MaxiRicerca da Imbalsamatori: NEI VACCINATI Covid BOOM di CALAMARI KILLER DA COAGULI DI SANGUE. Causati da Interazioni di Fibrina con Spike Tossica di SARS-Cov-2 BioArma e Sieri mRNA

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Ho pubblicato moltissime inchieste esplosive sulla pericolosità dei sieri genetici mRNA denominati impropriamente Vaccini Covid pur essendo in realtà delle Terapie Geniche.
Questa affermazione è stata inclusa nel rapporto ufficiale del Commissario slovacco incaricato dal premier Rober Fico di fare luce sull’efficacia e pericolosità dei vaccini e su di essa sta indagando la Procura Generale della Slovacchia, unico paese dell’Unione Europea ad aver aperto inchieste simili a quelle già avviate negli USA da 5 procuratori generali e in Australia.
Ma questo articolo è sicuramente uno dei più esplosivi ma forse ancor meno del prossimo per il quale stiamo raccogliendo argomenttazioni adeguate.
Di seguito potrette leggere gli articoli di due tra i più importanti ricercatori mondiali focalizzati sulla pericolosità dei vaccini Covid di nuova biotecnologia con l’RNA messaggero: Nicholas Hulsher, epidemiologo americano, e Jessica Rose, bioimmunologa canadese.

I loro testi scientifici pubblicati con un taglio divulgativo sui loro Substack si basano su due importanti ricerche.
Due studi esplosivi sui pericoli dell’arma biologica SARS-CoV-2 e dei vaccini a mRNA contro il Covid
Quello di Rose su uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista specializzata ACS Pharmacology & Translational Science dal titolo eloquente: “Spike Protein–Fibrinogen Interaction: A Novel Immune Evasion Strategy of SARS-CoV-2? – Interazione proteina Spike-fibrinogeno: una nuova strategia di evasione immunitaria del SARS-CoV-2?”
Esso mette in correlazione la proteina tossica Spike del SARS-Cov-2, creato in laboratorio aggiungiamo noi dopo 91 inchieste sull’argomento, nell’interazione pericolosa con il fibrinogeno, una proteina sintetizzata nel fegato che svolge una funzione essenziale nei processi di coagulazione del sangue.
Cito le domande sull’argomento scritte da Jessica Rose:
«La fibrina[ogena] si lega alla proteina spike del SARS-CoV-2 → si formano coaguli di sangue → tromboinfiammazione sistemica e neuropatologia. E allora che dire della proteina spike iniettabile? Non è più che lecito supporre questa stessa patologia, visto che la proteina spike iniettabile è stata imitata dopo la proteina spike del SARS-2? E inoltre, se il SARS-2 è stato effettivamente prodotto in laboratorio – come io e molti altri sospettiamo – come si può mai credere che gli ingegneri non conoscessero e/o non prevedessero questi svantaggi (legare la fibrina) derivanti dall’uso della proteina spike come attivatore del sistema immunitario?»
«E perché gli studi bioinformatici sono stati condotti (ad esempio: per identificare peptidi nel DTN che assomigliano a proteine umane coinvolte in vari processi biologici) DOPO la progettazione e l’introduzione forzata di iniettabili che incidentalmente utilizzavano proprio questa stessa proteina spike come modello per la produzione di massa in-ospite della proteina spike sintetica?»
Ricerca monumentale tra gli imbalsamatori sui “calamari” dei coaguli di sangue nelle persone vaccinate
Quello di Hulsher è basato invece una monumentale ricerca tra imbalsamatori di tutto il mondo che hanno trovato la presenza di coaguli di sangue bianchi di fibrina (altro nome della stessa proteina) nei corpi delle persone vaccinate coi sieri genici Covid mRNA o mDNA,
Se i ricercatori che hanno scoperto il ruolo dei fibrinogeni nel SARS-Cov-2 si limitano a denunciare la pericolosità per i potenziali danni autoimmuni derivanti dal virus della Covid-19, l’analisi del sangue dei pazienti dà una spiegazione ai milioni di casi di trombosi che hanno gravemente danneggiato i vaccinati uccidendo molti di essi.
Va infatti ricordato che mentre l’infezione da Covid-19, se curata bene e tempestivamente con farmaci di uso quotidiano (Antinfiammatori, antivirali, antibiotici o farmaci vegetali), registra una presenza di Spike tossica assai temporanea e passeggera.
La Spike Tossica Persistente nei Vaccini Covid
La Spike tossica dei sieri genetici mRNA, basata sulla stessa proteina del virus potenziato in laboratorio con HIV, può persistere nel sangue fino ad oltre 2 anni, come dimostrato dall’inchiesta eccezionale del bioimmunologo italiano Mauro Mantovani(membro della British Society for Immunology) che è stato anche il primo a scoprire la presenza della “doppia prolina“ nei vaccini Covid determinante per questa persistenza.
Tale lunga permanenza della Spike Tossica in circolo nel corpo dei vaccinati è stata certificata anche dallo studio di una ricercatrice di Oxford, la giapponese Akiko Iwasaki, professoressa di Immunologia della Scuola di Medicina della Yale University.
Ecco perché non stupisce che la ricerca degli imbalsamatori menzionata da Hulsher rilevi un processo tossico di coaguli di sangue ma diventa di cruciale importanza nel rilevare il ruolo della fibrina che lo studio citato da Rose e gli altri condotti dalla stessa bioimmunologa canadese sui coaguli di sangue individuano come responsabile di un’interazione potenzialmente letale per il sistema immunitario umano.
Ho cercato di spiegare questioni molto complesse in modo molto semplice e pertanto avrò probabilmente commesso qualche imprecisione tecnica. Pertanto vi invito alla lettura dei due eccezionali articoli scientifici pubblicati integralmente su Gospa News International (testo in Inglese ma traduzione automatica in Italiano disponibile cliccando sulla bandierina in alto a sinistra).
L’Ossido di Grafene nei calamari dei coaguli di sangue
Rammento inoltre che alcuni medici italiani, grazie all’aiuto di un’esperta docente accademica di microscopia elettronica, hanno individuato in questi calamari di coaguli di sangue la presenza di sostanze chimiche similari all’ossido di grafene, un materiale di sintesi potenzialmente assai pericoloso nell’uso biomedico, come abbiamo dimostrato in un dossier di una decina di inchieste sull’argomento, che è espressamente citato nei brevetti di Moderna sul vaccino Covid Spikevax.
Ecco quindi che la Spike tossica potenziata in laboratorio, l’interazione con la fibrina e con l’ossido di grafene, l’inserimento della doppia prolina e della molecola diabolica (metilpseudouridina) hanno creato un mix tale da rendere i vaccini Covid delle vere bio-armi di sperimentazione e depopolamento di massa.
Purtroppo in Italia vengono ancora raccomandati con insistenza dal Governo Meloni e in particolare dal Ministero della Salute in quanto è guidato dal professor Orazio Schillaci, ex rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, intrigato sia con le Big Pharma produttrici dei sieri genici mRNA ma anche con le ricerche di Bill Gates e dell’agenzia Darpa del Pentagono.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Sondaggio mondiale sugli imbalsamatori rivela Boom dei coaguli fibrosi bianchi dopo la vaccinazione COVID-19
Estratto dell’articolo di Nicholas Hulsher
L’ultima indagine mondiale sui coaguli fibrosi bianchi degli imbalsamatori, un’indagine pluriennale che documenta la comparsa improvvisa e diffusa di anomali coaguli fibrosi bianchi nei defunti, si basa sulle testimonianze di imbalsamatori di tutto il mondo che hanno iniziato a osservare queste strutture dopo l’introduzione delle iniezioni di mRNA per il COVID-19.
L’indagine complementare “People’s Blood Clot Survey” raccoglie oltre 1.400 casi di coagulazione auto-segnalati e osservati da persone provenienti da 40 paesi, offrendo ulteriori approfondimenti sulle complicanze ritardate della coagulazione a seguito della vaccinazione.
Indagine mondiale sui coaguli di sangue degli imbalsamatori del 2024
301 imbalsamatori di diversi paesi
Risultati principali:
- L’83% (250 imbalsamatori) ha riferito di aver osservato grossi coaguli fibrosi bianchi nei cadaveri nel corso del 2024, in aumento rispetto al 73% del 2023.
- Questi coaguli sono stati riscontrati in media nel 27,5% di tutti i corpi imbalsamati, in aumento rispetto al 20% dell’anno precedente.
- Gli imbalsamatori hanno dichiarato di non aver mai osservato questi coaguli prima del 2021, in concomitanza con l’introduzione dei vaccini contro il COVID-19.
- Il 78% ha inoltre riferito di aver osservato segni di microcoagulazione, descritti come “sangue sporco” o “fondi di caffè”, in circa il 22% dei casi, rispetto a meno del 5% prima del 2020.
- La maggior parte degli imbalsamatori ha ammesso che le proprie associazioni professionali non hanno mai affrontato questo problema, nonostante l’elevata visibilità nel settore.
Indagine sui coaguli di sangue delle persone del 20241.425 individui provenienti da oltre 40 paesi
Scopo: Raccogliere gli eventi di coagulazione del sangue auto-segnalati o osservati dal 2020
Risultati principali:
- 1.294 individui (91%) con problemi di coagulazione avevano ricevuto almeno una dose di vaccino contro il COVID-19.
- Solo 79 casi di coagulazione sono stati segnalati nel 2020 (prima della vaccinazione), rispetto agli oltre 500 all’anno nel periodo 2021-2024.
- Il 26% dei casi di coagulazione si è verificato da sei mesi a oltre un anno dopo l’iniezione, a supporto delle teorie sullo sviluppo di coaguli a insorgenza ritardata.
- Sedi più comuni di coaguli: gambe, polmoni, cervello e cuore, in linea con l’analisi di campo “a testo libero” V-safe del CDC.
- 257 individui hanno richiesto la rimozione chirurgica dei coaguli; 242 individui sono deceduti per complicazioni correlate ai coaguli.
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