CONGO: AMBASCIATORE ITALIANO UCCISO PER 1 MILIONE DI DOLLARI. Arrestati 2 Sospetti di Gruppo Ribelle per Sequestro e Omicidi

CONGO: AMBASCIATORE ITALIANO UCCISO PER 1 MILIONE DI DOLLARI. Arrestati 2 Sospetti di Gruppo Ribelle per Sequestro e Omicidi

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Le autorità dell’est del Congo affermano di aver arrestato due uomini in relazione a un agguato che ha ucciso l’ambasciatore italiano l’anno scorso. I sospetti, identificati come membri di un gruppo ribelle, sono stati portati martedì dal governatore militare nella provincia del Nord Kivu.

La polizia ha detto che i ribelli avevano fermato il convoglio sperando di chiedere un riscatto per più di 1 milione di dollari. E’ morto invece l’Ambasciatore Italiano Luca Attanasio insieme all’ufficiale paramilitare dei Carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, Moustapha Milambo. Martedì, la polizia ha identificato il principale sospettato delle uccisioni come un uomo di nome Aspirant, ma ha detto che è ancora in fuga.

Lo ha annunciato il generale Aba van Ang, capo commissario provinciale della Polizia nazionale congolese, in una conferenza stampa, in cui i sospetti sono stati presentati alle autorità provinciali davanti alla stampa a Goma, capitale del Nord Kivu.

La tragedia potrebbe essere un tentativo di riscatto fallito, secondo Aba van Ang. Dopo aver sparato all’ambasciatore, i sospettati “si sono molto pentiti di aver perso un milione di dollari nel caso dell’ambasciatore. Hanno disputato su questo problema e volevano persino separarsi. Ecco fatto, sono grandi criminali”.

Il governatore del Nord Kivu, il tenente generale Ndima Kongba Constant, ha invitato le autorità giudiziarie a consegnare i sospetti alla giustizia. “In ogni caso, faccio appello alla nostra giustizia, anche oggi perché giustizia sia fatta e che siano puniti in relazione a tutto ciò che hanno causato nel nostro popolo”, ha detto.

 

Le province del Nord Kivu e dell’Ituri sono sotto assedio dal 6 maggio 2021 a causa delle violenze commesse da gruppi armati.

Nei primi giorni successivi al terribile agguato è stata analizzata anche la pista investigativa dei terroristi jihadisti e in particolare di alcune fazioni affiliate all’Isis. L’ipotesi è stata avvalorata anche dal rilascio di una dichiarazione di alcuni aderenti allo Stato Islamico che ringraziano Allah per l’uccisione. Ma nessuna affermazione ufficiale è mai stata rilasciata

Redazione Gospa News
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