VERSO L’ARMAGEDDON DEI DEMONI SIONISTI. Netanyahu lancia la Sfida Nucleare attaccando l’Iran (video) grazie all’Appoggio Politico di Trump nel Genocidio a Gaza
La Complicità di Trump nell’Attacco Sionista all’Iran
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
ENGLISH VERSION con aggiornamenti continui
Se il conflitto in Ucraina è destinato a preoseguire all’infinito come voluto dai governanti-zerbini della Lobby delle Armi di Italia, Germania e Regno Unito (tutti allegramente speculatori nel consorzio di sistemi militari MBDA) ma con una graduale escalation nello scontro tra NATO. e Russia che porterà l’Europa verso la terza Guerra mondiale in tempi medio-lunghi (24 – 48 mesi), l’attacco di Israele all’Iran rischia di infiammare il Medio Oriente verso un biblico Armageddon dove è davvero possibile che vengano impiegati missili tattici con piccole testate atomiche…
Se il premier israeliano Benjamin Netsanyahu ha deciso di sferrare l’ennesima provocazione al Leone Asiatico è soltanto perché il suo complice sionista Donald Trump, sfortunatamente per l’umanità divenuto presidnete degli USA, gli ha sempre assicuratoil massimo supporto politico e militare.
Trump, pur continuando con la sua lingua biforcuta a scoraggiare Tel Aviv da ogni azione militare contro Teheran, infatti:
- ha fornito a Israele bombe potentissime mentre il massacro di bambini musulmani e cristiani stava raggiungendo il suo apice in Terra Santa
- ha presentato la nuova bomba atomica americana di ukltima generazione con il simbolo sionsita stampato su di essa
- in difesa di Israele ha bombardato a tappeto porti civili dello Yemen controllati dai separatisti Houti sostenuti dall’Iran ammazzando decine di civili persino il giorno del Venerdì Santo
- ha lanciato sanzioni contro i giudici della Corte Penale dell’Aja che hanno emesso un mandato di cattura internazionale per Netanyahu per crimini di guerra
- ha ordinato agli USA di porre l’ennesimo veto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU contro una risoluzione per u immediato cessate al fuoco a Gaza.
Il leader statunitense Donald Trump si è detto pronto a difendere Israele in caso di rappresaglia da parte dell’Iran, ha riferito la giornalista di Fox News Jennifer Griffin.“Il presidente sta valutando se ci saranno ritorsioni, il CENTCOM (Comando Centrale degli Stati Uniti – TASS) è in stato di massima allerta, gli Stati Uniti difenderanno se stessi e Israele in caso di rappresaglia da parte dell’Iran”, ha scritto Griffin su X.Secondo il Wall Street Journal, l’operazione israeliana, programmata fino al 27 giugno 2025,
si concentrerà su obiettivi strategici al fine di limitare il più possibile le ambizioni nucleari dell’Iran e la sua capacità di condurre aggressioni militari.
Se un demone sionista come Netanyahu, sostenuto per mesi apertamente dai paesi di cultura massonica come l’Italia che lo hanno armato di nascosto e oggi lo censurano a parole ma non nei fatti, ha potuto gettare il fiammifero che rischia di scatenare l’inferno in Medio Oriente è solo grazie al sostegno di Trump: votato dalla Lobby Sionista proprio per distruggere la Terra Santa e l’Iran.
Le Conseguenze degli Attacchi: Nessuna Dispersione Radioattiva dai Bunker Sotterranei
Almeno cinque persone sono morte e 50 sono rimaste ferite negli attacchi lanciati da Israele contro l’Iran la notte scorsa: lo affermano la tv di Stato e altri media iraniani, come riporta l’Irna. La tv di Stato riferisce che le vittime sono state registrate nelle zone di Narmak a Teheran.
Un portavoce militare israeliano ha riferito che 200 aerei da guerra dello stato ebraico hanno preso parte agli attacchi notturni contro l’Iran. In totale, sono stati colpiti più di 100 obiettivi, ha spiegato. Lo stesso portavoce ha annunciato che l’Iran ha risposto lanciando più di 100 droni contro Israele. L’esercito israeliano sta attualmente lavorando per intercettarli.
Oltre all’impianto nucleare di Natanz, a sud di Teheran, e a diversi obiettivi situati nei dintorni della capitale iraniana, sono finite nel mirino anche le città di Ilam e Avaz, al confine con l’Iraq, la città di Tabriz, nel nord ovest e sede di importanti raffinerie, le città di Esfahan e Arak a sud della capitale e la città di Kermanshah, a ovest di Teheran.
La vendetta dell’Iran comincia da Qom. Grazie al bunker nucleare di Fordow
I bunker nucleari di Fordow e Isfahan, nell’Iran centrale, non sono stati colpiti dai bombardamenti israeliani. Lo ha annunciato su X il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, che ha affermato di essere stato informato in merito dalle autorità iraniane.
Secondo fonti occidentali, però, quello di Fordow, praticamente inattaccabile perché tinterrato a oltre 100 metri di profondità, sarebbe poi stato colpito nel pomeriggio ma senza alcuna conseguenza.
I danni causati dai bombardamenti sono stati ingenti e ancoa da quantificare: ma soprattutto hanno ucciso ufficiali di alto rango, politici e scienziati coinvolti nel programma nucleare.
Why ISRAEL Can’t DESTROY IRANIAN NUCLEAR Plants. Military Analysis on World Deepest Atomic Dens
L’impianto nucleare di Natanz è stato colpito ripetutamente e, secondo i media occidentali, completamente devastato almeno per quanto riguarda le costruzioni di superficie.
Anche se i luoghi sotterranei di arricchimento dell’uranio degli impianti atomici non avrebbero subito danneggiamenti interni significativi come conferma, indirettamente, il fatto che non ci siano state dispersioni di nubi radioattive.
“L’impianto di arricchimento di Natanz è stato colpito più volte”, ha riferito la televisione di stato iraniana venerdì mattina, mostrando immagini di un denso fumo che si levava dal sito. L’entità dei danni non è chiara: la televisione di stato iraniana ha mostrato solo brevemente l’immagine in diretta con un giornalista.
“Nessun aumento dei livelli di radiazioni è stato osservato” nel sito nucleare iraniano di Natanz: lo riferisce l’Agenzia internazionale per l’Energia atomica (Aiea) dopo l’attacco israeliano in Iran.
BREAKING – Agenzia Tasnim: “Solo danni superficiali all’impianto nucleare di Natanz”
L’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran (AEOI) ha emesso una dura condanna nei confronti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e del suo Direttore Generale, Rafael Grossi, denunciando la mancata condanna da parte dell’agenzia dell’aggressione israeliana all’Iran, in particolare al suo impianto nucleare di Natanz. L’AEOI ha definito il silenzio dell’AIEA una “forma di cooperazione” con l’entità israeliana.
I Comandanti Iraniani Uccisi nei Raid
Il regime sionista ha preso di mira bersagli importanti soprattutto sotto il profilo simbolico:
- Secondo i media statali iraniani, l’attacco ha ucciso Ali Shamkhani, uno dei principali consiglieri della Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, nonché figura chiave nella gerarchia politica e militare del Paese.
- Il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, è stato ucciso durante gli attacchi israeliani che hanno colpito diverse città, tra cui la capitale, secondo quanto riportato dalla televisione di stato.
- I media statali iraniani annunciano l’uccisione del comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Hossein Salami, nell’attacco israeliano avvenuto questa notte.
- Sono almeno due gli scienziati iraniani del programma nucleare iraniano che sono rimasti uccisi dall’attacco sferrato dall’aeronautica israeliana. In base a quanto riporta l’agenzia iraniana Tasnim sono Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi ad aver perso la vita.
Gli attacchi sono stati perpetrati anche con l’uso di droni trasportati di nascosto dal MOSSAD, l’intelligence israeliana, vicino a Teheran nelle scorse settimane.
“Il regime iraniano lavora da decenni per ottenere un’arma nucleare. Il mondo ha tentato ogni via diplomatica possibile per fermarlo, ma il regime ha rifiutato di cessare i suoi sforzi” si legge in un post dell’account Telegram delle Forze di difesa israeliane (Idf) che hanno potuto innescare genocidi in Siria, Palestina e Libano grazie al deterrente micidiale del loro arsenale in cui vi sono almento 90 testate atomiche.
“Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) rivelano per la prima volta che il regime iraniano sta portando avanti un piano segreto per il progresso tecnologico di tutte le fasi dello sviluppo di un’arma nucleare. Nell’ambito di questo piano, alti scienziati nucleari iraniani stanno lavorando in segreto allo sviluppo di tutti i componenti necessari alla realizzazione di un’arma nucleare”
Il Mistero sulla Bomba Atomica dell’Iran e la Vendetta di Teheran
Ma se fosse bvero quanto dichiarato alcuni mesi fa dal Segretario di Stato USA Anthony Blinken riferendo che Teheran avrebbe potuto preparare una bomba nucleare nel giro di poche settimane significa che, ormai, l’Iran potrebbe già ewssere in possesso di tale arma.
NUCLEAR NIGHTMARE. Israeli Attacks in Lebanon despite Iran is Close to have Atomic Warheads
“Con questo crimine, il regime sionista si è preparato un destino amaro e doloroso, e senza dubbio lo subirà”. Così la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, in un messaggio reso noto dall’agenzia di stampa ‘Mehr’, dopo i raid sferrati nella notte da Israele. “Negli attacchi nemici, diversi comandanti e scienziati sono stati martirizzati. I loro successori e colleghi riprenderanno immediatamente i loro compiti, se Dio vuole”, ha aggiunto.
I governi di Australia e Nuova Zelanda hanno condannato gli attacchi israeliani di venerdì. Il Ministro degli Esteri australiano Penny Wong si è dichiarato “allarmato dall’escalation” tra Israele e Iran, che, a suo dire, rischia di destabilizzare ulteriormente una regione già instabile. Il Primo Ministro neozelandese Christopher Luxon ha affermato che gli attacchi sono “una grande preoccupazione” per il suo governo e “potenzialmente catastrofici” per il Medio Oriente. “Il rischio di errori di valutazione è elevato”, ha affermato.
L’ex ufficiale dell’intelligence dell’US Navy Scott Ritter ha pubblicato una significativa analisi geopolitica e militare (da noi riportata integralmente su Gospa News International) che svela anche i dettagli del programma nucleare iraniano e le conseguenze dell’operazione israeliana Lion’s Courage che renderà inevitabile una tremenda risposta iraniana attraverso il piano militare True Promise 3 annunciato da mesi…
La sua conclusione essenziale è questa: “Non si tratta di attacchi per il disarmo ma per un cambio di regime in Iran”.
Dopo questa operazione militare condotta dall’aviazione israeliana IAF con 100 aerei e 335 bombe l’escalation verso una guerra permanente contro l’Irana appare quasi inevitabile… Se il conflitto rimarrà tra i due paesi o sfocerà in una guerra internazionale localizzata, come quella in Ucraina, dipende dal ruolo degli USA e dei paesi NATO.
La Russia pronta a intervenire accanto all’Iran
In caso di intervento dell’Allaeanza Atlantica o del Pentagono a sostegno di Israele dopo l’inevitabile risposta dell’Iran, o in caso di minaccia atomica, Teheran può infatti contare sull’alleanza militare con la Russia (e quindi anche della Cina) rafforzata di recente.
E’ ovvio che Mosca, ripetutamente severa nella condanna del genocidio a Gaza, in Siria e Libano compiuto da Israele tanto da allentare ogni rapporto diplomatico, prima di intervenire vedrà quale coinvolgimento nella faida avranno gli USA.
Ecco perché gli attacchi del regime sionista israeliano alla teocrazia dei Musulmani Sciiti, contro la quale Israele è stata complice della NATO nel sostenere ed armare jihadisti terroristi di confessione Sunnita come gli stessi esponenti di Hamas, può davvero precipitare non solo il Medio Oriente ma anche il bacino del Mar mediterraneo verso il biblico Armageddon.
Anche per colpa del Vaticano che, invece di saper fare distinzione netta tra i perpetratori di un genocidio e i loro alleati, ha sempre cercato dialogo con quel Sionismo creato dalla Massoneria proprio per distruggere il Cristianesimo soprattutto a Roma, erede del sangue dei martiri San Pietro e San Paolo.
Soltanto pochi esponenti della Chiesa Cattolica hanno avuto il coraggio di condannare fermamente il genocidio a Gaza imputandolo a Israele senza remore.
Il conflitto tra Israele-USA e Iran non è infatti solo di natura geopolitica e militare ma anche religiosa, come conferma il sabotaggio dell’accordo sul ricco giacimento di gas del Gaza Marine che era guidato da un potente imprenditore libanese di fede cristiana.
Netanyahu è stato spinto nel suo terrorismo genocida anche da pastori protestanti (complici nella nascita della Gran Loggia d’Inghilterra a Londra nel 1717) che dagli USA lo hanno acclamato come nuovo Re Davide implicitamente sostenendo il miraggio diabolico della “Grande Israele” in cui un piano militare sanguinario di distruzione e conquista vuole ribaltare le profezie e la storia biblica degli Israeliti condannati alla Diaspora per l’Uccisione del Messia Gesù Cristo.
Come abbiamo evidenziato in molte analisi sortico-religiose queste visioni allucinate del premier israeliano più feroce nella storia di Israele, ossessionato solo dal depopolamento della Palestina per ultimare la Nakba iniziata nel 1948, rappresentano la graduale rapida deriva verso il compimento delle profezie sulle grandi tribolazioni annunciate nel Libro dell’Apocalisse di San Giovanni e necessarie per la “Nuova Gerusalemme” spirituale sulla terra bonificata dai demoni spirituali e da quelli disumani che ne seguono gli istinti assassini come Netanyahu e Trump.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
direttore Gospa News
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