“A GAZA GENOCIDI E STUPRI ISRAELIANI ANCHE SUI BAMBINI”. Agghiacciante Dossier ONU sull’Esercito di Netanyahu alleato dei Sionisti Trump e Meloni
Nell’immagine di copertina alcuni bambini palestinesi costretti a denudarsi a Gaza dai soldati israeliani (fonte Agenzia Anadolu) e una ricognizione del premier Benjamin Netanyahu sui campi di battaglia
di Redazione Gospa News
«Giovedì, alcuni investigatori senior per i diritti umani che hanno riferito al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite hanno affermato che la violenza sessuale e di genere da parte delle forze di sicurezza israeliane contro i palestinesi, compresi i bambini, è stata sempre più utilizzata “come metodo di guerra” dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 che hanno scatenato la guerra di Gaza».
Comincia così la sintesi del dossier pubblicato ieri, 13 marzo 2025, sul sito ufficiale delle Nazioni Unite (link tra le fonti) che conferma abominevoli crimini di guerra compiuti dall’Esercito israeliano guidato dal regime sionista di Benjamin Netanyahu e ribadisce pertanto la fondatezza del mandato d’arresto imnternationale emesso nei suoi confronti dalla Corte Penale dell’Aja.
Il rapporto è un pugno nello stomaco ai governanti suoi alleati di USA, Donald Trump, e Italia, la premier Giorgia Meloni sostenuta dal Presidnete della Repubblica Sergio Mattarella, che già si erano presi uno schiaffo indiretto da Papa Francesco, irremovibile nel condannare il genocidio a Gaza sebbene in prognosi riservata in ospedale per una grave forma di polmonite.
Mentre in Occidente hanno avuto una vastissima eco le uccisioni degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 e sporadici casi di stupro mai documentati nel dettaglio da inchieste indipendenti, i corpi di bimbi e adulti, legati, a volte decapitati e con organi umani asportati per il mercato nero dei trapianti, rinvenuti nelle fosse comuni di Khan Younis hanno trovato spazio solo sui giornali di contro-informazione come Gospa News.
Ora a quegli orrori confermati da foto inequivocabili, al massacro di bambini inermi e alla loro mutilazione si aggiunge la torva pratica degli stupri seriali.
Vista la gravità e delicatezza della denuncia che giunge dalle Nazioni Unite ci limitiamo a riportare integralmente l’articolo con la traduzione in Italiano.
Stupri sempre più Utilizzati come Metodo di Guerra
“Israele ha sempre più utilizzato violenza sessuale, riproduttiva e altre forme di violenza di genere contro i palestinesi come parte di uno sforzo più ampio per minare il loro diritto all’autodeterminazione”, ha sostenuto Chris Sidoti della Commissione d’inchiesta sui territori palestinesi occupati (OPT).
Parlando a Ginevra, l’avvocato per i diritti umani ha affermato che “la frequenza, la prevalenza e la gravità dei crimini sessuali e di genere perpetrati nei territori occupati porta la Commissione a concludere che la violenza sessuale e di genere è sempre più utilizzata come metodo di guerra da Israele per destabilizzare, dominare, opprimere e distruggere il popolo palestinese”.
Istituita dal Consiglio nel maggio 2021, la Commissione ha il mandato di indagare e segnalare presunte violazioni del diritto internazionale nei territori occupati, inclusa Gerusalemme Est, e in Israele.
Attacchi terroristici in Israele
I precedenti rapporti hanno trattato in dettaglio gli attacchi terroristici contro villaggi e città israeliani il 7 e l’8 ottobre da parte di combattenti armati palestinesi guidati da Hamas, che hanno ucciso circa 1.250 persone e ne hanno lasciate più di 250 prese in ostaggio a Gaza.
La pubblicazione del rapporto della Commissione è seguita a due giorni di udienze pubbliche tenutesi a Ginevra dall’11 al 12 marzo, con la partecipazione di vittime e testimoni di violenza sessuale e riproduttiva e personale medico che li ha assistiti, nonché rappresentanti della società civile, accademici, avvocati ed esperti medici.
Il signor Sidoti ha affermato che la Commissione ha inoltrato diverse richieste alle autorità israeliane per informazioni su casi specifici e gravi di violenza sessuale e di genere contro prigionieri palestinesi prelevati da Gaza.
Tuttavia, non sono state fornite informazioni sulle azioni penali nei confronti di membri delle forze di sicurezza israeliane o coloni israeliani per violenza sessuale e commesse dall’ottobre 2023, ha detto ai giornalisti.
Ordini espliciti e “incoraggiamento implicito”
In una dichiarazione che accompagnava la pubblicazione del rapporto della Commissione, si affermava che “lo spogliarello forzato in pubblico e la nudità, le molestie sessuali, comprese le minacce di stupro, così come le aggressioni sessuali” erano “procedure operative standard” delle Forze di sicurezza israeliane nei confronti dei palestinesi.
“Altre forme di violenza sessuale e di genere, tra cui stupro e violenza ai genitali, sono state commesse o dietro ordini espliciti o con incoraggiamento implicito da parte dei massimi vertici civili e militari di Israele”,ha sostenuto il rapporto.
“Abbiamo ascoltato prove – le avreste ascoltate se aveste guardato le nostre udienze negli ultimi due giorni – in cui uomini e ragazzi sono stati costretti a spogliarsi completamente o quasi completamente, cioè fino alle mutande e poi sono stati tenuti in quelle condizioni, spesso costretti a sedersi su pietre per terra al freddo in inverno per un massimo di tre giorni”.
Embrioni distrutti
La Commissione ha anche affermato che le forze israeliane avevano sistematicamente distrutto strutture sanitarie sessuali e riproduttive in tutta Gaza, tra cui la più grande clinica per la fertilità di Gaza, il centro Al Basma, nel dicembre 2023.
I bombardamenti dei carri armati hanno distrutto circa 4.000 embrioni nella clinica che, secondo quanto riferito, ha assistito 2.000-3.000 pazienti al mese.
“C’è una domanda sul fatto che coloro che sparavano il proiettile del carro armato – perché la nostra conclusione è che è stato distrutto da un proiettile del carro armato – sapessero in quel momento che si trattava di una clinica per la fertilità”, ha affermato il signor Sidoti.
“Ma certamente, i loro comandanti sapevano e i comandanti avrebbero saputo che c’erano carri armati che operavano in quella zona e sparavano agli edifici e hanno sparato a una struttura sanitaria che era chiaramente segnalata”.
Il rapporto della Commissione rileva che la distruzione equivale a “due categorie di atti genocidi nello Statuto di Roma e nella Convenzione sul genocidio, tra cui l’imposizione deliberata di condizioni di vita calcolate per provocare la distruzione fisica dei palestinesi e l’imposizione di misure volte a impedire le nascite”.
Il capo della Commissione, Navi Pillay, ha affermato in una dichiarazione che l’attacco alle strutture sanitarie riproduttive, tra cui “attacchi diretti” ai reparti di maternità e alla clinica per la fecondazione in vitro, “combinati con l’uso della fame come metodo di guerra, hanno avuto un impatto su tutti gli aspetti della riproduzione”.
Ha aggiunto che le violazioni “non hanno solo causato gravi danni fisici e mentali immediati e sofferenze a donne e ragazze, ma anche effetti irreversibili a lungo termine sulla salute mentale e sulle prospettive riproduttive e di fertilità dei palestinesi come gruppo”.
Israele “respinge categoricamente” le accuse
In un comunicato stampa pubblicato mercoledì, la missione israeliana a Ginevra ha affermato che il suo governo “respinge categoricamente le accuse infondate” contenute nel rapporto della Commissione.
Israele ha accusato il COI di strumentalizzare la violenza sessuale “per promuovere la sua agenda politica predeterminata e faziosa, ostacolando l’importante lavoro delle istituzioni internazionali nel combattere la perpetrazione di questi atti abominevoli come arma di guerra”.
FONTI PRINCIPALI
GOSPA NEWS – GENOCIDIO IN PALESTINA
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