Centinaia, migliaia di morti per farmaci o prodotti cosmetici sperimentati sulle popolazioni come se fossero cavie umane e ancora nessun amministratore o dirigente delle Big Pharma Killer in galera con una condanna all’ergastolo per strage. Non solo.
A distanza di anni AstraZeneca ha ancora il coraggio di mentire definendo “rari” i casi di trombosi letali che nell’Unione Europea, fino al dicembre 2021 quando il siero genico mDNA Vaxzevria è rimasto in commercio, sono stati correlati a circa 300 segnalazioni di esiti fatali.
Mentre la famosa J&J, produttrice di un vaccino con vettore adenovirale simile e sotto accusa per analoghi decessi per trombosi da coaguli di sangue, sta speculando sui malati e morti di cancro per il suo talco letale continuando a ritoccare al ribasso la sua offerta di risarcimento facendo pendolare sul capo delle vittime e dei loro parenti la Spada di Damocle di un fallimento aziendale.
Nella stessa settimana queste due clamorose e vergognose vicende sono finite sui media di mainstream senza che nessuno di essi gridasse allo scandalo e chiedesse la testa di qualche manager.
D’altronde proprio Gospa News ha denunciato che l’attuale presidente della European cancer patient coalition (ECPC) è l’ex Ministro italiano della Sanità Francesco De Lorenzo, condannato in sede penale e civile per le tangenti prese dalle Big Pharma e in particolare dalla Smith Kleine Beecham, poi divenuta GSK e, con i finanziamenti di Bill Gates, partner dell’attuale Governo Meloni nei progetti PNRR del biolaboratorio di Siena dove è stato reclutato Anthony Fauci, finito invece sotto processo negli USA per gli occultamenti e depistaggi sull’emergenza Covid).
L’esempio di De Lorenzo, come quello dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza assolto dal Tribunale dei Ministri grazie a giudici negazionisti sui vaccini killer, e come quello dell’attuale titolare del dicastero, Orazio Schillaci, che ha investito personalmente su una Big Pharma sostenuta da Gates che sta testando in Asia e Africa nuovi sieri genici mDNA Covid, rappresentano la punta dell’iceberg di conflitti d’interessi macroscopici dietro ai quali ci sono i grandi fondi d’investimento che speculano sulle multinazionali dei vaccini e sulla pelle delle persone.
E continuano, impunemente, a diffondere menzogne o a irridere le vittime…
AstraZeneca ammette Trombosi Letali RARE
L’azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali del suo vaccino contro il Covid-19 può essere la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS).
Lo ha scritto il Telegraph, citando documenti di tribunale. È stata presentata un’azione legale collettiva contro l’azienda perché il vaccino, sviluppato insieme all’Università di Oxford, ha causato danni gravi o fatali a diversi pazienti, si legge nel comunicato.
“Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute”, si legge in un estratto di un documento fornito dall’azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Secondo i media, sono state presentate 51 richieste di risarcimento all’Alta Corte di Londra, in cui le vittime e le loro famiglie chiedono danni per circa 125 milioni di dollari. La sindrome da trombosi con trombocitopenia causa coaguli di sangue e un basso numero di piastrine, ha spiegato il quotidiano, secondo quanto riportato da RAI News.
La prima richiesta, spiega l’articolo, è stata presentata l’anno scorso da Jamie Scott, che, dopo la somministrazione del vaccino nell’aprile 2021, ha sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia cerebrale, che avrebbe causato danni permanenti al cervello. Viene citato anche il caso della famiglia di Francesca Tuscano, una donna italiana morta nell’aprile 2021 dopo essere stata vaccinata contro il coronavirus.
La famiglia della 32enne si è rivolta a un medico legale e a un ematologo, che hanno stabilito che “la morte della paziente può essere attribuita agli effetti collaterali della somministrazione del vaccino Covid-19”. La donna è deceduta per trombosi vascolare cerebrale il giorno successivo alla somministrazione del farmaco di AstraZeneca.
L’azienda ha precisato comunque che “dall’insieme delle evidenze raccolte negli studi clinici e dai dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino” anti-Covid “AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e gli enti regolatori di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari”.
Lo precisa un portavoce del gruppo farmaceutico anglo-svedese AstraZeneca, mentre sui media britannici rimbalzano le dichiarazioni dell’azienda – diffuse dal ‘Telegraph’ che cita documenti depositati dalla società in febbraio, nell’ambito di una causa legale collettiva nel Regno Unito – sul rischio che il vaccino Covid-19 Covishield* possa causare in casi molto rari la cosiddetta sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts), caratterizzata da coaguli di sangue e bassi livelli ematici di piastrine.
Ma i Dati di EudraVigilance EMA mostrano almeno 300 Decessi nell’UE in un solo Anno
Non solo uno studio in pre-print dell’immunologo milanese Mauro Mantovani ha evidenziato la gravità delle sindromi vascolari e neurologiche correlate a un caso di trombosi e successiva epilessia verificatosi in una giovane donna italiana a seguito della somministrazione del siero genico mDNA AstraZeneca, difeso fino alle menzogne sue reazioni avverse gravi dall’ex ministro Speranza a causa del vettore adenovirale di scimmia prodotto nel Park Science di Pomezia (Roma).
Ma tale ricerca ha anche dato la spiegazione sull’eziologia patologica innescata dal vaccino Covid: ovvero le cause che l’azienda britannica di Cambridge dopo 4 anni continua a definire “sconosciute”…
A confermare la pericolosità del siero genico mDNA ritirato dal mercato dall’Unione Europea (per motivi squisitamente politici visti gli affari della presidente Ursula Von Der Leyen con il vaccino Covid mRNA di Pfizer-Biontech e quello di Moderna, entrambi finanziati da Bill Gates) sono i dati EudraVigilance, la piattaforma di farmacovigilanza dell’European Medicines Agency, l’ente regolatore dei farmaci nell’UE.
Le segnalazioni di reazioni avverse (che andrebbero poi verificate in un follow-up mai effettuato dall’EMA) per disturbi del sangue o al sistema linfatico causati dal siero genico Vaxzevria (nome farmacologico Chadox1 – NCOV-19), sono più di 10mila, tra cui 407 fatali, 5.699 non risolti e 3.506 con esito ignoto. Ovvero che potrebbero essere morti…
I decessi per presunta correlazione con trombocitopenia risultano invece 203, ma per 1.251 non si conosce l’esito che potrebbe quindi essere stato fatale. I morti con segnalazione di reazione avversa da trombosi con sindrome da trombocitopenia risultano invece 122, con 243 casi di decorso sconosciuto…
Numeri che rendono l’aggettivo RARO usato da AstraZeneca una vergognosa e infamante aberrazione.
La J&J pronta a pagare ma quasi 3 Miliardi in meno
Il colosso farmaceutico americano Johnson & Johnson ha presentato un piano per porre fine alle cause civili sul talco accusato di provocare il cancro in base al quale è disposto a pagare circa 6,5 miliardi di dollari, ovvero molto meno dei quasi 9 miliardi richiesti dalle vittime contro le quali la multinazionale aveva minacciato di essere pronta a dichiarare fallimento…
“Questo piano è il culmine della nostra strategia di risoluzione consensuale annunciata in ottobre”, ha spiegato Erik Haas, vicepresidente degli affari legali di J&J, citato in un comunicato stampa.
“Da quella data, il gruppo ha lavorato con gli avvocati che rappresentano la stragrande maggioranza dei ricorrenti per trovare una soluzione a questa controversia, che anticipiamo con questo piano”, ha detto. Secondo il piano, J&J ha accettato di pagare circa 6,475 miliardi di dollari in venticinque anni per reclami relativi a problemi ovarici (99,75%dei reclami attuali).
Gli altri disturbi riguardano il mesotelioma, soprannominato ‘cancro da amianto’, e vengono trattati separatamente. Il piano proposto prevede un periodo di tre mesi durante il quale i ricorrenti saranno informati della sua esistenza. Sarà convalidato se il 75% lo accetterà. Il gruppo precisa che gli avvocati dei ricorrenti che hanno collaborato al suo sviluppo “lo appoggiano”.
«Il talco è accusato di contenere amianto e di provocare il cancro alle ovaie. Cosa che l’azienda continua a smentire, anche se l’ha ritirato dal mercato nordamericano. Haas ha denunciato in questo senso la “distorsione degli studi scientifici”. Una sintesi degli studi pubblicati nel gennaio 2020 e riguardanti 250.000 donne negli Stati Uniti non ha trovato un legame mestatistico tra l’uso del talco sui genitali e il rischio di cancro alle ovaie» scrive RAI News tifando per la Big Pharma.
Ecco perché ogni uomo e donna di buona volontà sulla terra da oggi non dovrebbe mai più acquistare prodotti J&J che non si è fatta scrupoli a speculare sui risarcimenti alle vittime.