LOBBY ARMI 22 – TRUMP & MELONI, CATTOLICI DA SCOMUNICA! Affamano i Poveri per Arricchire i Signori delle Guerre. Rapporto ICAN su Nucleare e Fame

Nell’immagine di copertina i due sionisti Trump e Netanyahu, responsabili delle guerre in Medio Oriente fin dal 2018, e i filo-nazisti Zelensky e Meloni, alleati nella sudditanza al Regno Unito di cui il presidente ucraino è un agente segreto MI 6L’Inutile Appello senza speranza del Vaticano per la Pace invece delle Scomuniche
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio – direttore di Gospan News
«Nessuno dovrebbe mai minacciare l’esistenza dell’altro. È dovere di tutti i Paesi sostenere la causa della pace, avviando cammini di riconciliazione e favorendo soluzioni che garantiscano sicurezza e dignità per tutti!».
E’ caduta ieri, sabato 14 giugno, in un momento storico segnato da “notizie che destano molta preoccupazione” la prima udienza giubilare di Papa Leone XIV, cioè, a poche ore dallo scoppio delle tensioni tra Israele e Iran, a seguito degli attacchi israeliani di due giorni fa nel cuore della Repubblica islamica e la successiva risposta iraniana su Tel Aviv e, in parte, su Gerusalemme.
L’impegno a cui richiama Papa Leone è, sul solco dei suoi predecessori e di posizioni tante volte espresse dalla Santa Sede, quello a “costruire un mondo più sicuro e libero dalla minaccia nucleare”.
Esso, afferma, “va perseguito attraverso un incontro rispettoso e un dialogo sincero per edificare una pace duratura, fondata sulla giustizia, sulla fraternità e sul bene comune”.
Concetti del tutto estranei al regime sionista di Israele che nella Striscia di Gaza, per uccidere qualche migliaio di terroristi di Hamas (peraltro pilotati da CIA E MOSSAD), ha falcidiato con bombardamenti a tappeto almeno 15 mila bambini senza contare quelli che moriranno per fame o carenza di assistenza sanitaria a causa degli ospedali anch’essi distrutti. E quelli vittima di stupri da parte dei militari israeliani che usano tali orrendi abusi sessuali come strumento di guerra (dossier ONU).
Le parole che giungono dal Vaticano sono lontane mille anni luce dalla spirale di odio seminata in ucraina con il Golpe del 2014 a Kiev sostenuto dai paesi NATO che hanno anche finanziato e armato le jhad delle Primavere Arabe per destabilizzare il medio Oriente e appropriarsi delle risorse energetiche del sottosuolo.
Come ha ben osservato monsignor Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia, Vieste e san Giovanni Rotondo, pertanto presule del Santuario di San Pio da Pietrelcina, dietro a tutto questo c’è una Lobby delle Armi di cui gli attuali governanti Donald Trump negli USA, Giorgia Meloni in Italia, Keir Starmer nel Regno Unito, Ursula Von der Leyen nell’UE, e Joachim-Friedrich Merz in Germania sono dei burattini simili ad avvoltoi.
Sono pronti a sacrificare il benessere sociale delle loro nazioni e persino la sicurezza dei loro figli pur di arricchire i Signori delle Guerre che li hanno catapultati in quegli incarichi influenzando i media di mainstream e portandoli a rovesciare sulla popolazione tonnellate di menzogne e dichiarazioni ipocrite.
Per Trump, Meloni e Von der Leyen c’è pure l’infamante aggravante di farsi vanto di essere Cattolici pur essendo idolatri del denaro di MAMMONA anzichè di Gesù Cristo!!
Ecco perché gli appelli per la pace che arrivano dal pontefice Robert Francis Prevost al posto di qualche scomunica, come quella che fece Leone XIII alla Massoneria, scivolano via sull’inutile, bolsa e ormai noiosa china di quelli di Papa Francesco e non sembrano tenere in minima considerazione nè le profezie del Libro dell’Apocalisse di San Giovanni nè quelle delle più importanti apparizioni mariane culminate nei messaggi mensili di Medjugorje.
Messaggi che la stessa Chiesa Cattolica, pur con vergognose riserrve sulla valenza soprannaturale del fenomeno, ha riconosciuto l’aiutenticità confrome al Vangelo e alla Bibbia.
Affronteremo in una riflessione ad hoc questa tremenda iattura che angaria il Clero ecclesiastico spingendo fedeli assetati di misticismo e visioni profetiche verso la pericolosa deriva dell’esoterismo faidate…
Trump e Meloni infieriscono sui Cittadini per arricchire i loro Amici Signori delle Guerre
Una prova lampante dei vacui inviti alla pace di Papa Leone XIV giunge dal fatto che il giorno dopo aver incontrato il vice presidnete James David Vance in Vaticano gli USA hanno presentato una bomba atomica di nuova generazione con il simbolo sionista stampato su di essa…
Abbiano spiegato questi concetti nelle molteplici inchieste sulla Lobby delle Armi evidenziando gli intrighi finanziari tra le varie industrie belliche internazionali che, oggi più che mai, in Europa ruotano attorno alla Rheinmetal (RHM), socia dell’Italiana Leonardo, di cui fu strapagato consulente l’attuale Ministro della Difesa Guido Crosetto e dove lavora come manager commerciale il fratello del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
L’ultimo report di mercato del 14 giugno 2025 sulla quotazioni della multinazionale tedesca (riferisce di un abominevole aumento delle azioni in borsa del 276,6 % su base annua!
I maggiori azionisti della RHM sono quei fondi d’investimento USA controllati da Lobby Sioniste che hanno sostenuto la vittoria di trump alle presidenziali del 2024.
Il vertiginoso boom di incremento del valore azionario si è registrato dopo che la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato il piano ReArm Eurppe da 800 miliardi.
E mentre il Segretario Generale della NATO Mark Rutte, tra i finanziatori del Golpe del 2014 in Ucraina insieme a George Soros, continua strepitare perché gli investimenti bellici raggiungano il 5 % dei PIL nazionali pur essendo assestati su tale quota solo negli USA mentre in Italia il governo farà sputare “lacrime e sangue” ai contribuenti per arrivare al 2 %.
Se l’UE, l’Italia e gli USA fossero la Svizzera o i paesi Scandinavi, dove ogni minima assistenza sociale e sanitaria è garantita a tutti dallo Stato i cittadini potrebbero anche ignorare il fatto che i loro governi spendono miliardi (150 dall’UE) per aiutare l’Ucraina governata dal regime neonazista di Volodimir Zelensky in una guerra ormai fatta solo di sabotaggi e ampiamente già persa sul terreno senza un imminente armistizio.
Invece la matrice fascistoide di Trump ha portato il primo a dare la caccia anche agli immigrati regolari, suscitanto enormi e violente proteste a Los Angeles e in altre città americane, quella della Meloni a cancellare il reddito di cittadinanza per i poveri under 60 che è in vigore in 25 paesi UE (solo Italia e Grecia non lo garantiscono) e ridurre gli investimenti in ambito sanitario e sociale.
Pur di riempira le greppie faraoniche dei Signori delle Guerre Trump, Meloni,m Starmer stanno portando i loro cabitanti a basso reddito verso la fame.
Questo “corto circuito” tra investimenti sulle armi e popolazioni affamate è ben spiegato dal rapporto ICAN (articolo sotto) che però si limita ad analizzare le spese nel campo nucleare senza registrare quelle per gli arsenali e le dotazioni militari in generale (missili, droni, carriarmati ecc).
Papa Leone XIV e la Santa Sede, se vogliono essere ascoltati dalla gente e dagli autentici fedeli, devono smetterla di gridare i peccati senza indicare i peccatori e senza poi avvisarli del rischio di scomunica per genocidio, per lo più aggravato da odio religioso come quello Sionista verso Cristiani e Musulmani Sciiti e quello di Zelensky contro la Chiesa Ortodossa Ucraina devota al Patriarca di Mosca.
La Chiesa Cattolica dovrebbe assumere una posizione di condanna ufficiale anche contro l’uso blasfemo delle Sacra Bibbia come ha fatto il premier israeliano Benjamin Netanyahu denominando l’operazione dei carri armati nella Striscia di Gaza “Carri di Gedeone”.
Due palesi casi di conclamato e truce anti-semitismo: infatti anche le popolazioni arabe sono discendenti di Sem, figlio di Noè, per tramite di Ismaele, figlio naturale di Abramo.
Se nemmeno il Vicario di Cristo in terra (qual è il Pontefice) saprà imitare Gesù quando condannò scribi e farisei nel tempio, questi governanti occidentali che non esito a definire luridi – del sangue degli innocenti libici, siriani, palestinesi, libanesi, ucraini, russi ecc – faranno sempre orecchio da mercanti… DI MORTE!!!
Fabio Giuseppe Carlo Carisio – direttore Gospa News
Nel 2024 la spesa per le armi nucleari ha superato i 100 miliardi di dollari
di Francesco Citterich – pubblicato in origine da Vatican News
Tutti i link ai precedenti articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori dalla nostra redazione
Con le spese effettuate nel 2024 per aumentare l’arsenale nucleare nei nove Paesi dotati di armi atomiche — Cina, Corea del Nord, Francia, India, Israele, Pakistan, Regno Unito, Russia e Stati Uniti — si sarebbero potute sfamare per quasi due anni tutte le 345 milioni di persone che attualmente affrontano i livelli più gravi di fame a livello globale, inclusa la carestia.
Il rapporto annuale di Ican
Il dato — proprio nel giorno in cui Israele ha sferrato un attacco contro il programma nucleare iraniano — emerge dal rapporto annuale sulle spese per le armi atomiche pubblicato dalla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (Ican, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons).
Il dettagliato documento rivela che lo scorso anno Pechino, Pyongyang, Parigi, New Delhi, Tel Aviv, Islamabad, Londra, Mosca e Washington hanno speso più di 100 miliardi di dollari per sviluppare i loro arsenali nucleari, con un aumento di circa l’11% rispetto all’anno precedente.
Ciò equivale a 3.169 dollari al secondo, 274 milioni di dollari al giorno e ben 1,9 miliardi di dollari per ciascuna settimana dello scorso anno. Numeri altamente significativi del progressivo riarmo nel mondo, anche atomico.
E in un momento in cui le Nazioni Unite sono alle prese con profondi tagli ai loro finanziamenti, l’importo che questi nove Paesi hanno speso per le loro armi nucleari avrebbe potuto coprire il bilancio dell’Onu quasi 28 volte.
«Sono solo pochi esempi di tutte le iniziative alternative che ci darebbero davvero una sicurezza a lungo termine, come invece il nucleare non fa», precisa Susi Snyder, co-autrice del report assieme ad Alicia Sanders-Zakre e coordinatrice dei programmi di Ican.
Le testate nucleari nel mondo
Al momento, al mondo, ci sono circa 12.000 testate nucleari, di cui quasi il 90% sono di Stati Uniti e Russia. Secondo il rapporto, lo scorso anno gli Usa hanno nuovamente speso più di tutti gli altri Stati dotati di armi nucleari messi insieme: ben 56,8 miliardi di dollari. La Cina si conferma al secondo posto con 12,5 miliardi di dollari, meno di un quarto della spesa statunitense. Il terzo posto, con 10,4 miliardi di dollari, pari al 10% della cifra totale, è occupato dal Regno Unito.
Seguono la Russia con poco più di 8 miliardi, la Francia con 6,8 miliardi, l’India con 2,6 miliardi, Israele e Pakistan con poco più di un miliardo e, infine, la Corea del Nord con 630 milioni di dollari. Il documento analizza anche i costi sostenuti dai Paesi che ospitano le armi nucleari di altri Stati, tra cui Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia.
Soldi da concentrare altrove
Il rapporto dell’Ican denuncia poi che il denaro speso per gli arsenali nucleari è «sprecato», dato che gli stessi Stati dotati di armi nucleari hanno formalmente concordato (con una Dichiarazione congiunta di inizio 2022) sul fatto che «una guerra nucleare non può essere vinta e non dovrebbe mai essere combattuta».
Inoltre, sta distogliendo risorse dalle altre priorità: i 100 miliardi di dollari avrebbero, infatti, potuto essere utilizzati per finanziare misure volte ad affrontare le minacce alla sicurezza poste dal cambiamento climatico e dalla perdita di specie animali e vegetali, o per fornire fondi per migliorare i servizi pubblici essenziali, come la sanità, gli alloggi e l’istruzione.
Purtroppo, nonostante i ripetuti appelli internazionali, al momento non ci sono i presupposti di una inversione di tendenza per fermare, o per lo meno allentare, il continuo sviluppo delle armi atomiche.
La Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, con sede a Ginevra e attiva dal 2007 in 107 Paesi, è una coalizione globale della società civile che lotta per promuovere l’adesione e la piena implementazione del Trattato per la proibizione delle armi atomiche.
Nel 2017 ha vinto il premio Nobel per la pace «per il suo lavoro nel portare l’attenzione alle conseguenze umanitarie catastrofiche di qualunque uso delle armi nucleari e per i suoi straordinari sforzi per ottenere un trattato che metta al bando queste armi».
di Francesco Citterich – pubblicato in origine da Vatican News
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