EMERGENZA COVID-19: MAXI-REGALO DI CONTE AGLI IMPIEGATI PUBBLICI: il 70 % lavorerà da casa!
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
La pandemia non fa solo male ma anche bene. Non solo alle Big Pharma ed al Partito Democratico che le sostiene per intrallazzi non ancora chiariti dalla magistratura, essendo dominata dalle toghe rosse, ma soprattutto l’epidemia da Covid-19 fa bene ai figli ed ai nipoti dello statalismo di stampo sovietico che in vari decenni i Comunisti prima ed i Democratici poi hanno imposto ad un’Italia priva di identità e soprattutto di virilità politica.
Il Governo di Giuseppe Conte, sostenuto da Partito Democratico Movimento 5 Stelle, ha rilanciato con la solita prepotente energia mediatica lo Smart Working per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche: tradotto nel linguaggio del fortunato lavoratore pubblico che si è arrampicato sulle liane dei potentati politici per ottenere un posto di lavoro significa oggi: Eldorado, la terra dei sogni avverati e della prosperità!
Significa stare a casa lavorando, come e quando si può, a causa di un morbo ormai non più letale ma comunque incombente, ma incassare il proprio puntuale stipendio derivante dai trattamenti sociali senza troppi crucci. Certamente tra tanti dipendenti pubblici ci sono persone moralmente ineccepibili che continueranno a lavorare come prima, per una settimana, due settimane, un mese, almeno fino a quando non si accorgeranno di essere le mosche bianche, gli unici a darsi da fare…
Dal punto di vista psicologico vuol dire fare tutto quel che un dipendente pubblico ha sempre sognato; fottere il capo ancor più imboscato e fagnano con la solenne giustificazione che giunge dal Ministero della Salute Italiano. Grazie all’adempimento del nobile dovere di lavorare da casa per evitare la propalazione di un virus molto contagioso, perché assai più monitorato, attraverso peraltro incerti tamponi, rispetto a molti mesi fa.
Ecco quindi proprio tra gli statalisti accidiosi lo zoccolo duro che garantisce al governo del premier Giuseppe Conte, destinato oggi per sua liberissima scelta a fare una fine simile a quella di Rodespierre dopo il Regime del Terrore giacobino, il consenso sociale necessario per giustificare la farsa di un’emergenza sanitaria ormai smentita da ogni medico di buona e sana volontà: gli scienziati che contestano le misure restrittive ritenendole ingiustificate e sproporzionate sono già circa 12mila nel mondo come vedremo in un prossimo reportage…
Non voglio fare statistiche e dare i numeri, destinati ad un prossimo articolo, pertanto mi pare inutile calcolare la devastante portata dei dipendenti pubblici nel mondo del lavoro italiano. L’unica certezza sta nel fatto che mentre gli operai vedono a rischio il loro monte ore e persino la cassa integrazione, mentre i liberi professionisti sono esposti alle incognite del mercato ed i negozianti della media borghesia si ritrovano a contare i debiti, esiste una categoria assolutamente gaudente per la pandemia ripiombata con inquietante allarmismo sulla bocca del governo Conte.
Sono i dipendenti pubblici che non avranno più bisogno di far timbrare il cartellino all’amico per andare al mare o in montagna, che non avranno la necessità di giustificare al capo una falsa occupazione per andare a fare la spesa in orari di lavoro o correre dall’amante. D’ora innnanzi a costoro tutto sarà lecito. Perché nell’intimità dello Smart Working nessuno può scrutare ciò che davvero stai facendo per incassare lo stipendio erogato grazie alle tasse dei contribuenti.
«Aumentare il ricorso allo smart working per la pubblica amministrazione, per ridurre gli spostamenti e i conseguenti rischi di circolazione e contagio da coronavirus. Secondo quanto apprende l’ANSA, il governo starebbe pensando a una nuova misura per portare al 70% le attività degli uffici pubblici da svolgere da casa. Da settembre per i dipendenti pubblici era iniziato il rientro e le attività da svolgere in remoto si fermavano al 50% del personale, dove compatibile con il tipo di mansione svolta».
Questo è il lancio di agenzia dell’11 ottobre che giustifica questa breve riflessione. L’Italia è finita nelle mani dei criminali pubblici organizzati e sostenuti dai media. L’Italia è (quasi) finita!
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS