USA: VINCONO BIDEN E MASSONI DEL DEEP STATE. La Corte Suprema si rifiuta di indagare sui brogli elettorali
AGGIORNAMENTO DEL 14-12-2020
NBC NEWS – Lunedì il Collegio Elettorale nazionale USA ha ufficialmente votato Joe Biden come prossimo presidente degli Stati Uniti. Biden ha superato la soglia di 270 voti elettorali necessaria per sconfiggere il presidente Donald Trump dopo che la California ha convogliato i suoi 55 elettori all’ex vicepresidente.
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“La Corte Suprema ci ha davvero deluso. Nessuna saggezza, nessun coraggio!”. Così il presidente Usa Donald Trump su Twitter dopo la bocciatura del ricorso del Texas. La credibilità della macchina istituzionale, la difesa del sistema elettorale quale emblema dì una democrazia civile, alla fine, negli Usa sono stati piu importanti della verità sui presunti brogli nelle votazioni per la scelta del POTUS, President of the United States.
Nemmeno i sei giudici conservatori di nomina repubblicana, che sono in maggioranza nella Corte Suprema degli Usa essendo solo tre quelli di nomina democratica, si sono sentiti in dovere di sviscerare nel dettaglio le pesanti accuse sulle sospette violazioni delle norme di sicurezza elettorale contenute nell’atto di citazione depositato dal procuratore generale del Texas poi appoggiata da altri 18 stati.
Nella serata di venerdì 11 dicembre, quando in Italia era orma passata la mezzanotte, la Corte ha rigettato la causa contro gli stati in bilico dei Grandi Elettori di Pennsylvania, Georgia, Michigan e Wisconsin.
La corte, in una breve ordinanza non firmata, ha detto che il Texas non era legittimato a portare avanti il caso, affermando che “non ha dimostrato un interesse giuridicamente riconoscibile per il modo in cui un altro stato conduce le sue elezioni”. Al ricorso si era unita anche la campagna di Trump che pertanto si è trovata a condividere la sconfitta con il Texas e gli altri stati repubblicani.
PROCURATORI GENERALI DI 18 STATI IN LOTTA PER TRUMP COL TEXAS. Norme di sicurezza elettorale violate
In pratica uno Stato può anche adottare metodi di controllo delle votazioni che violano il dettato della Costituzione, come sostenuto dai ricorrenti in riferimento al controllo di “quisquilie” come l’autenticità delle firme nei voti postali, oppure impiegare il software sospetto Dominion, rifiutato proprio dal Texas perché ritenuto facilmente “manipolabile”, ma ciò ai giudici del più alto organismo di giurisdizione federale di Washington non interessa…
The Show must go on. Alla Corte Suprema non importa se chi ha gestito le elezioni in quegli stati, dove sono stati accertati dagli stessi ispettori elettorali piccoli errori da qualche migliaia di voti attribuiti erroneamente al candidato democratico Joseph Biden, non è stato candido come una colomba, l’importante è che sia stato astuto come un serpente.
Ammetto di essere tra coloro che ha scritto con parsimonia sui presunti brogli perchè trovavo le accuse un po’ aleatorie e fumose, prima, però, di leggere il dettagliato atto di citazione del Texas sulle violazioni alle norme di sicurezza elettorale nella verifica delle firme, nella gestione delle schede e nel divieto di accesso agli osservatori bipartisan nei seggi.
Osservanmdo il palazzo di Washington in 1 First St NE dove la Corte Suprema opera, emblema del Palladismo massonico caro ai fondatori degli Stati Uniti d’America come George Washington (iniziato il 4 novembre 1752 nella Loggia “Fredericksburg” in Virginia di cui divenne Maestro il 4 agosto 1753), si poteva già desumere che l’esito fosse segnato. Nei fatti i giudici, anche per l’emergenza Covid, si sono consultati telefonicamente come prassi per fissare il calendario delle udienze, e in qualche manciata di minuti hanno emesso il loro fatal rifiuto.
“E’ la pietra tombale sulle ultime illusioni (vere o finte) di Donald Trump di ribaltare con ricorsi giudiziari la vittoria di Joe Biden – scrive il corrispondente di Repubblica da Washington – Con questa bocciatura della Corte suprema, la strada è definitivamente spianata per l’ultima scadenza istituzionale: questo lunedì 14 il Collegio elettorale prenderà atto dei risultati certificati dai 50 Stati e proclamerà formalmente Biden come il prossimo presidente degli Stati Uniti. E’ il passaggio istituzionale che spiana la strada verso l’Inauguration Day, l’insediamento alla Casa Bianca di Biden il 20 gennaio”.
Tutto vero. A meno che non si consideri fondato l’appello capzioso e dirompente lanciato dal numero uno del partito repubblicano del Texas, Allen West, in una nota ha invocato la secessione dopo la decisione della Corte Suprema di rigettare la richiesta tesa a sovvertire l’esito delle presidenziali Usa. “Gli Stati rispettosi della legge dovrebbero mettersi insieme e costituire una Unione di Stati che rispetterà e si atterrà sempre alla Costituzione”, scrive il politico. Ma il messaggio gravido di amarezza e delusione twittato da Trump dopo la bocciatura del ricorso esprime il suo reale stato d’animo,
UKRAINEGATE, COMPLOTTO DEEP STATE CONTRO TRUMP: tra i due informatori CIA spunta anche Renzi
Ha vinto il Deep State! Ha vinto il potentato occulto che ha riunito gli ex presidenti Barack Obama dei Blue e George W. Bush dei Red nella guerra senza quartiere contro l’incontrollabile Trump, cominciata coi falsi dossier RussiaGate, proseguita con l’impeachment fallito dell’UkraineGate (progettato dal Deep State per stessa ammissione di un ex direttore CIA) ed esplosa con una pandemia pianificata da decenni e la guerriglia urbana del Black Lives Matter finanziati da George Soros per un pericoloso pregiudicato come George Floyd ucciso da un poliziotto bianco in modo persino troppo crudele e sospetto, come se fosse l’esecuzione di un killer finalizzata a creare il “casus belli” a innescare il pandemonio.
Trump può recriminare sulla sua politica internazionale aggressiva e sanguinaria che lo ha reso un criminale simile ad Obama in Siria e Venezuela. E peggio ancora di lui nell’assassinio premeditato del generale Qassem Soleimani, comandante del reparto speciale dei Pasdaran dell’Iran.
Queste azioni perpetrate per avere consenso dei falchi estremisti del Grand Old Party non sono risultate sufficienti quando l’intellighentia del Deep State ha tirato fuori dal cilindro un burattino costruito dal Nuovo Ordine Mondiale come il faccendiere Biden, con le mani lorde di sangue del golpe del 2014 a Kiev e di losche tangenti prese dal figlio Hunter in Ucraina e in Cina. Circostanze che lo rendono il pupazzo ideale perchè ricattabile fin dal suo insediamento alla Casa Bianca.
Ma questi atti, insieme ad una gestione dei migranti dal Messico non solo improntata sul rigore ma anche sulla crudeltà della detenzione dei bambini, hanno annebbiato la sacra aura cristiana portata in dote dal suo vice Mike Pence, espressione del potente e radioso mondo degli evangelici pentecostali. Perché non ha senso battersi contro l’aborto se poi si uccide a sangue freddo un ufficiale nemico iraniano solo perchè leader di un’organizzazione paramilitare nazionale che è venerata da Teheran ma ritenuta terroristica da Washington o, molto peggio ancora, si lascia morire di maldigola una bimba guatemalteca di 10 anni al confine mentre si trova in custodia dei servizi antimmigrazione Ice.
Ma in fondo Trump non doveva nemmeno diventare capo della più importanteforza armata del mondo. E’ stato scelto per errore da quella potente ala di repubblicani del Deep State che lo aveva candidato nel 2016 per farlo perdere: convinta che il suo faccione rubizzo, i suoi modi grezzi, e i suoi capelli color aranciata non avrebbero potuto sconfiggere la candidata perfetta dell’élite mondialista guerrafondaia e vaccinara Hillary Clinton.
Il tycoon di New York è diventato così una scheggia impazzita alla Casa Bianca, il centro di potere più forte del mondo, che ha mandato in tilt e rallentato tutti i progetti del Deep State.
Per non offendere il patriottismo nazionalista ha ritirato subito la mano tesa allo Zar di Russia, l’unico fedele alleato che avrebbe potuto aiutarlo a restare sul trono di Washington proprio in virtù della comune condivisione dei valori cristiani.
Donald ha perso. Ma con onore. Perché almeno ha cercato di combattere quel Nuovo Ordine Mondiale incombente contro il quale nessun politico in Italia ha il coraggio di schierarsi apertamente poiché gli basta un piccolo avviso di garanzia per scatenare una crisi di diarrea…
Trump è stato più forte dei complotti fino alla fine. Ben oltre ai sistematici tradimenti dei più influenti uomini del suo staff, silurati in un interminabile stillicidio di fiducia interna alla Casa Bianca di cui la prima spina nel fianco è stata proprio la Central Intelligence Agency (guardacaso ben invischiata negli esperimenti sui pericolosi virus come il SARS). Alla fine il tycoon ha confidato che la Corte Suprema in cui aveva appena nominato la cristianissima Amy Coney Barret potesse avere il coraggio di premiare la sua coerenza e trasparenza, andando a caccia dei brogli: invisibili solo ai media prezzolati di mainstream.
Ma i giudici non hanno avuto il fegato di mettere il naso in quel letamaio elettorale causato anche dal sofware Dominion voluto da Obama e sponsorizzato da Clinton per non dover correre il rischio di invalidare milioni di voti e con essi le stesse elezioni.
Sull’ara dissacrata di un’apparente democrazia hanno preferito sgozzare il bue sacrificale, il Pharmacon di ellenistica memoria con cui esorcizzare tutti i mali fuoriusciti dal vaso di Pandora della pandemia pianificata per decenni da tanti prepotenti di area democratica come Bill Gates, di cui ho scritto nomi e cognomi nel mio libro dossier WuhanGates.
La favola dell’eroe americano anti Deep State, a meno di clamorosi e imprevedibili colpi di scena, sembra davvero terminata proprio perché queste diaboliche menti raffinatissime, come le definì giudice Giovanni Falcone indagando mafia, politica e massoneria tra Italia e Usa, avevano previsto anche la rinuncia della Corte Suprema ad intromettersi in un simile ginepraio col rischio di affossare ogni minima credibilità elettorale e istituzionale.
https://www.gospanews.net/2020/12/05/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/
Incombe davvero l’Apocalisse di una bestia chiamata Massoneria che di quel Nuovo Ordine Mondiale è primaria regista in una missione che può essere interpretata con chiarezza solo leggendo nella Bibbia l’ultimo libro di San Giovanni Evangelista.
Come Giuda col suo tradimento duemila anni fa fu necessario al compimento delle profezie sulla Croficissione e Resurrezione di Gesù di Nazareth, la Massoneria lo è oggi per il Rinascimento Cristiano che attraverso le calamità devastanti degli ultimi tempi ci condurrà alla Parusia, il ritorno di Cristo Re sulla terra, e alla nuova Gerusalemme dove il Cuore Immacolato di Maria trionferà come promesso ai veggenti di Lourdes, Fatima e Medjugorie.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
l’idea che la massoneria non controlli anche trump , o putin o la teocrazia iraniana oltre ai dem , ai comunisti, (ma anche ll fascismo ha origini massoniche),a israele, in combutta anche con il vaticano e’ il
vero punto debole di tutti i suoi articoli.
perdoni la franchezza ma il suo manicheismo geopolitico mi pare talmente esagerato da sembrare falso o meglio depistante ( come del resto quasi tutta la cosidetta controinformazione).
Sei le sue fosche sentenze non fossero partorite dal cieco pregiudizio di un effettivo paralogismo manicheo sarebbe riuscito a leggere con attenzione i riferimenti al Deep State per Trump e sarebbe in grado di comprendere che tra due verbi come “controllare” o “influenzare” esiste un oceano Atlantico di mezzo. Tutti noi, anche nostro malgrado, siamo “influenzati” dalla cultura massonica che imperversa da tre secoli nel pianeta ma chi ha uno spirito libero e profondamente cristiano riesce ad evitare di esserne “controllato”.
Anche il Fascismo ha origini massoniche, certamente, proprio per questo quel genio del duce Benito Mussolini mise al bando le società segrete e perseguitò le cosche mafiose che in Italia ne sono sempre state complici. Il diavolo è nei dettagli: che i miei reportages cercano di sviscerare in profondità prima di emettere una sentenza, quella sì manichea, di BUONO o CATTIVO come nel caso del pericoloso criminale Biden. Degli orientamenti massonici tra i cardinali cattolici abbiamo ripetutatemente parlato negli articoli sulla propaganda LGBT. Ma la circostanza che alcuni porportati adorino Mammona e non il Dio di Gesù Cristo non implica per parossistica estensione che l’intero VATICANO sia controllato dalla massoneria. Spero di non aver fatto questo sforzo dialettico inultimente. Buon Natale