmente per la rappresaglia che costò tante vite innocenti – prosegue Ciotti – purtroppo altre Nazioni, per i crimini commessi dai loro militari hanno perso la memoria e con esse i governanti italiani. Quest’anno sono stati giustamente ricordati importanti e tragici fatti avvenuti in Italia e in Europa 80 anni fa: lo sbarco in Normandia, la battaglia di Cassino, varie rappresaglie attuate dalle truppe tedesche, le Repubbliche partigiane. Le massime autorità dello Stato, del Governo e delle Istituzioni nazionali, si sono dimenticate di commemorare 60 mila donne e uomini che subirono violenze da parte delle truppe Alleate».
Il Califfato d’Europa dei Jihadisti inviati in Bosnia da USA e Regno Unito
Non solo è mancata la commemorazione e il giusto risarcimento delle poche vittime che hanno avviato cause penali
in cui il mainstream politico e mediatico degli Alleati ha tifato per la loro morte per anzianità…
Ma la NATO, invece di fare memoria di questo tremenda ferita nella Storia d’Italia, dove oggi si piangono sporadici femmicidi senza aver condannato quelli di massa perchè compiuti dai vittoriosi partigiani,ne ha riprodotto lo schema terroristico nei Balcani nel 1991 per impedire la Russia di esercitare la sua influenzxa sull’ex Jugoslavia.
Chi non ci crede ancora dopo decine di nostre documentate inchieste sull’argomento legga alcune eloquenti righe scritte da uno dei massimi esperti italiani di terrorismo islamico:
«Tra il 1981 e il 1987, gli Stati Uniti avevano stanziato più di 7,4 miliardi di dollari US con il segreto intento di frenare l’espansionismo economico sovietico, attirando la Jugoslavia nella sfera di influenza economica dell’Europa occidentale, vista come un avamposto dell’economia americana. Nello stesso periodo, la CIA, i Servizi Segreti britannici MI6 e altre agenzie segrete, formarono islamisti radicali da impiegare come piano di riserva, nell’ipotesi in cui l’asservimento economico della Jugoslavia, per respingere l’economia russa, non fosse bastato. Ne derivò un movimento jihadista multietnico armato e addestrato da America, Arabia Saudita, Regno Unito e altri paesi interessati, che rese l’area di transito dei gasdotti russi, verso l’Europa occidentale, turbolenta e impraticabile».
Questo paragrafo è espunto dal capitolo “ Jugoslavia modello per l’Ucraina” del saggio geopolitico “Mediterraneo, stesso Sangue Stesso Fango” scritto dall’ex funzionario Interpol Antonio Evangelista che abbiamo intervistato nelle scorse settimane e risentiremo a breve per focalizzarci sulla guerra per il gas senza esclusione di colpi.
Evangelista ha scritto anche il romanzo storico Califfato d’Europa contenente riferimenti circostanziati a eventi bellici “false flag” creati ad arte dalle milizie musulmane bosniache finanziate dal controspionaggio americano della Central Intelligence Agency (CIA) e dai Sauditi.
Come abbiamo approfondito in una nostra inchiesta tra gli estremisti islamici e la NATO, Atif Dudakovic, uno dei più feroci comandanti bosniaci che faceva strage nei villaggi (anche musulmani) al grido “Alllah-u Akbar (Allah è grande), divenne poi il punto di riferimento dell’Alleanza Atlantica nella Stabilisation Force (SFOR), la forza multinazionale della NATO dispiegata in Bosnia ed Erzegovina ed incaricata di difendere gli Accordi di Dayton.
Fu poi arrestato nel 2018 per crimini di guerra nei Balcani su mandato della Corte Penale Internazionale de l’Aja (che oggi ha chiesto l’arresto di Netanyahu), fece 3 soli giorni di carcere e da circa 5 anni si protrae stancamente un processo-farsa nei suoi cofronti davanti al Tribunale di Sarajevo, città dove è considerato un eroe…
La Primavera Araba in Siria Pianificata e Armata dalla CIA
Le cosiddette Primavere Arabe rappresentano l’evoluzione della strategia attuata in Afghanistan dal presidnete americano George W. Bush jr. per ingrassare i Signori delle Guerre e la loro Lobby delle Armi (pilotata da finanzieri di matrice sionista e massonica come Larry Fink, presidente del fondo d’investimento BlackRock).
Bush ebbe la necessità di un evento dirompente come gli Attacchi dell’11 Settembre al World Trade Center per giustificare una nuova guerra in Medio Oriente che, ovviamente, a distanza di vent’anni, si è rivelata utile solo ai mercanti di armamenti e all’affiliazione di mercenari jihadisti.
Come abbiamo messo in evidenza in molteplici inchieste gli intrighi loschi e sospetti tra la CIA e i jihadisti, soprattutto dopo l’esperienza dei Balcani, si rafforzarono al punto da indurre molti analisti di intelligence a ritenere che proprio gli 007 del controsopionaggio americano agevolarono i terroristi di Al Qaeda in quegli attentati. Riassumiamo 3 punti fondamentali:
- il direttore dell’antiterrorismo dell’FBI fu ostacolato in ogni modo dalla CIA nel prevenire gli attacchi alle Twin Towers in cui trovò la morte dopo essere stato licenziato al termine di un complotto
- due attentatori qaedisti erano collaboratori della CIA
- il funzionario della CIA che non fu capace di prevenire gli attentati ha fatto carriera nell’industria energetica ucraina dove lavorò Hunter Biden (figlio del presidente americano Joseph) che è stata accusata dalla Russia di aver finanziato i jihadisti del recente massacro al Crocus City Hall di Mosca.
Ma le radici delle Primavere Arabe che portarono la Libia nel caos dopo gli attacchi della NATO e stanno ancora cercando di attuare un regime-change in Siria per sovvertire il presidente legittimamente eletto Bashar Al Assad si possono trovare in un documento declassificato della CIA del 1983 in cui già si pianificava l’attacco al paese della Terra Santa.
Un dossier successivo, fatto circolare ad arte dalla Turchia per depistare sugli Americani le sue responsabilità nell’occulta gestione dei jihadisti in Medio Oriente, comprovò che l’operazione MOM dell’intelligence USA aveva armato coi potenti missili anti-carro TOW almeno 21 organizzazioni di islamici sunniti estremisti, tra cui alcune ritenute di matrice terroristica.
DOSSIER TURCO: I 21 GRUPPI JIHADISTI FINANZIATI DA USA E CIA: armati coi micidiali missili TOW
I Terroristi di Al Qaeda e ISIS usati da Arabia Saudita e Turchia nelle Guerre NATO
In molteplici inchieste sulla Guerra Civile Siriana e su quella Libica abbiamo evidenziato, senza la minima ombra di dubbio, la scellerata gestione da parte della Turchia di jihadisti di Al Qaeda e dell’ISIS, lo Stato Islamico creato dal califfo Al Baghdadi ritenuto dagli Iracheni un agente CIA e del controsionaggio israeliano MOSSAD.
La tecnica dei servizi segreti MIT di Ankara gestiti direttamente dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan è simile a quella usata dai Britannici nell’Impero delle Indie: ti arrestò come terrorista ma puoi ottenere la libertà condizionata se combatti per me come mercenario.
Questa strategia di reclutamente è stata utilizzata in modo particolare dal Regno dell’Arabia Saudita nella guerra dello Yemen combattuta a fianco della Coalizione Internazionale costituita sotto la regia NATO.
In un’inchiesta del 2019 sviluppata grazie alle informazioni diffuse dall’SDF (Syrian Democratic Forces), milizie a prevalenza Curda ma con minoranze Arabe e Cristiane che combattono da anni i jihadisti in Rojava (Nord-est della Siria), abbiamo pubblicato nomi e foto dei terroristi islamici ddell’ex ISIS e di Al Qaeda reclutati come mercenari dalla Turchia per l’invasione nel territorio siriano del 2019.
Molti di questi comandanti furono poi inviati in Libia a sostegno del Governo Libico Nazionale sostenuto dall’UE con la tacita ma implicuta approvazione dell’Alleanza Atlantica.
Non c’è pertanto da stupirsi se i centri di detenzione dei migranti sulle coste libiche sono diventati nuovi scenari per la ripetizione delle Marocchinate attuate in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale come denunciato da una recente inchiesta di The Guardian…
Fin dal 2014, inoltre, i Foreign Fighters dell’ISIS sperimentarono la possibilità di addestrarsi in Iraq e in Siria anche per l’Ucraina, grazie ai varchi verso l’Europa aperti dalla Turchia proprio attraverso la provincia siriana di Idlib controllata dai terroristi qaedisti HTS ritornati in auge in questi giorni con la presa di Aleppo.
Russia: “Ukraine trains TERRORISTS in Syria in coordination with US”
Il primo allarme sull’allarme del Battaglione Mansour di jihadisti Ceceni giunse nel lontano 2018. L’ultima nota dell’intelligence russa sulle attività di addestramento dei combattenti dell’ISIS da parte dell’intelligence occidentale per gli scenari di guerra in Siria e Ucraina è giunta poche settimane fa, rivelandosi puntualmente fondata.
Il Nazi-Sionismo per il Controllo Militare del Mediterraneo
In questi giorni è stato agghiacciante per un Italiano difensore dei diritti umani quale sono leggere l’apologia della recrudescenza del terrorismo jihadista in Siria attuata subliminalmente dal sito ufficiale della TV nazionale RAI News.
«Aleppo, la città simbolo delle tragedie siriane, torna al centro del conflitto che da oltre tredici anni dilania il Paese. Non più soltanto rovine e memoria di una guerra senza fine, oggi rappresenta l’epicentro di una nuova offensiva che vede i gruppi ribelli jihadisti sfidare le forze del regime di Bashar al-Assad. Una battaglia che non riguarda solo il controllo del territorio, ma anche il futuro stesso di un Paese intrappolato in un ciclo di instabilità e devastazione» è l’articolo pubblicato dal giornalista di origini marocchine Zouhir Louassini.
«L’avanzata delle milizie ribelli non è casuale: è il risultato di una strategia mirata a sfruttare le debolezze del governo in un momento di apparente stallo tra i suoi alleati. La Russia, impegnata da anni a consolidare il potere di Assad, ha ripreso i raid aerei su Aleppo nel tentativo di fermare l’offensiva. Tuttavia, questi interventi rivelano i limiti del sostegno russo, sempre più condizionato da altre priorità geopolitiche. Anche l’Iran, alleato chiave del regime, sta subendo significative difficoltà: le sue milizie in Siria sono continuamente sotto attacco, sia da parte dei ribelli sia per via dei raid israeliani» aggiunge l’analista scordandosi però di fare i nomi evidenti dei responsabili dell’escalation invece fatti dai politici iraniani: Americani e Sionisti
Gli USA, dopo la vittoria di Donald Trump che sta cercando di perseguire il difficile obiettivo della pace in Ucraina contro ogni mira suicida di NATO e UE a favore del presidente Volodymyr Zelensky, ritenuto uno 007 britannico da autorevoli fonti di intelligence, stanno cercando di attuare una vecchia strategia militare:
Facite ammuina è una frase della lingua napoletana il cui significato è: “fate confusione”.
Gli Israeliani del regime Sionista di Netanyahu, dopo aver concesso la tregua in Libano
proprio per accontentare gli elettori musulmani americani di Trump, hanno deciso di scatenare l’inferno in Siria per troncare una linea di approvigionamento militare dall’Iran agli Hezbollah libanesi e alle Forze Quds, il reparto speciale iraniano delle Guardie della Rivoluzione Islamica che aiutò il presidnete siriano Assad a sconfiggere l’Isis.
Ma anche e soprattutto per continuare liberamente il proprio impegno di Depopolamento e Genocidio nella Striscia di Gaza, incuranti del mandato di arresto internazionale della Corte Penale Internazionale che già vari paesi europei (tra cui l’Italia) stanno mettendo in discussione.
In questa logica il ricorso all’armamento dei jihadisti mercenari protetti e armati dalla Turchia nella regione di Idlib (e curati in Libia dall’ospedale da campo militare italiano) rappresenta la strategia più opportuna.
Non scordiamoci che esistono fondati analisti di intelligence, anche un ex funzionario CIA come Philip Giraldi, che sostengono che Hamas sia stato finanziato e armato dal Mossad israeliano per portare al suicidio i Palestinesi, costretti ad affidarsi a chiunque dia aiuti e protezione militare dal regime sionista israeliano.
Alla NATO e all’UE che ne è la bastarda figlia politica non interessa nulla della popolazione civile mediorientale e nemmeno occidentale, sempre più a rischio per le continue provocazioni di USA e Regno Unito alla Russia di Putin, come si sono scordati le Marocchinate della Legione Straniera francese e le 81 vittime del missile, forse israeliano, sparato contro l’aereo DC-9 Itavia su Ustica, si scorderanno le vittime di eventuali stupri, violenze e attentati che la continua proliferazione dei jihadisti sulle coste del Mediterraneo potranno portare come effetto boomerang.
L’importante per l’Alleanza Atlantica è instaurare una dittatura Nazi-Sionista che possa consentire l’egemonia occidentale al Nuovo Ordine Mondiale teorizzato da George Soros e messo in pratica dalle strategie sull’Intelligenza Artificiale di Bill Gates.
E’ questo l’ultimo attacco frontale del Sionismo Massonico finalizzato a distruggere quel poco che resta in Europa delle Radici Cristiane. Come già annunciato dalla Madonna nelle sue Apparizioni a Medjugorje
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
direttore Gospa News
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FONTI PRINCIPALI
WILSON CENTER – Untitled report on Freemasonry and the Muslim Brotherhood
WIKIPEDIA – MAROCCHINATE“Dimmi la verità”, prima conferenza nazionale in memoria delle … “Vittime delle Marocchinate”Seconda Guerra mondiale: Ciotti (Associazione nazionale vittime delle Marocchinate): “Nessuno chiede perdono per le vittime di queste atroci violenze”GOSPA NEWS – INCHIESTE OSINT – NTELGOSPA NEWS – JIHADISTI – TERRORISMOGOSPA NEWS – MASSONERIA E SIONISMO
6 JIHADISTI DI AL QAEDA in cura nell’Ospedale MIlitare Italiano in Libia. LNA accusa
JIHAD SAUDITA, TOP SECRET FILES: DAI DETENUTI INVIATI IN SIRIA ALLE BOMBE IN SRI LANKA
AL BAGHDADI, IL CALIFFO ISIS E AGENTE MOSSAD-CIA NASCOSTO DAGLI USA