Un TRAFFICANTE DI ARMI tra due MACELLAI di AL QAEDA. Trump festeggia la Vittoria JIHADISTA in Siria iniziata con le Primavere Arabe di CIA, Obama, Soros e NATO

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
L’immagine del presidente americano Donald Trump in mezzo a due macellai legati ai terroristi islamici di Al Qaeda è destinata a restare nella storia conteporanea quale esempio delle perversioni del genere umano…
Perversioni vergognosamente schiavo della Lobby delle Armi e delle Rivoluzioni Massonico-Sioniste innescate dagli USA nel mondo per portare la NATO a diventare espressione del Nuovo Ordine Mondiale auspicato dal satanista incappucciato Albert Pike durante la Guerra di Secessione American e teorizzato nei dettagli da George Soros sul sito ufficiale di Open Society nel 1993.
Senza queste interconnessioni si faticherebbe a capire cosa abbia spinto il riconfermato presidente repubblicano del MAGA a lodare l’ex tagliagole e comandante dell’ISIS Al Jolani, ora diventato nuovo leader siriano col suo vero nome Ahmed al-Sharaa grazie alla protezione della NATO, dell’Italia e dalla Casa Bianca fin dall’Operazione MOM del 2011-2013 con cui il controspionaggio americano della Central Intelligence Agency fornì i missili anticarro TOW alle armate dei ribelli jihadisti antagonisti del governo legittimamente eletto di Bashar Al Assad.
Proprio la CIA è l’anello di congiunzione tra due macellai islamisti come il Principe Ereditario del Regno di Arabia Saudita, accusato di aver ordinato l’uccisione e lo squartamento del giornalista Jamal Khashoggi, e l’ex guerrigliero dello Stato Islamico poi diventato comandante qaedista del Fronte Al Nusra in Siria, da cui ha fatto spuntare e guidato formazione terroristica jihadista Hay’at Tahrir al-Sham.
In mezzo a loro Trump non appare come uno statista in grado di disegnare un futuro geopolitico di pace in Medio Oriente ma semplicemente un trafficante di armi della Lobby Sionista che mira a realizzare in Terra Santa il progetto della Grande Israele.
Dagli Accordi di Abramo alla Grande Israele e agli Affari USA della Lobby delle Armi
Un piano che ha ben poco di religioso e molto di laico e politico proprio perché disegnato da quel Movimento Sionista nato come nuovo strumento di guerra della Massoneria Occidentale. Leggiamo quanto riporta un sito di mainstream filo-israeliano come Open di Enrico Mentana prima di analizzare il ruolo dell’intelligence americana.

- Il presidente americano Donald Trump ha incontrato questa mattina a Riad il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa (anche conosciuto col nome di battaglia di al-Jolani), all’indomani dell’annuncio che gli Usa elimineranno le sanzioni imposte da anni sulla Siria.
- A fare gli onori di casa, entusiasta per il riallaccio dei rapporti, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (più avanti anche solo MBS), mentre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, grande protettore degli ormai ex insorti di Al Sharaa, ha partecipato da remoto all’incontro con una telefonata.
- Stando a quanto ricostruisce la Casa Bianca, al leader della nuova Siria Trump avrebbe dettato la seguente agenda per «cogliere l’occasione» della riapertura politico-economica: «Firmare gli Accordi di Abramo con Israele (ossia riconoscere e normalizzare i rapporti con lo Stato ebraico, ndr), dire a tutti i terroristi stranieri di lasciare la Siria, deportare i terroristi palestinesi, aiutare gli Usa a prevenire il risorgere dell’Isis e assumere la responsabilità del centri di detenzione dell’Isis nella Sira nord-orientale».
- In cambio, Trump paventa la possibilità di «normalizzare le relazioni col governo siriano». Sempre secondo il resoconto della Casa Bianca, nell’incontro a tre/quattro si sarebbe parlato anche delle guerre tra Israele e Hamas e tra Russia e Ucraina.
Come riportato da tutti i media, la Casa Bianca ha annunciato un contratto di vendita di armi del valore di 142 miliardi di dollari stipulato con l’Arabia Saudita in occasione della visita di Donald Trump a Riad. Si tratta, dice Washington, del “più importante della storia”.https://www.gospanews.net/
L’accordo, che fa parte di un più ampio pacchetto di investimenti che secondo l’esecutivo americano ammonta a 600 miliardi di dollari, consentirà alla monarchia saudita di acquistare “attrezzature militari all’avanguardia da una dozzina di aziende americane del settore della difesa”, in particolare nei settori della difesa aerea, dei missili, della sicurezza marittima e dei sistemi di comunicazione.
Nonostante i rapporti apparentemente sempre tesi tra Riad e Tel Aviv non è un mistero che le intelligence saudita e israeliana abbiano mantenuto ottimi rapporti funzionali anche al commercio di armi in Medio Oriente tra Musulmani e Sionisti.
Val la pena di rammentare che secondo ex analisti della CIA la formazione terroristica di Hamas è stata finanziata e armata dagli USA: infatti in una Palestina dove i Musulmani Sciiti sono in grande maggioranza questa organizzazione è di ispirazione Sunnita e pilotata in molte azioni da agenti del controspionaggio Mossad.
Non va dimenticato che l’Arabia Saudita e il Qatar hanno fatto decine di dichiarazioni per condannare il genocidio nella Striscia di Gaza senza muovere un solo dito per cercare di ostacolarlo con azioni diplomatiche o sanzionatorie contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Le date cruciali del ruolo della CIA negli affari tra Casa Bianca, MBS e Al Jolani
Ma vediamo la cronologia del ruolo della CIA che ha di fatto costruito in 40 anni l’attuale governo jihadista in Siria e la sua legittamazione da parte della Casa Bianca…
- nel 1983 l’allora direttore della CIA comunicò l’urgenza di rovesciare il regime di Hafiz Al Assad (padre di Bashar)
- nel 1991 l’Intelligence anglo-americana, grazie al supporto finanziario-logistico del Regno di Arabia Saudita importò mercenari jihadisti in Bosnia per creare un Califfato d’Europa controllabile tramite militari bosniaci schierati con i terroristi islamici come il generale Dudakovic (arrestato nel 2018 per crimini di guerra e ancora oggi in attesa di una sentenza di condanna)
- nel 2001 la CIA ostacolò l’inchiesta dell’ex direttore dell’antiterrorismo dell’FBI John O’Neill che fu costretto a dimettersi e morì negli attentati al World Trade Center dell’11 settembre 2001 pianificati da esponenti di Al Qaeda, movimento estremista finanziato dai Sauditi, in collaborazione con presunti agenti del controspionaggio israeliano del Mossad e con dirottatori islamici già correlati alla CIA e a Riad
- nel 2003, a seguito delle operazioni internazionali anti-terrorismo islamico, ci fu l’invasione di una coalizione internazionale dell’Iraq che portò alla caduta del dittatore Saddam Hussein (dello stesso partito Ba’Ath di Assad, un’organizzazione di matrice Musulmana Sciita osteggiata da quella Sunnita di Regno d’Arabia Saudita e dei terroristi Al Qaeda e ISIS)
- nel 2004 gli USA rilasciano Al Baghdadi da Camp Bucca, in Iraq, dove era un detenuto civile nonostante fossero già noti i suoi legami con Al Qaeda.
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divenuto Segretario del Pentagono nell’amministrazione Biden, nonostante i suoi conflitti d’interessi con la corporation delle armi Raytheon di cui era consulente.
Proprio come avvenuto in Italia per l’attuale Ministro della Diufesa Guido Crosetto, già leader della Confindustria delle Armi e consulente dell’inustria bellica Leonardo, ormai divenuta multinazionale con partnership negli USA, in Germania e in Israele.
Nel 2011-2013 la CIA avviò l’operazione MOM a Istambul per armare i mercenari jihadisti già supportati e finanziati dalla Turchia del presidente Recep Tayyip Erdoğan, leader del partito AKP nato dai Fratelli Musulmani di confessione Sunnita (sostenitori dell’emirato del Qatar) in un’evoluzione islamista della Massoneria Occidentale.
Il Ruolo della CIA dal Golpe in Ucraina alla Pandemia
Nel 2014 un reporter musulmano di origini afghane di una TV finanziata da George Soros e Paesi NATO portò al culmine le Proteste di piazza Euromaidan da cui scaturì Il Golpe di Kiev, la Guerra Civile del Donbass e quella attuale in Ucraina combattuta anche da mercenari ceceni addestrati dall’ISIS in Iraq e Siria.
Il giornalista fomnentatore delle rivolte sarà poi nominato vice direttore dell’industria nazionale ucraina di produzione delle armi in affari con quelle israeliane.
Il regime-change a Kiev, finanziato da Soros come in Siria e in Libano nell’ambito dei progetti Canvas sulle Rivoluzioni Colorate, fu determinato dalla fuga del presidente ucraino legittimamemnte eletto Viktor Janukovyč, filo-russo, dopo la sanguinaria sparatoria di misteriosi cecchini sulla folla, avvenuta sulla china di un identito tentativo di golpe ordito dalla CIA nel 2002 a Caracas, in Venezuela.
Nel 2014 l’amministrazione Obama-Biden lancia un progetto-pilota di obbligo vaccinale per i bambini in età scolare che viene finanziato da Bill Gates, guru della tecnologia AI militare NATO ma anche sponsor della McKinsey che ha rinnovato il management della CIA, e dal Regno d’Arabia Saudita, partner di GSK e poi munifico di consulenze d’oro con l’ex premier italiano Matteo Renzi che diede il via a quell’operazione di immunizzazione globale culminata in Italia nel contestatissimo Decreto Lorenzin.
Negli stessi anni 2013-2015 diviene vice direttrice della CIA l’avvocatessa Avril Haines, esperta di armi batteriologiche, che avrà così modo di supervisionare tutti gli esperimenti sui coronavirus nei laboratori biologici aperti dal Pentagono in tutto il mondo fino a giungere a “prevedere” la pandemia Covid nel 2018 e ad essere all’esercitazione sull’esercitazione simulata ad essa connessa nell’ottobre 2019 (finanziata da Gates e WEF).
Già nel marzo 2015, il ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov aveva annunciato che il battaglione Azov, accusato di crimini di Guerra nel Donbass da vari rapporti internazionali, sarebbe stata una delle prime unità ad essere addestrata dalle truppe dell’esercito americano (Operazione Fearless Guard, menzionata del Dossier Viganò).
«L’addestramento degli Stati Uniti fu interrotto il 12 giugno 2015, quando la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un emendamento che vieta tutti gli aiuti (comprese armi e addestramento) al battaglione a causa del suo passato neonazista. L’emendamento è stato poi revocato su pressione della CIA» scrisse l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, nunzio apostolico emerito negli USA, in un esclusivo dossier.
L’Uccisione di Khashoggi nel Consolato Saudita e gli Attentati Sospetti nel mondo
Il 2 ottobre 2018 il giornalista islamico del Washington Post Jamal Khashoggi viene macellato nel consolato di Istambul del Regno di Arabia Saudita proprio prima di un importante incontro col suo avvocato in relazione agli attentati dell’11 settembre 2001 (il console fiduciario del principe Bin Mohamed Salman sarà assolto nel processo del 2020)
Nel febbraio 2019 scoppia lo scandalo dei terroristi dell’ISIS catturati dagli USA ma rilasciati e deportati in paesi vicini alla Russia in cambio delle tonnellate d’oro da loro rapinate dai jihadisti nelle banche di Mosul in Iraq. A gestire l’operazione è un falco del presidente Trump, il consigliere della sicurezza nazionale John Bolton che poi sarà rimosso
Il 15 marzo 2019 vengono perpetrati due attacchi armati in Nuova Zelanda che causano 51 morti presso la moschea di Al Noor e il centro islamico di Linwood, entrambi luoghi affollati da persone di religione musulmana che praticavano la preghiera del venerdì. A compierli è il suprematista bianco Brenton Harrison Tarrant che riuscì a importare nel paese fucili automatici militari.
Fonti di intelligence lo hanno ritenuto affiliato col controspionaggio israeliano del MOSSAD e hanno segnalato che si sarebbe addestrato con l’ISIS in Siria.
Il 21 aprile 2019, festa della Pasqua Cristiana, nello Sri Lanka unagruppo terrorista locale affiliato all’ISIS compie tremendi attentati terroristici che colpiscono 3 chiese, 4 alberghi di lusso e un complesso residenziale. Varie inchieste internazionali evidenziano che il Regno di Arabia Saudita sapeva in anticipo dell’attacco pianificato. Una recente inchiesta della collaboratrice di Gospa News International, docente universitaria a Colombo, ha messo in evidenza i retroscena nascosti di un intrigo tra ISIS e controspionaggio israeliano Mossad sul massacro che causò 117 morti.
I Terroristi ISIS reclutati dall’Ucraina e da Zelensky
Per una curiosa coincidenza il 21 aprile 2019 Zelenskyy viene eletto Presidente dell’Ucraina dopo una campagna mediatica di successo basata sulla fiction di cui era attore-comico protagonista chiamata “Servant of People“. Zelensky seguì l’esempio del suo predecessore Petro Poroshenko nel reclutare jihadisti come mercenari nella Guerra Civile del Donbass, poi divenuta l’attuale conflitto internazionale.
Nel luglio 2019 il presidente americano Donald Trump telefona a Zelensky minacciando di non concedere i 400 milioni di aiuti militari americani se non avesse fatto approfondite inchieste sui legami della famiglia Biden con Burisma, società energetica ucraina con enormi interessi sul gas del Donbass, tra i molti casus belli della Guerra Civile.
Da lì nasce l’Impeachment contro Trump per il cosiddetto scandalo UkrainaGate che raggiunse l’attenzione mediatica e pubblica a metà settembre 2019 a causa di una denuncia presentata da un agente della CIA nell’agosto 2019, Pochi mesi dopo, in una conferenza universitaria, l’ex direttore CIA John E. McLaughlin commenta così la vicenda: «Grazie a Dio per il Deep State (Stato Profondo)».
Il 28 ottobre Trump annuncia l’uccisione del califfo dell’ISIS Al Baghdadi che rimane avvolta nel mistero col sospetto di un’occulta operazione CIA di “esfilitrazione” per un cambio di identità dato che non ci sono prove né dei suoi resti né di voli di aerei o droni americani su quella zona siriana della provincia di Idlib monitorata dai radar russi per la presenza dei terroristi di Al Nusra-HTS supportati dalla Turchia
Nel dicembre 2019, dopo i Giochi Mondiali Militari tenutisi a Wuhan, scoppia la pandemia da SARS-Cov-2 creato in laboratorio che innesca una dittatura di restrizioni, lockdown e successivi obblighi vaccinali in tutto il mondo occidentale.
Ma proprio in piena emergenza Covid-19 le azioni di guerra non si arresano da nessuna parte. Anzi si incrementano…
I Tagliagole di Al Jolani in Libia curati nell’Ospedale Militare Italiano
Nello stesso mese nel Regno di Arabia Saudita arriva al culmine il processo per il brutale omicidio del giornalista Kashoggi.
Non viene incriminato Saud al-Qahtani, ritenuto l’assistente personale ed ex responsabile per la comunicazione sui social media del principe ereditario saudita, Mohamed bin Salman, ha annunciato la procura di Riad. Secondo le indagini condotte dagli esperti dell’Onu c’erano invece “prove credibili” di responsabilità individuali del principe e del suo consigliere, come riportò anche RaiNews.
Nel giugno 2020 l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) riporta l’arrivo in Libia di 13.800 jihadisti mercenari reclutati dalla Turchia con il consenso della NATO per la Guerra Civile in essere tra Il Governo di Tripoli e quello della Cirenaica. Tra loro ci sono anche migliaia di miliziani dell’ISIS, di Al Qaeda e dei Hayat Tahir al Sham, la fazione qaedista che ha inglobato il Fronte Al Nusra a Idlib ed è già stata inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’ONU.
E’ il gruppo di jihadisti comandato da Al Jolani.
Sei di loro, feriti in battaglia, sarebbero stati curati nell’ospedale militare da campo dei Bersaglieri a Misurata, e poi rilasciati sebbene terroristi affiliati alla costola siriana di Al Qaeda.
Dal Piano CEPA della Lobby delle Armi alla Strage Jihadista a Mosca
In quei mesi di emergenza Covid del 2020, grazie a viceoconferenze, i generali della NATO di vari paesi UE sviluppano il Piano CEPA (dal nome del think-thank di Washiongton con molti collaboratori ucraini) per la Militarizzazione dell’Europa dell’Est.
Viene finanziato dai contributi di alcune delle più importanti corporations internazionali di armamenti quali l’americana Raytheon (di cui è stato consulente il generale Austin Lloyd prima di diventare capo del Pentagono nell’amministrazione di Joseph Biden) e la tedesca Reihmetall, motivo di scandalo per le bombe costruite in Italia e utilizzate dai paesi arabi (UAE e Arabia Saudita) nello Yemen nonostante l’embargo, proprio in ragione di un sub-appalto Raytheon (poi sospeso da Biden).
Il 14 ottobre 2020 il presidente Zelensky si reca presso la sede dell’intelligence britannica MI6 di cui, secondo l’ex agente segreto della Marina USA americano Scott Ritter, sarebbe divenuto uno 007 al servizio di Sua Maestà come il leggendario James Bond.
Dopo aver ostacolato in ogni modo il processo di pace in Ucraina il premier britannico Boris Johnson sarà reclutato come manager proprio dal think-thank CEPA e, in tale veste, legittima il finanziamento dei Neo-Nazisti del Battaglione Azov, peraltro ritenuti “eroi” anche dal guru della Premier Meloni, il Sottosegretario Fazzolari.
Il 21 gennaio 2021 l’ex vicedirettrice della CIA Avril Haines, profetessa della pandemia da coronavirus come Bill Gates, viene nominata dal nuovo presidente Biden direttrice dell’Intelligence USA (ufficio ODNI) e fino al momento della cessazione del suo incarico col ritorno di Trump alla Casa Bianca farà di tutto per sostenere il virologo Anthony Fauci nell’occultamento dell’origine da laboratorio del SARS-Cov-2, una bio-arma con molteplici finalità di adattamento a stati di polizia e dittatura militare.
Il 21 agosto 2021 Gospa News pubblica un’inchiesta che mette in correlazione il ritiro degli USA dall’Afghanistan con il ruolo della CIA in Medio Oriente sviluppato anche attraverso occulte alleanze tra Sionisti e Sunniti, ovvero tra il controsopionaggio israeliano del Mossad e i gruppi terroristici reclutati e armati da Turchia, Qatar (partner strategici dell’Italia nella Lobby delle Armi) e del Regno di Arabia Saudita che ha liberato i terroristi arrestati a condizione che si arruolassero nelle formazioni di Al Qaeda.
Il 3 settembre 2021 il presidnete Biden desecreta un documento dell’FBI da cui emergono pesanti indizi sul coinvolgimento dei Sauditi negli attentati dell’11 settembre 2001, confermando le investigazioni di Gospa News in merito.
Il 24 febbraio 2022, dopo l’ennemia violazione della tregua da parte di Kiev e la militarizzazione dell’Europa dell’Est stabilita dal piano CEPA, il presidente russo Vladimir Putin avvia l’operazione Militare Speciale di de-nazificazione e de-militarizzazione dell’Ucraina.
Una delle prime mosse di Zelensky e degli USA è quella di reclutare guerriglieri ovunque, cominciando dagli ex combattenti dell’ISIS rilasciati dagli USA o mercenari per conto della Turchia
Il 15 giugno 2023 la prima inchiesta del ciclo CIA-GATE svela la rete bulgara tramite la quale le armi destinate all’Ucraina vengono contrabbandate da agenti segreti dell’intelligence americana in Medio Oriente.
CIA-GATE è un account Substack di esperti americani che raccolgono e verificano informazioni dettagliatissime da whistleblowers della CIA, i cui rapporti ufficiali vengono ovviamente coperti dal segreto. I successivi dossier li abbiamo pubblicati solo in Inglese su Gospa News Internaitonal
Il 22 marzo 2024 alcuni jihadisti del Tagikistan legati all’ISIS e all’Ucraina compiono l’attentato al concerto del Crocus City Hall di Mosca sparando coi kalashnikov sulla folla.
Dall’inchiesta del Comitato Investigativo Nazionale Russo emergono collegamenti con l’industria energetica Burisma (collegata ai Biden) e un ex funzionario della CIA specializzato in missioni segrete in Ucraina ma già sospettato di depistaggi nelle inchieste sugli attentati dell’11 settembre.
I Dossier dell’Ex Funzionario Interpol su Jihadisti e Al Jolani
Chi non ci crede ancora dopo decine di nostre documentate inchieste sull’argomento legga alcune eloquenti righe scritte da uno dei massimi esperti italiani di terrorismo islamico che abbiamo già citato nel nostro dossier storico “Le Torve Jihad della NATO”
«Tra il 1981 e il 1987, gli Stati Uniti avevano stanziato più di 7,4 miliardi di dollari US con il segreto intento di frenare l’espansionismo economico sovietico, attirando la Jugoslavia nella sfera di influenza economica dell’Europa occidentale, vista come un avamposto dell’economia americana. Nello stesso periodo, la CIA, i Servizi Segreti britannici MI6 e altre agenzie segrete, formarono islamisti radicali da impiegare come piano di riserva, nell’ipotesi in cui l’asservimento economico della Jugoslavia, per respingere l’economia russa, non fosse bastato. Ne derivò un movimento jihadista multietnico armato e addestrato da America, Arabia Saudita, Regno Unito e altri paesi interessati, che rese l’area di transito dei gasdotti russi, verso l’Europa occidentale, turbolenta e impraticabile».
Questo paragrafo è espunto dal capitolo “ Jugoslavia modello per l’Ucraina” del saggio geopolitico “Mediterraneo, stesso Sangue Stesso Fango” scritto dall’ex funzionario Interpol Antonio Evangelista che abbiamo intervistato nelle scorse settimane e risentiremo a breve per focalizzarci sulla guerra per il gas senza esclusione di colpi.
Evangelista ha scritto anche il romanzo storico Califfato d’Europa contenente riferimenti circostanziati a eventi bellici “false flag” creati ad arte dalle milizie musulmane bosniache finanziate dal controspionaggio americano della Central Intelligence Agency (CIA) e dai Sauditi.
Ma soprattutto ci ha onorati con un articolo pubblicato a sua firma su Gospa News su Al Jolani dal titolo eloquente: “LA NUOVA SIRIA DEL CALIFFATO TERRORISTA”.
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Basta leggere le prime righe per capire molti intrighi…
La Siria è morta viva il Siraq, acronimo che durante il regno del Califfato indicava il territorio combinato di Siria e Iraq sotto il controllo ISIS! Il califfo Abu Bakr al Baghdadi, pace all’anima sua, starà festeggiando ma più di lui sembrano molto felici Israele e la Turchia… e altri.
La prima si è già posizionata oltre le alture del Golan, già territorio oggetto di ‘esplorazioni’ e sfruttamento da parte della Genie Energy Ltd. Una holding operativa nel settore energetico che vede tra i suoi consiglieri più importanti Dick Cheney dal 2009 (vice presidente USA), Rupert Murdoch (magnate dei media statunitensi), James Woolsey (ex direttore CIA, Larry Summers (ex direttore USA del tesoro), Jacob Rothschild e altri.
La seconda tristemente nota per il supporto fornito a miliziani di varie formazioni jihadiste, ISIS compreso, che attraverso il suo territorio aveva garantito un corridoio per gli aspiranti tagliagole che si univano al Daesh, al Nusra, al Qaeda e via dicendo. E che ora probabilmente mira a una soluzione per disfarsi dei curdi nonostante il loro ruolo nel contrasto dei miliziani dell’ISIS.
Non siamo solo noi, invetigatori OSINT (Open-source intelligence, disciplina dell’intelligence che si occupa della ricerca, raccolta e analisi di dati e di notizie d’interesse pubblico tratte da fonti aperte e pubbliche), ad aver elencato e scoperto centinaia di intrighi tremendi della CIA, della Casa Bianca, del Regno dell’Arabia Saudita con il terrorismo islamico.
Lo conferma un ex funzionario dell’Interpol, dirigente della Polizia di Stato oggi in meritata pensione…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
direttore Gospa News
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – DOSSIER LOBBY ARMI
GOSPA NEWS – INCHESTE OSINT – INTELLIGENCE
GOSPA NEWS – DOSSIER JIHADISTI
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