DONNE SCOMPARSE E UCCISE ANCORA SENZA NOME: RADDOPPIATI I CASI IN EUROPA. Interpol chiede aiuto per 46 Cold Cases
di Redazione Gospa News
«In tutta Europa, la facilità di movimento dovuta alle frontiere aperte, all’aumento delle migrazioni globali e al traffico di esseri umani ha portato a un numero maggiore di persone segnalate come scomparse fuori dal loro paese d’origine» ha affermato la dott. ssa Susan Hitchin, coordinatrice dell’unità DNA dell’Interpol.
“Queste donne hanno subito una doppia ingiustizia. Sono diventate vittime due volte: sono state uccise tramite un atto di violenza e hanno visto negato il loro nome nella morte”, sottolinea.
Lo riferisce la giornalista Anna Holligan sulla BBC (articolo su Gospa News International) rilanciando l’appello della campagna Interpol “Identify Me” lanciata nel maggio 2023 dopo che questa iniziativa per identificare le donne scomparse e ritrovater morte in Europa a cui le autorità investigative criminali non hanno saputo dare un nome, anche dopo brutali assassini.
Il suo reportage si chiude con una vena di ottimismo perché tra i 22 casi segnalati dalle autorità dell’organismo internazionale di polizia è stata identificata dalla famiglia una giovane donna inglese.
Adolescenti Scomparse e Uccise Brutalmente
Ma i numeri, purtroppo, propendono in una direzione opposta in quanto a distanza di oltre un anno i casi di donne troate morte in misteriose circostanze e mai identificati sono saliti a 46, in media si tratta di giovani tra i 15 e i 30 anni.
Il corpo dell’adolescente con le scarpe rosse, le collane di perline e una moneta da 10 penny fu trovato sotto strati di foglie in un’area di sosta vicino a un villaggio chiamato Le Cellier nel 1982. Era lì da diversi mesi.
Il detective in pensione Alain Brillet lavorò al caso all’epoca e lo descrive come un “triplice enigma”.
“La cosa più strana e incredibile era che avevamo qualcuno che era stato assassinato, perché sapevamo che era stato assassinato, ma non siamo mai riusciti a scoprire come si chiamava, da dove veniva o chi l’aveva uccisa”, dice.
L’Appello dell’Interpol “Identify Me” sostenuto da Italia e Paesi UE
«Sei paesi europei e l’INTERPOL hanno unito le forze per risolvere 46 casi irrisolti che coinvolgono donne non identificate i cui resti sono stati trovati in tutta Europa anni fa»
spiega lil comunicato diffuso nei giorni scorsi aell’autorità di polizia internazionale.
«La maggior parte delle donne è stata assassinata o è morta in circostanze sospette o inspiegabili. Alcuni casi risalgono a decenni fa» aggiunge.
L’iniziativa si basa sul successo dell’appello Identify Me lanciato a maggio 2023 per identificare 22 donne decedute, con circa 1.800 segnalazioni ricevute dal pubblico.
Ora è stata ampliata per includere ulteriori casi irrisolti da Belgio, Germania e Paesi Bassi, nonché casi da nuovi paesi partecipanti Francia, Italia e Spagna.
L’appello sottolinea l’importanza del coinvolgimento pubblico e della cooperazione internazionale nella risoluzione dei casi irrisolti. Offre la speranza che si possano generare indizi cruciali, in modo che più donne possano essere identificate e che giustizia venga fatta se è stato accertato un omicidio.
Il Cold Case Britannico risolto grazie ai media
Identify Me ha già visto risultati degni di nota dopo che un caso è stato risolto dopo 31 anni. Entro due giorni dal lancio della prima fase di Identify Me il 10 maggio 2023, i parenti di Rita Roberts nel Regno Unito hanno contattato la hotline dell’appello dopo aver riconosciuto il tatuaggio della loro parente dalla copertura mediatica.
Rita Roberts aveva 31 anni quando lasciò Cardiff, Galles, nel febbraio 1992. La sua famiglia ebbe sue ultime notizie nel maggio 1992 e il suo corpo non identificato fu scoperto ad Anversa il 3 giugno 1992. Un’indagine determinò che era vittima di omicidio.
“Il nostro obiettivo nella campagna Identify Me è semplice. Vogliamo identificare le donne decedute, fornire risposte alle famiglie e rendere giustizia alle vittime. Ma non possiamo farcela da soli. Ecco perché stiamo facendo appello al pubblico affinché si unisca a noi in questo sforzo. Il loro aiuto potrebbe fare la differenza” ha dichiarato Il segretario generale dell’INTERPOL Jürgen Stock.
“Anche la più piccola informazione può essere fondamentale per aiutare a risolvere questi casi irrisolti. Che si tratti di un ricordo, di una soffiata o di una storia condivisa, il più piccolo dettaglio potrebbe aiutare a scoprire la verità. Il pubblico potrebbe essere la chiave per svelare un nome, un passato e per rendere giustizia a lungo attesa”.
Il Video delle Amnbasciatrici Europee dell’Iniziativa
L’appello presenta il forte supporto, incluso nel video qui sotto, delle seguenti attrici, cantanti e personaggi sportivi dei paesi partecipanti, per contribuire a sensibilizzare sui casi irrisolti e incoraggiare il coinvolgimento del pubblico:
Belgio: Veerle Baetens e Axelle Red
Francia: Marie-José Pérec e Sarah Biasini
Germania: Regina Halmich e Katrin Müller-Hohenstein
Italia: Carolina Kostner e Alice Bellandi
Paesi Bassi: Carice van Houten e Stien den Hollander
Spagna: Luisa Martin e Mabel Lozano
FONTI PRINCIPALI
Interpol asks public to help crack new Missing, Murdered Women Cases
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