WUHAN-GATES – 54. SARS-2 BIOARMA: Per il Capo Covid della rivista The Lancet è Virus Artificiale. Accusa gli USA ma non lo “sponsor” Gates

Ebbene no!
Quegli esperimenti sono stati condotti con l’aiuto dell’agenzia governativa Americana USAID e i contributi del progetto PREDICT dell’amministrazione Obama-Biden anche dal Wuhan Institute of Virology grazie anche ai finanziamenti della EcoHealthAlliance di Peter Daszak che ricevette soldi pubblici dall’Istituto Nazionale di Allergia e Malattie Infettive (NIAID) diretto da Fauci e soldi privati dalla Bill & Melinda Gates Foundation sponsor della rivista The Lancet.
Pertanto accusare soltanto ora un generico laboratorio biologico americano senza menzionare cinesi appare un astuto depistaggio simile a quello tentato dal virologo italiano Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Il professor Palù da un lato ha comprovato in una ricerca internazionale l’identità dei 19 nucleotidi del gene artificiale di Moderna con quelli del SARS-Cov-2, ma dall’altra ha rilasciato interviste puntando il dito contro i problemi di sicurezza del Wuhan Institute of Virology e come capo AIFA ha autorizzato il pericoloso siero genico sperimentale Spikevax di Moderna, finanziata da Gates, per il quale la Big Pharma ha già richiesto all’European Medicines Agency l’autorizzazione all’uso commerciale di emergenza anche per i bimbi dai 6 mesi di vita in sù.
Il depistaggio è aggravato da un’altra circostanza: il dottor Sachs è uno dei più importanti docenti della Columbia University che fu uno dei global partner del progetto Predict di Obama, come abbiamo evidenziato in varie inchieste WuhanGates e nel dettaglio nell’ultima n. 53.
Perché mese verità, zone d’ombra e depistaggi? Cui prodest? Lo vediamo subito…
GLI EDITORI DI THE LANCET LEADER NELLA RICERCA
La rivista The Lancet è stata fondata nel 1823 da Thomas Wakley, un chirurgo inglese che le ha dato il nome dello strumento chirurgico chiamato lancet (bisturi).[3] I membri della famiglia Wakley mantennero la direzione del giornale fino al 1908. Nel 1921, The Lancet fu acquisita da Hodder & Stoughton. Elsevier ha acquisito The Lancet da Hodder & Stoughton nel 1991. Elsevier
«Per 140 anni, Elsevier ha avuto una tradizione orgogliosa di servire la comunità di ricerca del Regno Unito. Crescendo dalle nostre radici nell’editoria, con titoli come The Lancet e Cell nel nostro portafoglio di oltre 2.600 riviste, Elsevier offre conoscenze e analisi preziose che aiutano i nostri partner di ricerca e salute a fare scoperte e guidare il progresso della società” si leghe sul sito ufficiale della società editrice.

Elsevier gestisce cinque sedi in tutto il Regno Unito e impiega oltre 1.500 persone. Facciamo parte di RELX, una società FTSE 20 con sede a Londra.
«La base di ricerca del Regno Unito è indiscutibilmente leader mondiale. Il Regno Unito è ben al di sopra del suo peso, rappresentando il 2,5% dei finanziamenti mondiali per la ricerca e lo sviluppo e il 4% dei ricercatori mondiali, ma oltre il 6% degli articoli di ricerca mondiali e quasi il 14% degli articoli più citati. In termini di risultati della ricerca, il Regno Unito è al terzo posto per quota di articoli a livello globale, dietro a Stati Uniti e Cina, ma primo in termini di qualità tra i paesi di confronto» aggiunge Elsevier.
IL GOVERNO BRITANNICO E LA RICERCA SEGRETA SUI VIRUS FINZANZIATA DA PENTAGONO E GATES
RELX concentra una quantità significativa di investimenti in ricerca e sviluppo sullo sviluppo di contenuti e tecnologia e sull’applicazione della scienza dei dati e dell’intelligenza artificiale. Il Regno Unito è un centro strategicamente importante per lo sviluppo dei nostri prodotti digitali.
L’hub globale di tecnologia avanzata di Elsevier si trova a Londra, consentendoci di accedere al vasto e crescente talento tecnologico del Regno Unito. Facilita inoltre le nostre collaborazioni con i principali dipartimenti di matematica e informatica delle università britanniche.
«Nell’ultimo decennio, abbiamo collaborato con il Department for Business, Energy & Industrial Strategy (BEIS) per fornire dati e analisi che presentano una visione obiettiva delle prestazioni del Regno Unito a livello globale, con rapporti nel 2011, 2014 e 2017. BEIS ora utilizza i nostri dati per produrre ulteriori rapporti, incluso il Confronto internazionale della base di ricerca del Regno Unito, 2019. Nel 2021 abbiamo pubblicato il rapporto “Una valutazione basata sulle prestazioni della base di ricerca gallese”, che esamina la ricerca prodotta da università gallesi, partenariati e altre istituzioni tra il 2010 e il 2018» si legge nel sito ufficiale dell’Editore di The Lancet.
Ebbene cosa è accaduto nel 2018 nel Regno Unito? La solita Bill & Melinda Gates Foundation ha finanziato una segretissima ricerca del Pirbright Institute, accusato fin dai primi giorni della pandemia di aver manipolato in laboratorio alcuni coronavirus, finalizzata a prevenire malattie negli animali.
Ecco perché il dottor Sachs, casualmente omonimo della banca newyorkese Goldman Sachs che ha investito miliardi di dollari nella Pfizer prima dell’apparizione del SARS-Cov-2 con sorprendente e sospetta chiaroveggenza, avrebbe fatto meglio a stare zitto.
O a dire tutta la verità, nient’altro che la verità, sull’intrigo britannico tra The Lancet, Daszak e Gates. Dopo questa inchiesta/premessa potete anche leggere le banalità che ha dichiarato…
Rilancio nella mia traduzione un articolo pubblicato da Unz.com. Jeffrey Sachs, che presiede la commissione Covid-19 della prestigiosa rivista medica, ha affermato che il virus mortale non è uscito dalla natura ma molto probabilmente da un laboratorio statunitense.Il Covid-19 non è uscito da una riserva naturale, ma piuttosto “dalla biotecnologia di laboratorio degli Stati Uniti” in un incidente, ha affermato
Jeffrey Sachs, economista e scrittore di fama mondiale, intervenendo a una conferenza ospitata dal think tank GATE Center in Spagna a metà giugno.
Nell’introdurre questa “affermazione provocatoria”, Sachs ha suggerito di essere al corrente, in quanto presiede la commissione Covid-19 della prestigiosa rivista medica The Lancet.
“Quindi, a mio avviso, si tratta di un errore delle biotecnologie, non di un incidente di percorso naturale”, ha ribadito
TRADUZIONE DEL TWEET: “Ho presieduto per due anni la commissione del Lancet sul Covid. Sono abbastanza convinto che sia uscito da un laboratorio statunitense di biotecnologia […] Non lo sappiamo con certezza, ma ci sono abbastanza prove. [Tuttavia, non viene indagato, né negli Stati Uniti né da nessuna parte”.
L’accademico ha osservato che, anche se “non sappiamo con certezza” se questo sia il caso, ci sono “abbastanza prove” che lo indicano e che “dovrebbero essere esaminate”. Sachs si è lamentato del fatto che questa versione “non viene indagata, né negli Stati Uniti, né da nessuna parte”.
A maggio Sachs, insieme al professore di farmacologia molecolare e terapeutica Neil Harrison della Columbia University, aveva scritto un articolo nei Proceedings of the National Academy of Sciences, suggerendo che il Covid-19 fosse nato in laboratorio. Nel documento, i due accademici hanno chiesto una maggiore trasparenza da parte delle agenzie federali e delle università statunitensi, sostenendo che molte prove pertinenti non sono state divulgate.
Secondo Sachs e Harrison, i database dei virus, i campioni biologici, le sequenze virali, le comunicazioni e-mail e i quaderni di laboratorio potrebbero contribuire a far luce sull’origine della pandemia. Tuttavia, nessuno di questi materiali è stato sottoposto a un “esame indipendente, trasparente e scientifico”.
Come indicatore del fatto che il Covid 19 provenisse da un laboratorio, gli autori hanno citato il fatto che una sequenza di otto aminoacidi su una parte critica della proteina spike del virus è simile a una sequenza di aminoacidi trovata nelle cellule che rivestono le vie respiratorie umane.
In realtà, Sachs non è il primo a suggerire che il virus mortale non si sia sviluppato naturalmente.
Sebbene non esistano prove conclusive che consentano di risalire all’origine del Covid-19 al di là di ogni ragionevole dubbio, nel febbraio 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha concluso che molto probabilmente il virus è stato trasmesso da un animale, probabilmente un pipistrello, all’uomo.
Il virus altamente contagioso è stato identificato per la prima volta a Wuhan, in Cina, alla fine del 2019. Si è poi rapidamente diffuso a livello globale, con diverse ondate che hanno causato milioni di vittime entro il maggio 2022, secondo l’OMS.
FONTE ORIGINALE IN ITALIANO – IL BLOG DI SABINO PACIOLLA
2 pensieri su “WUHAN-GATES – 54. SARS-2 BIOARMA: Per il Capo Covid della rivista The Lancet è Virus Artificiale. Accusa gli USA ma non lo “sponsor” Gates”