COVID-19, X-FILE OMS: INCHIESTA DI BERGAMO BLOCCATA DA DI MAIO. Non chiese subito la Revoca dell’Immunità per i funzionari
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Da fonti OSINT (Open Sources Intelligence) è emerso un documento clamoroso destinato a riscrivere l’intera storia dell’inchiesta sulla pandemia. Chi, come Gospa News, ha incolpato l’Organizzazione Mondiale per la Sanità di voler ostacolare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Bergamo per epidemia colposa (in relazione ai morti dell’ospedale di Alzano Lombardo) e falso, in merito al piano nazionale di emergenza pandemica che in Italia non sarebbe stato mai aggiornato dal lontano 2006, stavolta ha purtroppo sbagliato bersaglio.
L’OMS aveva tutto il diritto di inviare l’email in cui invitava i suoi funzionari ad invocare l’immunità diplomatica. Non è stato un caso di ostruzionismo dell’agenzia sanitaria ONU di Ginevra verso i magistrati dell’unica Procura d’Italia che ha trovato il coraggio di fare luce sui morti uccisi dal Covid-19, divenuto assai letale soprattutto perché il Ministero della Salute ha ignorato le note terapie efficaci (come il cortisone) su suggerimento della stessa OMS. No. E’ stato un clamoroso incidente diplomatico innescato dal Ministero degli Esteri, e pertanto ascrivibile alla responsabilità diretta (o indiretta per incompetenza) del ministro Luigi Di Maio. Ad evidenziarlo “nero su bianco” in un documento ufficiale del 3 novembre 2020 è l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS con sede a UN City Marmorvej a Copenaghen, capitale della Danimarca.
L’autenticità del documento è stata riconfermata anche dalla trasmissione Report di RAI3 che l’ha pubblicato su suo sito ufficiale poche ore fa (link a fondo pagina).
Saltati per brevità i toni ossequiosi di rito, l’ufficio OMS entra subito nel merito della questione cogente. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità presenta i suoi complimenti al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e ha l’onore di fare riferimento alle comunicazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo che invitano la Sig.ra Cristina Da Rold, il Dott.Alvise Forcellini, la Sig.ra Leda Nemer, la Dott. Wim van Lergerghe, Dr Mirko Claus, Dr Pirous Fateh Moghadam, Dr Brigida Marta, Dr Jas Mantero e Mr Lorenzo Lionello per presentarsi alla Sezione di Polizia Giudiziaria Guardia di Finanza il 5 o 6 novembre 2020. Questi esperti hanno svolto missioni per WHO nel contesto della pandemia COVID-19 e sappiamo che sono stati invitati in qualità di esperti dell’OMS».
«In via preliminare, l’Organizzazione rileva di non aver ricevuto, tramite appositi uffici canali che coinvolgono il Ministero degli Affari Esteri l’eventuale notifica di tale comparizione» aggiunge l’Ufficio Regionale di Copenaghen» è la clamorosa osservazione che chiama in causa le responsabilità della Farnesina (sede del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale – MAECI)
«L’Organizzazione ha l’onore di richiamare l’attenzione del Ministero sul fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i suoi funzionari ed esperti in missione nell’esercizio delle loro funzioni sono immuni da qualsiasi forma di processo legale a meno che l’Organizzazione non abbia espressamente revocato l’immunità a una richiesta fatta tramite il Ministero – si evidenzia ancora nel documento – Questa immunità da lega! processo nasce in virtù delle Sezioni 4 e 19 della Convenzione del 1947 sui Privilegi e Immunità delle Agenzie Specializzate a cui l’Italia ha aderito nei confronti dell’Organizzazione il 30 agosto 1985 e in virtù dell’articolo 8 del Memorandum of Agreement tra il Governo di L’Italia e l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità relativo all’Ufficio Europeo per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo dell’OMS firmato il 23 novembre 2012 (allegato) e ratificato il 7 dicembre 2015».
«Pertanto, l’Organizzazione richiede rispettosamente che il Ministero adotti tutte le misure necessarie per garantire che la suddetta immunità dell’Organizzazione e dei suoi funzionari sia pienamente rispettata nel contesto dei suddetti procedimenti legali» si aggiunge nelle note verbali che si concludono però con una preoccupazione.
«Ciò essendo chiarito, in considerazione del suo status speciale di organizzazione intergovernativa, l’OMS ha una politica di non coinvolgere normalmente sè stessa oi suoi membri del personale in controversie nazionali riguardanti terzi su questioni tecniche o questioni relative al lavoro dell’OMS. Questa politica mira a proteggere l’imparzialità e l’obiettività dell’OMS come organizzazione internazionale pubblica. Tuttavia, qualora la Procura lo ritenga utile per il procedimento, l’OMS sarebbe disposta, su base volontaria e fatte salve le immunità sopra menzionate, a prendere in considerazione le questioni tecniche fornite per iscritto».
Com’è noto le risposte giunsero con un mese di ritardo. Come riportò Il Fatto Quotidiano, infatti, soltanto l’11 dicembre ci fu la richiesta formale dell’Italia all’Oms perché i funzionari potessero andare a testimoniare come “persone informate sui fatti”: «la Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite, su impulso del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha inviato all’Oms l’11 dicembre con l’obiettivo, in particolare, di permettere ai pm di sentire il ricercatore e relatore del rapporto Francesco Zambon, che ha denunciato all’organizzazione il direttore aggiunto, Ranieri Guerra, di averlo “minacciato”, scrive il Guardian, al fine di cambiare la data del piano pandemico, facendolo sembrare aggiornato al 2017 quando invece era fermo al 2006. Fatti che sarebbero avvenuti prima della pubblicazione del documento, il 13 maggio, che poche ore dopo sparì dal sito dell’Oms. Ma la sezione europea dell’organizzazione comunica che “non fu l’Italia a chiederne la rimozione”».
Nel frattempo, però, al posto dei funzionari convocati dalla Procura della Repubblica di Bergamo si presentò il direttore aggiunto dell’OMS di Ginevra, Ranieri Guerra, nella giornata del 5 novembre, rilasciando un’audizione ufficiale in deroga volontaria all’immunità diplomatica. In merito a quella deposizione nei giorni scorsi è scoppiato l’ennesimo scandalo politico: perché Guerra, già consulente di una fondazione di Big Pharma e ambasciatore scientifico del Foverno Renzi a Washington sul progetto dei 12 vaccini obbligatori per i minori in età scolare, è stato iscritto nel registro degli indagati per false dichiarazioni ai PM. Un reato che, se provato, comporta una pena fino a 4 anni di carcere.
Leggi inoltre: WuhanGates, il libro sul complotto del Nuovo Ordine Mondiale
Leggi inoltre: Il magistrato Giorgianni diffida il Governo Draghi sui vaccini obbligatori
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE
GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS
OMS COPENAGHEN – IL DOCUMENTO ORIGINALE
REPORT RAI 3 – IL DOCUMENTO OMS
IL FATTO QUOTIDIANO – BERGAMO: INTERVIENE IL MINISTRO DEGLI ESTERI
https://www.gospanews.net/2020/12/05/wuhan-gates-covid-19-il-complotto-del-nuovo-ordine-mondiale-il-libro-in-arrivo/