APOLOGIA NAZI-SIONISTA: DAL GOVERNO MELONI AI POLIZIOTTI. 2 Agenti con Felpe Nazionaliste in Azioni Violente contro i Manifestanti pro-Palestina, nonostante Denunce Amnesty
Nell’immagine di copertina le felpe nazionaliste dei due poliziotti in carica contro i manifestanti pro-Palestina, il Ministro dell’Interno Piantedosi e la premier Meloni
Interrogazione Parlamentare sulla Felpa Nazionalista di un Poliziotto
di Carlo Domenico Cristofori
«Com’è possibile che appartenenti alle forze dell’ordine si presentino in servizio con abiti che richiamano ideologie neonaziste?», ha scritto in una nota il deputato e responsabile nazionale Sicurezza del Pd Matteo Mauri che insieme agli esponenti di AVS ha chiesto di riferire in Parlamento al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
«È un fatto gravissimo che non può essere sottovalutato dal ministro Piantedosi e su cui si deve arrivare a chiarire ogni aspetto dell’accaduto e assumendo, se necessario, i provvedimenti del caso» aggiunge il parlamentare.
«La Questura di Milano ha individuato il poliziotto che alla manifestazione pro Palestina di sabato scorso a Milano ha indossato un giubbotto nero con la scritta «Narodowa Duma», orgoglio nazionale, slogan dell’estrema destra polacca. Sono in corso approfondimenti, fanno sapere dalla Questura, per poi valutare eventuali responsabilità disciplinari a carico dell’agente. Ma del caso si occuperà anche il Parlamento…» riferisce il giornalista Roberto Maggioni sul quotidiano Il Manifesto (link tra le fonti).
La vicenda non avrebbe assunto una rilevanza politica se proprio i poliziotti gestiti da Piantedosi non fossero stati oggetto di una pubblica denuncia di Amnesty International per aver usato la violenza contro i manifestanti pro-Palestina in altre manifestazioni.
L’Invito a Scendere in Piazza contro il Genocidio del Vescovo di San Pio
Non solo.
Essa rappresenta l’inquietante risposta di un tutore della legge all’invito dell’arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo a scendere in piazza contro il genocidio in Terra Santa attuato dal regime israeliano di Benjamin Netanyahu anche grazie alle forniture di armi provenienti dall’Italia del Governo Meloni.
«Quello che mi ha sempre fatto effetto è che dietro a questo campo di concentramento e di sterminio ci sia quel popolo che di campo concentramento e di sterminio è stato succube fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. E dobbiamo liberare insieme alla Palestina anche lo Stato di Israele da una situazione e da una gestione che è contraria alla sua stessa natura, visto che sa benissimo cosìè stata e cosìè la Shoah…»
Ha ben spiegato in un evento il vescovo del Santuario di San Pio di Pietrelcina, monsignor Franco Moscone,
La Deriva Nazi-Sionista del Governo Meloni
Il paradosso sta proprio nel fatto che i governi di estrema destra che accomunano Israele, Ucraina, USA e Italia stanno portando all’emergenza di una forma aberrante di nazionalismo in cui la nostalgia per i soprusi Nazisti si sta fondendo con la cultura massonica sionista in una nuova ed allarmante espressione ideologica definita da noi e da molti altri giornali di contro-informazione NAZI-SIONISMO.
Tale fenomeno è aggravato dalle deportazioni nei “lager” albanesi degli immigrati clandestini disposte dallo stesso Piantedosi in un continuo braccio di ferro contro la magistratura già evidenziato nel caso del rilascio del carceriere libico e torturatore Al Almasri colpito dfa un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale come il premier Netanyahu.
«I poliziotti non vogliono i numeri identificativi sui caschi e sulle divise per fare quello che gli pare ma, soprattutto, per non essere riconosciuti. Chi garantisce l’ordine pubblico deve essere riconoscibile e non può utilizzare indumenti non regolamentari», ha detto il capogruppo alla Camera di Avs Peppe De Cristofaro.
«Quello che è successo a Milano al corteo per la Palestina è gravissimo e inquietante ed è la spia di quello che potrebbe accadere dopo l’entrata in vigore del decreto legge sulla sicurezza. Il ministro Piantedosi dovrà risponderne e non fare finta di niente», ha aggiunto De Cristofaro. Il giubbotto è in vendita sul sito internet dei nazionalisti polacchi della rete polscy patrioci. Sul retro del giubbotto campeggia l’aquila bianca simbolo della bandiera della Polonia con la scritta Narodowa Duma: orgoglio nazionale.
L’inchiesta del Ministero dell’Interno e della Questura di Milano dovrebbe anche accertare chi è il funzionario responsabile del reparto che ha tollerato una simile esibizione ideologica.
Chi c’è dietro questa sigla? «Slogan e giubbotto sono utilizzati prevalentemente da gruppi ultras legati all’estrema destra polacca come quelli della squadra di calcio Legia Varsavia. L’area politica di riferimento è quella dell’ultra nazionalismo polacco», ci dice Antonella Barranca di Memoria Antifascista. «Che quella felpa si stata esibita pubblicamente da un rappresentante dello Stato lascia basiti e merita un approfondimento anche parlamentare».
«Un altro poliziotto con un’altra felpa con un diverso logo che per alcuni rappresenterebbe il simbolo del gruppo Teschi dell’Aquila, ultras di estrema destra polacchi e militanti neonazisti ma che in realtà, con ogni probabilità, è quello di una palestra di crossfit con sede a Paderno Dugnano» spiega il Fatto Quotidiano.
Oggi intanto le associazioni palestinesi promotrici della manifestazione, insieme ai sindacati di base, faranno una conferenza stampa per denunciare la gestione dell’ordine pubblico nel pomeriggio di sabato.
FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – MASSONERIA & SIONISMO
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