«…Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali.Beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.Laudate et benedicete mi’ Signore et ringratiate et serviateli cum grande humilitate»
San Francesco d’Assisi – Cantico delle Creature
L’Ultima Festa in onore di San Francesco
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
In molti hanno scritto un epitaffio commosso in memoria di Sammy Basso, un gigante della Fede Cristiana colpito da una rarissima patologia di invecchiamento precoce (progeria) e stroncato da un malore improvviso.
In pochi hanno rilevato il fatto che la Divina Provvidenza gli ha concesso di celebrare la festa di Francesco d’Assisi, il Santo a cui era tanto devoto, che cadeva il 4 ottobre.
Soltanto 24 ore dopo la sua anima è volata in cielo ad abbracciare Gesù Cristo che l’ha privato di tutte le sofferenze umane in vista della futura Risurrezione eterna, certamente conquistata con la sua vita esemplare…
Proprio come insegnava su “sorella morte” il poema del frate umbro fondatore dell’omonimo ordine reso memorabile da tanti altri luminosi esempi di santità come Antonio da Padova e Pio da Pietrelcina, è tornato alla Casa del Padre con il suo carisamtico, gioioso e contagioso entusiasmo, vissuto nel senso più profondo dell’etimolgia greca di tale parola: “trasporto divino”.
Sammy portava al collo la croce “tau” in in legno simbolo della fede semplice dell’ispirato poeta del Cantico delle Creature che usava tale “sigillo per firmare ogniqualvolta, per necessità o per spirito di carità, inviava qualche sua lettera (FF 980)”
Il TAU è una lettera che fa parte dell’alfabeto ebraico e viene usato fin dall’Antico Testamento (libro di Ezechiele, 9, 4-6) per via del suo forte valore simbolico perché è un segno di protezione contro il male con cui Dio fece segnare «a Gerusalemme (…) la fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono» (Ez. 9)» prima di mandare i Cherubini a sterminare i malvagi.
Purtroppo non è bastato per preservarlo da una morte fulminea, assai poco compatibile con la patologia degenerativa che lo esponeva a tutti i sintomi fisici di una senilità precoce con danni ai tessuti come pelle, ossa, muscoli ma non al sistema neurologico e quindi al cervello, come reso evidente dalla sua sensibilità, intelligenza e cultura.
La sua repentina scomparsa appare invece molto correlabile alle reazioni avverse infiammatorie al cuore causate dai vaccini Covid (ormai conclamate da EMA e dalle stesse case farmaceutiche nei foglietti illustrativi) in quanto i malati di Progeria di Hutchinson-Gilford (HGPS) sono esposti al rischio prematuro di decesso per aterosclerosi: indurimento delle arterie che causa gravi patologie cardiache precoci anche letali.
Ecco perchè ai nostri occhi, scevri delle nebbie dei tabù mediatici PRO-VAX, egli può apparire anche come un martire in quanto ha avuto troppa fiducia in una scienza contemporanea dominata dagli affari delle Big Pharma che hanno ingannato lui, giovane biologo veneto, insieme a ben più della metà della popolazione occidentale spacciando per “sicuri ed efficaci” i sieri genici mRna contro il Covid.
Ogni nostra affermazione perentoria è confermata dai link a relative e documentate inchieste.
Un Malore Improvviso dopo Vaccini Covid
Sammy si è spento la sera di sabato 5 ottobre 2024 dopo un improvviso malore
verso la fine di una festa di matrimonio ad Asolo (provincia di Treviso), Era biologo ed aveva solo 28 anni (ne avrebbe compiuti 29 il prossimo 1 dicembre).
Lo ha confermato su FB l‘l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso che lui aveva fondato insieme ai genitori con cui viveva insieme ai genitori a Tezze di Brenta (Vicenza). Dove venerdì si terranno i funerali celebrati dal vescovo (dettagli sotto).
Non avendo mai seguito direttamente le sue testimonianze sulla lotta quotidiana contro la sua malattia rara mi sono interrogato a lungo se avessi la sensibilità necessaria per scrivere questo articolo in cui, oltre ad evidenziare il suo eroismo nelle virtù teologali di Fede, Speranza e Carità, sono costretto a rilevare che questo ragazzo senescente prima del tempo è una delle tante, probabili vittime dei sieri genici mRNA da lui stesso difesi e promossi nella sua veste di giovane scienziato.
Pur non conoscendo Sammy credo che da lassù – come uomo cattolico ossequioso verso la scienza quale fu l’inventore dei vaccini Louis Pasteur – sia felice che si possa aprire un dibattitto sulla sua fulminea morte.
Se lui non avesse fatto una propaganda significativa alla vaccinazione Covid fin da quando apparve il primo siero genico mRNA il suo “malore improvviso” sarebbe oggi stato sepolto nel dubbio di un “tabù” sul suo stato vaccinale: come per tanti altri giovani deceduti su cui scrivono scribacchini che mi vergogno a chiamare giornalisti e aborro definire colleghi.
«Pace alla sua anima. Esiste la scienza che tanto proclamava, fatta di numeri e dati statistici, da studi scientifici che oggi a posteriori non di 20 anni ma di di un paio di anni si è rivelata errata,scrivo errata elegantemente per non scrivere altro»
Scrive su FB un follower della sua associazione a commento di un video pubblicato da Basso il 30 gennaio 2021 (link a fondo pagina) che purtroppo, a distanza di poco più di tre anni, si è rivelato totalmente infondato su vari punti come evidenzieremo sinteticamente.
Progeria: una Rara Patologia affrontata col Sorriso Cristiano
«I suoi primi segni si erano manifestati poco dopo la nascita, ma la diagnosi corretta era giunta solo all’età di due anni, all’inizio del 1998, in un periodo in cui nel nostro Paese si sapeva molto poco di questa patologia. Grazie alla sua tenacia, all’amore da cui è stato circondato e anche ai passi avanti che ha fatto la ricerca scientifica nell’ultimo quarto di secolo, Sammy è arrivato ad essere il più longevo ammalato di progeria al mondo» scrive in un toccante articolo cristiano Ermes Dovico su La Nuova Bussola Quotidiana (link tra le fonti).
A tal fine i suoi genitori, con alcuni amici, hanno fondato nel 2005 l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso. Prima e dopo questa fondazione, Sammy e la sua famiglia sono riusciti a fare rete con altri bambini e ragazzi affetti dalla stessa malattia, entrando in contatto con altre associazioni negli Stati Uniti e in Europa che hanno aiutato le ricerche.
«Sin da piccolo – raccontava alla rivista Gente Veneta nel giugno 2020 – ho conosciuto i più grandi centri di ricerca al mondo e sono stato più volte in ospedale. Ho conosciuto molti grandi medici e ricercatori. Devo riconoscere di aver visto la bontà di tante persone: spesso si pensa che il mondo sia cattivo, e per certi versi è vero, ma ho sperimentato quanta gente si è messa in cammino per aiutarci».
«È lui che aiuta noi, con la sua forza, la sua determinazione e la sua ironia. Non si arrende mai, trova sempre in se stesso e nella fede in Dio le energie per farcela», spiegava mamma Laura nel 2019 in un’intervista al Corriere della sera.
«La fede è la parte principale, la più intima di me stesso. Potrei dire qualsiasi cosa su di me, ma se non dicessi che ho fede è come se non dicessi niente. Sono credente e spesso magari mi viene anche chiesto come si fa a credere nonostante una malattia genetica così rara».
«Per me, però, Dio è così grande, cioè una realtà talmente oltre ogni portata, che veramente ogni cosa scompare, perché credo che Dio mi ha dato una vita, mi ha dato una famiglia, mi ha dato degli amici, mi ha dato un mondo dove stare e queste sono tutte cose molto più importanti, molto più grandi di quelle che una malattia può togliere», diceva Sammy nel febbraio 2020, in un’intervista per Beati Voi, su Tv2000.
Sfida agli Aghi per Vaccinarsi e Inganni delle Big Pharma
Poi ha dovuto sfidare la paura degli aghi per farsi la prima vaccinazione Covid (ovviamente su suggerimento dei medici essendo un paziente fragile), poi la seconda e infine la terza nel novembre 2021..,
A dargli coraggio è stata proprio la sua “seconda fede”: quella in una scienza medica rivelatasi poi bugiarda!.
Discusse una tesi volta a dimostrare la possibilità di curare la progeria per mezzo dell’ingegneria genetica. Tre anni più tardi si era specializzato, presso lo stesso ateneo, in Biologia molecolare, stavolta con una studio scientifico sul rapporto tra progeria e infiammazione.
Sarebbe difficile, e forse anche un po’ impietoso vista la sua scomparsa, analizzare l’intero video con cui Sammy difese a spada tratta i vaccini Covid pur con quella sua sobrietà, serenità e gentilezza d’animo che lo resero amabileanche quando approdò al Festival di Sanremo nel 2015 per testimoniare la sua complessa esistenza su invito del conduttore Carlo Conti.
Ci limiteremo quindi a poche osservazioni:
In primis il biologo Basso sostenne che il siero genico mRNA, allora c’era solo Comirnaty, era stato testato su 42 mila persone con una bassa percentuale di reazioni avverse.
Sammy, infatuato dalle scienze umane, non poteva sospettare che medici e accademici sarebbero stati pronti a mentire pur di condurre un’ardita e pericolosissima sperimentazione di massa sulla popolazione umana.
Ecco perchè, anche un ottimo cristiano, prima di credere alla scienza degli uomini dovrebbe rammentare che è primariamente uno dei 7 doni dello Spirito Santo (insieme a timor di Dio, pietà, consiglio, fortezza, intelligenza e sapienza) e pertanto invocarlo per conoscere da LUI – e non dalle Big Pharma e dai loro “bugiardini” sui farmaci oggi più che mai ben denominati – le risposte necessarie, anche in campo scientifico, come fece proprio Louis Pasteur, padre della microbiologia.
Infine, credendo agli scienziati più anziani di lui, il dottor Basso ha sostenuto la tesi della possibilità dell’immunità di gregge grazie alla diffusione della vaccinazione.
speranzoso che dalle terapie genetiche potesse giungere una risposta alla sua patologia e a quelle di tanti altri bambini e ragazzi affetti come lui da rare malattie, si è fidato troppo di una farlocca “intellighenzia” di medici e scienziati…
«Non solo ha saputo vivere unito alla Passione di Gesù – che chiamava “il mio Salvatore” – ma se ne faceva anche apostolo, ricordando come il Suo messaggio di salvezza vada “oltre ogni barriera religiosa e valga anche per gli atei”» ha ben scritto Dovico su NBQ nel suo bellissimo ricordo di Sammy.
Ma, sulle vestigia di Cristo, la volontà da Dio ne ha fatto un altro martire dello scientismo.
La sua morte ha gettato sulle spalle dei genitori la croce di una perdita lacerante proprio per quel malore improvviso, troppo impetuoso per prepararli al trauma del distacco.
L’ennesimo in un’ecatombe di giovani vaccinati ancora senza giustizia.
Ecco perchè confidiamo che proprio la Santissima Trinità illumini i suoi parenti ed amici cristiani affinchè questa tragica scomparsa li porti a riflettere sulle reali cause (o concause) della morte, valutando anche un’eventuale reazione avversa ai sieri genici mRNA.
Evitando di accodarsi al solito sbrigativo mantra di una comunità scientifica pagata dalle Big Pharma: “nessuna correlazione”.
E’ proprio nei momenti di più atroce dolore che chi crede può trovare nella luce di Dio la lucidità per oltrepassare le ombre e i pregiudizi degli uomini.
Ecco perchè concludo questo arduo articolo – forse uno dei più delicati e complessi in 33 anni di giornalismo – inviando le mie più sentite condoglianze ai suoi cari e dedicando loro l’Inno allo Spirito Santo.
Insieme al quale Sammy oggi si sta specchiando in un mirabile e corrusco arcobaleno di abbracci, in una sinfonia di afflati spirituali nel coro angelico dei Cherubini.
Certamente assai vicino al suo amato San Francesco…
INNO ALLO SPIRITO SANTOVieni, Santo Spirito,manda a noi dal cieloun raggio della tua luce.Vieni, Padre dei poveri,vieni, datore dei doni,vieni, luce dei cuori.Consolatore perfetto,ospite dolce dell’anima,dolcissimo sollievo.Nella fatica, riposo,nella calura, riparo,nel pianto, conforto.O luce beatissima,invadi nell’intimoil cuore dei tuoi fedeli.Senza la tua forzanulla è nell’uomo,nulla senza colpa.Lava ciò che è sordido,bagna ciò che è arido,sana ciò che sanguina.Piega ciò che è rigido,scalda ciò che è gelido,drizza ciò che è sviato.Dona ai tuoi fedeli,che solo in te confidano,i tuoi santi doni.Dona virtù e premio,dona morte santa,dona gioia eterna.Amen
Migliaia di persone al funerale di Sammy Basso. La sua Lettera d’Addio.
Migliaia di persone si sono raccolte al campo sportivo di Tezze sul Brenta in provincia di Vicenza per i funerali di Sammy Basso, La cerimonia funebre è stata celebrata venerdì 11 ottobre dalle 15 dal vescovo della diocesi di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto. Il sindaco di Tezze, Giuliano Brugnotto, proclamato il lutto cittadino.
Molte le autorità civili e religiose presenti al rito funebre cheè stato animato dai Mendicanti di sogni, associazione della quale Basso faceva parte e a cui partecipava per raccogliere fondi per la ricerca.
Queste le parole che il Segretario di Stato Vaticano, Card. Piero Parolin, ha scritto in un messaggio letto durante i funerali.
“Ho avuto modo di conoscere Sammy, e considero una grazia averlo incontrato. É stato una luce accesa nel mondo, attento all’attualità e pronto a spendersi per la pace nella convinzione che anche il singolo potesse accendere la speranza e cambiare le cose”.
Da quanto raccontano i suoi amici più intimi, Sammy aveva scritto cosa avrebbe voluto, quali canti, quale animazione e, le esequie sono un ulteriore messaggio della sua vita vissuta ogni istante con entusiasmo.
Consapevole della sua patologia aveva già preparato fin dal 2017 una commovente lettera d’addio. Eccola.
“Ho vissuto la mia vita felicemente, senza eccezioni, e l’ho vissuta da semplice uomo, con i momenti di gioia e quelli difficili”.
“Brindate alla mia e alla vostra salute, e siate allegri” ha scritto ancora Basso. “Non so il perché e il come me ne andrò da questo mondo, sicuramente in molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia”, si legge ancora, “non ascoltate! Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere, c’è solo stata una vita da abbracciare per com’era, con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica, né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio”.
“Non volevo morire, non ero pronto per morire, ma ero preparato. L’unica cosa che mi dà malinconia è non poter esserci per vedere il mondo che cambia e che va avanti; ricordatemi pregando, ricordandomi bevendo un bicchiere di vino, ricordatemi facendo festa. So che soffrirete, cercate di non soffermarvi troppo nel dolore”.