INFERNO IN TERRA SANTA, SPETTRI DI APOCALISSE IN OCCIDENTE. Genocidi Sionisti in Siria e Palestina. Alluvioni e Terremoti a Raffica in Italia. Tempeste Killer negli USA: 36 morti.
Mentre in Terra Santa si riaprono le porte dell’inferno, annunciato dal presidente americano Donald Trump che ha fornito bombe pesanti al premier israeliano suo alleato Benjamin Netanyahu, dopo aver preso di mira in un’apoteosi di dittatura nazi-sionista i giudici che hanno emesso nei suoi confronti un mandatto di cattura internazionale per crimini di guerra contro i Palestinesi, in Occidnete cominciano ad essere sempre più evidenti i segni dell’imminente inizio dell’Apocalisse.
Per comprenderlo basta leggere insieme i fatti sui massacri nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Siria insieme ai tremendi eventi atmosferici che da mesi stanno flagellando l’Occidente.
Raid israeliani su Gaza, circa 400 i morti. Colpite tende sfollati a Khan Younis
Sarebbero almeno 404 i morti e 562 i feriti a causa dei nuovi raid israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza. E’ la denuncia che arriva dal ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. A riferire del bilancio aggiornato è la tv satellitare al-Jazeera.
“Gaza: scene orribili di civili uccisi, tra cui bambini, a seguito di ondate di pesanti bombardamenti delle forze israeliane durante la notte. Alimentare ‘l’inferno in Terra’ riprendendo la guerra porterà solo più disperazione e sofferenza. Un ritorno al cessate il fuoco è un dovere”:lo scrive su X il commissario generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), PhilippeLazzarini.
Il commento giunge a pochi giorni dalla pubblicazione del dossier ONU sugli stupri commessi dai soldati israeliani anche nei confronti dei bambini palestinesi.
Fa davvero vomitare l’ipocrisia del Governo Meloni che da una parte istituisce il nuovo reato politico di femminicidio ma dall’altra se ne frega degli infanticidi aggravati da violenze sessuali e asportazione degli organi umani per il mercato nero dei trapianti.
Ma, coime abbiamo visto in molteolici inchieste su Massoneria e Sionismo questa cultura di Meloni e del suo padrino politico Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, è l’eredità del Nuovo Ordine Mondiale che ha reso l’Italia delgi intrighi tra massoneria, mafia e servizi segreti una colonia penale dove il Sionismo americano può dettare legge a piacimento.
La prosopopea politica che ha indotto il Governo Meloni ad avviare dialoghi e alleanze geopolitiche con autori di genocidi come Netanyahu, di terroristi tagliagole dell’ISIS come Al Jouani, e di torturatori come il carceriere libico Almasri si è rafforzata con l’avvento di un servo dei Signori della Guerra come Trump alla Casa Bianca.
Ora però sia il nuovo impretaore della Lobby delle Armi e la sua ancella italiana cresciuta all’ombra del presidente italiano della Confidustria degli armamenti, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, devono fare i conti con imprevisti e imprevedibili eventi naturali (in parte aggravati da eventi antropici per sperimentazioni di geoingegneria).
Oltre 36 persone Uccise da devastante calamità naturale negli Stati Uniti, afferma il presidente Trump
«Il bilancio delle vittime causato da una potente tempesta negli Stati Uniti è salito a 36 persone, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump», riportava l’agenzia russa TASS lo scorso 17 marzo.
“Stiamo monitorando attivamente i gravi tornado e le tempeste che hanno colpito molti stati nel sud e nel Midwest: 36 vite innocenti sono state perse e molte altre sono state devastate”, ha affermato Trump sulla sua pagina Truth Social Network.
“La Guardia Nazionale è stata dispiegata in Arkansas e la mia Amministrazione è pronta ad assistere i funzionari statali e locali, mentre aiutano le loro comunità a cercare di riprendersi dai danni”, ha aggiunto.
Secondo i media statunitensi, la calamità naturale ha colpito i residenti degli stati di Alabama, Arkansas, Missouri, Kansas, Mississippi, Oklahoma e Texas.
Secondo precedenti resoconti dell’Associated Press, un sistema di tempeste tentacolare che ha attraversato gli Stati Uniti ha provocato tornado, tempeste di polvere e oltre 100 incendi boschivi, che hanno interessato il territorio, che ospita oltre 100 milioni di persone.
Tajani all’UE incontra il Portavoce dei Tagliagole dopo il Massacro di Cirtsiani in Siria
Ieri, lunedì 17 marzo, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, è in missione a Bruxelles per prendere parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria.
“Siamo due paesi con un grande storia alle spalle”, Aveva dichiarato il 10 gennaio 2025 il vicepremier e ministro Tajani nella conferenza stampa a Damasco dopo il suo incontro con il leader siriano, Ahmed Al Shara, noto con il nome di guerra di al-Jolani e il ministro siriano degli affari Esteri Hassan Al Shibani.,
Il viceopremier Tajani con l’ex tagliagole jihadista Al Jolani
Il summit UE avviene a distanza di pochi giorni dal massacro degli Alawiti siriani che rivendicavano un ruolo politico nel nuovo governo creato dopo il golpe dei jihadisti armati dalla NATO dall’ex tagliagole di ISIS e Al Qaeda, il leader dei terroristi HTS Al Jolani che oggi si fa chiamare col vero nome Ahmed Al Shara.
Il bilancio della strage è di 1.500 morti, tra cui molte donne e bambini, e di altri 1500 profughi, tra cui molti cristiani espatriati in Russia dove sono stati accolti da rifiugiati come l’ex presidnete siriano legittimamente eletto Bahasr Al Assad.
Il massacro è stato ripreso da agghiaccianti e tremendi video ma non è stato commentato dal Governo Meloni in cerca di affari diabolici anche in Siria, bombardata da una parte dalle milizie HTS e dall’altra da Israele. Non solo.
L’Unione Europea si è impegnata a collaborare con il governo de facto della Siria mentre cerca di ricostruire e rilanciare la sua economia, ha affermato lunedì la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nonostante una recente esplosione di violenza che getta dubbi sulla stabilità della transizione post-al-Assad del Paese,scrive EuroNews.
Lunedì, il capo della Commissione ha svelato quasi 2,5 miliardi di euro di sostegno aggiuntivo per i siriani nei prossimi due anni. Saranno convogliati per sostenere i siriani nel loro Paese d’origine e quelli nei Paesi vicini come Giordania, Libano, Iraq e Turchia.
L’annuncio è arrivato durante una conferenza annuale dei donatori in cui il governo siriano è stato rappresentato per la prima volta dal ministro degli Esteri Asaad al-Shibani. Il totale promesso dall’UE e dai suoi partner ha raggiunto i 5,8 miliardi di euro.
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata avvertita in modo molto netto a Potenza e a Matera intorno alle ore 10. Molte persone l’hanno avvertita e alcune sono scese in strada. Secondo i dati dell’Ingv la scossa si è verificata a sei chilometri dal Comune di Vaglio a una profondità di 14,3 chilometri.
15 marzo 2025
Una scossa di terremoto è stata registrata in mare al largo delle coste del Foggiano alle 20.37 ed è stata avvertita distintamente anche a Bari. La magnitudo è di 4.7 a una profondità di 10 km (i primi dati parlavano di 4.6 a 1 km di profondità). Lo fa sapere l’Ingv. L’epicentro tra la Puglia e le isole Tremiti. La scossa è stata avvertita anche in Molise (in particolare nella zona di Termoli), in Abruzzo e in Basilicata.
“Le scosse, avvenute quasi in contemporanea con quelle registrate nei Campi Flegrei, mettono molta agitazione ma si tratta di eventi distinti e separati”. Lo dichiara in una nota Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia all’indomani delle scosse di terremoto che hanno interessato la provincia di Foggia. Vedremo in una prossima inchiesta perché potrebbe esserci una connessione.
13-15 marzo 2025
Una forte scossa di terremoto ha colpito alle 00:25 l’area dei Campi Flegrei. I residenti in tutta l’area napoletana l’hanno avvertita distintamente e molti di loro sono scesi in strada.
Secondo l’INGV (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la magnitudo della scossa è stata di 4,4 con epicentro tra Bagnoli e Pozzuoli. La profondità è calcolata a 2 km. L’USGS, cioè il centro americano che monitorizza i terremoti in tutto il mondo, parla di magnitudo 4,2 e situa la profondità della scossa a 10 km, con epicentro a 3 km da Bacoli.
Dopo questo evento tellurico da record i vulcanologi hanno comunicato la fine dello sciame sismico. Ma una nuova scossa di terremoto nel Napoletano alle 13:33 di sabato 15 marzo.
La scossa è stata avvertita come breve ma intensa dalla popolazione nei Campi Flegrei e anche a Quarto, Qualiano, Villaricca, Melito, Varcaturo e nella zona ospedaliera di Napoli. Secondo le prime stime dell’Ingv è stata di magnitudo 3.9 e localizzata a una profondità di 3 km.
Dal 13 marzo scorso, complessivamente, nei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, le ordinanze di sgombero hanno riguardato 142 nuclei familiari, pari a 340 persone, di cui 55 ospitate in alberghi convenzionati con la Regione Campania e le restanti in autonoma sistemazione.
Una scossa di terremoto è stata avvertita in provincia di Perugia. Nella zona di Foligno si è sentito anche un boato. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha indicato per la scossa una magnitudo di 3.5 alle 1.55 nella zona di Foligno. L’epicentro è stato indicato dall’Ingv a due chilometri dalla città, a una profondità di circa 10 chilometri.
Giani: danni in Toscana per 100 milioni di euro
Il maltempo in Toscana ha causato danni “sopra i 100 milioni di euro di cui la metà nell’area metropolitana fiorentina”: è la “primissima valutazione” del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al termine di un sopralluogo tra la Valdisieve e il Mugello del 16 marzo.
I comuni coinvolti sono una cinquantina e Giani ha anticipato che intende procedere con ristori “da 3mila euro a famiglia come per gli alluvionati di Campi e quelle di ottobre 2024”.
“Ci siamo salvati per venti centimetri di argine, in alcuni punti. Capisco i disagi per le allerte, ma si lanciano per salvare le persone. Poi le opere servono, e le faremo in tempi brevi”. Così a Repubblica il governatore dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale.