GNews International – TRUMP ora totalmente COMPLICE DEL GENOCIDIO A GAZA. Veto USA all’ONU nonostante i Massacri di Bambini in Coda per il Cibo

Rassegna periodica di notizie mondiali di Gospa News InternationalIscriviti alla Newssletter o al push-on di Gospa News International per essere sempre aggiornato in tempo reale di tutte le notizie di geopolitica. Solo le più importanti vengono infatti ripubblicate anche su Gospa News in Italiano.Ecco perché realizziamo questa periodica rassegna di aggiornamento dei reportages che non abbiamo pubblicato come aerticoli sul nostro sito principale ma sono visibili solo nella barra laterale ben evidente solo nei PC.TRUMP, SIONISTA E LOBBISTA DELLE ARMI, è ora totalmente COMPLICE del GENOCIDIO DI GAZAUn altro veto degli Stati Uniti alla risoluzione ONU per il cessate il fuoco nonostante i massacri quotidiani“Devo confessare che sono allibito anche io a vedere quelle immagini. Le responsabilità saranno accertate, mai avrei pensato che nel 2025 saremmo arrivati a usare la fame come arma di guerra. E il cinismo di scelte come impedire l’ingresso sistematico di aiuti, l’incapacità di avere empatia”.Così il patriarca latino di Gerusalemme, Pier Battista Pizzaballa,
a SkyTg24 in merito alla situazione a Gaza.
Sul fatto che si possa definire genocidio o crimine di guerra, Pizzaballa ha detto che “ognuno ha la sua definizione”, ciò che è certo è che quello che avviene a Gaza “è inconcepibile. La soluzione può essere solo politica”.
Il commento del cardinale cattolico è giunto dopo la notizia che il presidente americano Donald Trump, nonostante le sue solite dichiarazioni shizofreniche sulla geopolitica internazionale, si è riconfermato complice nel genocidio del regime sionista del premier israeliano Benjamin Netanyahu, colpito da un mandato di cattura internazionale dellla Corte Penale dell’Aja per crimini di guerra.
Mercoledì gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, affermando che avrebbe incoraggiato i militanti di Hamas.
Nonostante numerose inchieste giornalistiche internazionali abbiano evidenziato che l’organizzazione terroristica di jihadisti sunniti che controlla la Striscia è stata in realtà finanziata dagli USA e pilotata da agenti segreti infiltrati dalla CIA e dal Mossad proprio per provocare gravi atti terroristici, come la strage e i rapimenti del 7 ottobre 2023, volti a giustificare lo spopolamento dei palestinesi e i progetti sullo sfruttamento del giacimento di gas Marine Gaza…
Tutti gli altri 14 membri del Consiglio hanno votato a favore della risoluzione, che definiva la situazione umanitaria a Gaza “catastrofica” e invitava Israele a revocare tutte le restrizioni alla fornitura di aiuti ai 2,1 milioni di palestinesi nel territorio.
La disponibilità del presidente Trump a sostenere la lobby sionista, il principale investitore nell’industria bellica che ha portato il presidente repubblicano alla vittoria, si è dimostrata più forte delle atrocità commesse da Israele a Gaza, che nei giorni scorsi ha sparato contro la folla in coda per la distribuzione di aiuti alimentari da parte della neonata Gaza Humanitarian Foundation (leggi articolo sotto).
Solo mercoledì, altri 95 palestinesi, tra cui molte donne e bambini, sono stati uccisi in diversi attacchi delle Forze di Difesa Israeliane.
Diversi funzionari delle Nazioni Unite, Amnesty International e persino Medici Senza Frontiere hanno condannato queste azioni come “crimini di guerra” o “atti disumani”, chiedendo immediate indagini internazionali.
CONTINUA A LEGGERE SU GOSPA NEWS INTERNATIONAL
Testo in Inglese con traduzione automatica in Italiano disponibile cliccando sulla bandierina
AIUTI ALIMENTARI e MASSACRI A GAZA: Il sinistro agguato ordito dal MOSSAD con l’ONG USA
ONU: “Gli attacchi mortali israeliani sono crimini di guerra”
Medici Senza Frontiere ha condannato il piano di aiuti israelo-statunitense a Gaza definendolo “disumanizzante”. Il Segretario Generale di MSF, Christopher Lockyear, ha criticato la militarizzazione degli aiuti umanitari nell’ambito della neonata Gaza Humanitarian Foundation (GHF).
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato gli “attacchi mortali” contro i civili nei pressi dei siti di distribuzione degli aiuti definendoli “crimini di guerra”. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, mentre Amnesty International chiede “indagini sulle uccisioni”, che hanno già causato almeno 75 morti finora.
Il giornalista investigativo americano Max Blumenthal, fondatore e direttore di The Gray Zone, ha riportato importanti rivelazioni sulla storia e le attività della GHF:
“Alti legislatori israeliani hanno accusato il loro governo di riciclare ingenti somme di denaro attraverso una fitta rete di organizzazioni umanitarie e mercenarie statunitensi. L’iniziativa di aiuti militarizzati è il fulcro del piano israeliano di ripulire etnicamente il nord di Gaza, costringendo la popolazione affamata a vivere in centri simili a campi di concentramento”.
L’imminente campagna genocida a Gaza
Quindi, l’operazione USA-Israele con la Gaza Humanitarian Foundation potrebbe essere solo un ulteriore passo nella campagna genocida volta allo spopolamento della Striscia di Gaza, pianificata dal regime sionista di Benjamin Netanyahu da anni e recentemente autorizzata ufficialmente dal presidente statunitense Donald Trump, grazie ai suoi loschi affari con la lobby delle armi controllata principalmente da fondi sionisti americani…
Il raduno di palestinesi nei siti di distribuzione degli aiuti appare ora come un’imboscata pianificata dalle Forze di Difesa Israeliane per uccidere più civili possibile, come accaduto per la prima volta nei campi profughi come Khan Younis.
CONTINUA A LEGGERE SU GOSPA NEWS INTERNATIONAL
Testo in Inglese con traduzione automatica in Italiano disponibile cliccando sulla bandierina
MOSCA HA CHIESTO IL DIVIETO DELLA PROPAGANDA NAZISTA DI KIEV
E laFine delle Persecuzioni alla Chiesa Ortodossa
CREMLINO: “Memorandum Russo per la Pace Serve a svelare le Radici profonde della Guerra in Ucraina”
Il memorandum proposto da Mosca sulla risoluzione del conflitto in Ucraina mira a eliminare le cause profonde del conflitto, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante un briefing in risposta a una domanda della TASS.
“Il tema della risoluzione è estremamente complesso. Comprende molte sfumature”, ha osservato il portavoce del Cremlino.
“Ieri avete visto la bozza del memorandum pubblicata, che abbiamo consegnato alla parte ucraina. Include numerose disposizioni, delineando numerose opzioni di risoluzione”, ha sottolineato Peskov.
“Tutto è finalizzato a eliminare le cause profonde del conflitto e a imboccare la strada di una risoluzione sostenibile”, ha aggiunto il portavoce.
Neutralità dell’Ucraina, riconoscimento del Donbass e della Novorossiya: punti chiave del Memorandum di Pace russo
Tra i diversi punti cruciali per un accordo di pace definitivo, i “nodi da sciogliere” più importanti sono rappresentati dal riconoscimento internazionale della Crimea, del Donbass e della Novorossiya (Stato Federale dell’Unione delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk) come parte della Russia.
E la neutralità dell’Ucraina, che implica il suo impegno a non aderire ad alleanze e coalizioni militari, e il divieto di qualsiasi attività militare da parte di paesi terzi sul territorio ucraino.
Inoltre, si chiede “un divieto legislativo alla glorificazione e alla propaganda del nazismo e del neonazismo” e la fine delle persecuzioni alla Chiesa Ortodossa dell’Ucraina devota al Patriarca di Mosca.
CONTINUA A LEGGERE SU GOSPA NEWS INTERNATIONAL
Testo in Inglese con traduzione automatica in Italiano disponibile cliccando sulla bandierina
COLONIALISMO DIGITALE OCCIDENTALE NELL’OCEANO INDIANO E CRISI IN SRI LANKA.
Studi sulla neutralità con Pascal Lottaz di Darini Rajasingham-Senanayake
La Dott.ssa Darini Rajasingham-Senanayake discute della crisi in corso in Sri Lanka, evidenziando l’impatto del colonialismo digitale e il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali come il FMI. Sostiene che le difficoltà economiche dello Sri Lanka siano legate a un conflitto geopolitico più ampio, in particolare alla guerra economica per procura ibrida, parte di una nuova Guerra Fredda tra Stati Uniti e Cina, che si manifesta anche nella regione dell’Asia meridionale.
La trappola del debito eurobond del paese geostrategico è dovuta alla natura predatoria dei creditori privati. Chiede una rivalutazione della situazione debitoria del paese e della sua politica estera, nonché una cancellazione del debito odioso.
In una recente discussione, la Dott.ssa Darini Rajasingham-Senanayake, antropologa sociale e medica specializzata in sviluppo internazionale ed economia politica, ha fornito un’analisi approfondita della situazione attuale in Sri Lanka. Sostiene che il Paese stia vivendo una forma di colonialismo digitale con operazioni ibride economiche e informatiche e con il ricorso al diritto finanziario internazionale, aggravate da crisi economiche e tensioni geopolitiche.
Analizza anche il recente scontro tra India e Pakistan, dotati di armi nucleari, iniziato durante la visita in India del vicepresidente statunitense J.D. Vance, di sua moglie Usha, appartenente alla diaspora indiana, e dei loro figli, e il gioco della disinformazione.
In un’epoca di colonialismo digitale, operazioni di guerra informatica e manipolazione dei dati sul debito da parte di parti interessate, la sicurezza dei dati nazionali è una grande preoccupazione nel contesto delle cancellazioni di dati dal sistema di cloud storage del governo dello Sri Lanka.
CONTINUA A LEGGERE SU GOSPA NEWS INTERNATIONAL
Testo in Inglese con traduzione automatica in Italiano disponibile cliccando sulla bandierina
LE PRECEDENTI INCHIESTE DI GOSPA NEWS INTERNATIONAL
https://www.gospanews.net/2025/03/25/gospa-news-international-secondo-attacco-di-zelensky-agli-impianti-russi-di-energia-contro-la-tregua-trump-putin/