La Redazione di Gospa News esprime profondo cordoglio per i drammatico epilogo nella storia di Hind, la piccola bimba di Gaza che di fronte ai corpi dilaniati dalle bombe dei genitori fece una disperata telefonata di soccorso alla Mezzaluna Rossa.
I tank dell’Esercito Israeliano del regime nazi-sionista di Benjamin Netanyahu l’hanno presa a cannonate insieme ai medici che si erano precipitati per salvarla (sotto i dettagli della tragedia).
La piccola palestinese Hind Rajab è una delle migliaia vittime innocenti del nuovo Hitler appoggiato dagli USA, dall’UE e dalla NATO che blaterano a vanvera parole di sconcerto per i morti civili mentre continuano a fornire armi a Israele…
Il nome della bimba ricorda quello della neonata Indi Gregory, la piccola britannica affetta da una rara patologia mitocondriale e fino ad oggi in cura al Queen’s Medical Centre di Nottingham.
In quel caso Meloni concesse alla creatura la cittadinanza italiana per salvarle la vita cercando di favorire il trasferimento verso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma che si era proposto per accoglierla e cercare di curarla.
Dei giudici diabolici vietarono l’espatrio e la lasciarono crepare di fame e di sete, svelando così il peso evanescente del Governo Italiano a livello Internationale.
Ora la premier italiana, con la sudditanza al mostruoso Netanyahu, è complice della morte di Hind e di altri migliaia di bambini.
Alcuni dei quali presi a cannonate dai carri-armati come orsetti dei Luna-Park in un genocidio che travalica i confini dell’orrore nazista in quanto legittimato dai governi occidentali che osano definirsi democratici.
La premier Giorgia avrò per sempre sulla coscienza la morte di queste piccole vittime, ammesso che ne abbia ancora una e non l’abbia venduta al Nuovo Ordine Mondiale… Ha le mani sporche del sangue di Hind e degli altri bimbi che stanno morendo a Gaza nel più grande genocidio dell’era contemporanea.
Perché ignorando persino l’anelito di una donna madre sacrifica ogni buon sentimento sull’ara pagana di asfittiche strategie geopolitiche e militari di fatto appoggiando il Sionismo in ogni sua tremenda manifestazione diabolica.
Trovato a Gaza il corpo senza vita di Hind, la bimba di 6 anni che chiese aiuto al telefono
di RAI News
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Ogni giorno che passa, nel buio di Gaza, cresce il bisogno di aggrapparsi alla vita. Hind Rajab è stata per molti la fragile speranza di poter rinascere dalle ceneri. La piccola, di 6 anni, e sua cugina di 15, Layan Hamadeh, sono state le uniche persone a bordo dell’auto sopravvissute, in un primo momento, agli spari di un tank israeliano.
Davanti ai cadaveri dello zio Bashar Hamadah, di sua moglie e degli altri figli della coppia, Hind, terrorizzata, prese il telefono, dalle mani di Layan, chiedendo aiuto alla Mezzaluna rossa palestinese.
Il suo corpo è stato ritrovato insieme a quello di due medici che erano stati inviati lì, nella speranza di poterla salvare. Cadaveri lo zio di Hind, sua moglie e i tre figli.
Era stata Layan a telefonare ai servizi di emergenza, successivamente la telefonata era stata interrotta dal rumore degli spari fino a quando la piccola Hind prese parola: “Ho tanta paura, per favore vieni. Per favore, chiama qualcuno che venga a prendermi”, ripeteva la bimba piangendo disperatamente. “Una telefonata di 3 ore, con gli operatori che hanno tentato di calmarla, di contenere il suo terrore”, racconta Al Jazeera. Poi il silenzio.
“Tutte le persone all’interno dell’auto sono morte”, fa sapere la Mezzaluna rossa palestinese, aggiungendo che “due dei suoi medici sono deceduti quando gli occupanti (israeliani) hanno deliberatamente preso di mira l’ambulanza arrivata a pochi metri dal veicolo nel quale Hind era rimasta intrappolata”. E questo, “nonostante il preventivo coordinamento per consentire all’ambulanza di raggiungere il luogo per soccorrere la bambina”.
Hind Rajab, la bambina di 6 anni trovata morta a Gaza
Una tragedia nella tragedia. Così la storia di Hind si ferma in una rotonda nel sobborgo di Tel al-Hawa, un’area nella zona meridionale di Gaza. In un conflitto dove ogni 3 minuti un bambino muore o resta ferito – secondo le stime dell’Unicef – la situazione resta drammatica. Secondo le organizzazioni umanitarie, attive nella Striscia di Gaza, almeno 10 mila bambini sarebbero morti dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas e circa 19.000 sarebbero rimasti orfani.