IMPORTANTE VITTORIA LEGALE CONTRO IL DECRETO LORENZINI SUI VACCINI AI BAMBINI. Interviste sul Caso e Maxi-Studio sui Disturbi Infantili da Sviluppo Neurologico
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Nell’immagine di copertina l’ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il dirigente di Constitutio Italia Ciro Scognamiglio che ha seguito la questione legale con l’avvocato Youri Hallemans
di Piero Angelo De Ruvo
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La Legge Lorenzin inizia a scricchiolare, a colpi di carte bollate.
I bambini e ragazzi da 0 a 16 anni sono obbligati a farsi inoculare ben 10 vaccini resi obbligatori dalla c.d. Legge Lorenzin (link 1). Un vero e proprio ricatto, pena il divieto di frequenza dei loro figli nei nidi, nelle scuole materne, elementari e medie, in barba all’art. 34 della nostra Costituzione.
Inizialmente il Decreto Lorenzin prevedeva l’obbligatorietà per 12 vaccini ma un emendamento della Commissione Salute del Senato aveva deliberato che Anti meningococco C e B non fossero più necessari per iscriversi a scuola ma sarebbero stati proposti attivamente dalle Asl alle famiglie insieme all’anti pneumococco e all’anti rotavirus.
Quindi quelli obbligatori rimangono: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, parotite, rosolia e varicella.
Il Consiglio di Stato ha pronunciato la seguente ORDINANZA:
“Rilevato che è appellata la sentenza di rigetto del ricorso proposto dagli odierni appellanti per l’annullamento dei provvedimenti di sospensione didattica dei figli minori presso la scuola dell’infanzia in relazione all’obbligo vaccinale; Considerato che dalla documentazione versata in atti da parte appellante risulta che, da un lato, il pediatra dell’ASL competente ha certificato che i minori hanno rimandato le vaccinazioni “in quanto in attesa di eseguire accertamenti in merito”, dall’altro con determina dirigenziale l’Istituto scolastico ha riammesso gli alunni alla frequenza della scuola dell’infanzia a partire dal 7 febbraio 2025 e fino al 30 giugno 2025”.
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“Questa è una ordinanza che decide sulla fase cautelare su un provvedimento amministrativo che escludeva dalla scuola i figli dell’assistito”, evidenzia l’avvocato Youri Hallemans, che ha seguito le fasi per garantire i diritti dei genitori dei minori. In una prima fase il Tar di Lecce ha dato torto ai genitori, in quanto non ha annullato il provvedimento di esclusione dei bambini dalla scuola dell’infanzia.
Entrando più nel dettaglio, l’avvocato Hallemans spiega che uno dei genitori, essendo militate e quindi obbligato all’inoculo del vaccino anti-Covid, è stato colpito da effetti negativi accertati sulla sua salute, tanto da avere anche una invalidità.
I genitori, non volendo rischiare che i loro figli potessero avere degli effetti indesiderati all’indomani delle vaccinazioni obbligatorie, attraverso il loro legale, hanno interpellato il medico della ASL al fine di effettuare i vaccini ai loro figli, ma dopo che la ASL avesse effettuato gli esami diagnostici per verificare che non vi fossero delle controindicazioni ai vaccini previsti per i loro figli, nel caso contrario, la stessa ASL sarebbe stata responsabile di ogni conseguenza.
“Sicché questo dottore ha ceduto ed ha dato la possibilità di fare gli esami pre-vaccinali ai bambini. La scuola venuta a conoscenze di questo provvedimento medico, ha dovuto automaticamente riammettere i bambini nelle classi”. Continua l’avv. Hallemans, “in questa prima fase, i bambini sono stati riammessi a scuola, ed il ricorso al Consiglio di Stato è diventato improcedibile, e adesso attenderemo la decisione nel merito, quando ci chiameranno per discutere il ricorso”.
Le vie legali per far valere i Diritti Costituzionali
“Ogni volta che ho ricevuto un contato o una richiesta per cercare di far valere alcuni diritti che l’ordinamento giuridico impone, e che i cittadini stessi dovrebbero conoscere, è quella di avere un’ansia e l’incapacità di reagire” Esordisce nel suo intervento il dottor Ciro Scognamiglio, impegnato da più di dieci anni, come missione personale, ad aiutare coloro che subiscono soprusi normativi. Da qualche anno fa parte del direttivo dell’Associazione “Constitutio Italia” che difende i principi costituzionali ed i diritti dei cittadini.
Vaccini obbligatori, ma quanti genitori sanno che alcuni di questi vaccini sono sperimentali?
“Questa norma, la c.d. legge Lorenzin è forse stata la prima legge ritorsiva vaccinale, in questo caso se non vaccini i bambini in età pediatrica non te li faccio entrare a scuola” continua il Dott. Scognamiglio, “è una sorta di stress psicologico, ma non solo sugli stessi genitori che realmente hanno timore, come anticipava l’avvocato Hallemans, vi è un valore esponenziale di crescita nei valori di autismo, come dimostrano i dati della Regione Emilia Romagna, una delle regioni più vacciniste dell’Italia, insieme alla regione Puglia. Nell’ultimo quinquennio, (in Emilia-Romagna) su un range da 0 a 17 anni, si parte da 4600 siamo arrivati a 6200 circa, la popolazione più colpita è quella che va dai 6 ai 10 anni. Per dieci malattie esantematiche, la sanità pubblica ha predisposto trentatré (33) tipologie di vaccini differenti in dosi esavalente, trivalente, tetravalente ecc., ovvero per combattere dieci malattie si somministrano 33 tipologie di vaccini dai 0 ai 17 anni con richiami vari e fasce di età varie”.
Nella sua disamina (video intervista sotto) mette in rilievo un fattore importantissimo, ovvero l’impossibilità a procedere, da parte degli organi competenti, ad una farmacovigilanza attenta in quanto le tipologie di vaccino sono smisurate, rendendo impossibile risalire a quale tipo di vaccino o eccipiente che eventualmente ha causato un effetto o evento avverso più o meno importante.
Il Dott. Scognamiglio, che collabora con lo studio dell’Avv. Hallemans, conclude questo passaggio con una sconcertante segnalazione, “di questi 33 vaccini disponibili in Italia vi sono ben 5 vaccini sottoposti a monitoraggio addizionale, quindi sperimentali, e sono “Hexyon, Menquadfi, Vaxneuvance, Trumenba, Gardasil 9”. (link a fondo pagina)
La leggenda degli antivaccinisti
In conclusione, “nelle istanza i genitori hanno più volte richiesto di voler vaccinare in precauzione i propri figli”, infatti non si tratta di voler contrastare la Legge Lorenzin, anche se è legittimo da parte del cittadino criticarla in quanto vi è una libertà di espressione e di pensiero, ma semplicemente voler essere sicuro che i propri figli non possano avere delle controindicazioni agli eccipienti dei vaccini obbligatori.
“Visto che ci sono alcune norme nell’ordinamento che ci consentono dei diritti e farli valere, la più conosciuta è la legge 219/2017 sul consenso informato, ma c’è anche una legge meno conosciuta che è il DL 124/98. questo decreto legislativo, per favorire le campagne vaccinali, comporta la sottoposizione ad esami diagnostici strumentali”.
In ultima analisi conclude Ciro Scognamiglio, “se c’è una legge che favorisce la salute della collettività, che favorisce le vaccinazioni, c’è anche la possibilità di sottoporsi ad esami diagnostici”.
Infatti in tutti i bugiardini dei vaccini, nelle controindicazioni viene indicato: “Ipersensibilità ai principi attivi, ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo….” Quindi occorre chiedere gli esami allergologici a tutti gli eccipienti di ogni singolo vaccino, ma il più delle volte la risposta è la non risposta. Quindi la legge Lorenzin è fatta per il bene della collettività ossia del popolo, oppure per la collettività economica delle case farmaceutiche?
La legge Lorenzin e i vaccini. I disturbi dello sviluppo neurologico
L’obiettivo principale della legge, come da sempre dichiarato, è quello di aumentare la copertura vaccinale per prevenire malattie infettive. Uno dei punti più discussi della Legge Lorenzin è l’introduzione dell’obbligo vaccinale per i bambini, imporre la vaccinazione obbligatoria limita di fatto la libertà individuale e il diritto di scelta dei genitori in materia di salute dei propri figli che dovrebbe essere basata su una scelta informata piuttosto che su un obbligo imposto dallo Stato.
Uno dei temi più controversi è la questione dei vaccini e dei disturbi di neurosviluppo (ND).
I disturbi del neurosviluppo (Neurodevelopmental Disorders, ND), come riportato dal sito “dell’Istituto di Neuroscenze) (link n 2) rappresentano un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo che influenzano il funzionamento del cervello, alterandone lo sviluppo neurologico e causando difficoltà di vario grado nel funzionamento sociale, cognitivo ed emotivo della persona affetta. I più comuni sono rappresentati dai Disturbi dello Spettro Autistico e dal Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD). (link n 3,4)
Anche se i vaccini sono stati testati e dichiarati sicuri ed efficaci contro le malattie infettive, ciò non significa che i disturbi di neurosviluppo, sviluppatesi successivamente, non possono essere associati alle vaccinazioni.
Uno studio che conferma la possibile pericolosità
Come riportato nel seguente studio dal titolo: VACCINAZIONE E DISTURBI DELLO SVILUPPO NEUROLOGICO: UNO STUDIO SU BAMBINI DI NOVE ANNI ISCRITTI A MEDICAID. (Vaccination and Neurodevelopmental disorders: A Study of Nine-Year-Old Children Enrolled in Medicaid). Pubblicato in peer reviewed il 23/01/2025 dalla rivista Science, Public Health Policy and the Law. 2025 Jan 23; v6.2019-2025: (link n 5)
Questo studio è la conferma di due precedenti studi preliminari svolti dal gruppo del prof. A. R. Mawson:
• Pilot comparative study on the health of vaccinated and unvaccinated 6- to 12-year-old U.S. children
• Preterm birth, vaccination and neurodevelopmental disorders: a cross-sectional study of 6- to 12-year-old vaccinated and unvaccinated children.
Si tratta del primo studio su larga scala di confronto tra la popolazione vaccinata e mai vaccinata, in quanto in tutti gli altri studi pubblicati ad oggi e oggetto delle metanalisi manca il controllo negativo, cioè il gruppo dei bambini mai vaccinati.
La popolazione dello studio comprendeva 47.155 bambini iscritti in modo continuativo al programma Medicaid (fornisce una copertura sanitaria gratuita o a basso costo a persone con basso reddito, famiglie e bambini, donne in gravidanza, anziani e persone con disabilità) dello Stato della Florida, dalla nascita ai 9 anni, tra il 1999 e il 2011 (42.032 vaccinati e 5.123 mai vaccinati).
L’analisi dei dati dimostrano che i bambini vaccinati avevano una probabilità significativamente maggiore, rispetto ai bambini non vaccinati, di avere una diagnosi dei seguenti disturbi del neurosviluppo (NDD): ASD (disturbo dello spettro autistico), sindrome ipercinetica dell’infanzia, epilessia o crisi epilettiche, encefalopatia, disturbi da tic e disturbi dell’apprendimento.
Un ammontare crescente che includevano una o più vaccinazioni è stato associato a rischi più elevati di diagnosi di ASD, suggerendo una relazione dose-risposta. In particolare, i bambini con una sola vaccinazione avevano una probabilità 1,7 volte superiore di avere una diagnosi di ASD rispetto ai non vaccinati (95% CI: 1,21, 2,35), mentre quelli con 11 o più dosi avevano una probabilità di 4,4 volte superiore di avere una diagnosi di ASD rispetto a quelli con nessuna visita (95% CI: 2,85, 6,84).
Questi risultati suggeriscono che l’attuale programma di vaccinazione possa contribuire a molteplici forme di NDD.
Altri Importanti studi sui possibili meccanismi del danno da vaccino.
Il gruppo del prof. Mawson già nel 2019 e 2020 (link 8 e 9) su “PubMed” pubblica due inportanti ricerche la prima (Rubella Virus Infection, the Congenital Rubella Syndrome, and the Link to Autism. Int J Environ Res Public Health. 2019 Sep 22;16(19):3543. doi: 10.3390 ijerph16193543).
La seconda (Multiple Vaccinations and the Enigma of Vaccine Injury. Vaccines (Basel). 2020 Nov 12;8(4):676. doi: 10.3390/vaccines8040676).
Dove vengono messe in evidenza le reazioni avverse acute e le malattie croniche multi sistemiche legate ai vaccini ed associate ad una disfunzione epatica e al rilascio in circolo di composti della vitamina A (retinil esteri e acido retinoico) che portano ad un’intossicazione endogena dovuta all’ipervitaminosi A.
L’ipotesi è che l’aumento dei tassi di allergia, infezioni all’orecchio e disturbi dello sviluppo neurologico (NDD) nei paesi con alti tassi di vaccinazione sia correlato alla vaccinazione di massa e al suo impatto sulla funzionalità epatica e sul metabolismo della vitamina A.
Nonostante tutto. la vaccinazione rimane uno degli strumenti più efficaci per prevenire malattie infettive, ma è altrettanto importante ascoltare le evidenze scientifiche contrastanti, ma soprattutto dare particolare attenzione alle preoccupazioni della popolazione, che non possono essere soffocate con leggi ed obblighi ricattatori.
Piero Angelo De Ruvo
Sottufficiale dell’Esercito Italiano in Congedo.. Ex sindacalista militare
Membro del direttivo dell’associazione Constitutio Italia
Ogni link a precedenti articoli di Gospa News è stato aggiunto a posteriori dalla Redazione
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
Link n 1 – ISTITUTO SUPERIORE SANITA’ – Obbligo vaccinale: cos’è e perché è importante