CAMPI FLEGREI: INCUBO APOCALITTICO DAL 2017. Nel SuperVulcano della Porta Infernale: “Sciame Sismico Sconosciuto”. 526 Terremoti, 2 di Magnitudo 3,9 in 3 Giorni
E’ il sesto supervulcano al mondo e il più pericoloso d’Europa Nel 2017, uno studio condotto dall’University College di Londra (UCL)
e dall’Osservatorio Vesuviano affermò che la caldera
fosse più vicina all’eruzione rispetto a quanto si pensasse
Nell’immagine di copertina l’opera di Niccolò dell’Abate “Enea scende nell’Averno” che si richiama all’omonimo Lago dei Campi Flegrei dopo ci sarebbe la porta dell’oltretomba secondo l’Eneide di Virgilio e la Divina Commedia di Dante. Accanto la solfatara di Pozzuoli
647 Scosse ma per le Istituzioni è solo “Eemegrenza Psicologica”
La terra ai Campi Flegrei continua a tremare. Lo sciame sismico è in corso dalle 16:53 di sabato 15 febbraio: sono stati rilevati in via preliminare 647 terremoti, con magnitudo compresa fino a 3.9.
La scorsa notte due le scosse registrate dall’Ingv: la prima si è verificata alle ore 1.31 di magnitudo 3.1 ad una profondità di 2 km. La seconda è stata registrata alle ore 4.04 ed è stata di magnitudo 3 sempre ad una profondità di 2 km. Il nuovo sciame sismico, che ha colpito nelle ultime ore l’area dei Campi Flegrei, ha riacceso paure e perplessità tra gli abitanti della cosiddetta zona rossa.
Intanto è polemica sulle rassicurazioni delle istituzioni e della Protezione Civile riguardo la gravità delle ultime scosse sismiche ai Campi Flegrei.
Il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha dichiarato: “Ci sono stati questi 4-5 eventi particolarmente importanti – argomenta – molto avvertiti soprattutto di notte, quando ovviamente la sensazione e la percezione è maggiore, che fanno parte della natura geologica di queste terre”.
E poi ha aggiunto: “ Sono fenomeni geologici che esistono da migliaia di anni e che rimarranno presenti su questo terreno per altre migliaia di anni”.
Si tratta di una solenne menzogna perché l’aggravamento dello “sciame siscmico sconosciuto” è stato registrato dai geologi solo a partire dal 2017 (leggere inchiesta sotto)
“Alla luce del monitoraggio costante – rassicura subito Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano – possiamo dire che non sta per avvenire un’eruzione, nonostante lo sciame sismico in corso dallo scorso 15 febbraio.
AGGIORNAMENTO DEL 18 FEBBRAIO 2025
526 Terremoti in soli tre Giorni
Sono 526 i terremoti rilevati dall’Osservatorio Vesuviano, sede di Napoli dell’Ingv, nel corso dello sciame sismico che sta interessando l’area dei Campi Flegrei dalle 15.53 di sabato 15 febbraio. Nel corso dello sciame sismico la magnitudo massima registrata è stata di 3.9 nella notte tra domenica e lunedì. Stanotte alle 3.22 si è verificata una scossa di magnitudo 3.1 con epicentro a ridosso del vulcano Solfatara, a Pozzuoli.
Anche oggi scuole chiuse a Pozzuoli, così come la biblioteca comunale e i siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei. A Pozzuoli è stato predisposto un centro per l’assistenza alla popolazione nel Palatrincone di Monterusciello, dove sono presenti anche psicologi specializzati per la gestione delle emergenze di questo di tipo.
AGGIORNAMENTO DEL 17 FEBBRAIO 2025
Nuova Scossa di terremoto nel Napoletano di magnitudo 3,9
La terra continua a tremare nei comuni flegrei.
Dopo quella di ieri di uguale intensità, un’altra scossa di terremoto lunga e intensa di magnitudo3.9 è stata registrata poco dopo la mezzanotte del 17 febbraio 2025 nella zona dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma si è verificato alle 00:19 con ipocentro a soli due km di profondità ed epicentro a cinque km da Pozzuoli. Tanta paura tra la popolazione che è di nuovo scesa in strada.
La precedente scossa era stata avvertita ieri, domenica 16 febbraio, a Napoli e nei comuni flegrei. Spavento e preoccupazione tra tanti che hanno sentito il sisma verificatosi alle 15.29. L’evento è stato avvertito nel capoluogo, da Secondigliano a Fuorigrotta ma anche in centri della provincia come Giugliano. Maggiori effetti nei quartieri collinari, a Posillipo e a Materdei.
La magnitudo registrata da INGV è 3,9 a 2,5 km di profondità. Questo livello di magnitudo della scala Richter è classificato come terremoto “molto leggero” e descritto nel modo seguente: spesso avvertito, ma generalmente non causa danni. Le scosse sono iniziate questa notte attorno alle 3, sono state una decina ma tutte con una magnitudo attorno a 2. Al momento non si segnalano danni significativi.
Il Direttore Dipartimento Vulcani, Francesca Bianco, dell’INGV ha confermato che la scossa è stata particolarmente avvertita dalla popolazione poiché si è manifestatata a soli 2,5 km di profondità, spiega la prefettura, segnalando che i Comuni di Bacoli e Pozzuoli ( i più vicini all’epicentro) “hanno attivato i Centri Operativi Comunali anche ai fini di una prima ricognizione visiva dei territori“, inoltre “il sindaco di Bacoli, (Josi Gerardo Della Ragione) ha segnalato una interruzione della rete idrica in località Scalandrone sulla quale lo stesso Ente sta intervenendo“.
“Nessuna segnalazione di criticità è pervenuta al momento dalle strutture sanitarie, sebbene negli ospedali Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e San Paolo di Napoli, la scossa sia stata distintamente avvertita dai degenti“, aggiunge la prefettura, concludendo: “La situazione per la viabilità, soprattutto in relazione agli spostamenti per la giornata festiva, è attentamente seguita“.
500 Sfollati per la notte e Scuole chiuse a Pozzoli
A Pozzuoli, in provincia di Napoli, il comune ha aperto il Palatrincone per consentire alla popolazione di trascorrere la notte in seguito alla scossa di magnitudo 3.9registrata dopo la mezzanotte.
La struttura ha ospitato 9 nuclei familiari. Secondo quanto informa la Prefettura di Napoli, circa 500 persone hanno trascorso la notte in aree di parcheggio attrezzate nelle quali sono stati distribuiti generi di prima necessità, tra cui le coperte termiche.
Scuole chiuse oggi a Pozzuoli per permettere le verifiche sulle strutture scolastiche dopo l’ultima grave scossa. Il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni ha confermato che è stata firmata un’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche su tutto il territorio comunale.
AGGIORNAMENTO DEL 27 APRILE 2024
Prosegue Il Pericolossismo Sciame Sismico
Non si fermano i movimenti tellurici a Campi Flegrei. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 ha svegliato molti napoletani che l’hanno avvertita distintamente, soprattutto ai piani alti dei palazzi. L’evento è stato localizzato ad una profondità di 3 chilometri con epicentro nel golfo.
La scossa è stata avvertita anche in diversi quartieri di Napoli. Nella zona di Bacoli diverse persone spaventate sono scese in strada. Secondo la protezione civile, che sta portando avanti le verifiche nell’area, non risultano danni.
La scorsa notte una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 era stata avvertita alle 3.47 dai residenti nella zona dei Campi Flegrei, nei quartieri di Agnano e Bagnoli, a Napoli e nei comuni limitrofi, tra Pozzuoli e Bacoli nell’ambito di uno sciame sismico caratterizzato da una cinquantina di scosse ma tutte di bassa intensità e mai superiori a 1,4 di magnitudo.
AGGIORNAMENTO DEL 16 OTTOBRE 2023
Forte Scossa il 16 ottobre 2023 e altre nella Notte
Terremoto ai Campi Flegrei di magnitudo 3,6 oggi, lunedì 16 ottobre alle ore 12.36 ad 1,9 km di profondità.
Distintamente avvertito dalla popolazione, tra Napoli e Pozzuoli, l’evento tellurico si inscrive nell’attività bradisismica che sta preoccupando sempre più i residenti. Ci sono state successivamente altre scosse, almeno 6, di intensità minore. La terra ha tremato nell’area Flegrea, nella zona della Solfatara, fino a Fuorigrotta e Posillipo nel lato di Napoli e anche a Quarto e Bacoli sul versante dell’area puteolana.
A Fuorigrotta, ad Agnano e a Pozzuoli i bambini delle scuole elementari sono stati fatti uscire dalle classi e sono stati concentrati nelle aree comuni degli edifici scolastici. Al momento né Protezione Civile né Vigili del Fuoco riferiscono di danni a strutture, persone o cose.
Nella giornata di ieri due le scosse che si erano avvertite, una di magnitudo 1,4 alle 16,18, l’altra di 1.9 alle 19,57. Nel mese di settembre 2023, stando ai dati forniti dai monitoraggi Ingv il suolo flegreo si è sollevato di 1 centimetro in 3 giorni.
Di recente il governo ha varato un decreto con l’obiettivo di riperimetrare la zona rossa dei Campi Flegrei per aggiornare gli eventuali piani di evacuazione e attuare nuove azioni di “mitigazione del rischio” sui palazzi più soggetti a eventi tellurici.
L’Incubo dei Campi Flegrei Ignorato per anni
INCHIESTA DEL 3 OTTOBRE 2023
Tutti gli Italiani (ad eccezione di gioonalisti e addetti ai lavori che sapevano del test) sono rimasti esterrefatti quando, in giorni differenti a seconda della regione, hanno sentito squillare il telefono cellulare in modo anomalo. E’ il messaggio di IT-Alert, il sistema di allarme pubblico che dirama agli smartphone presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi in corso.
Mentre la tecnologia si prepara ad affrontare per tempo calamità naturali o antropiche che sovente non sono prevedibili per l’interconnessione SOPRANNATURALE di variabili che le rendono devastanti, la propaganda mediatica di mainstream cerca di nascondere dietro al mignolo incubi apocalittici come quello degli sciami sismici che continuano a scuotere l’Italia da mesi sia sulle coste tirreniche che, soprattutto, lungo quelle Adriatiche, già teatro di devastanti terremoti e nonostante ciò esposte all’insidia di una groviera di trivellazioni sottomarine.
Come abbiamo evidenziato in tre precedenti inchieste la strategia speculativa sulle risorse energetiche di gas e petrolio, fondamentali per sostenere la scellerata logica geopolitica della NATO della guerra non solo militare ma anche finanziaria alla Russia in rappresaglia per il conflitto in Ucraina, è stata prevalente sulla virtù cardinale cristiana della prudenza che avrebbe invitato a sviluppare studi (oggi inesistenti) sull’impatto sismico delle perforazioni vicine alla costa.
Mentre il Governo Meloni ci ha già spinti ad essere sudditi del controllo globalizzato (o Nuovo Ordine Mondiale…), sottoscrivendo al G20 l’impegno al Trattato Pandemico mondiale che metterà nelle mani di un’unica agenzia mondiale ogni potere di dittatura sanitaria su lockdown, mobilità, vaccini e censura “ad libitum” alla disinformazione su cui 11 nazioni africane guidate dalla Russia sono pronte a dare battaglia, un reale incubo apocalittico è stato inizialmente minimizzato dai media di mainstream e ignorato per anni dalla politica di ogni colore.
Si tratta dello sciame sismico ininterrotto iniziato alle 6,30 del 26 settembre nell’area vulcanica dei Campi Flegrei di Napoli e definito “una cosa nuova e sconosciuta” da un allarmato esperto dell‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Ma anche dopo i continui terremoti di elevata intensità verificatisi nel mese di settembre il sindaco partenopeo Gaetano Manfredi aveva inizialmente usato le solite parole di circostanza. Le gravi scosse dei primi giorni di ottobre hanno indotto finalmente il Governo e gli enti locali ad affrontare il problema.
«Stiamo seguendo con grande attenzione tutta la questione ha riportato RAI News – E’ chiaro che noi dobbiamo essere sempre molto attenti, molto prudenti, ma anche molto tranquilli perché dobbiamo evitare il panico e avere un grande coordinamento tra le istituzioni. Io sento quotidianamente l’Ingv, l’Osservatorio vesuviano, c’è un monitoraggio molto attento e in occasione di ogni scossa un po’ più significativa continuiamo a fare sopralluoghi e verifiche in tutti gli edifici pubblici» dichiarò il 29 settembre il Sindaco di Napoli.
Antica Mappa dei Campi Flegrei
Ma gli addetti ai lavori e i politici pare non vogliano rammentare che quel fenomeno è avvenuto in una delle 6 Caldere più grandi e più pericoloso del mondo intero come ben spiega il sito Geopop in un articolo di Domenico Ravidà (geologo e sedimentologo laureato in Scienze Geologiche presso la FAU Erlangen-Nürnberg in Germania e attualmente sono un ricercatore presso la Georg-August-Universität di Göttingen).
«Nell’immaginario comune, un supervulcano è considerato un edificio vulcanico di dimensioni considerevoli, la cui eruzione potrebbe portare la nostra specie sull’orlo dell’estinzione. Tuttavia, questa visione, fomentata negli anni dal giornalismo, dalla letteratura e dal cinema, si discosta dalla definizione scientifica di un supervulcano» spiega Ravidà.
Prima di addentrarci in un viaggio scientifico evidenziamo un aspetto sinistro che caratterizza la “supercaldera” dei Campi Flegrei: nel bacino concavo di essa si è creato il lago vulcanico d’Averno dove secondo Virgilio c’è la porta degli Inferi (denominati Ade dai latini ma anche Avernus proprio in riferimento alla citazione dell’Eneide del poeta latino) e dove sorgerebbe la selva oscura dove inizia il viaggio della Divina Commedia di Dante Alighieri…
Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.
Insomma, un luogo capace di far venire la pelle d’oca tanto agli scienziati quanto ai cristiani che, resistendo alle contaminazioni dello scientismo materialista massonico, ancora credono nel soprannaturale e nelle occulte potenze infernali ben descritte nei libri del grande esorcista padre Gabriele Amorth.
Il Nuovo e Sconosciuto Sciame Sismico
Dalle ore 05:06 del 26/09/2023 è in corso uno “sciame sismico ai Campi Flegrei” costituito da circa64 eventicon magnitudo (Md) ≥ 0 emagnitudo massima 4.2 ± 0.3, registrati dalla Rete di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Gli epicentri sono localizzati nell’area Accademia-Solfatara (Pozzuoli) e nel Golfo di Pozzuoli. Il terremoto di magnitudo maggiore è avvenuto nell’area compresa tra Bagnoli e Pozzuoli, ad una profondità di 2.7 km.
Da quel momento la caldera napoletana non ha smesso di sussultare facendo registrare ben 4 scosse superiori ai 2,5 gradi e un’altra, nella giornata di ieri, pari a 4,2 gradi, come evidenzia la tabella dell’INGV che abbiamo calibrato solo su fenomeno superiori ai 2,5 gradi che hanno interessato il bacino della penisola italiana (e zone straniere limittrofe).
Fortunatamente non ci sono stati danni gravi agli edifici né tantomeno feriti.
La tabella dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sui fenomeni sismici superiori a 2,5 gradi registrati nella penisola italiana negli ultimi giorni
Ma al di là della lunghezza apparentemente interminabile dello sciame sismico e della sua intensità che ha fatto fuggire in strada più volte gli abitanti di alcuni quartieri di Napoli inducendo il governo a valutare provvedimenti straordinari ad hoc, è la natura dell’evento a preoccupare gli esperti.
“È uno sciame ancora in corso” ed è uno sciame diverso da quello dei giorni scorsi perché “diversamente dalle sequenze sismiche, gli sciami che avvengono nelle aree vulcaniche hanno al più la durata di pochi giorni”, aveva dichiarato all’ANSA fin dalle prime scosse Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
“Deformazione del suolo e sismicità vanno di pari passo” e anche i terremoti più recenti sono legati “al fenomeno del bradisismo, come tutti i terremoti dei Campi Flegrei”, nell’ambito di una “crisi cominciata nel 2005”, ha osservato l ‘esperta.
Da allora, nell’arco di 18 anni, “si è registrato un sollevamento del suolo che ha raggiunto il massimo di poco più di 113 centimetri nella zona Rione Terra. Da qui, in tutte le direzioni la deformazione decresce in modo significativo”.
Ma, avverte Giuseppe Mastrolorenzo, dell‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratta di un fenomeno nuovo da analizzare: “Non bisogna comparare in modo così sicuro le fasi bradisismiche del passato, degli anni ’70 e ’80, con quelle attuali. Questo è un bradisismo completamente diverso come dinamica. Mentre nelle fasi precedenti il sollevamento era molto più rapido, in questo caso c’è una lunga fase bradisismica, con un lento sollevamento del suolo, ma la sismicità è arrivata agli stessi livelli delle fasi precedenti”.
“L’errore che si commette è dire ‘abbiamo raggiunto livelli già registrati in passato’, ma questo non è vero perché in questa fase è tutto in incremento rispetto ai livelli raggiunti in passato e i terremoti hanno raggiunto livelli uguali o anche maggiori rispetto agli anni ’80. Per questo non si può comparare così strettamente con le precedenti. E’ una cosa nuova e sconosciuta, così com’era sconosciuto il bradisismo negli anni ’80”.
Un SuperVulcano tra i più pericolosi del Mondo
Lo sciame sismico giunto al suo apice per intensità e frequenza a fine settembre-inizi ottobre era cominciato ben prima come spiega Andrea Moccia in un articolo su Geopop.
«Il 7 settembre alle 19:45 circa una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Napoli e dintorni e subito ci si è chiesti “ma cosa sta succedendo?”.
Il terremoto di giovedì ha fatto registrare una magnitudo Richter pari a 3.8 e il suo epicentro era localizzato in un’area tra i Campi Flegrei e il capoluogo campano, più precisamente tra zona Solfatara e Pisciarelli. Il punto è che il sisma ha fatto registrare una profondità molto ridotta, circa 2 km, e quindi è stato avvertito in modo molto intenso da parte della popolazione».
«A causa del rischio e della loro pericolosità vulcanica, nonché delle loro dimensioni, diversi centri vulcanici in tutto il mondo vengono comunemente definiti supervulcani, nonostante in passato non abbiano prodotto eruzioni di magnitudo VEI 8. È questo il caso, per esempio, dei Campi Flegrei, un grande campo vulcanico attivo da oltre 80.000 anni, che occupa un’area di circa 200 km2 nel golfo di Pozzuoli, a nord-ovest della città di Napoli, e la cui eruzione più violenta, quella dell’ignimbrite campana avvenuta circa 39.000 anni fa, rientra nel gradino 7 della scala VEI» ha scritto invece Domenico Ravidà in un’inchiesta sui supervulcani mondiali.
«Tuttavia, visto l’impatto di tale eruzione su scala globale, e in particolare il decremento di 3-4 gradi delle temperature nell’emisfero settentrionale, dovuto all’immissione di ingenti volumi di particelle in atmosfera, la caldera dei Campi Flegrei ha ricevuto (giornalisticamente parlando) l’attributo di supervulcano più pericoloso d’Europa. La seconda eruzione più violenta dei Campi Flegrei è invece quella del Tufo Giallo Napoletano, avvenuta circa 15.000 anni fa, ed è classificata VEI 6».
L’ignimbrite Campana di 39mila anni fa
Come spiegano sempre gli esperti di Geopop in vari articoli, l’inizio dell’attività eruttiva risale a circa 60-80 mila anni fa e l’insieme delle eruzioni ha originato la caldera che osserviamo oggi, con i suoi 12 km di diametro. I due eventi eruttivi principali sono sicuramente quello dell’Ignimbrite Campana (circa 39 mila anni fa) e quello del Tufo Giallo Napoletano (circa 15 mila anni fa).
Tralasciamo le analisi tecniche da addetti ai lavori e vediamo quali sono i motivi di preoccupazione tra gli scienziati nell’articolo di Stefano Gandelli intitolato “Campi Flegrei, il supervulcano più pericoloso d’Europa” e pubblicato il 29 settembre 2021 su Geopop.
«Più che per la passata attività vulcanica, i Campi Flegrei sono noti per un fenomeno unico nel suo genere: il bradisismo. Definito anche come “respiro vulcanico” è sostanzialmente un continuo sollevarsi e abbassarsi dell’area calderica» scrive il geologo.
«Il fenomeno del bradisismo è stato anche il soggetto della copertina del primo testo geologico moderno, il Principles of Geology di Charles Lyell, con le colonne del Tempio di Serapide di Pozzuoli. Queste colonne presentano dei fori creati da organismi marini e testimoniano le variazioni del livello del mare nel corso dei secoli. In realtà, non è tanto il livello del mare a cambiare, quanto piuttosto il livello del suolo!» aggiunge.
Impossibile prevedere un’Eruzione. Sindaci alla Camera
È impossibile prevedere con esattezza cosa potrebbe succedere in caso di eruzione dei Campi Flegrei. In questo caso poi sono presenti difficoltà ancora più alte: solitamente si ha un’unica bocca di emissione, mentre qui le possibili bocche eruttive possono essere molteplici e in zone anche distanti le une dalle altre, si legge ancora nell’articolo scientifico.
Caratteristiche scientifiche della caldera dei Campi Flegrei
«Tenendo conto che i Campi Flegrei sono uno dei vulcani più pericolosi del mondo, esistono diversi scenari, ciascuno caratterizzato da un diverso livello di esplosività e, quindi, di pericolosità – rileva Gandelli -Secondo la Protezione Civile, una futura eruzione dei Campi Flegrei avrà un carattere esplosivoe consisterà nel lancio di bombe e blocchi nelle aree limitrofe al vulcano, mentre flussi piroclastici potrebbero estendersi per svariati chilometri prima di arrestarsi. Ceneri e lapilli percorrerebbero lunghe distanze e, a differenza di quanto accadrebbe in caso di eruzione del Vesuvio, la città di Napoli risulterebbe sottovento e, dunque, verrebbe probabilmente coinvolta».
Mercoledì prossimo la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati svolgerà le audizioni informali del sindaco della città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi e dei sindaci di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Giugliano e Marano, sulle questioni riguardanti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei.
La bocca più grande della caldera dei Campi Flegrei
Sabato scorso, intanto, a Pozzuoli si è tenuto un convegno nel corso del quale si è discusso delle opportunità per il territorio flegreo come segnala Napoli Today.
«Nei mesi scorsi abbiamo assistito all’aumento della frequenza e della magnitudo delle scosse di questa fase del bradisismo, fenomeno con cui conviviamo da sempre. Da quando mi sono insediato, ho deciso di insediare un tavolo tecnico scientifico per la mitigazione del rischio sismico e l’aumento della resilienza del nostro territorio» ha scritto in un post sui social il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni.
«Ma come Comune non abbiamo la possibilità di mettere in campo azioni concrete per prevenire i rischi, almeno non da soli. Ho lavorato fin da subito alla creazione di una rete istituzionale che ci consentisse di lavorare con la giusta tranquillità ma anche con la dovuta celerità. Siamo riusciti a portare il bradisismo all’attenzione del governo nazionale, cosa mai accaduta prima, e abbiamo cominciato a lavorare concretamente, in piena sinergia, con gli altri comuni dell’area flegrea, con la Regione Campania, la Protezione Civile Regionale e Nazionale e il Governo. Da soli non avremmo potuto fare molto”,
Nel provvedimento che il Governo sta preparando in relazione alle scosse di terremoto ai Campi Flegrei a Napoli “è previsto un Piano di esodo in relazione al bradisismo, perchè per il rischio vulcanico il Piano esiste già e va soltanto aggiornato”. Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, intervistato al Tg1. “Si tratta – ha spiegato – di uno strumento che verrà adottato soltanto in casi di estrema necessità, ma averlo, elaborarlo e tenerlo aggiornato è una buona pratica di prevenzione”.
La Perforazione della Caldera e l’Allarme degli Scienziati Inglesi
Uno scritto del 2013 di vulcanologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha attribuito il rapido innalzamento del terreno tra il 2012 e il 2013 ad un accumulo di magma situato a 3 km di profondità, 500 metri a sud del porto di Pozzuoli.
Wikipedia segnala anche un importante intervento umano di monitoraggio della caldera.
«Nel 2012, è stato pianificato il Campi Flegrei Deep Drilling Project (CFDDP), nell’ambito del programma scientifico internazionale di perforazioni continentali denominato ICDP (International Continental Scientific Drilling Program): il CFDDP prevede la realizzazione di un pozzo di 3,5 km a Bagnoli, a ridosso della collina di Posillipo, con l’intenzione di monitorare la camera magmatica sottostante e studiare la stratigrafia della locale crosta terrestre».
«Il foro iniziale, profondo 501 metri nel 2016, ha permesso di ricostruire la stratigrafia accumulatasi in 47 000 anni e di rivelare l’evoluzione dell’attività eruttiva nello stesso periodo. Ha permesso, inoltre, di individuare limiti più stringenti all’estensione della caldera, il cui margine orientale, ad esempio, si è potuto restringere fino in corrispondenza della collina di Posillipo, escludendo quindi una possibile estensione fino alla parte centrale della città di Napoli, come si temeva in precedenza».
Questa invasiva trivellazione potrebbe aver destato il gigante dormiente dal suo quiescente sonno?
La domanda è legittima e, probabilmente, scomoda ed imbarazzante nonché senza risposta anche per gli esperti di geofisica e vulcanologia che, a tutt’oggi, dispongono di pochissimi – ma inquietanti – studi sulla correlazione tra perforazioni del sottosuolo e movimenti tellurici, come abbiamo evidenziato in una nostra precedente inchiesta.
Sta di fatto che da allora la situazione sismica dei Campi Flegrei non è certamente migliorata…
«Nel dicembre del 2016, l’intensa attività vulcanica nella zona allarmò la comunità scientifica in vista di una possibile eruzione. Nel maggio del 2017, uno studio condotto dall’University College di Londra (UCL) e dall’Osservatorio Vesuviano affermò che la caldera dei Campi Flegrei fosse più vicina all’eruzione rispetto a quanto si pensasse. Nel loro bollettino settimanale a partire dal 6 aprile 2021, INGV riferisce che il tiltmeter GPS RITE ha un tasso medio di sollevamento di 13±2 mm al mese» rammenta sempre Wikipedia.
«Studiando come il terreno si spacca e si muove ai Campi Flegrei, pensiamo che potrebbe avvicinarsi a una fase critica in cui ulteriori disordini aumenteranno la possibilità di un’eruzione, ed è fondamentale che le autorità siano preparate per questo», aveva spiegato il dottor Christopher Kilburn Direttore dell’UCL Hazard Centre.
«Non sappiamo quando o se questi disordini a lungo termine porteranno a un’eruzione, ma i Campi Flegrei stanno seguendo una tendenza che abbiamo visto testando il nostro modello su altri vulcani, tra cui Rabaul in Papua Nuova Guinea, El Hierro in Isole Canarie e Soufriere Hills a Montserrat nei Caraibi. Ci stiamo avvicinando alla previsione delle eruzioni di vulcani che sono rimasti silenziosi per generazioni utilizzando modelli fisici dettagliati per comprendere come si sviluppano i disordini precedenti» aggiunse lo scienziato inglese.
La Contaminazione Radioattivo vicino ai Campi Flegrei
«Le acque del Garigliano prospicienti gli scoli dei reattori della vecchia centrale nucleare di Sessa Aurunca sono inquinate da radioattività, ad appena 60 chilometri dai Campi Flegrei. E’ quanto emerge, dopo due mesi di attesa, dalle analisi condotte dai militari del Cisam – Centro interforze studi applicazioni militari – di San Piero a Grado sui prelievi effettuati a fine novembre del nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza di Napoli» scrisse Gennaro Del Giudice nel 2013 su CronacaFlegrea sollevando un problema di inquinamento dei siti vulcanici su cui pubblicheremo un articolo più dettagliato del nostro esperto di questioni nucleari, professor Paolo Scampa.
«La settimana scorsa, infatti, i risultati delle indagini sono stati consegnati al sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Giuliana Giuliano che, a fine novembre, aveva aperto il procedimento penale 9664/12 per irregolarità in materia di sicurezza nucleare (decreto legislativo 230/95). Da quanto si apprende, la radioattività riscontrata non sarebbe elevata, seppure c’è da intendersi su cosa questo rappresenti, ma di fatto ora l’inquinamento è palesato anche dalle analisi e la Sogin, che sarebbe già stata informata dei risultati, si starebbe già attivando per avviare una bonifica d’urgenza dopo che sei mesi fa l’aria di rispetto di fronte agli scoli dei reattori già era stata ampliata andando a coprire quasi l’intero specchio acqueo prospiciente» aggiungeva il reportage.
I finanzieri del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Mondragone a seguito di un blitz avevano appurato che i controlli dell’Arpa Campania all’interno del sito dismesso, che dovevano essere semestrali, in realtà non venivano effettuati da sette anni. Inoltre, nell’ambito delle stesse verifiche, veniva riscontrato che il registro degli scarichi liquidi e aeriformi era compilato a matita.
La Storia Spettrale del Lago Averno
Tutti questi pericoli appaiono decuplicati se si analizza la storia dei Campi Flegrei non solo sotto il profilo scientifico ma anche sotto quello storico, mitologico e soprannaturale per la presenza del Lago d’Averno.
Richard Wilson – Lado Aveno – circa 1765 – National Gallery of Victoria – Melbourne
E’ un bacino idrico vulcanico che si trova nel comune di Pozzuoli, precisamente tra la frazione di Lucrino e il sito archeologico di Cuma, nella città metropolitana di Napoli.
Il nome Avernus deriva dal greco ἄορνος (senza uccelli), infatti si narra che tale assenza fosse dovuta al fatto che le acque del lago esalassero particolari gas che non permettessero la vita agli uccelli. Esso sorge all’interno di un cratere vulcanico spento, nato 4 000 anni fa, ed è il secondo per dimensione, dopo il lago Fusaro, tra tutti i laghi presenti nei Campi Flegrei.
La solfatara di Pozzuoli nei Campi Flegrei in Compania
Secondo le religioni greca e romana e la mitologia, è un accesso all’Oltretomba (regno del dio Plutone) e dimora terrestre dell’angelo caduto Lucifero, perciò gli inferi romani (l’Ade greco) si chiamano anche Averno, inoltre gli alberi situati intorno alla sponda del lago rappresenterebbero la celebre selva oscura citata nell’Inferno di Dante.
Una chiara testimonianza di tutto ciò ci è stata data dal poeta latino Virgilio, nel sesto libro dell’Eneide: Enea consulta la sibilla cumana, situata in un antro presso il Tempio d’Apollo di Cuma, pregandola di guidarlo verso gli Inferi, la cui porta sarebbe proprio il Lago d’Averno (scrupea, tuta lacu nigro nemorumque tenebris VI, 238).
Il dipinto Enea scende nell’Averno di Niccolò dell’Abate (1543) e uno schema dell’Oltretomba di Virgilio secondo l’Eneide
Nel corso del XIX secolo è stato oggetto di studio per molteplici fenomeni naturali, in particolare per il fenomeno ottico della Fata Morgana.
Analogamente, dall’Ottocento in poi si è diffuso tra gli uomini il pensiero secondo cui la fata Morgana, figura mitologica celtica legata al ciclo arturiano, avesse scelto proprio questo luogo come dimora, in particolare risiederebbe all’interno di castelli immaginari fluttuanti sull’acqua che apparirebbero proprio a causa del fenomeno ottico relativo.
Nell’epoca in cui i valori cristiani della patria italiana sono stati sacrificati dai vari Governi che si sono avvicendati a Roma sull’ara pagana della Lobby delle Armi in Ucraina e delle Big Pharma in tutta l’Unione Europeail risveglio prepotente della natura proprio dove si anniderebbe il covo delle tenebre dovrebbe essere letto anche come un incubo apocalittico per indurre la premier Giorgia Meloni e i suoi ministri complici dei Signori della Guerra (Guido Crosetto) e del transumassimo di Bill Gates (Orazio Schillaci) a ricordare che molte loro opere stanno profanando il sangue dei martiri cristiani.