VITTORIA DI TRUMP GRAZIE ALL’ASSE SIONISTA MUSK-VANCE. Sarà Presidente USA Cristiano o Burattino NWO in Terra Santa e Ucraina?
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“Sono il 47esimo presidente, abbiamo fatto la storia“. Con questo annuncio Donald Trump si è presentato giubilante poco prima del raggiungimento dei 270 Grandi Elettori: all’ultimo conteggio ne ha ottenuti 277.
“Game, set and match”. Lo aveva scritto invece Elon Musk su X, miliardario fondatore di Tesla e proprietario dell’ex piattaforma social Twitter, mentre proseguiva lo spoglio dei voti con Trump.
Vittoria dell’Asse Sionista contro i Liberticidi Biden-Harris
La vittoria del candidato repubblicano Trump è il trionfo della “teatro-crazia” teorizzata da Platone: ovvero il governo della rappresentazione scenica in cui il tycoon neyorkese ha saputo essere un maestro sfruttando a suo vantaggio persino il fallimentare dibattico pubblico con la sua rivale democratica per la Casa Bianca (Kamala Harris) accusando lei e i giornalisti di NBC News di faziosità.
Il suo successo è un rigurgito di libertà degli USA contro l’amministrazione affaristica e liberticida di Biden-Harris che con l’imposizione dei vaccini obbligatori e la censura a ogni voce di dissenso sull’emergenza pandemica è riuscita a far dimenticare persino che i sieri genici Covid furono finanziati dal progetto Warp Speed dello stesso Trump e che fu lui a imporre mascherine e lockdown su consiglio del virologo Anthony Fauci.
Sebbene lo avesse definiuto “un uomo del Deep State”, lo Stato Profondo degli intrighi internazionali oggi identificabile con il Nuovo Ordine Mondiale.
Ma se Trump ha vinto deve ringraziare proprio una delle componenti principale del NWO: la Lobby Sionista a cui si sempre dimostrato devoto e che lo ha sostenuto in campagna elettorale attraverso due suoi componenti di spicco come il miliardario Elon Musk e il partner del Pentagono James David Vance.
Proprio la scelta di Vance quale candidato alla vice-presidenza, esponente conservatore del Grand Old Party (i repubblicani), si è materializzato all’indomani dell’attentato del 13 luglio 2024 a Butler in Pennsylvania come se fosse un chiaro messaggio in codice di assenso al Deep State…
Il Ruolo del vicepresidente Vance intrigato col Pentagono
Proprio il ruolo di Vance, un sedicente cattolico che però difende il diritto degli Israeliani al genocidio in Palestina,
potrebbe essere la discriminante capace di fare la differenza tra una rievocazione trumpiana del MAGA (Make American Great Again) ormai annebbiatasi con l’incarcerazione del suo idoelogo Steve Bannon e un’amministrazione esuberante ma comunque riconoscente ai finanziamenti dell’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee).
In tal senso il 47o Presidente degli Stati Uniti d’America rischia di diventare una gigantesca fotocopia del Governo di Giorgia Meloni in Italia: un esecutivo estremista sulle politiche di sicurezza nazionale (come l’immigrazione) e totalmente complice delle enormi speculazioni di Lobby Armi nelle guerre e delle Big Pharma nelle strategie sanitarie in vista di nuove annunciate pandemie.
Proprio i due scenari di guerra che Trump dovrà afforntare saranno la spia della sua effettiva “schiavitù verso il Deep State”, che dir si voglia.
L’Infame Eredità dei Conflitti in Ucraina e in Terra Santa
I conflitti in Ucraina e in Terra Santa (Palestina, Libano e Siria),infatti, sono eredità infami di una strategia annosa del Nuovo Ordine Mondiale che non è più nemmeno gestito da Washington ma da Langley, sede della Central Intelligence Agency in Virginia,
da dove nel lontanissimo 1983 partì il complotto per attaccare la Siria e avviare le successive Primavere Arabe.
Lo stesso va detto anche per il conflitto in Ucraina.
E’ un’evoluzione della Guerra Civile nel Donbass cominciata con il Golpe del 2014 che fu preparato a lungo dopo il Kiev Security Forum del 2007 a cui parteciparono l’allora presidente americano George Walker Bush insieme a molti esponenti delle Lobby Sioniste che, non a caso, hanno portato oggi alla guida dell’Ucraina un sionista laico come Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino è divenuto a tutti gli effetti un sicario della NATO e di George Soros (che ordirono il regime-change del 2014) tanto da essere capace di fa uccidere uno dei suoi stessi delegati per la trattative per la pace con la Russia poche settimane dopo l’inizio dell’operazione militare speciale di Mosca per fermare il genocidio dei filo-russi nel paese.
Nella sua campagna elettorale Trump ha ventilato l’impegno per la fine della guerra tra Mosca e Kiev, ma alcuni suoi stretti ciollaboratori come Mike Pompeo hanno invece diffuso un suo piano militare per proseguirla, tanto da indurre il Cremlino a non nutrire grosse speranze di cambiamenti di rotta.
Va anche ricordato che quando nel 2016 il presidente Trump cercò di bloccare 400milioni di dollari di aiuti militari destinati a Kiev il Congresso lo fece finire sotto impeachment con le ovvie manine dei servizi sergeti americani a mestare nel torpido.
Ecco perché il rischio più evidente è che la nuova amministrazione USA si concentri sulle politiche economiche nazionali e si curi poco o nulla dei confliti in essere lasciando che procedano per moto d’inerzia fino al rischio di un conflitto nucleare che potrebbe essere favorito dal Regno Unito e dall’Unione Europea, in virtù della storica alleanza internazionale tra Rothschild, Rockefeller, Soros e Gates…
La questione maggiormente spinosa rimane quella del genocidio dell’Esercito Israeliano del premier Benjamin Netanyahu in Palestina che si sta estendendo anche al Libano.
L’Alleanza di Trump con il Genocida Netanyahu
Trump nella sua precedente amministrazione ha mostrato una totale accondiscendenza verso il leader sionista legittimando la protezione militare delle Alture del Golan (sottratte da Israele alla Siria) nonostante una risoluzione ONU che ne ordinava l’immediato rilascio.
Ha disposto lo spostamento dell’Ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme (2020) e ha ordinato l’uccisione con un drone US Air Force di Qasem Soleimani, il generale comandante delle Forze Quds iraniane delle Guardie della Repubblica Islamica che aiutarono la Siria a sconfiggere i terroristi dell’ISIS.
Nello stesso attentato, il 3 gennaio 2020 a Baghdad, fu ucciso anche Abu Mahdi al-Muhandis, il capo delle Forze di Mobilitazione Popolare sciite irachene che da anni accusano il califfo Al Baghdadi fondatore dello Stato Islamico di essere stato un agente CIA e Mossad (controspionaggio israeliano).
Ecco perché il suo arrivo alla Casa Bianca sarà certamente visto come foriero di nuove tensioni in Medio Oriente dall’Iran e dai suoi alleati.
In questo contesto non solo il ruolo di Vance, che sarà il punto di riferimento di un comitato d’affari internazionale col Pentagono, ma anche quello di Elon Musk avrà un peso non indifferente.
La Sfida IT di Elon Musk a Bill Gates
Il miliardario e fondatore di Space X, Elon Musk “potrebbe essere il più grande vincitore di un secondo mandato di Trump” alla Casa Bianca. A scriverlo è ‘Nbc News’ in un ritratto del Ceo di Tesla nel quale viene sottolineato che Musk “e il suo impero imprenditoriale potrebbero raccogliere enormi frutti” da un ritorno dell’ex presidente Usa alla Casa Bianca.
Per il tycoon dell’IT di origini sudafricane ma naturalizzato statunitense c’è in ballo la grossa sfida al suo rivale Bill Gates, megadonor dei Democratici, che ha polarizzato l’intelligenza artificiale di Microsoft sia nel campo delle tecnologie militari NATO (vedi progetto DIANA a Torino) che in quello sanitario tramite le sue ONG per l’immunizzazione globale legate all’OMS.
E’ evidente che con l’aiuto di Trump e del suo sostenitore Robert F. Kennedy jr. (che peraltro aveva tentato l’endorsement a Biden e Harris ma non fu preso in considerazione), Musk potrà rivelarsi un cruciale antagonista delle politiche militari e sanitarie di Gates, ormai punto di riferimento tanto in Italia quanto nell’UE.
Ma resta da capire che posizioni avrà Vance che ha interessi milionari, tramite Battell, colosso dei contractor del Pentagono, proprio coi laboratori batteriologici controllati in tutto il mondo dalla CIA.
Tre Cattolici Conservatori contro il Transgenderismo
Di certo la collaborazione tra tre cattolici conservatori come Trump, Vance e RFK jr. può rappresentare un nuovo corso capace di frenare la deriva abortista e le politiche trangender sui minori, denunciate come abominio anche da Musk.
Ma si dovrà capire se i loro legami con la Lobby Sionista non avranno la meglio sui loro aneliti cristiani.
Ecco perché il nuovo presidente repubblicano dovrà prima di tutto dimostrare di non essere un burattino del Nuovo Ordine Mondiale come è invece diventata nel giro di un anno la premier Meloni dopo la sua affiliazione ai think tank di Rockefeller.
Lei ha infatti scelto di essere una delle “Pedine in gioco”, come quelle descritte nel suo libro dal commodoro della Marina Canadese William James Guy Carr nel quale traccia la nascita e gli obiettivi bellici del NWO.
D’altro canto lo stesso Trump non potrà rivelarsi troppo scomodo al Deep State, già ritenuto all’origine del suo impeachment UkraineGate da un ex direttore della CIA, onde evitare di fare la fine di Abramo Lincoln e JFK, ammazzati in misteriosi attentati e sostituiti dai loro vice massoni…
Il fatto che lui abbia accanto un vicepresidente così vicino allo “Stato Profondo” rende praticabile in ogni momento queste oscure trame che da decenni governano il mondo politico a causa dei sempre più stretti legami tra Massoneria e Sionismo.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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FONTI PRINCIPALI LINK
GOSPA NEWS – INCHIESTE OSINT – INTELLIGENCE
GOSPA NEWS – DOSSIER WUHAN-GATES
GOSPA NEWS – NWO, MASSONERIA & COSPIRAZIONI
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