TROPPI NUBIFRAGI DOPO LE AURORE COLORATE CREATE DALL’HAARP. Pericolosi Test di Geoingegneria Finanziati dagli USA in Alaska. Ma pure dall’UE
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«I processi meteorologici spaziali, guidati in modi complicati dall’attività solare, possono influenzare negativamente le nostre infrastrutture nello spazio e sulla terra. Questo progetto finanzia l’uso della struttura HAARP in Alaska per esperimenti di scienza spaziale che possono aiutarci a comprendere le dinamiche meteorologiche spaziali. Nello specifico il progetto cerca di capire come alcune onde radio lanciate nello spazio ritornano più forti dopo essere state amplificate da particelle energetiche. La struttura HAARP in Alaska è una struttura di ricerca unica e l’unica al mondo a eseguire tali esperimenti. Questo progetto supporterà gli studenti universitari e laureati che apprendono le scienze spaziali e che viaggiano in Alaska per eseguire esperimenti pionieristici. Gli studenti delle scuole superiori saranno coinvolti anche nella costruzione di hardware per condurre esperimenti sul campo».
E’ quanto si legge nell’Abstract di un progetto dell’University of Colorado a Denver finanziato dal National Science Foundation, un’agenzia federale governtativa delgi USA che è l’omologo in campo scientifico del National Health Institute, usato dal famigerato virologo Anthony Fauci per condurre esperimenti sui coronavirus modificati in laboratorio da cui è sortito il SARS-Cov-2 della pandemia Covid-19.
Nuibifragi dopo le Aurore Rosse Create dall’HAARP dell’Alaska
A distanza di due mesi dall’ultima apparizioni delle aurore rosse boreali create artificialmente dalla struttura HAARP (High Altitude Auroral Research Program) supportata dalla NSF a Gakona, Alaska, nonostante una smentita ufficiale paragonabile alle prime vergognose negazioni sul virus da laboratorio, i nubifragi in Europa e in Italia non si fermano.
Esiste una correlazione tra gli esperimenti elettromagnetici di geoingegneria nella ionosfera condotti dall’HAARP grazie ai finanziamenti del governo americano e queste piogge torrenziali che da circa due mesi falcidiano il Vecchiio Continente (ma hanno colpito anche gli USA nei giorni successivi ai test)?
A questa domanda non si può rispondere perché gli stessi scienziati non hanno la minima idea delle conseguenze che può determinare un bombardamento di onde ad alta frequenza sull’atmosfera. Il pericolo è però confermato dalla nascita nell’Unione Europea di un apposito organismo per controllare gli esperimenti atmosferici.
L’Allarme sulla Modificazione Radiazioni Solari nell’UE
«Il consorzio Co-CREATE esaminerà i principi di governance e le linee guida per la ricerca responsabile sulla modificazione della radiazione solare. Sebbene la ricerca sulla modificazione delle radiazioni solari abbia il potenziale per affrontare la crisi climatica, pone anche grandi rischi ed è altamente speculativa. Il CMCC, insieme ad altri partner europei, svilupperà strumenti di supporto alle decisioni e condurrà analisi di governance su questo controverso insieme di tecnologie» si legge nel sito ufficiale del nuovo ente denominato in Italia Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione Europea ai sensi della convenzione di sovvenzione 10113764 e da UK Research and Innovation (UKRI) nell’ambito della garanzia di finanziamento Horizon European del governo britannico (n. 10123643).
«Mercoledì (28 giugno 2023) la Commissione Europea ha chiesto colloqui internazionali sui pericoli e sulla governance della geoingegneria, affermando che tali interventi per alterare il clima presentano rischi “inaccettabili”. La geoingegneria ha attirato un interesse crescente poiché i paesi non riescono a ridurre le emissioni di gas serra abbastanza velocemente da frenare il cambiamento climatico. Ma la questione della manipolazione dei sistemi planetari per combattere il riscaldamento globale rimane altamente controversa» scriveva Euractive.
“Nessuno dovrebbe condurre esperimenti da solo con il nostro pianeta condiviso”, ha detto in una conferenza stampa il capo della politica climatica dell’Unione europea Frans Timmermans. “Questo dovrebbe essere discusso nella sede giusta, al più alto livello internazionale”, ha affermato, suggerendo le Nazioni Unite come potenziale sede per i colloqui sui rischi e sul possibile utilizzo della geoingegneria.
Tali commenti giunsero al controverso progetto della Modificazione della Radiazione Solare (SRM), che ridurrebbe la quantità di luce solare che raggiunge la superficie terrestre, ad esempio spruzzando aerosol di solfato nella stratosfera per riflettere più luce nello spazio. Joanna Haigh, professoressa emerita all’Imperial College di Londra, ha affermato che oltre a comportare pericoli fisici, tali tecnologie rischiano di fornire agli inquinatori una scusa per non affrontare la causa principale del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dalla combustione di combustibili fossili.
“La governance della geoingegneria sarà estremamente complessa, ma necessaria per regolare eventuali future tecnologie di geoingegneria che potrebbero abbassare in modo fattibile le temperature medie globali”, ha aggiunto. In un documento esplicativo, la Commissione ha affermato che, nel suo attuale stato di sviluppo, l’SRM “rappresenta un livello di rischio inaccettabile per l’uomo e l’ambiente”. L’UE sta finanziando due progetti per valutare le tecniche di geoingegneria, ma ha affermato che nessuno dei due svilupperà o testerà l’SRM.
Gli Esperimenti sulla Ionosfera finanziati dall’Agenzia Federale USA
Alla luce di questo progetto assume estrema rilevanza il fatto che le ultime aurore rosse con colori cangianti (in relazione alla differente calibrazione delle onde elettrromagnetiche come evidenziato dalla tabella pubblicata in esclusiva das Gospa News) siano state attrribuite a una misteriosa “tempesta solare” e non alla stazione HAARP dell’Alaska che negli stessi giorni, 8-10 maggio, stava conducendo esperimenti di bombardamento geoingegneristico con onde ad alta frequenza.
I responsabili della stazione dell’Università dell’Alaska Fairbansk, che ha ereditato questa base del Pentagono (US Air Forces) con cui continua a collaborare, negarono ogni correlazione ma si dimenticaromno di negare le altre due straordinarie aurore rosse verificatesi proprio durante i loro precedenti esperimenti del 2023…
Il 17 luglio dell’anno scorso la National Science Foundation ha stanziato 378mila dollari per l’University of Colorado at Denver per “Esperimenti di iniezione d’onda in modalità Whistler controllata con la struttura HAARP (High Altitude Auroral Research Program)”.
Oltre a quanto abbiamo riportato all’inizio dell’articolo ecco nel dettaglio la mission (Award Number: 2312282)
« Il progetto prevede esperimenti di iniezione di onde magnetosferiche ELF/VLF da eseguire presso la struttura HAARP (High Altitude Auroral Research Program) supportata dalla NSF a Gakona, Alaska. Il riscaldatore HF HAARP è attualmente l’unica fonte disponibile di onde ELF/VLF controllate a disposizione degli scienziati per l’iniezione di onde magnetosferiche. Le osservazioni da terra nella banda ELF/VLF entro 100 km dalla struttura HAARP verranno utilizzate per studiare rigorosamente i fenomeni della modalità fischio non lineare nella magnetosfera interna e verranno inoltre ottenuti preziosi dati diagnostici nella regione D. Il ricercatore principale (PI) ha esperienza diretta con questo tipo di esperimenti fin dalla sua tesi di dottorato e ha partecipato a precedenti campagne HAARP presso la struttura. Gli esperimenti sfruttano le capacità uniche della struttura HAARP e le conoscenze acquisite da esperimenti passati per testare ed espandere le recenti teorie sulle interazioni delle onde in modalità fischio non lineare».
Ancora più inquietanti sono altri progetti sviluppati dall’HAARP che ha proprio la finalità di bombardare lo spazio per vedere che succede…
«Gli scienziati dell’HAARP utilizzano trasmettitori radio HF per riscaldare piccole regioni della ionosfera e osservarne gli effetti. Per la ricerca spaziale tradizionale che utilizza osservazioni da terra o esperimenti su razzi sonda, può essere necessario un tempo estremamente lungo (giorni, settimane, anni) per ottenere le condizioni naturali desiderate. I satelliti possono accumulare database molto più grandi ma è difficile coordinare il satellite con i fenomeni desiderati. Con una struttura come HAARP, è possibile eseguire un esperimento a piacimento per creare strutture e irregolarità del plasma, utilizzare la ionosfera come un’antenna per eccitare onde a bassa frequenza, creare deboli bagliori luminosi simili a aurore e una varietà di altri esperimenti» siu legge nel sito ufficiale alla voce “Research Campaign” dove è riportato il test dell’8-10 maggio 2024.
«Comprendere la variabilità nell’alta atmosfera è importante perché ci aiuterà a comprendere meglio gli effetti della meteorologia spaziale in quella regione. La struttura HAARP può generare riscaldamento artificiale nell’atmosfera per consentire lo studio della variabilità dell’atmosfera, della distribuzione energetica degli elettroni e di come verrebbe influenzata la propagazione delle onde radio HF. Il progetto porterà alla scoperta e farà avanzare la nostra comprensione degli effetti della meteorologia spaziale. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha sottolineato il potenziale delle tecniche di modificazione ionosferica (riscaldamento artificiale) per la ricerca aeronomica tradizionale. La Ricerca artica nell’interesse nazionale? ha inoltre sottolineato il significato strategico e tecnologico della struttura HAARP e si è espresso a favore di un ruolo più ampio nella ricerca di base. Nel progetto saranno coinvolti studenti laureati e laureandi. Ogni anno si terranno una scuola estiva e un simposio sull’attualità. Queste attività in passato si sono rivelate eccellenti per il reclutamento e la fidelizzazione degli studenti».
Questo progetto finanziato dall’NSF con 490mila dollari (Award Number: 2146187) è stato autorizzato nel 2022 alla CORNELL UNIVERSITY. Ma non manca quello con il Pentagono da 30mila dollari (Award Number: 0535394)…
I Test in Alaska in Collaborazione con i Militari US Air Force
«Si tratta di una collaborazione tra ricercatori e studenti della United States Air Force Academy (USAFA) e dell’Università dell’Alaska presso il Fairbanks’ Geophysical Institute (GI). Il progetto è un programma di osservazione multistrumentale della durata di 2 anni per determinare la relazione tra lo sfarfallio ottico osservato nell’aurora e le emissioni radio provenienti dai ruggiti aurorali. Lo sfarfallio ottico è comune negli archi attivi discreti. I punti tremolanti sono colonne di luminosità che vibrano lateralmente e tendono a formarsi sui bordi inferiori degli archi aurorali. La frequenza dello sfarfallio è tipicamente compresa tra 2 e 20 Hz, con una durata di un elemento di sfarfallio di pochi secondi. Il ruggito aurorale è un’emissione radio limitata in banda generata nella regione F aurorale a frequenze vicine a 2 e 3 volte la frequenza del ciclotrone elettronico. (…)Questo progetto condurrà osservazioni ottiche e radio congiunte a Kaktovik Alaska per affrontare la questione del legame tra lo sfarfallio nei due tipi di emissioni aurorali. A Kaktovik, sulla costa settentrionale dell’Alaska, l’Istituto geofisico dispone di un osservatorio ottico dove si osservano comunemente le aurore tremolanti. Nuovi strumenti ottici sviluppati sia presso USAFA che GI saranno implementati e gestiti a Kaktovik. Inoltre, il Dartmouth College attualmente utilizza un interferometro digitale a media frequenza con il supporto della National Science Foundation (NSF) ed è stata stabilita una collaborazione con il ricercatore principale (PI) su questo strumento per fornire le osservazioni radio necessarie per questo studio. Il progetto trarrà inoltre vantaggio da una serie di lanci di razzi già pianificati che forniranno misurazioni in situ dall’alta atmosfera sopra Kaktovik. Cadetti universitari dell’USAFA».
Il più importante esperimento elettromagnetico fu finanziato nel 2021 dall’National Science Foudnation che finanziò l’UNIVERSITY OF ALASKA FAIRBANKS con la cifra astronomica di 9,3 milioni di dollari attirando l’attenzione di tutti i giornali specializzati in geoingegneria. Ecco il sommario decrittivo della ricerca (Award Number: 2054361):
«Questo progetto sostiene la comunità di fisica spaziale e aeronomia della NSF nel loro sforzo di osservare e sondare attivamente l’atmosfera superiore della Terra e l’ambiente geospaziale, nelle zone subaurorali e aurorali. Gli strumenti e le infrastrutture per questi studi sono già istituiti e insieme costituiscono un osservatorio di livello mondiale aperto tutto l’anno che si trova a Gakona, in Alaska, ad un valore L di circa cinque. Il fulcro di questo osservatorio è il Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza (HAARP), il trasmettitore HF più capace e potente al mondo. La posizione a Gakona, Alaska – a 62°23°N (63,44° N magnetico), 145°09°W e circa 2,5° a sud di Fairbanks – è per la maggior parte del tempo a sud della zona aurorale, ma spesso è direttamente sotto l’aurora attiva. Il luogo è ideale per studi sulla modificazione ionosferica della generazione di emissioni radio ELF e VLF modulando l’elettrogetto aurorale e per studi sull’iniezione di queste onde nella magnetosfera per osservare la loro interazione con le particelle energetiche nelle cinture di radiazione».
Ma le ricerche sull’auore artificiali prodotte dall’HAARP sono cominciate molti anni prima come attesta, tra i più recenti progetti, quello del 2016 da 60mila dollari (Award Number: 1702328…)
«Questo RAPID supporterebbe gli esperimenti di modificazione della radio ionosfera presso l’Osservatorio HAARP (High-frequency Active Auroral Research Program) dell’Alaska durante la sua prima campagna condotta dall’università, pianificata per febbraio 2017. L’applicazione specifica della ricerca è quella di studiare con alta risoluzione temporale l’evoluzione della morfologia della luce bianca dell’aurora artificiale radioindotta. La proprietà della struttura HAARP è stata trasferita dall’aeronautica americana all’Università dell’Alaska Fairbanks (UAF) nell’agosto 2015. Durante le campagne sono necessarie spese significative per carburante e personale. Gli ingenti costi di avvio rendono gli esperimenti HAARP in gran parte inaccessibili ai singoli ricercatori, a meno che non si possano raggruppare più esperimenti e fonti di finanziamento durante una campagna della durata massima di due settimane. Sulla base del recente sostegno promesso da parte degli sponsor, l’UAF prevede di condurre una campagna sperimentale limitata nel febbraio 2017; tale calendario non è flessibile e di conseguenza la gestione RAPID del premio consentirebbe di arricchire ulteriormente il calendario».
In questa ricerca si annunciano le future sperimentazioni con l’US Air Force che ovviamente sono rimasti riservati. Ma la missione è chiara: manipolare artificialmente lo spazio atmosferico. Senza curarsi delle conseguenze proprio come avvenuto per i virus potenziati in laboratorio…
«Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per i ricercatori di condurre esperimenti di modificazione della ionosfera sfruttando l’efficienza ottenuta integrando la campagna già pianificata per febbraio. L’obiettivo sperimentale primario di questo progetto è misurare la morfologia del bagliore artificiale o dell'”aurora” dipendente dal tempo con una videocamera sensibile a luce bianca capace di una risoluzione temporale di 30 fotogrammi al secondo. L’obiettivo sperimentale secondario è testare i percorsi di propagazione radio HF nell’Artico utilizzando la partecipazione della comunità e dei radioamatori. Entrambi gli obiettivi dell’esperimento sono molto rilevanti per le aree attive della fisica spaziale e della ricerca sulle comunicazioni radio nell’Artico. La modificazione radio della ionosfera è un’importante tecnica sperimentale per studiare: 1) processi del plasma difficili o impossibili da replicare in laboratorio, 2) l’ambiente spaziale vicino alla Terra, 3) proprietà di propagazione radio e 4) processi naturali come l’aurora che trasferiscono energia nell’atmosfera superiore. Gli obiettivi primari e secondari sono 1) misurare la morfologia dell’aurora artificiale a luce bianca con alta risoluzione temporale e 2) testare possibili percorsi di propagazione radio HF nell’Artico. Entrambi gli obiettivi dell’esperimento sono in linea con le aree di ricerca precedentemente attive presso HAARP prima della sospensione delle operazioni».
La questione più sconvolgente è che ben pochi espertti di geofisica ed astronomia hanno ipotizzato una correlazione tra questi pericolossimi test che hanno interessato l’Europa intera e i continui nubifragi che stanno aumentando di intensità e durata negli ultimi anni.
Nonostante la lapidaria sentenza emessa da un esperto UE:
“Nessuno dovrebbe condurre esperimenti da solo con il nostro pianeta condiviso”, ha detto in una conferenza stampa il capo della politica climatica dell’Unione europea Frans Timmermans.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
EUROACTIVE – EU calls for global talks on climate geoengineering risks
CO-CREATE – CMCC joins European project on Solar Radiation Modification research governance
HAARP ALASKA RESEARCH CAMPAIGNS
GOSPA NEWS – DOSSIER VACCINI & GRAFENE
https://www.gospanews.net/2023/12/18/molti-vaccinati-mrna-emettono-segnali-bluetooth-studio-shock-di-ricercatori-francesi-fenomeno-elettromagnetico-pure-tra-testati-pcr/