VACCINO ASTRAZENECA, RICERCA SHOCK DI OSLO: “Trombosi Letali meno Rare del previsto”
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Sebbene raro, VITT (trombosi venosa e trombocitopenia – ndr) è un nuovo fenomeno con effetti devastanti per giovani adulti altrimenti sani e richiede un’analisi approfondita del rapporto rischio-beneficio. I risultati del nostro studio indicano che VITT potrebbe essere più frequente di quanto è stato trovato in studi precedenti in cui è stata studiata la sicurezza del vaccino ChAdOx1 nCoV-19».
In tre righe un gruppo di medici dell’Ospedale Universitario di Oslo distrugge l’affidabilità dei Trials Clinici condotti da Astrazeneca sul loro vaccino sperimentale e innovativo, in quanto basato su un vettore di Adenovirus di scimpanzè mai utilizzato nella storia dei farmaci per l’immunizzazione da virus.
«Sebbene raro, VITT (trombosi venosa e trombocitopenia – ndr) è un nuovo fenomeno con effetti devastanti per giovani adulti altrimenti sani e richiede un’analisi approfondita del rapporto rischio-beneficio. I risultati del nostro studio indicano che VITT potrebbe essere più frequente di quanto è stato trovato in studi precedenti in cui è stata studiata la sicurezza del vaccino ChAdOx1 nCoV-19».
In tre righe un gruppo di medici dell’Ospedale Universitario di Oslo distrugge l’affidabilità dei Trials Clinici condotti da Astrazeneca sul loro vaccino sperimentale e innovativo, in quanto basato su un vettore di Adenovirus di scimpanzè mai utilizzato nella storia dei farmaci per l’immunizzazione da virus.
«Riportiamo i risultati in cinque pazienti che hanno presentato trombosi venosa e trombocitopenia da 7 a 10 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino vettore adenovirale ChAdOx1 nCoV-19 contro la malattia del coronavirus 2019 (Covid-19). I pazienti erano operatori sanitari di età compresa tra 32 e 54 anni. Tutti i pazienti avevano livelli elevati di anticorpi contro i complessi del fattore piastrinico 4-polianione; tuttavia, non avevano avuto precedenti esposizioni all’eparina. Poiché i cinque casi si sono verificati in una popolazione di oltre 130.000 persone vaccinate, proponiamo che rappresentino una rara variante correlata al vaccino della trombocitopenia spontanea indotta da eparina a cui ci riferiamo come trombocitopenia trombotica immunitaria indotta dal vaccino».
E’ quanto scrivono i ricercatori nel loro studio pubblicato venerdì 9 aprile sul prestigioso The New England Journal of Medicine (in attesa di revisione). Il medico capo Ingvild Sørvoll del gruppo di ricerca dell’Università della Norvegia settentrionale ha confrontato gli effetti collaterali con una condizione nota quando si formano anticorpi contro un farmaco chiamato eparina. “Tuttavia, questi pazienti non avevano ricevuto eparina. Quindi abbiamo pensato che potesse essere un sottogruppo di una trombocitopenia autoimmune indotta da eparina “, ha detto Sørvold al network russo Sputnik, omonimo del vaccino Sputnik V di Mosca, già utilizzato in 50 nazioni (compreso San Marino) ma ancora sotto osservazione da parte dell’European Medicine Agency (EMA) nonostante sia basato su vettori Adenovirus umani e pertanto tradizionali.
“Abbiamo trovato un livello altissimo di anticorpi. Questi anticorpi hanno fatto esplodere la bilancia nel nostro laboratorio. E quando guardiamo in letteratura, tali anticorpi non sono mai stati descritti prima di una vaccinazione “, ha aggiunto Sørvoll.
Entro 10 giorni dalla vaccinazione, l’ospedale universitario di Oslo ha ricevuto cinque persone, inizialmente sane, con livelli molto alti di anticorpi contro le piastrine, che si ritiene essere la ragione diretta della forte risposta immunitaria. Tre di questi cinque sono ora morti, mentre due si sono completamente ripresi, ha spiegato Pål Andre Holme all’emittente nazionale NRK, medico capo del dipartimento di malattie del sangue. Holme ha descritto i risultati come “estremamente gravi”. “Questi sono effetti collaterali fatali, quindi non possono diventare più gravi.”
« L’Agenzia europea per i medicinali ha approvato cinque vaccini contro la malattia del coronavirus 2019 (Covid-19) e più di 600 milioni di dosi sono state somministrate in tutto il mondo. In Norvegia, gli anziani che vivono in contesti istituzionali e gli operatori sanitari che sono a stretto contatto con i pazienti con Covid-19 è stata assegnata la priorità a ricevere il vaccino BNT162b2 mRNA Covid-19 (Pfizer – BioNTech). Inoltre, il vaccino ChAdOx1 nCoV-19 (AstraZeneca) è stato somministrato a operatori sanitari di età inferiore ai 65 anni che non hanno stretto contatto con pazienti con Covid-19. Al 20 marzo 2021, quando la somministrazione del vaccino è stata sospesa, un totale di 132.686 persone in Norvegia avevano ricevuto la prima dose del vaccino ChAdOx1 nCoV-19 e nessuna aveva ricevuto la seconda dose». Si legge ancora nell’abstract della ricerca pubblicata su NEJM.
«Entro 10 giorni dopo aver ricevuto una prima immunizzazione con ChAdOx1 nCoV-19, cinque operatori sanitari di età compresa tra 32 e 54 anni hanno presentato trombosi in siti insoliti e trombocitopenia grave. Quattro dei pazienti hanno avuto una grave emorragia cerebrale. Qui descriviamo questa sindrome indotta dal vaccino di trombosi grave e trombocitopenia riscontrata tra questi cinque pazienti ricoverati all’Ospedale universitario di Oslo».
“Ho grande fiducia che l’Istituto nazionale di sanità pubblica e l’Agenzia norvegese per i medicinali faranno queste valutazioni”, ha detto Holme.
Steinar Madsen, il direttore medico dell’Agenzia norvegese per i medicinali, ha definito lo studio “molto importante”, aggiungendo che ha fornito “una base per ulteriori ricerche” e avrà un impatto quando la Norvegia deciderà se riprendere la vaccinazione con AstraZeneca o meno. Lo ha confermato la direttrice del National Institute of Public Health (FHI) Camilla Stoltenberg, sorella dell’ex primo ministro norvegese e attuale segretario generale della NATO.
“Questo studio è importante, perché utilizza i dati trovati nei casi norvegesi di questo raro, possibile effetto collaterale. Quindi fornisce una buona descrizione ed è uno studio molto importante nella nostra fondazione “, ha detto Stoltenberg. La Norvegia era stata la prima nazione a lanciare l’allarme anche per molti anziani morti dopo la somministrazione del vaccino Pfizer che l’americano CDC (Center of Disease Control) sospetta possa essere correlato con il decesso per emorragia cerebrale da trombosi del dottor Gregory Michael, un medico della Florida.
Ma le statistiche del mese di marzo di Eudravigilance, la società di farmacovigilanza dell’EMA incaricata di raccogliere tutte le segnalazioni di reazioni avverse, rimangono molto ambigue e di difficile consultazione. Per questo dedicheremo ad essere un prossimo articolo. Nel caso del vaccino Astrazeneca, che nel frattempo ha cambiato nome in Vaxzevria ed ha inserito nel foglio illustrativo le rare trombosi tra gli effetti indesiderati, sono stati registrati 44 casi di disturbi del sangue (e sistema linfatico) con esito fatale ma ben 400 con decorso sconosciuto e addirittura 1860 non ancora guariti che pertanto potrebbero essere nel frattempo divenuti letali.
Soltanto la Germania, infatti, che per prima ha accertato una correlazione tra siero antiCovid di Astrazeneca ed emorragie cerebrali, ha identificato 31 casi di trombosi di cui almeno 19 connesse proprio al vaccino. In Italia, invece, politici e medici ospedalieri continuano a sostenere il mantra “nessuna correlazione”.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE – OSLO’S RESEARCH
SPUTNIK – THE OSLO PHYSICIANS’ ALERT (inglese)
https://www.gospanews.net/2021/04/11/sos-pandemia-boss-oms-falso-davanti-ai-pm-indagato-guerra-ambasciatore-di-vaccini-gsk-per-renzi/
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