RAGGI “SCIPPA” LA CARITAS E DIVENTA FAMOSA A MOSCA
IL CASO DEGLI OBOLI DELLA FONTANA DI TREVI
REQUISITI ALL’ONLUS CRISTIANA SUI MEDIA ESTERI:
IL SINDACO DI ROMA INTANTO FA DIETROFRONT
MA LA FRITTATA E’ TOP NEWS SU RUSSIA TODAY
___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___
Proprio ieri l’onorevole Alessandro Pagano, vicepresidente della Lega alla Camera e presidente dell’Unione Interparlamentare Italia-Russia, in una approfondita intervista sul suo bilancio di mandato nella Grande commissione riferiva una circostanza che sembra confermata dall’ultimo episodio che rende famosa la pentastellata Virginia Raggi, Sindaco di Roma, anche all’ombra del Cremlino. «Dio ha creato l’uomo che governa la società» ha sintetizzato il deputato cattolico siciliano rilevando che mentre questo lapalissiano concetto ultramillenario, sopravvisuto a diluvi universali, diaspore, crocifissioni e stermini di massa di cristiani proprio nel Colosseo, è ben chiaro in Russia e la politica agisce di conseguenza, in Occidente è andato perduto (link intervista a fondo pagina). Ecco perché l’autorevole sito del network televisivo Russia Today, agenzia d’informazione all’avanguardia nel diffondere notizie in controtendenza rispetto al mainstream europeo, dedica una delle breaking-news di apertura di oggi proprio alla bizzarra idea di madame Virginia che vuole legalmente sottrarre alla Caritas, ovvero appropriarsi forte di deliberazioni burocratiche, le leggendarie monetine che i turisti gettano in voto benaugurale nell’arcifamosa Fontana di Trevi.
In calo di popolarità per il mancato successo dell’ultimo albero natalizio spennacchio (a riprova che le boiate attraggono al massimo una volta), per la monnezza che la vede in pole position nel casting per il ruolo di Re dei Topi in una parodia dello Schiaccianoci, per le voragini stradali sulle quali invece scherzano poco gli automobilisti che rischiano quotidianamente la pelle, invece di farsi una gitarella a Lourdes o a Medjugorie, reagisce al pari di Nerone braccato nel Palatino dopo l’incendio di Roma. Per distrarre l’opinione pubblica dai suoi reiterati fallimenti amministrativi se la piglia di nuovo con i cristiani e i loro insopportabili virtuosi usi.
Con lo stesso piglio dei bersaglieri, aizzati dai massoni anticlericali fautori del Regno d’Italia nella breccia di Porta Pia che strappò la maggior fetta di Roma al Regno Pontificio (proditoria invasione di uno stato sovrano), prima si è accanita sul recupero dell’Imu degli immobili commerciali del Vaticano incontrando il temperato consenso di Papa Francesco. Poi ha fatto rimuovere i manifesti della campagna Pro-Vita con l’immagine shock dei due ometti ed il carrello della spesa col neonato dentro volti a denunciare l’orrenda prassi dell’utero in affitto per le adozioni delle coppie gay (in Italia è vietato) nel prudente silenzio della Conferenza Episcopale Italiana ma si è vista schiaffeggiare dal Garante per la Pubblicità che ha sancito la regolarità di quelle affissioni: per carità cristiana le associazioni non hanno intentato causa per il risarcimento danni conseguente all’anticipata rimozione e distruzione dei manifesti (link articolo a fondo pagina). Ora, ridotta alla disperazione da un bilancio che fa acqua come le strade allagate, con l’alterigia irosa di una Crudelia De Mon che dà la caccia ai 101 dalmati maculati, fa partire la sua battaglia morale contro la Caritas capitolina “rea” di appropriarsi delle monetine gettate dai turisti nella Fontana di Trevi, come sancito da prassi dal 2011 benedetta dal sindaco nero Alemanno come da quello rosso Marino. Forse gialla più d’invidia che di stella a cinque punte, con regolare delibera che dovrebbe diventare esecutiva nella bella stagione, ha deciso così di requisire gli oboli che l’onlus della Chiesa Cattolica utilizzava per sfamare ed accudire i senzatetto dando risposte a quelle emergenze socioassistenziali spesso anche gravi cui né lo Stato italiano né la capitale illuviosa (di rifiuti) sanno fare fronte.
Una questione più di principio che di sostanza giacché ruota intorno a poco più di un milione di euro all’anno ma che è bastata a far finire Roma e la Raggi su Avvenire sabato e persino su Russia Today oggi (lunedì 14 gennaio, articolo tradotto sotto). Non si sa se per l’improvviso eccesso di notorietà internazionale o per rimorso di coscienza, fatto sta che per bocca di un assessore comunale l’amministrazione Raggi ha comunicato (link articolo Il Giornale in fondo pagina) che i soldini “passeranno per regolarità in Municipio” ma poi andranno comunque alla Caritas per le sue iniziative sociali. Forse madame Virginia si è ricordata all’ultimo momento della fine che fece un suo illustre concittadino a forza di inforcare la bici alla bersagliera… Chi ricorda il ragionier Ugo Fantozzi non può dimenticare l’aneddoto!!! E come il protagonista jellato della saga di Paolo Villaggio dopo essersi accinta a scrivere col pensiero cose poco simpatiche nell’alto dei cieli ora le tocca cancellarle… Chissà cosa staranno pensando nel frattempo i russi!
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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“NEMICA DEI POVERI”: LA CHIESA CATTOLICA ATTACCA
IL SINDACO DI ROMA SULLE MONETE DELLA FONTANA DI TREVI
by Russia Today
traduzione Gospa News
È uno dei monumenti più romantici di Roma e coloro che gettano i loro spiccioli nelle sue acque sono destinati a tornare nella Città Eterna. Ora, la fontana di Trevi è al centro di un’accesa polemica su chi deve prendere il denaro. Dal 2001, 1,5 milioni di euro ricavati ogni anno dall’iconica fontana barocca del XVIII secolo, circa 4.000 euro al giorno, sono stati devoluti alla Caritas, un’associazione benefica cattolica che aiuta i senzatetto della città e le famiglie più povere. Tutto ciò finirà il 1 aprile, dopo che un voto del Consiglio comunale di Roma a dicembre ha ritenuto che i soldi sarebbero stati spesi meglio per migliorare le infrastrutture della città e i siti culturali.
La carica è stata guidata dal Sindaco di Roma, Virginia Raggi, eletta nel 2016 nelle fila del movimento anti-establishment Movimento Cinquestelle (M5S). Tuttavia, la Chiesa Cattolica ha risposto, accusando l’amministrazione di Raggi di penalizzare i più poveri della città. L’attacco è stato pubblicato nell’edizione di sabato di Avvenire. In un articolo in prima pagina intitolato “Il denaro sottratto ai più poveri”, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana si è cimentato a biasimare Raggi e il Consiglio come “il nemico dei poveri”.
Esprimendo il suo shock per l’esito, il direttore della Caritas, padre Benoni Ambarus, ha dichiarato al giornale che sperava che il risultato non fosse definitivo. La condanna è arrivata anche dagli oppositori politici del Movimento Cinquestelle che hanno apostrofato la polemica su Fontana di Trevi come una “vergogna assoluta”. Luciano Nobili del Partito Democratico (PD) ha twittato che il partito di Raggi voleva abolire la povertà ma invece “calpesta i bisognosi” e punisce coloro che hanno cercato di aiutarli.
Molti italiani hanno twittato il loro sostegno alla Caritas, ma altri hanno messo in discussione il motivo per cui la Chiesa cattolica aveva diritto alle donazioni. “Quei penny sono per tutti e per uno stato secolare non è una bella immagine regalare quei soldi a un’organizzazione religiosa”, ha scritto un utente. La tradizione di lanciare monete nella fontana, commissionata da Papa Clemente XII nel 1732, iniziò dopo il film del 1954 Three Coins in the Fountain, con l’omonima canzone del titolo eseguita dal popolare cantante Frank Sinatra.
by Russia Today
traduzione Gospa News