Il ricordo delle Notti Magiche inseguendo un goal che videro principale protagonista Salvatore Totò Schillaciè diventato un vero mito con la sua morte a 59 anni, dopo 2 di sofferenza per un turbo-cancro che l’ha ucciso nonostante gli sforzi dei medici per curarlo e la sua tempra di verace siciliano.
Grazie ai Mondiali di Italia ’90, incantati dalle voci di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, era entrato nel cuore di tutti per quel torneo indimenticabile, dove trascinò la Nazionale Italiana fino alle semifinali.
6 gol in 7 partite lo fecero entrare nella leggenda perchè fu capace di emulare la prodezza matematica di Pablito, al secolo Paolo Rossi, che nel 1982 riuscì però a vincere il Mondiale di Spagna guadagnadosi il titolo di Pallone d’oro che ha Schillaci sfuggì per un soffio.
Gli Eori del Calcio Vaccinati morti per Turbo-Cancro
In pochi scommettevano su di lui prima del torneo: Totò partiva come riserva di Vialli e Carnevale ma si prese la maglia da titolare e si ritagliò uno spazio da protagonista assoluto, diventando capocannoniere dopo esserlo stato della Juventus nel campionato italiano.
Il suo nome si aggounge agli altri “eroi del calcio“ che durante l’emergenza pandemica sono scomparsi improvvisamente per l’improvvisa recrudescenza di grave forme tumorali che ormai decine di studi pubblicati sulle più prestigiose riviste mediche del mondo inseriscono tra le più letali reazioni avverse ai vaccini Covid.
Mentre per Sinisa Mihailovic, calciatore della Sampdoria ed allenatore di Torino e Bologna, per Gianluca Vialli, attaccante della Nazionale, calciatore della Juventus e pure allenatore del Chelsea, e per Silvio Berlusconi, che alzò al cielo 5 Coppe dei Campioni come presidente del Milan, esiste la certezza che si erano sottopositi all’inoculazione dei sieri genici sperimentali mRNA di cui furono anche testimonial nella campagna vaccinale, per Schillaci non esiste la certezza ma un’elevatissima probabilità.
Schillaci tra gli over50 con Obbligo di Vaccinazione
Quando nel 2022 gli fu diagnosticato un tumore al colon retto, infatti, aveva soltanto 57 anni ed era pertanto in quella categoria over50 che il Governo Draghi obbligò a vaccinarsi contro il Covid nonostante le forti proteste anche di alcuni politici della maggioranza.
Perciò è lecito supporre che, se non l’avesse fatto prima durante il lancio della prima dose dei vacicni Covid nel dicembre 2020, l’abbia fatto successivamente per non incorrere nella sanzione di 100 euro dell’Agenzia delle Entrate (poi costretta a risarcire il danno a un NO-VAX che ha fatto ricorso legale).
Proprio come accade per i malori improvvisi da problemi cardiaci nei bambini i media omettono di approfondire lo stato vaccinale del deceduto per essere ligi al tabù che soprattutto in Italia continua a dipingere i sieri genici mRNA come sicuri ed efficaci, raccomandandoli soprattutto ai pazienti fragili che rappresentano invece la categoria più a rischio per gli effetti indesiderati in quanto mancano i trials obbligatori idonei ad attestarne la sicurezza.
Ma a prescindere dal caso clinico specifico del campione azzurro, poi divenuto commentatore e personaggio televisivo anche grazie alla partecipazione all’Isola dei Famosi ed ora scomparso nell’immenso abbraccio dei suoi amici e tifosi palermitani, la sua vicenda rilancia l’allarme turbo-cancro tra i giovani.
L’Allarme sul Boom di Tumori nei Giovani lanciato da RAI News
Ad evidenziarlo in Italia è stato proprio l’articolo di RAI News sulla patologia di Schillaci.
«Secondo le stime che ogni anno vengono diffuse nel rapporto “I numeri del cancro”, nel 2023 le nuove diagnosi di tumore del colon-retto sono state circa 50mila, numero inferiore solo ai nuovi casi di cancro al seno (circa 55.900). Nonostante le diagnosi siano in aumento, l’adesione allo screening è molto, troppo bassa: 7 persone su 10 non si sottopongono ad una visita di controllo» scrive il sito della TV nazionale.
«Negli ultimi anni diversi studi stanno segnalando una maggiore frequenza dei casi di tumore del colon anche in un’età non attesa prima, fra persone più giovani, tanto che si sta ipotizzando di abbassare l’età di inizio dello screening a 45» .
E’ quanto aggiunge RAI News che predica un’idonea prevenzione ma, proprio come fecero le associazioni oncologiche italiane,non sa spiegare il fenomeno perchè non vuole ascoltare le sirene d’allarme lanciate da valenti oncologi come la dottoressa Patrizia Gentilini che tra i primi in Italia ipotizzò una correlazione coi vaccini Covid nella sua rubrica sanitaria su Il Fatto Quotidiano poi confermata con gli esiti di una sua ricerca su alcuni vaccinati.
Decine di Studi e Ricerche sulla Correlazione tra Turbo-Cancro e Sieri Genici mRNA
Gospa News ha pubblicato decine di inchieste sul turbo-cancro che dagli USA al Giappone rappresenta una delle più acclarate ed urgenti preoccupazioni relative alle reazioni avverse dei vacicni Covid. Nonostante ciò, come dichiarato dalla stessa Gentilini in un’intervista esclusiva con il nostro collaboratore Piero Angelo De Ruvo, la scienza sta censurando i casi reali di evidenti correlazioni tra varie forme tumorali/leucemiche e i sieri genici mRNA.
una scienziata cinese di un’università svedese si è opposta al ritiro della sua rirerca sulle correlazioni tra turbo-cancro e sieir genici mRNA
un’analisi casistica della stessa dottoressa Gentilini ha accertato lo sviluppo di forme tumorali nel sito di inoculo delle vaccinazioni a poche ore o gioirni di distanza.
una ricerca pubblicata da Science Direct mette in correlazione i rischi di turbo-cancro con al “molecola diabolica“ manipolata in laboratorio ed inserita nei vaccini Covid.
la piattaforma di farmacovigilanza di EudraVigilance dell’European Medicines Agency ha registrato 642 segnalzioni di decesso per sospette reazioni avverse tumoprali ai vaccini. Ma di oltre 2400 casi non si conosce il decorso patologico.
un consulente del ministro Schillaci, invischiato in molteoplici conflitti d’interessi con le Big Pharma, continua a predicare la sicurezza dei vaccini Covid ma nel frattempo è pagato da Pfizer per sperimentare l’efficacia di un vaccino contro i tumori…
Il presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo) e della European Cancer Patient Coalition (Ecpc) è l’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo condannato per aver preso tangenti dalle Big Pharma dei vaccini
Se esistesse nell’Unione Europea un detective come Herlcue Poirot, il leggendario investigatore belga dei libri di Aghata Christie, per il quale 3 indizi facevano una prova oggi avrebbe già probabilmente arrestato qualcuno ai vertici delle autorità sanitarie internazionali e nazionali per come stabnno continuano ad occultare l’ormai palese correlazione tra i sieri genici mRNA e i casi di turbo-cancro in aumento.
Ma puertroppo, come denunciato dall’avocatessa Renata Holzeisen, anche molti magistrati dell’UE e dell’Italia sono complici della dittatura delle Big Pharma che stanno muovendo interessi miliardari intorno ai governanti.