SERVIZIO CIVILE AGRICOLO: IL PIANO KALERGI DELLA FAMIGLIA MELONI. Suo cognato Ministro: “507 euro per Lavorare nei Campi”. La Sinistra: “Caporalato di Stato”
Nell’immagine di copertina una foto della campagna elettorale della futura premier Giorgia Meloni che in modo simbolico anticipa l’incarico del cognato Francesco Lollobrigida quale Ministro dell’Agricoltura
di Carlo Domenico Cristofori
La vergognosa casta della politica italiana guidata oggi da Fratelli d’Italia con un’impronta palesemente di matrice fascista nel senso peggiore delle sue manifestazioni sta ormai travalicando il limite grottesco della decenza giungendo a lanciare inaudite provocazioni sulle piaghe sociali, incancrenite ma sanguinanti, come quella del lavoro nero o sottopagato, proliferati grazie alla sempre più invasiva metastasi della mafia nel tessuto economico nazionale.
L’Allegra Famiglia Allargata della Premier Meloni oper il Piano Kalergi
L’allegra famiglia allargata della premier Giorgia Meloni, capace di nominare suo cognato Francesco Lollobrigida Ministro dell’Agricoltura e di indicare il suo mentore Guido Crosetto come Ministro della Difesa nonostante i conflitti d’interessi con la Lobby dekle Armi, si sta rivelando ben più dispotica del Duce Benito Mussolini nella gestione delle riforme sociali cominciate con la mannaia sul reddito di cittadinanza che, come segnalato a suo tempo dalla stessa INPS, avrebbe acuito la povertà tra gli Italiani, incrementato le diseguaglianze tra i ceti e spinto milioni di cittadini ad accettare paghe da fame: ovvero la concretizzazione del piano Kalergi.
In tal senso Lollobrigida, ben pasciuto dalla greppia ministeriale da oltre 13mila euro al mese (tra indennizzo e diaria) sull’esempio della parassita istituzionale Giorgia che fin da ragazza ha campato grazie a incarichi pubblici di nomina o elezione politica, si sta rivelando addirittura peggio dell’autoritario zar Alessandro II: il primo della dinastia Romanov a imporre l’emancipazione dei servi della gleba e a conferire ai contadini la facoltà di rivolgersi direttamente a lui quando sentivano che i loro diritti venivano minati dalle élite governative di San Pietroburgo.
Col lancio del progetto pilota del “Servizio Civile Agricolo” destinato a mille giovani tra i 18 e i 28 anni che riceveranno 507 euro al mese, ovvero circa 3 euro all’ora, per lavorare come braccinati nei campi, il cognato della premier ha sicuramente toccato l’apice di popolarità nell’ambito dell’idiozia politica.
Caporalato tra Nobili Vigne: la giusta Nemesi per Il Ministro dell’Agricoltura
Di certo si è guadagnato i riflettori mediatici che gli diventa difficile conquistare a causa delle molteplici catastrofi che funestano il mondo dell’Agricoltura:
dall’embargo dell’importazione dei prodotti enogastronomici italiani d’eccellenza imposto dalla Russia, uno dei principali importatori del Made in Italy, in risposta alle sanzioni UE fortemente volute dalla coppia guerrafondaia Meloni-Crosetto, alle alluvioni che stanno falcidiando i raccolti un po’ per gravi inettitudini amministrative e un po’ forse per le maledizioni del Cielo contro l’oligarghia tirannica e bellicosa di centrodestra che governa l’Italia in rappresentanza del 12,7 degli Italiani a causa del colossale astensionismo (43,91 %).
Lollobrigida non solo si sta rivelando un solenne e borioso incapace ma anche uno jettatore disgraziato (ovvero privo della Grazia di Dio)!
Capace di far esplodere i cronici bubboni che appestano il mondo agricolo soltanto col potere evocativo di pensieri da ciarlatano ubriaco…
In Vino Veritas, in fatti, dal Vinitaly levò il suo anatema contro la pigrizia, di cui probabilmente è divenuto cultore grazie alle prebende legittimamente girate a lui e alla sorella cognata Giorgia nella sua annosa ascesa verso il potere pubblico:
“Nelle campagne c’è bisogno di manodopera, i giovani devono sapere che non è svilente. Anzi, quello che non è un modello di civiltà è non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col Reddito” bofonchiò Lollobrigida magari indirizzandosi ai laureati in Giurisprudenza (come lui) ancora disoccupati perché non vogliono imitarlo diventando politici e cognati di professione…
Gospa News, partner del magazine di arte ed enogastronomia Art & Wine News nel network di Gospa Edizioni, fece immediatamente notare che proprio l’agricoltura stava vivendo un tragico momento a causa del sempre più diffuso e cronico impiego degli stagionali, così malpagato da scoraggiare persino dei braccianti qualificati come macedoni e rumeni, e dello sfruttamento dei clandestini da parte della Mafia Nigeriana in accordo con quella nostrana, troppo spesso beccata in contatto con esponenti parlamentari anche di Fratelli d’Italia.
Puntuale come la jella – per gli insipienti superstiziosi che vogliono credere all’ironia drammaturgica della “Patente” di Luigi Pirandello – o la nemesi della Divina Provvidenza – per chi crede che tutto torna sulla ruota della storia girata dal Padre Eterno – , la bestialità grossolana del Ministro dell’Agricoltura è venuta a galla con lo scandalo del caporalato in una delle zone più ricche d’Italia: quella di Alba, patria del nobile Barolo con cui Alessandro III brindò la sua incoronazione imperiale a Mosca il 15 maggio 1883, e del Tuber Magnatum Pico, il pregiatissimo Tartufo Bianco finito anch’esso nel giro mediatico di Bill Gates a causa delle profonde e sinistre sinergie d’affari che lo legano alla Regione Piemonte governata dall’albese Alberto Cirio.
GATES ARRAFFA ANCHE IL TARTUFO BIANCO D’ALBA. La Perla di Langa presentata a Milano da Microsoft
Ispezioni su Preavviso contro il Lavoro Nero della Mafia
Vista la gravità dello scandalo mediatico
, per non farsi prendere in castagna col bicchiere vuoto, Lollobrigida sollecitò il tempestivo intervento del Governo Meloni che mise subito in campo il decreto legislativo n. 103/2024, in vigore dal 2 agosto, emanato in attuazione della “legge annuale per il mercato e la concorrenza” approvata dall’esecutivo di Mario Draghi e intitolato “Semplificazione dei controlli sulle attività economiche”.
Sarebbe troppo complesso analizzare tutte le contraddizioni e le criticità di tale provvedimento e pertanto rimandiamo al dettagliato articolo del Fatto Quotidiano che è assai eloquente fin dal titolo:
“Ispezioni sui luoghi di lavoro, entra in vigore il decreto che abbuona le sanzioni, certifica il “rischio basso” e avvisa dei controlli”
Come spiega il reportage giornalistico fu necessaria una circolare della Direzione del Ministero del Lavoro per chiarire che il preavviso di 10 giorni per il controllo delle documentazioni aziendali non aboliva la facoltà dell’Ispettorato di fare incursioni a sorpresa se ben motivate.
Ma si sa che quando una circolare corregge il tiro di un decreto rischiano di diventare “fuffa” nelle mani di callidi avvocati azzeccagarbugli…
Inquietante invece l’aspetto che il “rischio basso” delle attività economiche per cui è prevista una minore possibilità di controlli sarà certificato da altre aziende private in un paese come l’Italia che – almeno fin dall’Unità d’Italia agevolata dalla Spedizione dei Mille pagata dai massoni britannci – vede una cospicua parte del mercato del lavoro meridionale, oggi anche di quello settentrionale, nelle saldi mani di imprenditori affliati a ‘Ndrangheta, Cosa Nostra o Camorra.
Avendo Meloni legittimato la candidatura al Parlamento UE di un siciliano che aveva tra i collaboratori un condannato per mafia è lecito supporre che questo ormai atavico e inveterato fenomeno, che spolpa i guadagni dei lavoratori come le entrate del Fisco, sia da lei ritenuto irrilevante…
Il Caporalato di Stato per formare i nuovi Servi della Gleba
Al culmine di questo processo degenerativo di tutela dei lavoratori, sulla scia del fatuo entusiasmo sui dati dell’occupazione del terzo trimestre “dopati” proprio dai lavoratori stagionali a tempo determinato in ambito agricolo e turistico, ecco la geniale trovata di Sua Maestà Cognatesca e Georgica (in riferimento ai poemi agresti di Virgilio).
“Per la prima volta i giovani potranno servire la Patria con una attività di valore agricolo”. Sono queste le parole con cui il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha annunciato il Servizio civile agricolo, che partirà il 2 ottobre con la manifestazione d’interesse aperta alle aziende.
A ottobre verrà pubblicato l’Avviso per la progettazione dedicata agli enti di Servizio civile universale, poi partirà una prima sperimentazione che coinvolgerà mille giovani con un età compresa tra i 18 e i 28 anni che riceranno un compenso statale di 507 euro al mese.
“Sarà un anno a spese dello Stato che vuole valorizzare questa attività”, ha spiegato il ministro ospite del G7 Giovani a Siracusa. Negli stessi giorni in cui si è tornato a parlare di leva militare obbligatoria, rilanciata da Lega e Fratelli d’Italia, dal titolare arriva una proposta che sembra inserirsi nel solco delle iniziative caldeggiate dai colleghi di maggioranza, come rioporta Fanpage.
L’idea del Ministro dell’Agricoltura è talmente deficiente, per progettualità politica e utilità sociale, che ci tocca persino dar ragione alla sinistra che ha fatto eleggere eurodeputato un mago sulla gestione truffaldina dei clandestini come Mimmo Lucano.
“Il ministro Lollobrigida non si smentisce mai e continua a portare avanti una visione nostalgica del ventennio per il futuro dei nostri giovani”, ha commentato il deputato di Alleanza Verdi-Sinista, Angelo Bonelli.
“Mesi fa diceva: “I giovani vadano a lavorare nei campi, invece di stare sul divano con il reddito di cittadinanza”, e adesso dalle parole passa ai fatti con il Servizio Civile Agricolo. Un’operazione che, di fatto, introduce il caporalato di Stato”,ha proseguito.
“Dietro la retorica molto cara a questo governo del “servire la patria” si cela una realtà ben più amara: giovani dai 18 ai 28 anni, pagati 507,30 euro al mese, verranno reclutati per lavorare nei campi. Questo ‘invito nostalgico’ non è altro che una misura di sfruttamento mascherata da opportunità, con un compenso da 3 euro l’ora. È questa la politica del lavoro del governo che ‘fa la storia’? Mandare i giovani a lavorare nei campi ed essere sfruttati? Questo si chiama caporalato e lo vogliono anche legalizzare”, è la conclusione del portavoce di Europa Verde.
Ecco il piano Kalergi che prende forma in tutte le sue geopolitiche ramificazioni che riassumiamo:
- Crosetto e la Lobby delle Armi appoggia le guerre NATO che creano le ondate di migranti dal Medio Oriente, dall’Africa e dall’Est Europa
- Salvini fa finta di fermarli con gesti plateali mentre l’Italia quotidianamente s’inchina ai progetti di Geroge Soros e Bill Gates in ogni ambito sociale ed economico
- la mafia che li sfrutta con paghe da fame e troppo spesso ha tanti mammasantissima in Parlamento
- i compensi si abbassano tanto da far scoppiare l’allarme sullo sfruttamento dei lavoratori italiani e clandestini in nero
- Lollobrigida s’inventa il Caporalato di Stato per abituare i giovani a vivere con paghette da fame magari accettanto in contropartita non solo vitto e alloggio ma anche i frutti della terra che coltivano per conto dei loro “padroni” e per i lucrosi guadagni della filiera HORECA (Hotellerie-Restaurant-Café), della Grande Distribuzione e delle griffe agroalimentari controllate dalle multinazionali
Alla faccia di quel buon uomo dell’impertaore russo Alessandro II che saggiamente proteggeva i contadini la cricca meloniana sta per ripristinare i SERVI DELLA GLEBA!
Carlo Domenico Cristofori
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FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – NWO, MASSONERIA & COSPIRAZIONIGOSPA NEWS – LOBBY ARMI
https://www.gospanews.net/2020/05/11/garibaldi-e-i-mille-mercenari-dei-massoni-britannici-e-complici-della-mafia-siciliana/