DISTURBI MENTALI NEL 14,6 % DEI GIOVANI VACCINATI COVID. Inquietante Studio da una Fondazione Tedesca specializzata in Depressioni e Suicidi

DISTURBI MENTALI NEL 14,6 % DEI GIOVANI VACCINATI COVID. Inquietante Studio da una Fondazione Tedesca specializzata in Depressioni e Suicidi

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di Redazione Gospa News

«Il tasso di PCVS mentale riportato, pari al 12,6%, è chiaramente superiore allo 0,5% registrato dai sistemi di documentazione ufficiale (Paul-Ehrlich-Institut – PEI), suggerendo una significativa sottostima».

E’ questo l’allarme lanciato dall’inquietante studio dai medici Andreas Czaplicki e Leonie Hipper della German Foundation for Depression and Suicide Prevention, Leipzig, intitolato “Mental symptoms in Post-COVID Syndrome (PCS) and Post-COVID-19 vaccination syndrome (PCVS): results of a representative population survey – Sintomi mentali nella sindrome post-COVID (PCS) e nella sindrome post-vaccinazione COVID-19 (PCVS): risultati di un’indagine rappresentativa sulla popolazione” e firmato anche da Ulrich Hegerl del Department of Psychiatry, Psychosomatic Medicine and Psychotherapy, University Hospital Frankfurt, Goethe University Frankfurt. 

Donne e Giovani più Esposti al Rischio di Disturbi Mentali post-Vaccini Covid

Dalla tabella riassuntiva che analizza i vaccinati tedeschi con disturbi mentali risulta che le donne sono più esposte, facendo rilevare una percentuale del 14 % contro quella dell’11,1 % degli uomini. La fascia di età più colpita è quella dei giovani tra i 18 e 29 con un tasso del 14,6 %.

La ricerca, condotta su un campione di quasi 4mila persone, conferma altri analoghi studi sui disturbi psichiatrici e sulle patologie neurocerebrali, causate in particolare dalla persistenza della proteina Spike nel sangue e nei vasi sanguigni del cervello.

“SPIKE 709 Giorni nel SANGUE di VACCINATI COVID”. Yale University conferma Sindrome Post-Vaccini e DANNOSI AUTO-ANTICORPI scoperti dal prof. Mantovani

«Sono state osservate somiglianze tra i sintomi mentali nella sindrome post-COVID (PCS) e quelli nella sindrome post-vaccinazione post-COVID-19 (PCVS). Sulla base di un’indagine rappresentativa della popolazione tedesca di età compresa tra 18 e 69 anni (n = 4.628), sono state studiate le epidemiologie sia della PCS che della PCVS. I sintomi mentali della PCS (affaticamento/esaurimento/debolezza, riduzione delle prestazioni, problemi di concentrazione e memoria, disturbi del sonno e umore depresso) sono stati segnalati dal 12,1% di tutti gli intervistati, mentre i sintomi mentali della PCVS sono stati segnalati dal 12,6%»

La copertina dello studio tedesco pubblicato su MedRxiv – link tra le fonti

Scrivono i medici nel Sommario del loro studio puccliato in Pre-Print sul giornale MedRxiv patrocinato da BMJ e da Yale University evidenziando che il fenomeno della “brain fog” da Long Covid è risultato statisticamente inferiore a quello della sindrome post-vaccinale.

«Per quanto riguarda la PCS, i sintomi mentali sono stati segnalati più spesso dalle donne rispetto agli uomini (13,5% contro 10,7%), mentre non sono state riscontrate differenze di genere per la PCVS. Con l’aumento del numero di richiami vaccinali, la PCVS mentale è diminuita dal 20,8% con una sola vaccinazione all’8,9% con quattro o più vaccinazioni. Nel complesso, i vaccini non-mRNA non hanno causato un aumento significativo dei sintomi mentali rispetto ai vaccini a mRNA (12,9% contro 12,5%), ma differivano per quanto riguardava i modelli di sintomi mentali: problemi di concentrazione e memoria (8,2% contro 3,3%), compromissione delle prestazioni (5,7% contro 4,2%) e disturbi del sonno (6,6% contro 3,2%) sono stati segnalati più frequentemente nei vaccini non-mRNA».

Aggiunge la ricerca della Fondazione tedesca che nella sintesi in parte contraddice le percentuali rilevate dalla tabella… 

La tabella dello studio con le percentuali di disturbi mentali tra i vaccinati suddivisi per genere e fasce di età

«Il tasso di PCVS mentale riportato, pari al 12,6%, è chiaramente superiore allo 0,5% registrato dai sistemi di documentazione ufficiale (Paul-Ehrlich-Institut (PEI)), suggerendo una significativa sottostima. I dati indicano che i sintomi mentali che si verificano sia nella PCVS che nella PCVS sono comuni, rendendo la diagnosi differenziale tra PCS e PCVS, così come tra PCS e PCVS e disturbi mentali indipendenti come i disturbi depressivi, un compito importante ma impegnativo».

BOOM DI REAZIONI PSICHIATRICHE DOPO SIERI GENICI mRNA e cDNA. Inquietante Studio su Nature: “Sottovalutato Impatto dei Vaccini Covid sulla Salute Mentale”

«Effetti del numero di vaccinazioni sui sintomi mentali dei vaccinati: il 2,6% (n = 106) ha segnalato una vaccinazione, il 21,2% (n = 865) ne ha segnalate due, il 59,2% (n = 2.415) ne ha segnalate tre e il 17,0% (n = 693) ne ha segnalate quattro o più. Gli effetti collaterali mentali segnalati della vaccinazione anti-COVID sono diminuiti con il numero di vaccinazioni: il 20,8% (n = 22) con una vaccinazione, scendendo all’8,9% (n = 62) con quattro o più vaccinazioni. Il numero di vaccinazioni anti-COVID ricevute ha mostrato effetti significativi per quasi tutti i sintomi mentali esaminati. Gli intervistati con una o due vaccinazioni hanno segnalato questi sintomi più frequentemente rispetto agli intervistati che avevano ricevuto quattro o più vaccinazioni (Tabelle S3-S7)».

Spiegano ancora i ricercatori della German Foundation for Depression and Suicide Prevention di Leipzig,

Disturbi più Frequenti tra i Vaccinati mRNA

«Complessivamente, il 92,2% (n = 3.762) di tutte le persone vaccinate è stato vaccinato almeno una volta con un vaccino a mRNA. Tra i vaccinati, l’81,6% ha ricevuto una vaccinazione con il vaccino “Comirnaty” di BioNTech/Pfizer, il 32,1% ha segnalato almeno una vaccinazione con “Spikevax” di Moderna, il 17,7% con “Vaxzevria” di AstraZeneca e il 4,9% con il vaccino “Jcovden” di Janssen-Cilag. Tutti gli altri vaccini sono stati somministrati solo raramente. Alcuni intervistati hanno anche segnalato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o vaccini per altre indicazioni, ad esempio Bionical, Asenica, Sinovax

».

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«I tipi di vaccino (a mRNA o non a mRNA) non hanno mostrato differenze significative quando tutti i sintomi mentali intervistati sono stati assunti insieme. Tuttavia, si sono potute osservare delle differenze nella differenziazione dei vari sintomi mentali. I soggetti sottoposti a vaccini non-mRNA hanno riportato prestazioni limitate più frequentemente (5,7%) rispetto ai soggetti sottoposti a vaccini a mRNA (4,2%, p = 0,0206); lo stesso valeva per i problemi di concentrazione e memoria (8,2% rispetto al 3,3%, p < 0,0001) e per i disturbi del sonno (6,6% rispetto al 3,2%, p = 0,0015)».


FONTI PRINCIPALI

MEDRXIV – Mental symptoms in Post-COVID Syndrome (PCS) and Post-COVID-19 vaccination syndrome (PCVS): results of a representative population survey

GOSPA NEWS – DOSSIER BIG PHARMA, VACCINI & COVID

GOSPA NEWS – DOSSIER VACCINI E TURBO-CANCRO


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