PORTAFOGLIO DIGITALE PER CELARE IL PASSAPORTO VACCINALE. Con ID Wallet Test Pilota Italiano di Controllo Sociale EUDI
«Faceva sì… che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio»
San Giovanni Apostolo ed Evangelista – Libro dell’Apocalisse – Sacra Bibbia (Ap. 13, 17).
ID Wallet: Pericoloso controllo sociale con l’Italia capofila nell’Ennesima Sperimentazione
di Piero Angelo De Ruvo
Pronti… VIA….Ci siamo, è partita la gabbia digital!
L’ipotesi che in Italia stiano cercando di mascherare il passaporto vaccinale ormai è diventata una realtà conclamata.
L’ID WALLET è partito, e gradualmente, piano piano, in un modo quasi piacevole, ai primi 50 mila utenti, il 23 ottobre scorso è stata data la possibilità di poter usufruire di questo nuovo portafoglio digitale che è già stato proigettato per trasformarsi nell’European Digital Identity (EUDI).
Sulla carta il progetto sembra fatto a tutela dei cittadini anche se di fatto sembra nascondere un implicito piano di dittatura sociale, col quale si potrà controllare e trasformare definitivamente i diritti in concessioni, i servizi pubblici in prodotti, mutando definitivamente i cittadini, da esseri umani pensanti, a meri utenti prigionieri di un sistema e sottomessi a decisioni arbitrarie, svuotandoli della loro personalità e senso critico.
Va infatti rilevato che l’ID WALLET viene lanciato come progetto pilota in Italia, uno dei pochi paesi G7 a non aver aderito al Passaporto Vaccinale per le prorompenti manifestazioni di protesta contro il Green Pass.
Il portafoglio digitale oggi è diventato realtà attraverso la famigerata app IO, ovvero uno dei canali su cui è possibile ricevere la Certificazione Verde COVID-19 (EU Digital Covid Certificate), anche conosciuta come Green Pass.
Entrata in funzione ad aprile 2020, con l’obiettivo di integrare tutti i servizi pubblici in modo da rendere più semplice e veloce” l’esperienza” dei cittadini italiani con l’amministrazione pubblica, è stata usata orgogliosamente durante il COVID per dimostrare di essere stati inoculati negli hub vaccinali, con tutti i conseguenti gravi rischi di reazioni avverse anche letali che ne sono conseguiti.
Ai primi 50 mila sventurati, che installeranno l’app del portafoglio digitale, sarà data la possibilità di caricare i primi tre documenti: patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. I prossimi step saranno il 6 novembre, l’utilizzo verrà allargato a 250 mila utenti, per poi estenderlo entro il 20 novembre ad oltre 1 milione di cittadini.
Ma perché si è partiti proprio con questi tre documenti? Lo scoprirete tra poco. A fine articolo troverete un cronoprogramma che riassume le date più salienti.
Un Progetto nato per Monitorare le Vaccinazioni in Africa
Il tutto parte da molto lontano, dal 2012quando super-commissario Covid Vittorio Colao
, poi Ministro per l’Innovazione Digitale, crea la partnership “Vodafone- Gavi Vaccine Alliance”, supportato dalle seguenti organizzazioni: WHO (world Health Organization – Organizzazione Mondiale della Sanità), UNICEF (Fondo delle nazioni unite per l’infanzia), la Banca Mondiale (con sede centrale a Washington), ed l’onnipresente Bill & Melinda Gates Fondation (fondazione privata americana, fondata dai coiugi omonimi), al fine di informatizzare le vaccinazioni dei bambini dell’Africa sub-Sahariana.
E già questo dovrebbe far riflettere. Ma andando avanti si scopre che nel 2013 viene fondato a Copenaghen la start-up Bending Spoons Spa, divenuta poi una delle società leader mondiale nel campo delle app smartphone da divertimento.
Niente di clamoroso, se non fosse che, guarda caso, proprio la Bending Spoons, finanziata da Nuo Capital e StarTip e molte altre banche, tra cui Cassa Depositi e Prestiti e Intesa Sanpaolo, è finita tra i partners del Governo italiano per aver sviluppato un software di contact tracing scelto dal Ministero dell’Innovazione come “pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza” da Covid-19.
Quella a cui si fa riferimento è l’App Immuni, resa disponibile dal 1° giugno 2020, sviluppata in partnership con il Centro Diagnostico Santagostino di Luca Foresti e con la società di marketing digitale Jakala.
Immuni è stata un’applicazione mobile gratuita italiana, promossa dal Ministero della salute italiano, per aiutare il monitoraggio e il contenimento della pandemia di COVID-19 in Italia, attraverso il tracciamento dei contatti. Viene dismessa il 31 dicembre 2022, dopo una lunga e dibattuta critica per l’essere stata un fallimento per la scarsa fiducia accordata dai cittadini.
Dal Business sull’APP Immuni al Passaporto Vaccinale UE
Ma quello che sfrigola è che lo stesso Vittorio Colao qualche mese prima era stato nominato alla guida della task force pronta a studiare la ricostruzione dopo l’emergenza Coronavirus.
L’incarico era stato annunciato direttamente dal presidente del consiglio Giuseppe Conte: «Ho firmato il decreto per il comitato di esperti che affiancherà il comitato tecnico scientifico nella fase 2 – ha dichiarato il premier. Tra le fila della dei 17 membri, lautamente pagati, spunta anche Giovanni Gorno Tempini, consigliere di amministrazione di Intesa Sanpaolo che ha finanziato la Bending Spoons, un caso? Forse……
Se analizziamo a fondo, una delle priorità dichiarate dall’UE nell’ambito del suo piano quinquennale 2019-2024 è la creazione di una “identità digitale per tutti gli europei”.
Vale a dire, ogni cittadino e residente dell’UE avrebbe accesso a un “portafoglio digitale personale”, che includerebbe carte d’identità nazionali, certificati di nascita e medici e patenti di guida. Queste proposte e iniziative sembrano essere strettamente allineate con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, e in particolare con il Target 16.9, che prevede la fornitura di un’identità legale digitale per tutti, compresi i neonati, entro il 2030.
Nella precedente inchiesta di Gospa News abbiamo già parlato della piattaforma ufficiale di EUVABECO (European Vaccination Beyond COVID-19), dove sono già delineati i passi che verranno fatti dal 2024 al 2026 per l’adozione del passaporto vaccinale, ovvero la sua imposizione in caso di epidemie già annunciate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per una nuova ondata di Covid (variante Omicron XEC), influenza aviaria e vaiolo delle scimmie (per il cui vaccino OMS ha già chiesto l’autorizzazione di emergenza) sebbene tutte e tre i virus siano riconducibili a esperimenti da laboratorio condotti anche in Italia…
Quindi l’UE è stata sempre una forte sostenitrice dei passaporti digitali per i vaccini, lanciati per la prima volta per i suoi Stati membri alla fine del 2020 e ma camuffati con il nome di “Green Pass” in concomitanza con l’introduzione dei vaccini COVID-19.
In una delle dichiarazioni ufficiali dei primi di giugno 2023, l’UE afferma: “Uno degli elementi chiave nel lavoro dell’Unione europea contro la pandemia di COVID-19 sono stati i certificati COVID-19 digitali. Per facilitare la libera circolazione all’interno dei suoi confini, l’UE ha rapidamente istituito certificati COVID-19 interoperabili”.
Quindi solo chi non ha intenzione di capire, non vuole ammettere che si vuole incanalare i cittadini in un recinto elettrificato.
Plasmare l’Anima dei Cittadini UE verso il Digitale
A riconferma di quanto detto, sul sito della Commissione Europea, sotto “Plasmare il futuro digitale dell’Europa” (dunque anche degli europei), troviamo le linee guida per “l’attuazione pilotata del portafoglio di identità digitale dell’UE (European Digital Identity – EUDI) ”, e del relativo prototipo a cui gli stati si devono adeguare.
Dunque, prima di “plasmare” gli europei, occorrono dei progetti pilota, e chi meglio dell’Italia o, meglio, degli “italiani”, per testare questo prodotto?
Non dimentichiamo che la definizione di “progetto pilota” ricorda quello assai controverso del Decreto Lorenzin per i 10 vaccini obbligatori in età scolare varato in Italia dal Governo Gentiloni nel 2018 (caso volle un anno prima della fantomatica pandemia), a seguito del piano di immunizzazione globale voluta da Bill Gates, Barack Obama e Matteo Renzi, contro il quale si stanno battendo oggi 29 associazioni.
Ma non finisce qui La vera sorpresa avverrà ad inizio del 2025, quando si avrà la possibilità di caricare anche la carta di identità, certificati anagrafici, tessera elettorale.
Il Wallet è uno strumento “inizialmente pubblico, ma sarà data la possibilità di svilupparne anche di privati, anche perché è l’orientamento voluto dall’Unione europea”, ha dichiarato il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti lo scorso 15 ottobre, al termine della Ministeriale G7 su Tecnologia e Digitale, che si è svolta a Villa Erba a Cernobbio.
In questi giorni l’ID Wallet è stato, (falsamente) presentato come un qualcosa che garantisce “sicurezza e protezione”, invece è molto pericoloso, basta solo fermarsi un po’ e riflettere.
Controllo Sociale sul Modello Cinese lodato dal presidnete del WEF
Non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che per ora, dicono, che sia facoltativo, perché, come accennato dal sottosegretario Butti, nell’intenzione dell’Unione Europea è stato pensato per essere obbligatorio; quindi, in un futuro molto vicino non ci sarà possibilità di scelta, tutto verrà digitalizzato.
Anche se poi si rischia di incorrere in passi falsi come l’intervento del Garante della Privacy che ha messo in dubbio alcune criticità del fascicolo sanitario elettronico…
Proprio la trasformazione dell’identità personale in identità pubblica digitale, e quindi la riduzione di cittadini in utenti di servizio, previ controlli, che prevede la condivisione di dati anche sensibili come quelli sanitari, elettorali, fiscali e sociali.
È chiaro che l’obbiettivo è quello di trasformare i governi in gigantesche piattaforme partendo proprio dai piccoli centri come la costruzione dei due “Data Center” alla periferia Ovest di Melegnano (Milano) e i cittadini in identità digitale.
Costruito dal colosso americano Vantage, il Campus data center sarà una struttura per la gestione e l’archiviazione dei flussi informatici. Il primo dei quattro lotti costerà quasi 70 milioni di euro e dovrebbe entrare in funzione già entro fine anno. Supportato da una centrale elettrica, ad uso esclusivo, e dalla fibra ottica, il centro sarà in grado di custodire e ridistribuire un’incalcolabile quantità di dati informatici dei big globali del web a livello planetario.
La mega struttura sorgerà su un’area grande 120 mila metri quadrati e sarà tra i maggiori d’Europa, e per la sua gestione futura si sono fatti avanti veri e propri colossi del settore come Meta, Google e Microsoft, che sono insomma pronti ad investire nella città sul Lambro conosciuta sino ad oggi come “barriera di Milano”.
Lo scenario che a breve si presenterà e purtroppo entrerà nella normalità sarà (non potrebbe essere) il seguente: non sei abbastanza vaccinato, non sei abbastanza green, non ti comporti bene, non sei abbastanza inclusivo oppure non voti chi dovresti votare?
Ebbene non potrai viaggiare, iscriverti all’università, oppure essere curato, non si potrà fare la spesa e non potrai lavorare neanche in smart working. Vi ricorda nulla? Alcune di queste limitazioni sono già state sperimentate con successo, camuffate da una parola anglofona che non spaventa, “lockdown” invece di dire, con la sua naturale traduzione, “confinamento, isolamento o chiusura”.
In praticasi prefigura l’adozione del modello cinese di controllo sociale che era stato ampiamente lodato da Klaus Schwab, fondatore e presidente del World Economic Forum finanziato anch’esso da Gates…
La Prenotazione delle Visite e l’Accesso alle Cure Sanitarie passa dal’ID Wallet
Alla prenotaziuone delle visite e cure sanitarie con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, sotto la spinta del Ministro Schillaci, sta già lavorando il neoassessore alla sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi che è stato tra i primi in Italia a lanciare la campagna vaccinale 2024-2025, ovvero l’OTTAVA DOSE Covid…
Ricordate la domanda iniziale, “patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità “perché si è partiti proprio da questi tre documenti?”
Ebbene, non vi è alcuna prenotazione o visita medica che oggi non si effettui con il codice fiscale, mentre con la carta europea della disabilità, permette l’identificazione delle persone con disabilità e l’accesso a servizi gratuiti o a costo ridotto. Quindi, collegando l’ID Wallet alla prenotazione sanitaria, significa utilizzare le informazioni contenute nel tuo documento digitale per accedere ai servizi sanitari on-line, come ad esempio
- Prenotazione di appuntamenti con il medico
- Acceso a documenti sanitari e trattamenti personalizzati
- Pagamento delle prestazioni mediche
Infatti, il collegamento con l’ID Wallet viene riconosciuto come documento che autorizza il provider dei servizi sanitari a sincronizzare i tuoi documenti sanitari con il sistema di prenotazione, in modo tale da accedere ai servizi sanitari online e fornire le informazioni richieste per la prenotazione.
Quindi controllabile da una intelligenza artificiale fredda e che obbedisce ad un solo padrone, ossia chi la programma.
In una sola parola l’AI Hackathon, la maratona creativa in cui aziende, esperti, ricercatori, Università, start up e portatori d’interesse si sono confrontati per condividere idee innovative e soluzioni per il nuovo capitolato del CUP, il Centro Unico Prenotazioni della Regione Piemonte. A questo ghiotto bottino, pagato dai contribuenti, non potevano certo mancare aziende delle Big Pharma, tra i presenti risalta il nome di Pfizer.
E la patente? Basta collegarla al green, ed alle città a 15 minuti, se non ci si allinea all’acquisto di auto elettriche ti viene bloccata e non si potrà più essere autonomi nei movimenti facendo ripiombare, chi non si attiene alla gabbia digitale, alla vita rurale di un villaggio.
L’Occulto Progetto di Limitare e Controllare anche l’Uso del Denaro
Il futuro? Limitare o controllare anche i tuoi soldi, è in corso un trasformare del denaro liquido in digitale, inserendoli in quel variegato portafoglio digitale che, in nome della comodità, sta già riducendo il contante e quindi l’autonomia decisionale del singolo.
Pertanto, gli Stati, che ricordo ancora una volta, l’Italia è pilota in questo progetto, ricalcano il modello privato delle corporation comportandosi come loro, d’altronde quello che prevede la commissione europea che sin dal 2019, quando ha rilasciato quella strategia digitale del prossimo decennio, nei documenti parlava di “Government as Platform”, ossia governi come piattaforme.
Ma c’è un dettaglio che non dovrebbe sfuggire, ritornando alla riflessione umana e critica, gli stati non sono aziende e i cittadini non sono dei meri e vuoti consumatori, ma esseri umani.
Ancora una volta è in atto una trasformazione della società, sapendo che una parte dei politici nazionali, sono disposti a guardare colpevolmente da un’altra parte, pur di appagare la loro sete di potere e tenersi stretta la loro poltrona, ma soprattutto è quella fetta corrotta dei media che, invece di fare il lavoro di controllore fa da gran cassa a quel punto di non ritorno molto vicino di quel sistema totalitario globale.
In tutto ciò sguazza Gates che con Microsfot ha già brevettato il microchip sottopelle per gli scambi finanziari gestiti coi bioritmi umani. Il numero del Brevetto è già da solo diabolico e inquientante: 060606, il biblico Marchio della Bestia…
«Faceva sì… che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio» (Ap. 13, 17).
Piero Angelo De Ruvo
Sottufficiale dell’Esercito Italiano in Congedo.. Ex sindacalista militare
Membro del direttivo dell’associazione Constitutio Italia
Ogni link a precedenti articoli di Gospa News è stato aggiunto a posteriori dalla Redazione
APPROFONDIMENTI SUL TEMA
TUTTI GLI ARTICOLI DI PIERO ANGELO DE RUVO
SPECCHIO REPILOGATIVO DEL COMPLOTTO
- 2012 – Vittorio colao crea “Vodafone- Gavi Vaccine Alliance”
- 2013 – viene fondato a Copenaghen la start-up Bending Spoons Spa
- 2018 – Decreto Lorenzin per la somministrazione di 10 vaccini ai neonati
- 2019-2024 – UE vara il Piano per la creazione di una “identità digitale per tutti gli europei
- Inizio 2019 – L’UE elabora la strategia per realizzare in tempi brevi un modello nazionale di trasformazione digitale nella PA
- Fine 2019 – Scoppia la Pandemia da Coronavirus
- Aprile 2020 – Vittorio Colao a capo di una task force di esperti che affiancheranno il comitato tecnico scientifico.
- Aprile 2020 – Viene immessa sul mercato l’App IO
- 1° giugno 2020 – Viene resa operativa l’app Immuni
- Fine 2020 – Alcuni stati UE adottano i passaporti digitali per i vaccini
- 15 ott 2021 – Green pass in italia
- Novembre 2022 – Giorgia Meloni, appena eletta premier, al G20 di Bali firma il Piano del Green Pass eterno che rappresenta la pietra miliare per la nascita del Passaporto Vaccinale
- Marzo 2023 – Inizio lavori Data Center Melegnano
- 23 sett. 2024 – Prenotazioni delle Visite Sanitarie con AI Hackathon
- 15 ott 2024 – Alessio Butti sottosegretario all’Innovazione dichiara Il Wallet è uno strumento “inizialmente pubblico, ma sarà data la possibilità di svilupparne anche di privati. anche perché è l’orientamento voluto dall’Unione europea”.
- 23 ott. 2024 – Parte ID WALLET con i primi 50.000 utenti, si possono caricare solo patente, tessera sanitaria, carta europea della disabilità.
- 6 nov. 2024 -ID WALLET si estende a 250.000 utenti
- 20 nov. 2024 – ID WALLET si estende a 1.000.000 di utenti
- Dal 2024 al 2026 – Periodo in cui gli stati UE iniziano ad adottare il passaporto vaccinale
- 2025 – ID WALLET possibilità di caricare tutti i restanti documenti
- entro il 2030. – un’identità legale digitale per tutti, compresi i neonati
