COCCINELLE IN AMORE SU ROSA ROSSA… Incanto a Barolo durante l’Angelus a Santa Maria Ausiliatrice

COCCINELLE IN AMORE SU ROSA ROSSA… Incanto a Barolo durante l’Angelus a Santa Maria Ausiliatrice

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Per un attimo mi distacco dalle mie spesso inquietanti inchieste sulle miserie del genere umano che ci stanno portando verso l’Apocalisse… Ecco un afflato di speranza!

Sia Lode a Santa Maria Ausiliatrice che in questo 24 maggio a Lei dedicato mi ha reso eccezionale protagonista di un evento emozionante anche per l’amenità del luogo vocato per natura ad incorniciare la magia dell’amore: la Langa del Barolo.

Qui le sinuose colline già verdeggianti di pampini in primavera riservano sovente la magia feerica di un’alba radiosa o di un tramonto rubente. Siamo nei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Romero e Monferrato divenuti Heritage Unesco nel 2014 e, sebbene viva qui ormai da dieci anni, per la prima volta ho assistito a uno dei quotidiani incantesimi del Creato.

Maria Ausiliatrice nella pala d’altare commissionata da don Giovanni Bosco a Tommaso Lorenzone, 1867 circa, nella Basilica a lei dedicata a Torino

Ho un ottimo rapporto con le coccinelle. E’ l’essere del mondo animale che adoro di più: libere, garbate, eteree e bellissime nelle loro crome maculate.

Sovente, infatti, mi si posano sulle braccia quando sono a bordo piscina a prendere il sole d’estate dinnanzi al maestoso castello di Barolo dove visse Juliette Colbert, divenuta famosa per l’ospitalità concessa a Silvio Pellico, per la sua carità cristiana che insieme al marito Carlo Tancredi Falletti le ha permesso di divenire Serva di Dio per la Chiesa Cattolica, e nota nel mondo del vino per essere stata l’inventrice del Barolo, ottenuto da uve Nebbiolo.

Mai però avrei immaginato di poter assistere a due coccinelle in amore in una cornice davvero fatata.

L’amplesso romantico tra i due deliziosi insetti dei Coleotteri, che adoro anche per la loro nomea di esseri benauguranti, si è infatti consumato lungamente su una rosa rossa di quei tanti roseti posti in testa ai filari per avvertire il viticoltore della presenza di eventuali parassiti. Con le moderne tecniche di agricoltura i fiori sono rimasti solo in alcune vigne come splendido ornamento.

Ebbene, nella frazione Vergne di Barolo, da me ribattezzata Barolo Alta essendo la località con alcuni dei migliori Cru del vino Barolo Docg (vigne mappate dal Ministero delle Politiche Agricole come Menzioni Geografiche Aggiuntive), ho assistito a questo incantevole evento perché  mentre vagavo in auto in collina ascoltando l’Angelus delle 12 su Radio Maria, mi sono soffermato a scattare una foto del roseto da inviare a una carissima amica di recente conoscenza.

Essendo però molte delle rose appassite dal caldo mi sono avvicinato per un primo piano e lì ho scoperto le due minuscole creature intente a procreare con una dolcezza che molti umani dovrebbero imparare…

GUARDA IL VIDEO QUI 

https://www.art-wine.eu/art-nature-video-coccinelle-in-amore-su-rosa-rossa-a-barolo-nelle-vigne-dei-paesaggi-vitivinicoli-unesco/

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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