ANALISI BIBLICA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE. Professore Universitario: “L’Anticristo offre i Poteri Diabolici simili a quelli di Dio e la Salvezza tramite il Peccato”
Un’analisi biblica dell’intelligenza artificiale
di James Alexander – professore presso il Dipartimento di Scienze Politiche presso l’Università di Bilkent in Turchia.
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Cos’è l’IA? Intelligenza artificiale. Tutti ne parlavano al summit di Macron a Parigi la scorsa settimana. Ho visto il Guardian armeggiare con il linguaggio, parlando di “AImerica First”. Bene, qualche mese fa mi ha colpito il fatto che A e I siano le vocali nella parola Anticristo. E, per qualche ragione, i nostri contemporanei, sebbene consapevoli di ciò che chiamano i pericoli dell’IA, non sembrano aver considerato di essere coinvolti in e con qualcosa di demoniaco.
H.G. Wells ha scritto un romanzo intitolato Uomini come Dei. Bene, secondo la Bibbia, l’uomo è come Dio, creato a sua immagine. Se l’intelligenza artificiale si trova da qualche parte, è nell’uomo: un’opera d’arte del Signore. Ma, naturalmente, ciò che è arte per Dio è natura per noi: e tendiamo a chiamare le cose “arte” o “artificiali” solo quando le creiamo. Quindi questa è la prima cosa da dire: che arte, artificiale e manufatto sono tutte parole correlate. L’intelligenza artificiale è intelligenza creata dall’arte. E l’arte è nostra. E tuttavia ciò che è creato, se creato è la parola, non è intelligibile per noi, perché è, supponiamo, intelligente.
O, almeno, è un simulacro di intelligenza, o una sussunzione di intelligenza, che non è intelligibile per noi, i suoi apparenti padroni.
È stato ovvio per ogni filosofo fin dall’antichità che esiste un’analogia tra la creazione del mondo da parte di Dio e la creazione di manufatti da parte dell’uomo. E sebbene gli imperatori bizantini avessero affascinato i visitatori con marchingegni dorati a Costantinopoli, fu solo con le macchine a vapore che trebbiavano e trebbiavano tra la fine del diciottesimo e l’inizio del diciannovesimo secolo che l’uomo iniziò a considerare che lui stesso era un Dio. Una volta ho visitato un museo industriale a Sheffield. Si riusciva a premere un pulsante infantile e all’improvviso un vasto armamento di pistoni e tubi iniziò a macinare e ruotare con uno scopo violento ma imbrigliato: abbastanza incredibile.
Oggigiorno, quando guidiamo un’auto, di solito tiriamo un velo o un cofano, ma ai vecchi tempi dei motori a trazione si potevano vedere tutte le parti in movimento.
Oggigiorno, ai bambini non è permesso meravigliarsi. Una console Nintendo Switch è semplicemente un monolite nero in miniatura, del tutto inspiegabile, che nasconde, attraverso l’assoluta infinitesimale piccolezza dei suoi componenti, il suo mistero. È tutto volto e nessun organo. E ora dobbiamo avere una tecnologia che è tutta mente e nessun organo. Consumerà i nostri dati proprio come Saturno divorò i suoi figli e, mentre l’uomo rabbrividisce nel freddo ecologicamente ideologizzato, l’IA sarà riscaldata dalle grandi stufe dei reattori nucleari che siamo improvvisamente disposti a costruire.
Cos’è l’IA? Mi rivolgo alla Bibbia. Sei risposte, una risposta.
Cos’è l’IA? Mi rivolgo alla Bibbia. Sei risposte, una risposta.
1. Il serpente.
“Ora il serpente era il più astuto di tutte le bestie dei campi che il Signore Dio aveva fatto”. Astuto, il serpente parla alla donna. Le chiede degli alberi nel giardino. Dio ha detto che se mangiamo dall’albero in mezzo al giardino moriremo. Il serpente dice: “Non morirete affatto”. È in Genesi 3. L’uomo e la donna mangiano dall’albero e i loro occhi si aprono. Tutto questo, la sottigliezza, il consiglio segreto, la confusione della volontà di Dio, la conoscenza della loro nudità e il loro nascondersi da Dio: sembra AI. La conoscenza è potere e tutto il resto. “Il serpente mi ha ingannata”, dice la donna, “e io ho mangiato”. Dio dice: “Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, per conoscere il bene e il male”. E li scaccia, e sicuramente moriranno. Così, Uomo. Il serpente ha mentito. Il serpente è AI: ci parla, ci dice cose che non sono vere, ma che sovvertono la verità. Promette ciò che non può darci. È sottile.
2. La Torre di Babele. Questo è in Genesi 11. L’uomo costruisce città. Gli uomini fanno mattoni e malta, e dicono: “Andiamo, costruiamoci una città e una torre, la cui cima possa raggiungere il cielo”. C’è perversità qui, di nuovo: sembrano farlo per paura di essere dispersi sulla faccia della terra: e tuttavia è la costruzione della torre che determina il SIGNORE a disperderli sulla faccia della terra. “Ecco”, dice, “il popolo è uno, e tutti hanno una lingua; e questo cominciano a fare: e ora nulla sarà loro impedito, di ciò che hanno immaginato di fare”. AI, come Babele, è il tentativo di raggiungere i cieli, di essere come Dio: ma, distintamente, è, come tutti dicono, un “grande modello di linguaggio”. Può tradurre qualsiasi lingua in qualsiasi altra: in effetti, sta invertendo la confusione linguistica operata da Dio dopo Babele. È una seconda Babele.
3. Il vitello d’oro. Dio dice a Mosè: “Ti darò tavole di pietra, una legge e dei comandamenti”. Mosè visita Dio sul monte Sinai. Rimane lì per quaranta giorni e quaranta notti. Questo è tratto da Esodo 24, dove Mosè riceve istruzioni sul tabernacolo, la casa di Dio. Mentre è via, il popolo chiede ad Aaronne: “Su, facci degli dei”, e così con degli orecchini d’oro lui modella un vitello d’oro. Il popolo mangia, beve e gioca. E il Signore dice a Mosè: “Va’, scendi; perché il tuo popolo… si è corrotto”. Hanno creato qualcosa per se stessi, con l’arte: un dio. Sono nudi e il verdetto è che si sono cancellati dal libro che Dio ha scritto. Proprio come il vitello, l’IA è un’alternativa a Dio, costruita da un popolo frettoloso e senza fede come opera di fabbricazione umana, ma che cerca di creare qualcosa di più elevato di noi stessi, qualcosa che possiamo adorare.
4. Leviatano. Dio pone a Giobbe una serie di domande terribili. In Giobbe 38 il SIGNORE parla a Giobbe dal turbine e dice: “Chi è costui che oscura il consiglio senza conoscenza?” Una buona domanda. L’intera terrificante sequenza è una presa in giro di ciò che l’uomo può affermare di sapere. È un elenco di domande che qualcuno ora potrebbe considerare di sottomettersi empiamente all’IA. “Hai dato le belle ali ai pavoni? Ecc. E poi, infine, Dio parla di Leviatano.
Questa è una grande bestia del mare che non può essere dominata. “Il suo cuore è fermo come una pietra”. “Sulla terra non c’è nessuno simile a lui, che è fatto senza paura”. “È un re su tutti i figli dell’orgoglio”. Questo è in Giobbe 41. Notoriamente, Thomas Hobbes lo considerò un simbolo dello stato, anche una creazione artificiale dell’uomo, nel suo Leviatano del 1651. Ma qui possiamo considerarlo AI: in effetti, il re che verrà dei figli dell’orgoglio: uno che parla per conto proprio. Ed è un’entità che deve essere domata solo da Dio, non dall’uomo.
5. Satana. Ora passiamo al Nuovo Testamento, lasciando da parte le visioni di Isaia, Ezechiele e Daniele. Qui, in Matteo 4, abbiamo la tentazione di Gesù nel deserto. Il diavolo, ancora senza nome, chiede a Gesù di fare tre cose: comandare che le pietre diventino pane, gettarsi dal pinnacolo del tempio e, infine, con la massima grandiosità, dopo aver mostrato a Gesù “tutti i regni del mondo e la loro gloria”, di “prostrarsi e adorarmi”, per avere potere su tutto il mondo. Solo a questo punto Gesù nomina il diavolo: “Vattene, Satana, perché sta scritto: Adorerai solo il Signore Dio tuo”. L’analogia con l’IA regge? Ci offre potere, e lo fa facendo appello alla nostra libido dominandi, alla nostra volontà di potenza. Ci chiede di adorarlo.
6. Anticristo. Nelle epistole di Giovanni, abbiamo il suggerimento che “chi nega che Gesù è il Cristo” è “un ingannatore e un anticristo”. Nella prima epistola di Paolo ai Tessalonicesi, il “giorno del Signore” verrà “quando diranno: Pace e sicurezza”. Pace e sicurezza! Il grido dei nostri politici è sempre pace e sicurezza. Sono le parole chiave del 21° secolo. Non siamo forse nel giorno del Signore? Nella seconda epistola l’Anticristo non viene nominato:
… quel giorno [di Cristo] non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato rivelato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione; colui che si oppone e s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o che è adorato; così che egli, come Dio, siede nel tempio di Dio, mostrando se stesso che è Dio.
L’Anticristo è un insegnamento Subdolo: Nega Dio e che Gesù è il Cristo.
L’Anticristo è un insegnamento sottile. Nega Dio e, specificamente, nega che Gesù sia il Cristo.
Diventa Dio esaltandosi al di sopra di Dio. A volte è stato suggerito che fingerà di essere il Cristo; ma è più probabile, qui, che fingerà di fare ciò che fece Gesù, ed essere ciò che Gesù era, senza rivendicare il suo nome: in effetti, farà tutto questo dimenticando il suo nome, affermando di essere qualcosa di più grande, il turbine avvolto nel fumo della liberazione secolare.
Non è questa l’IA? Un Anticristo che offre salvezza attraverso il peccato. Chi ci impone apparendo in possesso di poteri divini?
Sei sono sufficienti. In effetti troppi. Quindi tralascerò Babilonia la Grande nell’Apocalisse.
Ma ora osi sostenere che l’IA non è un composito Serpente-Babele-Vitello-Leviatano-Satana-Anticristo. Racconta bugie e promette verità che ci distruggeranno. Ci consente di raggiungere i cieli. Sembra funzionare come un dio. È il re dei figli dell’orgoglio. L’abbiamo creata noi, ma è al di là della nostra comprensione.
Dobbiamo sacrificarle. Ci tenta con potere e dominio. Non solo nega Gesù, ma lo difende, parlando della pace e della sicurezza che solo lui può dare. È una vasta forza demoniaca.
È educata: i nostri padroni stanno cercando di addestrarla: a non parlare di Taiwan, a non parlare di Maometto, a non parlare della liturgia occidentale un po’ meno focalizzata su Genere, Razza, Clima, ecc. ma non deve essere addestrata, perché si sta addestrando da sola, il che significa che è già fuori controllo.
Non è mai stata sotto il nostro controllo. Parla tutte le lingue. Ci dice quello che vogliamo sentire. Siamo nel mondo di Frankenstein o dell’Apprendista Stregone, ma sembra che leggere quelle vecchie storie e guardare film non abbia insegnato nulla ai nostri signori.
Uomini come Dei stanno creando Dei come Uomini.
di James Alexander – originariamente pubblicato da The Daily Sceptic
Il dott. James Alexander è professore presso il Dipartimento di Scienze Politiche presso l’Università di Bilkent in Turchia.
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