IN GALERA IL KILLER DELLE AUTOSTRADE DEI BENETTON. Mentre loro Lucrano grazie ai Governi Draghi & Meloni. Comitato Morandi ammesso al Processo sulla Strage

di Redazione Gospa News
«Si è costituito l’ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci, condannato in via definitiva a 6 anni per la strage del 28 luglio del 2013 quando un bus precipitò dal viadotto dell’Acqualonga nella zona di Monteforte Irpino, ad Avellino, causando la morte di 40 persone» ha riportato l‘ANSA.
Ieri i giudici della Cassazione, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, avevano dunque decretato la condanna definitiva a 6 anni di carcere per l’ex ad di Aspi per la strage del bus.
I legali di Castellucci, Filippo Donacci e Paola Severino, avevano definito la sentenza “incomprensibile: sulla base delle prove che abbiamo fornito siamo convinti che l’ingegner Castellucci sia totalmente estraneo ai fatti e che abbia sempre svolto accuratamente i propri doveri di amministratore delegato”. I giudici della quarta sezione hanno sostanzialmente respinto le richieste della Procura generale che aveva sollecitato per l’ex ad un appello bis per la rivalutazione della condanna per l’omicidio colposo e assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” per il disastro colposo.
Finisce quindi in galera il manager ritenuto responsabile della grave incuria nella gestione delle autostrade della famiglia Benetton che lo vede sotto processo anche per la Strage del crollo Ponte Morandi, mentre i suoi “mandanti finanziari” si godono gli affari garantiti dai Governi Draghi e Meloni che gli stanno consentendo di speculare sulla gestione della rete autostradale nonostante i molteplici crimini per incuria, negligenza, impruidenza connessi ad essa.
STRAGE IN AUTOSTRADA AD AVELLINO: CONDANNATO A 6 ANNI IN APPELLO IL BOSS ASPI
Luciano Benetton (Treviso, 13 maggio 1935) è un imprenditore, politico e dirigente sportivo italiano, fondatore del Gruppo Benetton e senatore per il Partito Repubblicano Italiano dal 1992 al 1994. Secondo Forbes, nel 2019 è l’877° uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 2,8 miliardi di dollari.
in estrema sintesi: nel 2003, a seguito di un’imponente riorganizzazione del gruppo, le attività in concessione vengono separate dalle attività non autostradali e nasce Autostrade per l’Italia S.p.A., controllata da Autostrade (in seguito diventata Atlantia SpA contorllata dalla famiglia Benetton).
«Come Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi esprimiamo pieno apprezzamento per la Sentenza in terzo grado del processo per la strage di Avellino, con la conferma delle condanne ai vari imputati, tra i quali Castellucci e Berti, nessuno potra’ restituire le vite spezzate alle proprie famiglie e lenire il dolore, ma la giustizia ha fatto emergere un sistema di manutenzione inefficace, viziato da carenze enormi, incompetenza, mediocrita’ il tutto al fine di diminuire le spese in sfregio alle vite umane»
E’ il comunicato diffuso da Egle Possetti del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi.
«Questo dimostra che quanto sta emergendo nella nostra vicenda processuale non e’ un caso isolato, e’ il sistema che e’ stato messo a nudo, il vaso di Pandora e’ aperto.S ONO COLPEVOLI!!!!La nostra vicinanza a tutte le famiglie delle vittime della strage di Avellino» aggiunge la portavoce del Comitato che poi diffonde un’altra notizia di vitale importanza.
Comitato delle Vittime Parte Civile nel Processo Morandi
«Con grande soddisfazione apprendiamo che il nostro Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi e’ stato ammesso come parte civile al Processo Morandi bis, il nostro ruolo di ricerca della verita’ e giustizia, unito al lavoro di impegno civile per il cambiamento ed il progresso in materia di sicurezza e’ stato riconosciuto, la nostra lotta silenziosa e costante continuera’ con tenacia perche’ la tragedia del Ponte Morandi possa divenire un monito tale da costringere ad intraprendere una nuova politica seria sulla sicurezza. Grazie ai nostri avvocati Raffaele Caruso e Delfino Graziella per avere portato avanti con passione e serieta’ tutto il lavoro e grazie a chi ha consentito il nostro accoglimento nel processo» rebnde noto Possetti.
Ma la sensibilità governativa verso queste stragi di Stato appare davvero minima visto che i Governi Draghi e Meloni hanno fatto arricchire l’ASPI, ovvero la società responsabile delle stragi…
Mai nessun governo, come quelli di Conte, Draghi e Meloni, si è disinteressato di una tremenda strage causata da un crollo di infrastrutture pubbliche che molteplici periti hanno riconosciuto essere a rischio per problemi di costi di mamnutenzione economica.
Mai nella storia d’Italia una società incaricata di gestione di appalti pubblici è riuscita a svicolarsi come una serpe dalle sue responsabilità finanziarie e giudiziarie: basti pensare al caso dell’ILVA che ha portato all’incriminazione di tutti gli azionisti.
Nessun Ricatto per i Benetton: Parola di Ministro
“Non c’è stato nessun ricatto, la famiglia Benetton ha scelto liberamente”.
Difende così le scelte del governo la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenendo da Sorrento sulla questione della “nazionalizzazione” di Autostrade e sulla decisione di Benetton di accettare, nei giorni scorsi, lo scorporo di Autostrade rispetto ad Atlantia e l’ingresso di Cassa depositi e prestiti in Aspi e alla successiva quotazione in Borsa.
E’ quanto riportò Repubblica il 17 luglio 2020 spiegando come il Governo, complice della strage del Ponte Morandi per gli omessi controlli ministeriali palesati da vari ministri, intervenne a togliere la “patata bollente e insaguinata“ dalle mani dei Benetton.
VIADOTTO KILLER SULL’A14: CHIESTO IL PROCESSO PER 3 SOCIETA’ DEI BENETTON
«La società concessionaria è tornata sotto il controllo pubblico via Cdp in un’alleanza con Blackstone e Macquarie. Lo Stato ha pagato oltre 4 miliardi. La controllante di proprietà della famiglia veneta ha cambiato nome, restando focalizzata sulle infrastrutture per la mobilità» ha aggiunto il quotidiano romano il 14 agosto 2023, anniversario della strage del Ponte Morandi.
Autostrade, Benetton beffa lo Stato: super buonuscita senza multa
«La famiglia Benetton può festeggiare, l’accordo per la cessione di Autostrade si è rivelato un grandissimo affare. Il gruppo avrebbe dovuto essere punito per il crollo del ponte Morandi, costato la vita a 43 persone, ma invece di revocare la concessione, – si legge sul Fatto Quotidiano – lo Stato se la compra a caro prezzo da Atlantia. Indennizzi e manutenzioni li pagherà la Autostrade pubblica, spremendo, al solito, gli utenti. Con l’approvazione del Cipess avvenuta il 22 diembre scorso, la vicenda Autostrade per l’Italia sembra definitivamente chiusa: manca solo il via libera da parte della Corte dei Conti, poi una società posseduta per il 51% da CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e per il 49% dai fondi d’investimento Blackstone e Macquarie, acquisterà Aspi da Atlantia (controllata dai Benetton), valutandola 9,3 miliardi».
E’ quanto riportò Affari Italiani il 24 gennaio 2022.
PONTE MORANDI, IL PERITO DEL GIUDICE ACCUSA: «CROLLO PER INCURIA»
Nel dopo-Aspi la famiglia Benetton fa leva su Aeroporti di Roma
La famiglia Benetton rilancia sul business dell’ingegneria e delle costruzioni facendo leva sulla società Adr (Aeroporti di Roma), lo scriveva EntiLocaliEdilizia il 17 Gennaio 2023.
«Prima ancora di cedere Aspi (Autostrade per l’Italia), nel maggio 2022, al consorzio guidato da Cdp e formato da Blackstone Infrastructure Partners e Macquarie Asset Management, aveva scorporato i rami ingegneria e costruzioni approfittando dell’aver mantenuto la proprietà della società Adr, dopo aver nel dicembre 2020 ceduto in affitto il ramo autostradale di Spea Engineering (nella quale nel 2015 era stata fusa Adr Engineering) alla newco Tecne creata da Aspi nel marzo 2021 ha ceduto quello aeroportuale ad Adr Ingegneria, nuova società del gruppo Aeroporti di Roma (rimasto sotto il controllo della holding Atlantia)» aggiungeva il sito.
Autostrada del Brennero, sfida tra Aspi e i Benetton per la concessione da 30 miliardi
«La gara per la concessione cinquantennale della A22 si scalda tra ricorsi al Tar e vincoli normativi. La famiglia di Ponzano Veneto si ritrova in competizione con la sua ex società, mentre AutoBrennero cerca alleanze per rispettare i requisiti» notizia di Milano & Finanza del 20 febbraio 2025.
I mandanti finanziari dei killer delle autostrade vogliono tornare a lucrare sulla vita delle persone.
Benetton, Atlantia cambia nome e diventa Mundys: la società investirà 10 mld
Da Atlantia a Mundys. La holding della famiglia Benetton cambia nome, come ha riportato nel marzo 2023 SkyNews.
“Non si tratta assolutamente di un vestito nuovo su un corpo vecchio ma di sancire un progetto studiato da più di un anno, un progetto che è fatto di innovazione e discontinuità”. Lo ha dichiarato Alessandro Benetton, presidente di Edizione e vicepresidente di Mundys. Il nuovo gruppo opererà con le sei società controllate (Aeroporti di Roma, Aeroports de la Cote d’Azur, Abertis, Grupo Costanera, Telepass e Yunex Traffic) ed ha piani di investimento per oltre 10 miliardi di euro tra Italia e Francia.
“La nascita di Mundys è, da un lato, la conclusione di un anno di lavoro nel quale abbiamo portato avanti un profondo cambiamento e una forte discontinuità dei valori e del business. Dall’altro è l’avvio di un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale, che vogliamo scrivere con i nuovi partner di Blackstone e le nuove professionalità che si sono unite al Gruppo, apportando valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile”.
Queste la parole del presidente di Edizione e vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton (secondogenito di Luciano Benetton), che nel biennio 1988-1989 ha lavorato in Goldman Sachs International a Londra nel dipartimento di Global Finance in qualità di analista nei settori Mergers and Acquisitions ed Equity Offering.

Alessandro Benetton è stato nominato vice presidente di Atlantia, divenuta Mundys a marzo dello stesso anno.
Redazione Gospa News
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