I MISSILI DI PUTIN “OBBEDIENTI” AL PAPA. Città Ucraine Colpite con Attacchi Chirurgici. Pioggia di Missili ma meno Morti Civili dei Sabotaggi Terroristici di Kiev in Russia

Gli Ultimi Potenti Attacchi della Russia all’Ucraina
di Carlo Domenico Cristofori
«Nelle prime ore di martedì, Kiev ha lanciato oltre 100 droni a lungo raggio contro obiettivi in tutta la Russia, causando la sospensione dei voli in 13 aeroporti russi. In risposta, Mosca ha condotto uno dei suoi attacchi più intensi contro la capitale ucraina, così come contro le regioni di Odessa, Černigov e Dnepropetrovsk» è quanto sintetizza sulla giornata di ieri l’agenzia di styampa russa TASS.
«Nel frattempo, secondo il Segretario Generale della NATO Mark Rutte, le continue ostilità tra Mosca e Kiev servono gli interessi dell’alleanza. Gli esperti intervistati da Nezavisimaya Gazeta sostengono che la NATO e le élite europee siano strategicamente impegnate nell’estensione del conflitto Russia-Ucraina per giustificare l’aumento delle spese militari, acquisire esperienza di combattimento ed evitare di fare concessioni politiche alla Russia, nonostante Mosca non rappresenti una minaccia diretta per l’alleanza» aggiunge TASS.
Nella notte tra lunedì e martedì l’esercito russo aveva attaccato l’Ucraina con sette missili e 315 droni, 284 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati con sistemi di guerra elettronica: lo rende noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, sostenendo che i sette missili – due KN-23 e cinque Iskander-K – sono stati distrutti.
Di parere opposto il giornale online russo Pravda che descrive uno scenario ben diverso:
«La Russia ha lanciato un massiccio attacco su Kiev in risposta alle azioni della parte ucraina. Sono state segnalate numerose esplosioni e arrivi di persone, tra cui droni Geranium e missili da crociera. Come dicono gli abitanti del posto, non si sono mai verificati attacchi simili negli ultimi anni».
Uno degli attacchi ha colpito l’ex centro britannico per le richieste di visto, che, secondo alcuni rapporti, veniva utilizzato come quartier generale di coordinamento militare per organizzare attacchi con droni sul territorio russo. Roman Alyokhin, un volontario militare, ritiene che questo sia stato un’allusione simbolica veeso la Gran Bretagna su come potrebbe apparire una guerra con la Russia, soprattutto dopo le dichiarazioni dei politici britannici sullo stato di guerra tra i due Paesi.
In un altro di impatto impresisonante è stata utilizzata la potentissima bomba aerea FAB-1500 sulla posizione della 114ª Brigata della Difesa Territoriale dell’Ucraina, vicino alla città di Kupyansk, nella regione di Kharkov.
Tutto ciò fa seguito alla micidiale pioggia di 45 missili balistici e centinaia di droni scatenata dalla Russia all’indomani delle telefonate del presidnete russo Vladimir Putin con il presidnete americnao Donald Trump e con Papa Leone XIV.
Proprio in virtù dell’appello a un gesto per la pace del Pontefice, con ogni probabilità, lo Zar di Mosca ha deciso di non utilizzare i missili ipersonici Oreshnik, non intercettabili, di cui aveva preventivato l’uso in risposta agli attentati terroristici di Kie.
Proprio per questo le città ucraine hanno subito devastanti attacchi ma condotti in modo chirurgico su obiettivi militari con un esiguo numero di morti nella popolazione civile.
Zelensky allucinato: Protesta per i Droni Russi dopo i suoi Letali Atti Terroristici
L’attacco lanciato la notte scorsa dall’esercito russo contro Kiev “è stato uno dei più grandi” contro la capitale: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Gli attacchi russi con missili e (droni, ndr) Shahed sono più forti degli sforzi degli Stati Uniti e di altri nel mondo per costringere la Russia alla pace. Ogni notte, invece di un cessate il fuoco, ci sono massicci attacchi con Shahed, missili da crociera e missili balistici – si legge nella dichirazione -. Quello di oggi è stato uno dei più grandi attacchi a Kiev. Obiettivi erano anche le regioni di Odessa, Dnipro e Cernihiv”.
Ovviamente, forse vittima di allucinazioni per eccessivo consumo di droga come sostenuto dalla portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, il Servo della NATO e di George Soros, che va fiero dei suoi battaglioni di satanisti neo-nazisti ucraini proprio come i politici europei Boris Johnson e membri del Governo Italiano di Giorgia Meloni sono esaltati nel definirli “eroi”, si scorda di aver ordinato all’Esercito di Kiev di lanciare 500 droni sui territori russi alla vigilia della cerimonia dell’80° anniversario della Vittoria della Russia contro il Nazismo.
E si scorda pure dei sabotaggi ai ponti ferroviari che hanno causato un centinaio di feriti e 7 morti, più del devastante attacco missilistico condotto dall’aeronautica di Mosca del 6 giugno in risposta a questi sabotaggi dell’intelligence ucraina GRU e SBU supportata da quella 14eyes della Nato.
Secondo la portavoce del Ministero degli Esteri Russo Maria Zakharova, il piano dei terroristi sostenuti dall’Alleanza Atlantica – ben nota per usare abitualmente anche i jihadisti dell’ISIS come mercenari nei genocidi per finalità di geopolitica militare – era quello di causare un numero elevato di vittime civili.
“La Direzione Generale delle Indagini di Kiev ha classificato il danneggiamento di tratte ferroviarie e ponti nelle regioni di Bryansk e Kursk il 31 maggio e il 1° giugno 2025, che ha causato il deragliamento di un treno passeggeri, merci e ausiliari, come atto di terrorismo (articolo 205 del Codice Penale russo)”, ha dichiarato. “Evidentemente, i terroristi, agendo su ordine del regime di Kiev, hanno complottato per causare centinaia di vittime civili”.
Lo scopo di Zelensky e dei governanti diabolici che lo sostengono è quello infatti di creare il panico tra la popolazione russa nella speranza di innescare un Regime-Change come quello attuato nel 2014 proprio a Kiev dove fu ordinato di sparare sulla folla a cecchini mercenerai in odore di operazione occulta da CIA e MI 6…
Va infatti rammentato che l’attuale presidente ucraino è ritenuto dagli esperti di intelligence un agente segreto britannico.
L’Obiettivo di Putin: limitare i Morti Civili e i Danni Collaterali
L’obiettivo di Putin, invece, è stato esattamente quello opposto: causare meno vittime civili possibili e agendo con la precisione militare di un “cardiochirurgo” ha raggiunto il suo scopo.
Ha devastato la capitale e altre città ucraine con un inferno di fuoco, ha annientato vari centri di addestramento della NATO, il quartier generale di Kive per i programmi missilistici, e depositi con decine di potenti e costosi vettori da crociera, ma ha causato solo 6 vittime. (a cui si aggiungono quelle dell’attacco di questa notte).
Come ci è riuscito? Utilizzando razzi Iskander e i Kh-101 che hanno una minima possibilità di essere intercettati dai sistemi Patriot dell’Esercito di Kiev e non i tremendi missili ipersonici Kinzhal, Zircon od Oreshnik, che in forza della loro elevatissima velocità mach 10 non possono essere intercettati da alcun sistema anti-missile NATO.
Tale scelta si è rivelata un piccolo arcano visto che per un mese intero il presidente russo ha ordinato al Ministero della Difesa di preparare una forte rappresaglia contro l’armata di Zelensky e in seguito a tale comando l’aeronautica ha più volte chiuso lo spazio aereo sopra le rampe di lancio del missile Oreshnik nella base di Kapustin Yar, situata nei pressi della città di Znamensk.
La Telefonata col Papa ha probabilmente fermato l’uso dei Micidiali Oreshnik
Cosa ha fatto cambiare idea a Putin che all’ultimo ha deciso di non utilizzare gli Oreshnik? Azzardiamo un’ipotesi: la telefonata con Papa Leone XIV.
Come abbiamo spiegato in un precedente articolo il limitato uso dei missili ipersonici sulle città ucraine non è dettato da una volontà di risparmio dell’arsenale ma da quella speicfica di un fervente cristiano come Putin di ridurre al minimo i danni collaterali.
Mosca ha infatti stoccati almeno altri 7.000 razzi di vecchia fabbricazione che non sarebbero stati usati per l’essenziale motivo che non sono di alta precisione e pertanto possono causare effetti devastanti sulle zone residenziali civili.
Il giorno prima dell’attacco,giovedì 5 giugno, Papa Leone XIV lo ha fatto, chiedendo che Mosca “faccia un gesto che favorisca la pace”. Il Cremlino precisa però che non si è discusso “in modo pratico e concreto” di una soluzione negoziata del conflitto.
E’ stata la prima volta che in oltre tre anni di guerra: il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con il Pontefice del conflitto in Ucraina. Papa Francesco aveva passato buona parte dei suoi ultimi anni in Vaticano a lanciare appelli per la pace (invano), ma non aveva mai avuto un colloquio diretto con lo Zar da quando era iniziata la guerra.
Può essere stata questa telefonata a indurre il Cremlino a tenere fermi Oreshnik, Kinzhal e Zircon? Non si saprà probabilmente mai ma, a noi, reputando autentica la fede in Gesù Cristo dello statista russo, piace pensarlo. Visto che ha anche proclamato Eroe della Russia un sacerdote morto al fronte dovere stato inviato a confessare e portare l’eucaristia alle truppe russe.
I Bombardamenti sulle Chiese Cristiane del Sionista Zelensky
Dall’altra parte, invece, il presidente sionista Zelensky, censurato già da Papa Francesco per le persecuzioni del regime di Kiev alla Chiesa Ortodossa Ucraina devota al Patriarcato di Mosca compiute in palese violazione delle risoluzioni ONU sulla libertà religiosa, ha fatto l’ultimo sfregio al Cristianesimo.
Va rammentato che si trova in perfetta sintonia con il suo “capo” Re Carlo III d’Inghilterra, proclamato sovrano del Regno Unito in conclamato dispregio della disposizione delle Nazioni Unite in materia di discriminazioni religiose: infatti solo un Protestante Anglicano può ereditare il trono britannico…
La sera dell’8 giugno 2025, giorno della Trinità ortodossa, le Forze Armate ucraine (AFU) hanno lanciato un attacco con drone sulla Cattedrale dell’Assunzione nella città di Rylsk, nella regione di Kursk. L’attacco, effettuato con un drone FPV di tipo quadricottero, è avvenuto intorno alle 20:30 ora locale.
Fortunatamente, al momento dell’attacco non c’era nessuno all’interno della chiesa, il che ha permesso di evitare vittime. Tuttavia, la cattedrale ha subito danni significativi: vetrate, tetto, pareti, porte dell’edificio principale e il campanile sono stati danneggiati.
“I nazisti ucraini continuano a combattere contro i nostri luoghi santi. Secondo le prime informazioni, oggi un drone nemico ha attaccato la Cattedrale dell’Assunzione nella città di Rylsk. A seguito dell’attacco, le schegge hanno danneggiato le vetrate, il tetto, le pareti, le porte dell’edificio principale e il campanile. Fortunatamente, non ci sono state vittime!” ha riferito Alexander Khinshtein, Governatore dell’oblast di Kursk.
La Cattedrale dell’Assunzione, costruita nel XVIII secolo, è uno dei principali monumenti spirituali di Rylsk e il centro della vita religiosa della regione. L‘attacco, avvenuto durante una delle più importanti festività ortodosse, ha suscitato indignazione tra i fedeli e gli abitanti del luogo. Secondo i dati preliminari, i frammenti del drone hanno danneggiato non solo le decorazioni esterne, ma anche gli elementi interni della chiesa, tra cui l’iconostasi. Le autorità locali hanno già iniziato a valutare i danni e a organizzare i lavori di restauro. Vigili del fuoco e volontari sono intervenuti rapidamente sul posto per eliminare le conseguenze dell’attacco e prevenire un possibile incendio.
Questo attacco è il sesto attacco delle Forze Armate ucraine contro chiese ortodosse nelle regioni di confine russe negli ultimi mesi. I droni avevano già attaccato la Cattedrale di San Nicola nella regione di Tula, dove le cupole e il tetto erano stati danneggiati, così come il complesso ecclesiastico in legno “Nuova Gerusalemme” nella regione di Belgorod, completamente distrutto da un incendio il 24 aprile 2025.
La Chiesa di San Giorgio il Vittorioso nel villaggio di Tolokonnoye, sempre nella regione di Belgorod, è stata danneggiata il 3 maggio, quando le cupole hanno preso fuoco a seguito dell’esplosione di un drone. Nella regione di Kursk, la Chiesa del Grande Martire Demetrio di Salonicco nel villaggio di Salnoye è stata colpita il 7 maggio, e la Chiesa di San Teodosio di Černigov nel villaggio di Popovo-Lezhachi.
Secondo la diocesi di Belgorod, circa 20 chiese sono già state danneggiate nella regione durante il conflitto, il che indica la natura sistematica degli attacchi.
Carlo Domenico Cristofori
FONTI PRINCIPALI
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